"Pregare con gli occhi, pregare col cuore" è il titolo di una serie di catechesi con le icone che l'autore ha tenuto negli anni in Parrocchie, Monasteri e come parte integrante del percorso formativo dei suoi allievi. Per il tempo di Quaresima, questo sussidio propone una meditazione sull'icona della Crocifissione come guida silenziosa e potente per immergersi nel mistero pasquale. Una porta aperta sul Mistero della Passione, un invito a lasciarsi trasformare dall'amore di Cristo. Attraverso una "lectio divina" visiva e meditativa, il testo accompagna il lettore in un itinerario di riflessione e preghiera, approfondendo i dettagli e i personaggi dell'icona: da Cristo al centro fino alle figure marginali. Ogni sezione unisce spiegazioni iconografiche, meditazioni bibliche e spunti di preghiera per un'esperienza che non è solo intellettuale, ma profondamente spirituale. Sostare davanti all'icona diventa così un cammino di conversione e contemplazione, un incontro vivo con il mistero della Croce e della Risurrezione nella quotidianità della nostra vita.
Il testo raccoglie tutte le quindici catechesi di papa Francesco dedicate alla Messa, in particolare alle diverse parti della liturgia eucaristica, che comincia con il segno della croce - da insegnare bene ai bambini fin da piccoli - e si conclude con l'invio del credente alla vita di tutti i giorni. È un vero e proprio vademecum per comprendere e approfondire il significato teologico della celebrazione eucaristica, imprescindibile dagli aspetti liturgici. La Messa deve trasformare la vita in una «Pasqua fiorita»: questo l'invito di Francesco rivolto a tutti e a ciascuno. Preziosa perla che introduce le catechesi è il commento di don Luigi Maria Epicoco. Puntualizza passaggi, fa emergere sfide, lo rende un testo per entrare nel mistero eucaristico celebrato sacramentalmente e vissuto nella vita di ogni giorno.
Il ricordo degli abusi perpetrati da un sacerdote quando l'autore era un bambino riaffiora nella sua memoria dopo quasi quarant'anni di oblio. L'autore ripercorre con una penna struggente e toccante il proprio cammino di riscoperta e la presa di coscienza di una ferita che rimane aperta.
A corredo del volume "Per una teologia fondamentale del sacerdozio. Atti del Simposio promosso dal Centre de Recherche et d'Anthropologie des Vocations" è stato predisposto un volume di approfondimento con contributi di singoli specialisti su determinati autori come Agostino, Crisostomo, Bonaventura, Newman, Santa Teresa di Gesù Bambino e il loro contributo ad una matura teologia sacerdotale. In questo volume sono contenuti i contributi di sr. Linda Pocher; p. Jacques Servais; p. RenaudSilly; p. Romano Penna; AgnèsBastit-Kalinowska; pr. Manfred Lochbrunner; p. Allan Fitzgerald; p. Matthieu Bernard; p. David Gilbert; p. Christian Barone; p. Vincent Siret; p. Keith Beaumont; Baiba Brudère; Dr. Lawrence Cross; mgr. Borys Gudziak; Simona Zetea; Stefania De Vito e Katharina Fuchs; Maeve Louise Heaney.
Don Marcello Stanzione, massimo esperto italiano di angelologia, in questo nuovo libro ci presenta la realtà più oscura degli spiriti, quelli ribelli a Dio divenuti diavoli. Esamina gli aspetti dottrinali con ampie citazioni del Catechismo che condanna il diffondersi della magia nera, dello spiritismo e dell'occultismo. Nella seconda parte l'autore intervista padre Francesco Cavallo, il più anziano esorcista del mondo, don Beppino Co' del Rinnovamento Carismatico ed altri esorcisti raccogliendo le loro testimonianze e esperienze.
Rinnovare lo studio della storia della Chiesa
Un nuovo mosaico mediorientale tra Hezbollah, Israele e Siria
Condonare il debito dei paesi insolvibili: scandalo o buonsenso?
Il panafricanismo: utopia o realtà?
Conversione di Paolo o vocazione?
Il segreto di Emmaus: perché Cleopa (Lc 24,18)?
L'interiorità come via a Dio. Un confronto tra B. J. F. Lonergan e A. J. Heschel
Papa Francesco in Corsica
La narrativa di Balzano e il suo ultimo romanzo, Bambino
"Aux portes de l'Europe" e "Où tout ensemble ne ferait qu'un"
Il volume è il primo dei due dedicati alle Omelie sul Levitico di Origene, 16 discorsi pronunciati dal Maestro alessandrino a Cesarea di Palestina dopo il 245 e a noi giunti nella traduzione di Rufino del 400-404. Il corpus omiletico viene presentato in maniera complessiva nell'introduzione generale, che parte dalla contestualizzazione storica della predicazione origeniana e della traduzione rufiniana e dei rispettivi destinatari; individua i principi ermeneutici e le tradizioni esegetiche su cui si fonda l'interpretazione, talvolta complessa, di un libro biblico che poteva apparire come un elenco di inutili precetti; indaga i grandi temi che percorrono l'intera raccolta, ovvero sacrificio, sacerdozio e purità. Seguono traduzione e puntuale commento storico-filologico delle prime 7 omelie, mentre le restanti si potranno leggere nel secondo volume, la cui pubblicazione è prevista a brevissima distanza dal primo. Ciascuna delle 16 omelie viene, inoltre, spiegata dal punto di vista della struttura e dei contenuti in una breve introduzione mirante a inquadrarla.
