Questo quarto libro di Pino Fanelli,come già i precedenti,offre ai giovani lettori uno “spaccato” del Vangelo. Oggetto di tale spaccato sono le beatitudini nella versione di Matteo. Di ogni beatitudine l’autore prende in visione il riferimento all’Antico Testamento, l’aggancio al Nuovo Testamento, l’attualizzazione nel mondo d’oggi. Il tutto in un linguaggio accessibile al mondo giovanile e attento ai riferimenti della cultura musicale. Ogni beatitudine è corredata da una preghiera, da un canto tratto dal repertorio dell’autore,e da spunti per la riflessione. L’insieme è preceduto da un’ambientazione generale e dalla presentazione delle due versioni delle beatitudini (Matteo e Luca). L’accattivante prefazione di Primo Gironi, biblista, offre ulteriori precisazioni sul contesto biblico e sulla salita al monte delle beatitudini.
Un fallimento “biblico” diventa occasione di successo
Lot patriarca mancato, Sansone giudice fallito, Saul re rovinato, Giona il profeta fallito, Giuda l’apostolo traditore. Cinque esperienze che hanno un ruolo importante nella Bibbia e che potrebbero averlo anche nella nostra vita. Cinque storie tristi, cinque vite rovinate, cinque persone fallite. La Bibbia non racconta solo vite riuscite ma anche percorsi fallimentari. In questo caso i soggetti sono niente meno che un patriarca, un giudice, un re, un profeta e un apostolo. Cosa possiamo imparare da loro? I racconti che li riguardano ci invitano ad evitare i fallimenti e a lottare per fare dell’esistenza una storia vincente. Ci fanno, inoltre, assumere coscienza della responsabilità che abbiamo nel rendere la vita degli altri un successo o un fallimento.
Walter Vogels è professore emerito di Antico Testamento alla Saint Paul University di Ottawa, in Canada. Docente noto in patria e nel mondo, è autore di numerosi articoli e libri, tra cui Words of Wisdom (Novalis 2000) e Becoming Fully Human: Living the Bible with God, Each Other and the Environment (Novalis 2004). Di Walter Vogels, le Edizioni San Paolo hanno pubblicato in Italia: Abraham. L’inizio della fede: Genesi 12,1–25,11 (1999) e Giobbe. L’uomo che ha parlato bene di Dio (2001).
Rivista dedicata alla storia del cristianesimo e alla storia dell'interpretazione cristiana ed ebraica della Bibbia, dall'antichità ad oggi, tema centrale per le scienze umane e teologiche. "Annali di storia dell'esegesi" riserva sempre più spazio ai temi più attuali della storia del cristianesimo e dei fenomeni religiosi con una prospettiva interdisciplinare, nell'intento di seguire lo sviluppo contemporaneo della riflessione scientifica. Gli articoli sono attenti ai diversi ambiti culturali, dall'esegesi alla storia delle dottrine, dall'antropologia culturale alla letteratura, dalla storia dell'arte all'archeologia. In ogni fascicolo appaiono anche recensioni e rassegne critiche. Ogni anno si pubblicano numeri monografici. La rivista è aperta a una forte collaborazione internazionale come mostra il suo comitato scientifico.
«La vita di Giuseppe Barbaglio è stata scandita da un calendario fitto di incontri e di pubblicazioni sulla Parola. Con la sua passione per la Bibbia, egli è stato al centro di una rete di gruppi, di parrocchie e associazioni; ha collaborato a periodici e riviste. Oltre ai volumi, ha prodotto una quantità impressionante di materiali, che restano a documentare la risposta che egli ha cercato di dare alla domanda viva presente nella comunità credente» (dalla Presentazione).
Il volume dà avvio alla raccolta dei molti materiali che l’autore ha disseminato in pubblicazioni diverse sotto forma di articoli o presentato a conferenze e incontri in tutta Italia (da Porto Torres a Pallanza, da Voghera a Thiene, da Roma a Milano…), in America Latina e in Asia.
Era il suo modo di vivere il mandato degli Atti degli apostoli: spendere la vita per la Parola, favorirne la diffusione e moltiplicarne la forza per tutte le strade del mondo.
