Fra Stefano Vita alci conduce attraverso un percorso in cui la santità non è un'impresa individuale, ma una chiamata comunitaria. Queste pagine ci fanno riscoprire la gioia del Vangelo, la bellezza della relazione e la forza della fraternità.
Il volume raccoglie una selezione di oltre 330 lettere, perlopiù inedite, scritte da Chiara Lubich negli anni della Seconda guerra mondiale, del Secondo dopoguerra e della lenta ricostruzione politica, economica e morale dell'Italia. In un Paese e in un mondo lacerato, Chiara Lubich annuncia e diffonde, attraverso questa corrispondenza, la sua fede indefettibile nell'unità spirituale e sociale alla quale forma tantissime persone: i familiari, il primissimo gruppo di ragazze e giovani che si coinvolgono nella sua "divina avventura", personalità civili e religiose. Il genere letterario epistolare dà la possibilità di rivelare le parte più personale di Chiara e di esprimere i suoi pensieri nel modo più immediato ed efficace.
«Il Vangelo mi rivela che la vita è una caccia al tesoro, la ricerca di una perla da tanto tempo desiderata, un viaggio nell'anima. Stare fermi significa spegnersi, avvilirsi, far diventare la fede un museo da custodire mentre, invece, è un giardino da coltivare. Allora rileggo ciò che vi scrivo e continuo a cercare Dio, dopo averlo già trovato. E, alla sua luce, tento di trovare me stesso. E il senso della vita». "Dio c'è ed è bellissimo", recitava il titolo del primo libro del teologo Paolo Curtaz. Tuttavia, ad oggi, la stragrande maggioranza delle persone, anche coloro che si professano credenti, è convinta che la religione serva a fornire una sorta di guida per diventare «buoni», un'indicazione etica, un (limitante e noioso) percorso morale e che, in fondo, Dio ce l'abbia un po' con tutti noi. Altrimenti, perché ci succedono cose brutte e le nostre preghiere non si avverano mai? Ne sa qualcosa proprio Curtaz, che dall'uscita del primo libro ha dovuto affrontare diversi gravi problemi di salute, e che convive ora con un dolore diventato una costante nella sua vita. E allora come si può, quando ci capitano tragedie improvvise e inspiegabili, continuare a pensare che Dio c'è, è bellissimo e, addirittura, ci ama? In questo nuovo libro, l'autore ci mostra che è proprio nei momenti più bui, quando con più forza cerchiamo la fede, che scopriamo che Dio non ce l'ha con noi, e che il cristianesimo non è una questione di rettitudine, ma di innamoramento: Dio c'è, ed è innamorato. Con il suo stile ironico e unico, Paolo Curtaz ci accompagna alla scoperta del Vangelo, spronandoci ancora una volta a riflettere con lui sulla verità del messaggio cristiano, scevro dalle false credenze e dai pregiudizi che ne celano il senso più puro.
Il nuovo prezioso libro del monaco benedettino Anselm Grün ha lo scopo di farci incamminare sulla via della gioia e della felicità nella nostra vita quotidiana. Un libro che è come un piccolo portafortuna che offrirà ai lettori l'opportunità di ripercorrere i grandi pensieri di Anselm Grün e la sua filosofia di vita. Questo pratico compagno quotidiano è dedicato alla disciplina suprema dell'arte di vivere. Coinvolgente nella lettura a cui seguono sezioni interattive con domande ed esercizi motivanti e creativi che porteranno il lettore a conoscere meglio se stesso, fedeli al motto di Anselm Grün: "Solo chi è misericordioso con se stesso può essere buono anche con gli altri".
Chi è, davvero, Bernadette? «Sarà una peste!», disse il suo padrino il giorno del battesimo ascoltando i pianti disperati della piccola durante la celebrazione. Ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare lo sconvolgimento che avrebbe portato pochi anni dopo nel paesino, all'epoca sconosciuto, di Lourdes. Nata in una famiglia poverissima, Bernadette è una bambina all'apparenza come tante: analfabeta, non particolarmente devota, sempre un po' cagionevole di salute. Ma l'11 febbraio 1858 la sua vita cambia per sempre. Perché presso la grotta di Massabielle, dove si era recata insieme alla sorellina e a un'amica, accade l'inspiegabile. Da quel giorno in poi, una moltitudine di persone sempre più vasta sarà conquistata dal mistero di quel luogo, oggi divenuto meta di milioni di pellegrini da tutto il mondo. Ma la vera apparizione di Massabielle forse non è quella che la narrazione ufficiale ci ha sempre raccontato. Con questo libro minuziosamente documentato, frutto di anni di studio e di ricerche, Alberto Maggi ricostruisce per la prima volta un ritratto autentico di Bernadette Soubirous, liberandola dalle false rappresentazioni angelicate che negli anni le sono state costruite addosso - lei ancora in vita, rinchiusa nel monastero di Nevers -, e che ne hanno soffocato la sorprendente genuinità. A emergere è così una giovane donna ribelle, che forte del suo solido buon senso è capa - ce di opporsi alle autorità civili ed ecclesiastiche, ostinata nel non volersi adeguare al conformismo religioso e soprattutto decisa nel difendere con forza i suoi spazi di libertà.