Un percorso teologico sugli articoli del credo commentati da bibliste e teologhe italiane, L'interesse delle edizioni San Lorenzo e, in modo specifico, della collana Cammini diversi, nei confronti del pensiero teologico femminile, ha condotto a seguire diversi percorsi di teologia delle donne, alcuni dei quali già pubblicati. Perché questo interesse per lo sguardo femminile sugli articoli del credo? La teologia cattolica, plasmata sin dalle origini dal modello patriarcale è, a nostro avviso, troppo sbilanciata sul modo di vedere maschile della fede. C'è la necessità di trovare un equilibrio, di proporre cammini di pensiero capaci di recuperare non solo il tempo perduto, ma anche di condividere la ricchezza di uno sguardo diverso su Dio, la Chiesa, il mondo. Il desiderio, dunque, è la condivisione di un pensiero che può aiutare ad allargare i nostri orizzonti e a leggere in modo diverso em più profondo, i contenuti della fede cristiana. I primi tre articoli di fede affrontati sono stati affidati alla biblista Soave Buscemi e alle teologhe Selene Zorzi e Cristina Simonelli.
E se Maria, confondendo il Risorto con uno che coltiva la terra, avesse detto la verità? Del resto, chissà quante volte avrà sentito il suo Maestro insegnare a partire dalla terra. Senza volgere effettivamente gli occhi alla legge della terra perfino l'obbedienza alla legge di Mosè e alla stessa legge del vangelo rischierebbe di essere praticata con la schiena troppo rigida, incapace di piegarsi verso l'origine. Se Gesù, perfino da risorto, non stacca gli occhi dalla terra, abbiamo solidissimi motivi per continuare a sperare.
«La "Bella Signora" teneva nella mano destra, all'altezza del petto, un libro dalla copertina color cenere, mentre con la sinistra indicava verso i propri piedi, dove c'erano un drappo nero, simile a una tonaca, aggrovigliato in terra, e pezzi di un crocifisso, il medesimo che Cornacchiola aveva frantumato in un accesso d'ira rientrando in casa dalla Spagna nel 1939, ammucchiati di lato. Dopo aver coperto con la sinistra la mano che manteneva il libro, iniziò a parlare...». La storia, il messaggio e la profezia che le apparizioni di Maria alle Tre Fontane (Roma) consegnano ancora oggi al mondo e alla Chiesa, nel racconto di uno dei massimi esperti di apparizioni mariane.
Il "Padre nostro" è al centro della vita cristiana: eppure corre il pericolo di essere reci-tato meccanicamente senza essere veramente compreso, rischia di diventare una litania senz'anima. Dobbiamo quindi chiederci che cosa significhi. Quando Gesù lo insegnò ai suoi discepoli, non voleva certo condannarli alla vana ripeti-zione. Anzi, ha vissuto così intensamente ciascuna delle sue richieste da condurci, attra-verso di esse, a un nuovo modo di vivere. Gesù ci offre la possibilità di pregare un Padre accessibile e compassionevole. E poi, dopo avergli chiesto di occupare tutto lo spazio della nostra realtà umana, ci dà il per-messo di chiedergli tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Dopo un'introduzione relativa al rapporto che intercorre tra "riforma della Chiesa" e "sinodalità", vengono affrontati due importanti snodi teoretici: la costruzione del consenso e le conseguenti prassi deliberative ("ciò che tutti riguarda da tutti è deliberato"); il rapporto costitutivo tra l'assemblea eucaristica e la sinodalità della Chiesa ("sinodo è il suo nome"). In questione è la soggettualità reale del popolo di Dio. Il volume fa poi spazio ad alcune concrete esperienze sinodali, già vissute nell'ultimo decennio, ovvero in corso o in elaborazione in Europa come in altri Continenti. Non manca il confronto con la sinodalità esperita presso altre Chiese cristiane e altre tradizioni religiose (l'Ebraismo, l'Islam), senza tralasciare la questione aperta della democrazia e delle sue forme e la loro prossimità/distanza rispetto a una prassi sinodale ecclesiale. La conclusione apre a forme utopiche di riforma sinodale a partire dall'immagine proposta in Evangelii gaudium 236: «Il modello è il poliedro, che riflette la confluenza di tutte le parzialità che in esso mantengono la loro originalità».