Il ricordo degli abusi perpetrati da un sacerdote quando l'autore era un bambino riaffiora nella sua memoria dopo quasi quarant'anni di oblio. L'autore ripercorre con una penna struggente e toccante il proprio cammino di riscoperta e la presa di coscienza di una ferita che rimane aperta.
A corredo del volume "Per una teologia fondamentale del sacerdozio. Atti del Simposio promosso dal Centre de Recherche et d'Anthropologie des Vocations" è stato predisposto un volume di approfondimento con contributi di singoli specialisti su determinati autori come Agostino, Crisostomo, Bonaventura, Newman, Santa Teresa di Gesù Bambino e il loro contributo ad una matura teologia sacerdotale. In questo volume sono contenuti i contributi di sr. Linda Pocher; p. Jacques Servais; p. RenaudSilly; p. Romano Penna; AgnèsBastit-Kalinowska; pr. Manfred Lochbrunner; p. Allan Fitzgerald; p. Matthieu Bernard; p. David Gilbert; p. Christian Barone; p. Vincent Siret; p. Keith Beaumont; Baiba Brudère; Dr. Lawrence Cross; mgr. Borys Gudziak; Simona Zetea; Stefania De Vito e Katharina Fuchs; Maeve Louise Heaney.
Don Marcello Stanzione, massimo esperto italiano di angelologia, in questo nuovo libro ci presenta la realtà più oscura degli spiriti, quelli ribelli a Dio divenuti diavoli. Esamina gli aspetti dottrinali con ampie citazioni del Catechismo che condanna il diffondersi della magia nera, dello spiritismo e dell'occultismo. Nella seconda parte l'autore intervista padre Francesco Cavallo, il più anziano esorcista del mondo, don Beppino Co' del Rinnovamento Carismatico ed altri esorcisti raccogliendo le loro testimonianze e esperienze.
Rinnovare lo studio della storia della Chiesa
Un nuovo mosaico mediorientale tra Hezbollah, Israele e Siria
Condonare il debito dei paesi insolvibili: scandalo o buonsenso?
Il panafricanismo: utopia o realtà?
Conversione di Paolo o vocazione?
Il segreto di Emmaus: perché Cleopa (Lc 24,18)?
L'interiorità come via a Dio. Un confronto tra B. J. F. Lonergan e A. J. Heschel
Papa Francesco in Corsica
La narrativa di Balzano e il suo ultimo romanzo, Bambino
"Aux portes de l'Europe" e "Où tout ensemble ne ferait qu'un"
Il volume è il primo dei due dedicati alle Omelie sul Levitico di Origene, 16 discorsi pronunciati dal Maestro alessandrino a Cesarea di Palestina dopo il 245 e a noi giunti nella traduzione di Rufino del 400-404. Il corpus omiletico viene presentato in maniera complessiva nell'introduzione generale, che parte dalla contestualizzazione storica della predicazione origeniana e della traduzione rufiniana e dei rispettivi destinatari; individua i principi ermeneutici e le tradizioni esegetiche su cui si fonda l'interpretazione, talvolta complessa, di un libro biblico che poteva apparire come un elenco di inutili precetti; indaga i grandi temi che percorrono l'intera raccolta, ovvero sacrificio, sacerdozio e purità. Seguono traduzione e puntuale commento storico-filologico delle prime 7 omelie, mentre le restanti si potranno leggere nel secondo volume, la cui pubblicazione è prevista a brevissima distanza dal primo. Ciascuna delle 16 omelie viene, inoltre, spiegata dal punto di vista della struttura e dei contenuti in una breve introduzione mirante a inquadrarla.
Un percorso teologico sugli articoli del credo commentati da bibliste e teologhe italiane, L'interesse delle edizioni San Lorenzo e, in modo specifico, della collana Cammini diversi, nei confronti del pensiero teologico femminile, ha condotto a seguire diversi percorsi di teologia delle donne, alcuni dei quali già pubblicati. Perché questo interesse per lo sguardo femminile sugli articoli del credo? La teologia cattolica, plasmata sin dalle origini dal modello patriarcale è, a nostro avviso, troppo sbilanciata sul modo di vedere maschile della fede. C'è la necessità di trovare un equilibrio, di proporre cammini di pensiero capaci di recuperare non solo il tempo perduto, ma anche di condividere la ricchezza di uno sguardo diverso su Dio, la Chiesa, il mondo. Il desiderio, dunque, è la condivisione di un pensiero che può aiutare ad allargare i nostri orizzonti e a leggere in modo diverso em più profondo, i contenuti della fede cristiana. I primi tre articoli di fede affrontati sono stati affidati alla biblista Soave Buscemi e alle teologhe Selene Zorzi e Cristina Simonelli.
E se Maria, confondendo il Risorto con uno che coltiva la terra, avesse detto la verità? Del resto, chissà quante volte avrà sentito il suo Maestro insegnare a partire dalla terra. Senza volgere effettivamente gli occhi alla legge della terra perfino l'obbedienza alla legge di Mosè e alla stessa legge del vangelo rischierebbe di essere praticata con la schiena troppo rigida, incapace di piegarsi verso l'origine. Se Gesù, perfino da risorto, non stacca gli occhi dalla terra, abbiamo solidissimi motivi per continuare a sperare.