Sommario
Presentazione (A. Filippi). 1. Il Nuovo Testamento: immagini di Dio. 2. Il Nuovo Testamento: l’uomo «creatura nuova» in Cristo. 3. Le spiritualità delle Chiese primitive. 4. Il dono dello Spirito (At 2). 5. Lo Spirito Santo in Luca, Paolo, Giovanni fonte di profezia, di vita nuova, di verità. 6. Il battesimo di Gesù: l’identità svelata. 7. Eucaristia: dal Cenacolo alla comunità cristiana (Mc 14,22-25; 1Cor 11,23-24 e par.). 8. Eucaristia: solidali con Cristo e con i fratelli (1Cor 11,17-34). 9. La comunità e Cristo: l’allegoria sponsale in 2Cor 11,2. 10. «Amate come Cristo ha amato». L’amore sponsale in Ef 5,25-27. 11. L’uomo non separi ciò che Dio ha unito. 12. La genealogia di Gesù: identità e universalismo (Mt 1). 13. «Siete diventati i vicini»: Gesù e i non ebrei (Mc 7,24-30). 14. «Dio non è parziale con le persone». Puro e impuro in At 10-11. 15. La «via crucis» di Paolo. 16. Le parole violente sulla bocca di Gesù. 17. Realtà finite e valori assoluti. «C’è una quantità di dèi e signori, ma per noi...» (1Cor 8,5-6). 18. L’atteggiamento verso i beni e la regola d’oro (Mt 6,19-7,12). 19. «Una speranza attiva». Il discorso escatologico di Mc 13. 20. «Siamo risorti con Cristo!». Il passato gettato alle spalle. Indici.
Note sull'autore
Giuseppe Barbaglio (1934-2007), studioso di scienze bibliche, ha curato presso le EDB due collane di argomento biblico: La Bibbia nella storia e Scritti delle origini cristiane (con Romano Penna); ha curato Schede bibliche pastorali (8 voll.), La spiritualità del Nuovo Testamento e l’edizione greco-italiano del Merk; è autore di La Prima lettera ai Corinzi. Introduzione, versione, commento (22005), La teologia di Paolo. Abbozzi in forma epistolare (22001), Gesù ebreo di Galilea. Indagine storica (52005); Il pensare dell’apostolo Paolo (22005); insieme a Piero Stefani: Davanti a Dio. Il cammino spirituale di Mosè, di Elia e di Gesù (22001); insieme a Luigi Commissari: Canti d’amore nell’antico Israele. Traduzione poetica del Cantico dei Cantici (22004) e I Salmi: testo poetico esistenza vissuta (22008). Ha inoltre curato insieme a Rinaldo Fabris e Bruno Maggioni la traduzione e il commento de I Vangeli, Cittadella, Assisi 1978 e ha pubblicato: Paolo di Tarso e le origini cristiane, Cittadella, Assisi, 32002; Le lettere di Paolo, 2 voll., Borla, Roma, 21990; Dio violento? Lettura delle scritture ebraiche e cristiane, Cittadella, Assisi, 1991; San Paolo, Lettere, 2 voll., Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 1997, di cui ha curato l’introduzione e la traduzione.
«Raramente, nella mia lunga carriera di professore, la direzione di una tesi di dottorato mi è risultata così facile e gratificante»: così si esprime il card. Vanhoye a proposito del giovane Romano Penna, che lo aveva scelto come relatore della propria tesi, ove, per cimentarsi sul non facile tema di «Cristologia e pneumatologia secondo una originale formulazione paolina», finì col superare i 350 autori citati...
Quale fortuna abbia poi avuto l’attività di insegnamento e la produzione scientifica di Penna, è sotto gli occhi di tutti: pubblicazioni sulla teologia di Paolo e commenti alle sue lettere, ma anche illuminanti ricerche sull’ambiente storico-culturale delle origini cristiane e studi approfonditi di cristologia neotestamentaria. Le sue capacità intellettuali fuori del comune e il suo ammirevole impegno gli hanno procurato larga fama internazionale. E non è quindi un caso che all’iniziativa di omaggiare questo grande esegeta con un volume, abbiano risposto insigni colleghi non soltanto italiani, ma francesi, tedeschi, belgi, spagnoli, svizzeri, israeliani e statunitensi, a testimonianza della speciale stima per la sua opera e la sua persona.