Prosegue la pubblicazione dell'Opera Omnia di Charles de Foucauld, che include testi inediti per il pubblico italiano. Dopo le meditazioni sui Vangeli secondo Luca, Matteo e Marco, uscite a ottobre e marzo 2024, vengono ora proposte le meditazioni relative al vangelo secondo Giovanni. Si tratta di brevi meditazioni che fratel Charles scriveva a commento del testo evangelico, giorno dopo giorno, per la sua personale preghiera. Lo stile è dunque semplice, intimo, come in colloquio tra amici.
Perché parlare del cuore e con il cuore? Perché chi conosce il proprio cuore è signore di sé stesso e della vita. Dedicare quindi tempo per conoscere cosa attraversa il nostro cuore, riflettere su cosa lo abita e di quali stati emotivi, ansie, passioni, tristezze, debolezze, è più frequentemente soggetto vuol dire prendersi cura dell'uomo e della donna che è in ciascuno di noi. Ci sono situazioni in cui il battito cardiaco non è regolare a causa appunto degli stati interiori ed esteriori che ne alterano il ritmo. Possiamo vedere come la tristezza e l'accidia provocano un ritmo del cuore bradicardico, un cuore che batte lentamente, e a tratti pare si fermi. E ci si ritrova con l'anima impermeabile a tutto, da non desiderare più nulla e soprattutto da non commuoversi più di nulla, da non riconoscere Dio nel volto degli uomini, non più capace di stupirsi, da non avere pietà... un cuore che non batte per nessuno e per niente. Oppure le passioni che accelerano il ritmo del cuore, o invece i sensi di colpa che mi accompagnano, la paura della morte, ferite che la vita non mi ha risparmiato che possono arrivare ad arrestare il battito cardiaco tanto il dolore lo comprime. Eppure da tutte queste "patologie" può passare la nostra guarigione, può passare il Signore che le lenisce con il balsamo della sua Presenza. E infine che battito ha il cuore di Dio? Solo attingendo al Suo cuore inizia la guarigione che a volte può durare anni ma che porta al riconoscimento non solo della nostra malattia, ma ci dona la terapia che consiste in un cammino di libertà, di purificazione della memoria, di riconciliazione con noi stessi per aprirci al Signore e ai fratelli e soprattutto assaporare la vita.
Alzarsi, pregare, domandare, dare, benedire, creare, sostenere, nascere, dire, fare, prendere, camminare: sono i verbi che scandiscono la preghiera biblica della notte delle nozze di Tobia e Sara e che hanno scandito il cammino di riflessione e revisione del cammino di crescita individuale e di coppia proposti dalle guide e dagli animatori di Villa Capriolo di Selva di Val Gardena. Il libro ripropone i materiali degli incontri, ispirati alla pedagogia e alla spiritualità ignaziane. Ogni tappa del percorso è scandita da una pagina della Bibbia con un commento, una riflessione, un'immagine artistica, una proposta cinematografica.
Il libro, pubblicato a cura dell’eremo dei Santi Apostoli di Kerasià, sul Monte Athos, è il primo volume della raccolta delle omelie spirituali dell’archimandrita Sofronio (Mosca 1896-Essex 1993). Pittore, si trasferisce a Parigi a causa della situazione politica russa. Qui riscopre la fede, studia all’Istituto di teologia Saint-Serge, per poi partire alla volta del Monte Athos, dove diviene fedele discepolo dello starets Silvano (“Silvano del Monte Athos”) e instaura con lui un legame che risulterà indissolubile. Nel 1948, dopo la seconda guerra mondiale, torna in Francia e pubblica gli appunti autografi che Silvano gli aveva consegnato, aggiungendovi un’ampia spiegazione. Nel 1959 fonda il monastero di San Giovanni Battista in Essex, Inghilterra, dove esercita il suo ruolo di padre spirituale fino alla morte. Il libro contiene 55 istruzioni e omelie spirituali rivolte ai monaci del suo monastero negli ultimi tre anni della sua vita.
Accostarsi al pensiero di Michel de Certeau significa avvicinarsi a un oggetto vivo che sfugge ogni tipo di vera catalogazione. La sua opera attraversa, infatti, molteplici campi disciplinari che vanno dalla storia alla psicoanalisi, alla filosofia e alle scienze sociali. Figura quanto mai poliedrica, sacerdote gesuita, ha sempre accompagnato la sua attività di studioso all'insegnamento. Se ormai siamo abituati a leggere la crisi come un sintomo negativo della persona, della società e persino dell'esperienza di fede, dobbiamo invece ridarle un valore completamente nuovo e vedere in essa non la fine, bensì la vita che torna a essere viva. Ecco il contributo di un maestro come de Certeau. Luigi Maria Epicoco ci offre in questo profilo un resoconto dell'attualità del metodo del gesuita, storico e intellettuale francese, che rimette al centro la dimensione conflittuale contemporanea, assumendola attraverso quelle categorie in cui non viene meno l'alterità. La vita e l'opera di Michel de Certeau, pensatore costantemente attuale, teologo, filosofo e storico.
«L'uomo "spirituale" è colui che, nella fede, vive di ciò che crede: vive, cerca di assimilare, cerca di personalizzare, secondo certi criteri, l'oggettività cristiana. Così, una storia della spiritualità cristiana è la storia di questa personalizzazione, e di come si è espressa; è anche la storia delle tensioni e delle crisi a cui questa personalizzazione si è trovata o si va trovando esposta; è anche la storia delle assimilazioni parziali e di quelle non riuscite o dei rifiuti di personalizzare l'oggettivo della fede cristiana» (Giovanni Moioli).