«La "Bella Signora" teneva nella mano destra, all'altezza del petto, un libro dalla copertina color cenere, mentre con la sinistra indicava verso i propri piedi, dove c'erano un drappo nero, simile a una tonaca, aggrovigliato in terra, e pezzi di un crocifisso, il medesimo che Cornacchiola aveva frantumato in un accesso d'ira rientrando in casa dalla Spagna nel 1939, ammucchiati di lato. Dopo aver coperto con la sinistra la mano che manteneva il libro, iniziò a parlare...». La storia, il messaggio e la profezia che le apparizioni di Maria alle Tre Fontane (Roma) consegnano ancora oggi al mondo e alla Chiesa, nel racconto di uno dei massimi esperti di apparizioni mariane.
Il "Padre nostro" è al centro della vita cristiana: eppure corre il pericolo di essere reci-tato meccanicamente senza essere veramente compreso, rischia di diventare una litania senz'anima. Dobbiamo quindi chiederci che cosa significhi. Quando Gesù lo insegnò ai suoi discepoli, non voleva certo condannarli alla vana ripeti-zione. Anzi, ha vissuto così intensamente ciascuna delle sue richieste da condurci, attra-verso di esse, a un nuovo modo di vivere. Gesù ci offre la possibilità di pregare un Padre accessibile e compassionevole. E poi, dopo avergli chiesto di occupare tutto lo spazio della nostra realtà umana, ci dà il per-messo di chiedergli tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Dopo un'introduzione relativa al rapporto che intercorre tra "riforma della Chiesa" e "sinodalità", vengono affrontati due importanti snodi teoretici: la costruzione del consenso e le conseguenti prassi deliberative ("ciò che tutti riguarda da tutti è deliberato"); il rapporto costitutivo tra l'assemblea eucaristica e la sinodalità della Chiesa ("sinodo è il suo nome"). In questione è la soggettualità reale del popolo di Dio. Il volume fa poi spazio ad alcune concrete esperienze sinodali, già vissute nell'ultimo decennio, ovvero in corso o in elaborazione in Europa come in altri Continenti. Non manca il confronto con la sinodalità esperita presso altre Chiese cristiane e altre tradizioni religiose (l'Ebraismo, l'Islam), senza tralasciare la questione aperta della democrazia e delle sue forme e la loro prossimità/distanza rispetto a una prassi sinodale ecclesiale. La conclusione apre a forme utopiche di riforma sinodale a partire dall'immagine proposta in Evangelii gaudium 236: «Il modello è il poliedro, che riflette la confluenza di tutte le parzialità che in esso mantengono la loro originalità».
Chi è il diavolo o satana? La figura del diavolo rimane tuttora ancora molto controversa ed affascinante per vari motivi.
L'immagine del diavolo-satana che attraversa singoli testi biblici (quelli scritti in ebraico, greco, aramaico), nonché testi del Giudaismo e del Qumran, è stata veicolata inalterata oppure porta in sé i segni del tempo e della cultura? Rintracciare la presenza del diavolo e la sua offensività nel Quarto vangelo non è un'impresa del tutto facile, dato il silenzio di Giovanni - rispetto ai Sinottici - circa le possessionI e gli episodi di esorcismi. Tale silenzio fa emergere, in maniera ancora più significativa, dubbi ed interrogativi sugli insidiosi modi operandi del diavolo attraverso suoi agenti umani. Pertanto, di chi siamo realmente figli? Siamo sicuri di fare solo ed unicamente la nostra volontà? La consapevolezza di una lotta tra il Cristo di Dio il diavolo, la Verità e la menzogna, la Vita e la morte richiama la nostra attenzione sulle scelte quotidiane di vita. L'eventualità di una relazione filiale con il diavolo, pur non entusiasmante, si rivela ad ogni uomo, attraverso questo studio, molto più familiare che estranea, più vicina che lontana.
In questa realtà, nemmeno la Chiesa, comunità di uomini e donne credenti in Cristo-Gesù, è al riparo dal fumo del diavolo e dalla morsa incessante della falsità e del dominio degli agenti del male.
M'Bayi Laurhy Argelès Rochard (Pointe-Noire, 1979), ha conseguito la licenza in Teologia biblica alla Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale (Napoli, 2012), la licenza in Scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico (Roma, 2015), la laurea magistrale in Giurisprudenza all'Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli di Caserta (2020). Nel gennaio 2022 ha conseguito il dottorato in Teologia biblica alla Pontificia Università Gregoriana (Roma). E autore delle opere: Madonna mia! Cosa mi dici? (Mephite 2014), Il profumo del diamante nero (Mephite 2018).
Secondo il filosofo Aristotele, la forma ha una priorità anche logica in quanto «di ogni cosa si può parlare in quanto ha una forma e non per il suo aspetto materiale in quanto tale» (Metafisica, Libro VII, 1035a). Il presente volume affronta il tema della forma della Chiesa a partire dalla complessa categoria di evento, quale luogo cristologico del dirsi e darsi di Dio Trinità nella storia, in un elaborato e "inedito" confronto con la filosofia, la liturgia eucaristica e l'arte, e persegue 'obiettivo di recuperare una possibile forma Ecclesiae, ossia la costante che caratterizza la Chiesa (e che dice la sua natura) nella variabilità delle espressioni storiche assunte lungo i secoli. In questo tragitto un posto di rilievo è occupato dall'actio liturgica, vista nel suo dinamismo di evento, che già dai primi secoli "tenta", nelle diverse celebrazioni, di ritradurre l'ineludibile struttura teandrica della comunità cristiana.