Sommario
Prefazione (card. A. Vanhoye sj). Gli itinerari di ricerca di Romano Penna: le origini cristiane, l’esegesi paolina e la cristologia del Nuovo Testamento (N. Ciola). Bibliografia di Romano Penna (P. Sguazzardo). I. Dall’Antico al Nuovo Testamento (contributi di G. Ghiberti, G.L. Prato, I. Cardellini, P. Merlo, L. Troiani). II. Gesù nei Vangeli (contributi di G. Jossa, Y. Redalié, F. Manns, G. Odasso, M.-L. Rigato, G. Rossé, A. Serra, G. Biguzzi). III. Paolo e la tradizione paolina (contributi di R. Fabris, R. Filippini, S. Romanello, E. Lohse, J.J. Fernández Sangrador, E. Norelli, R. Vignolo, P. Sacchi, A. Pitta, C. Reynier, J. Lambrecht, J.-N. Aletti, M. Perroni, S. Légasse). IV. Lettere cattoliche (contributi di J. Schlosser, E. Bosetti, A. Puig i Tàrrech, C. Wolff, C.G. Bottini). V. Ambienti ed epigoni (contributi di J.H. Elliott, C. Termini, M. Bachmann, C. Marcheselli-Casale, C. Gianotto, G. Visonà, P. Coda). Elenco dei collaboratori. Indici.
Note sui curatori
Nicola Ciola è professore ordinario di cristologia alla Pontificia Università Lateranense.
Giuseppe Pulcinelli è docente di Sacra Scrittura e lingue bibliche alla Pontificia Università Lateranense.
Il salterio è il libro di preghiera preferito dalla tradizione cristiana, che ha scoperto in esso una sorgente straordinaria di ispirazione. I Padri della Chiesa ne hanno sempre raccomandato l’utilizzo ai propri fedeli.
L’autore si sofferma sulla rilettura cristiana dei Salmi realizzata dalla tradizione spirituale sin dalle origini della Chiesa, con un’attenzione particolare alla letteratura mistica. A commento dei Salmi propone numerosi passi dei Padri, attinti non dai grandi commentari, ma dall’esposizione quotidiana della fede (omelie, opere ascetiche) e allargando saltuariamente il campo anche ad autori successivi, a figure spirituali di grande spessore nella storia della Chiesa.
Nel terzo e ultimo volume l’autore propone i Salmi 89-150. Ogni Salmo preso in esame, dopo una breve presentazione di carattere storico-critico, viene analizzato in due fasi: la prima offre gli spunti di meditazione tratti dai vari autori; la seconda, denominata Applicazione, accenna alla rilettura mistica o altre interpretazioni che hanno esercitato un certo peso nella tradizione.
Sommario
IV. Risposta alla crisi. La regalità di Dio. Un nuovo inizio. V. Una comunità in attesa del messia. Lode festiva e pasquale. Hallel egiziano. Salmi dei pellegrini (graduali). Il grande Hallel. Un attesa del nuovo re. Suppliche nella lotta. La lode conclusiva. Il piccolo Hallel. Bibliografia.
Note sull'autore
Vincenzo Bonato è monaco camaldolese. Insegna patrologia alla Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale (Milano). Presso le EDB ha pubblicato I Salmi nell’esperienza cristiana. I. Salmi 1–40 (2008) e II. Salmi 41–88 (2008).
Dal 1980 il periodico Parola Spirito e Vita si è affermato come prezioso strumento di lettura spirituale della Bibbia. Ogni sei mesi un numero monografico di Parola Spirito e Vita conduce all'incontro con le Scritture, non solo come libro di riferimento per i fedeli, ma come parola viva capace di portare l'uomo contemporaneo alla scoperta di Dio: un appuntamento di riflessione essenziale per gruppi biblici, comunità, operatori pastorali e per tutti coloro che aspirano a una conoscenza più intima e profonda della Parola.
Uno studio storico-biblico delle metodologie educative nei luoghi dell'antico Israele e del vicino Oriente.
Realizzata con lo scopo di accompagnare il tempo ordinario e di approfondire il significato della comunità cristiana e soprattutto dei luoghi di culto, dal Tempio antico per arrivare alle nostre chiese, è una delle mappe della serie “Mappe bibliche per la catechesi” che si propongono di illustrare i temi biblici fondamentali dell’anno liturgico, attraverso testi curiosi, immagini,mappe e ricostruzioni.Contenuti:La casa di Dio;Gesù al tempio; I primi cristiani e il tempio; I simboli della Chiesa; Luoghi santi ieri e oggi; Curiosità;Lavorando insieme, oltre ovviamente alla grande mappa sul tempio di Gerusalemme.
L'autore
AGNES LINDER, nata a Budapest nel 1961, ha conseguito la laurea in Teologia biblica nel 2001, completando poi la propria formazione presso la Hebrew University di Gerusalemme. È Professore di Sacra Scrittura presso la Pontificia Università «Antonianum» dal 2003. Membro dell'Associazione Biblica Italiana, è autrice di numerosi articoli per varie riviste bibliche, ed ha tenuto conferenze di esegesi biblica in diversi centri religiosi italiani e tedeschi.
Il libro
II libro propone un percorso esegetico e geografico fra luoghi fisici, legati ad eventi biblici, in cui acque, monti, animali e piante sono protagonisti insieme a patriarchi, re e profeti di Israele. Seguendo le tracce del tour divino, queste pagine, oltre ad offrire nuovi spunti di riflessione, intendono, ove possibile, condividere con il lettore una nuova chiave di lettura, attraverso una singolare e personale interpretazione qabbalistica...
I segreti della lingua ebraica sono numerosi e profondi, e di essi si occupa la qabbalà, l'ermeneutica mistica della Torah (i primi cinque libri della Bibbia)...Tra i vari strumenti interpretativi del testo biblico c'è la ghematria...L'alfabeto ebraico consta di sole consonanti ed ha una particolarità tutta sua: è alfanumerico. La ghematria si basa sull'equivalenza tra le ventidue lettere dell'alfabeto ebraico e determinati numeri interi...L'uso più frequente della ghematria consiste nel porre in relazione parole che possiedono un identico valore numerico. Si scopre che, sovente, esse condividono un significato comune, o mostrano aspetti diversi della medesima realtà... La ghematria, insieme ad altri procedimenti tipici della qabbalà, può mostrare l'incredibile esattezza matematica nascosta nella Torah, e l'importanza e rilevanza del suo messaggio anche nel mondo di oggi...La qabbalà, infatti, si occupa in profondità di numeri e di rapporti simmetrici e qualitativi fra quantità numeriche e concetti filosofici; specula e indaga i risvolti e le implicazioni metafisiche della matematica, trovando nella Bibbia i loro corrispettivi. La scienza attuale pone grande enfasi sullo studio della cosmogonia, cioè della nascita dell'universo, e la qabbalà ha delle risposte a tutto ciò, a volte corroborate dagli stessi risultati scientifici in modo incredibilmente preciso...
La ghematria è logica, ed è semplicemente uno strumento di cui la qabbalà, ossia la conoscenza, se così possiamo chiamarla, si serve per avvicinarsi alla verità più alta...Quello che si deve intendere è che le lettere ebraiche, anche nella loro veste ideografica, sono in realtà porte che si aprono verso mondi superiori; esse costituiscono un ponte tra la realtà virtuale e quella spirituale. Le ghematrie possono essere utili strumenti di indagine, perché stimolano le funzioni intuitive dell'anima, la incuriosiscono e la fanno progredire nella sua ricerca di Dio» (dalla Prefazione).
L'opera di James L. Resseguie introduce ai metodi e alla strumentazione della critica narratologica applicata ai testi del Nuovo Testamento. Dopo un primo capitolo in cui s'illustra l'utilità e la peculiarità dell'analisi del racconto a fianco degli altri metodi in uso nella critica biblica, se ne affrontano gli elementi costitutivi che consentono di esaminare il testo neotestamentario nel suo insieme, dalla retorica all'ambientazione, dai personaggi al punto di vista, dall'intreccio alla struttura narrativa. Come un puzzle non si lascia vedere finché non sia stato completato, così anche il senso di un racconto neotestamentario non emerge fino a che le parti non siano state assemblate. La critica narratologica consente di cogliere la vividezza e la novità di racconti che potrebbero sembrare scialbi e banali, ravvivando l'immaginazione e rimuovendo lo "strato di familiarità" che appanna la nostra idea dei racconti biblici.
Un testo sulla figura di Abramo alla luce dell'elemento costitutivo della sua vocazione. Questo nono volume della Collana 'Bibbia e Vocazione' concentra la sua attenzione su un personaggio fondamentale della storia e della fede biblica. La figura di Abramo viene letta alla luce dell'elemento costitutivo della sua vocazione, un fatto che viene richiamato piu' volte nei capitoli della Genesi a lui dedicati. Abramo accoglie la vocazione con fede viva, con generosita' esemplare, ma anche con momentanei cedimenti, e in questo modo diventa prototipo della persona chiamata da Dio, che deve continuamente purificare la propria fede per vivere in maniera autentica la vocazione ricevuta.