I testi dell'Abbé Pierre più controversi, profetici, scomodi e censurati mai apparsi prima d'ora. "Icona del coraggio", "curato dei poveri", favorevole al sacerdozio delle donne, al riconoscimento delle coppie omosessuali e non contrario ai preti sposati, per più di mezzo secolo fu l'uomo simbolo del cattolicesimo progressista: una figura controversa, controcorrente, popolarissima. La voce del "prete della spazzatura" risuona in pagine di straordinaria attualità. Un testamento spirituale post mortem rimasto a lungo nascosto e ora finalmente disponibile. «Sono rimasto sconcertato di fronte a queste pagine. L'Abbé Pierre era assolutamente consapevole del destino dell'umanità ben prima della globalizzazione che sarebbe esplosa dopo il 1989. Aveva una coscienza planetaria, indispensabile oggi per resistere ai pericoli incombenti. Che la lettura di queste riflessioni sia un tonico per i lettori come è stato per me!» (Dalla prefazione di Edgar Morin)
In una stagione in cui troppi si affrettano a dipingere scenari da guerra, a svendere il proprio corpo e la propria sessualità, ad affermare il potere dell'uomo sulla donna, ho cercato di proporre un semplice itinerario alfabetico, fatto di "luoghi comuni", per un dialogo possibile con la propria interiorità e per un riconoscimento di quanto sta a cuore a ciascuno di noi. Ogni lettera dell'alfabeto può contenere sicuramente innumerevoli termini o parole chiave, quindi l'itinerario non è concluso, che tutto ciò che ci abita non è un circolo vizioso, ma un avvincente intreccio di conoscenza di Dio, di sé e dell'altro, di custodia del passato e di sguardo aperto al futuro, di ricerca di un Dio che dà ancora senso alla vita e di lotta contro i falsi dèi, che una società continuamente mi presenta, e che mi affascinano.
Forse quella notte, anche se non era Shabbath, avrebbe fatto l’amore con Leah, forse sarebbe stato capace di tenerezze per lei, forse l’avrebbe baciata tra i capelli, forse avrebbe fatto luce per guardarla negli occhi finalmente.
Difficile per lui dire ancor oggi per quali misteriose alchimie della mente si trovasse a fare questi pensieri, mentre era divenuto suo malgrado partecipe di un’avventura così diversa da lui…
Tarcisio ZANNI nato a Cremona nel 1945 vive a Bologna. È autore di numerosi saggi di “teologia divulgativa” di indole catechetica per adulti e bambini:
A Betlemme; Assunti in cielo; Che cosa c’è di diverso questa notte?; Circondati da testimoni; Città, Chiesa e missione; La debolezza di Dio; Figlio, come si credeva, di Giuseppe; Intervista a Francesco Cuppini; Lettera a una bambina battezzata a sua insaputa; Il libro del Matrimonio; Non conformatevi; Ogni genere di discernimento; Pensieri sul morire e su quel che segue; Il segreto di Karol; La Veglia; Venduto in Giuseppe; Verso il Natale in famiglia; Viaggio alla ricerca dell’Italia cattolica che non si trova più.
Il testo riporta le “profezie” che riguardano il futuro del nostro pianeta Terra che J.N.S.R., “anima vittima” francese, ha ricevuto per amore da Gesù Cristo.
Le numerose locuzioni ricevute nell’arco di più di trent’anni da questa grande mistica sono state raccolte in 14 volumi editi dalle Edizioni Segno.
L’autore che ha curato quest’opera ha raccolto il fulcro profetico dei messaggi più attuali dividendoli per argomento.
Questi messaggi sembra si stiano realizzando proprio ai nostri giorni.
Questo strumento vuole essere un tentativo di risposta al desiderio di preghiera e di interiorità espresso da molti in un mondo frammentato e caotico. Nasce dall’esperienza fatta in questi anni in cui assistiamo ad un crescente desiderio di riscoperta di una fede che non sia una vaga appartenenza culturale.
Pandemia! Rischio contagi, quarantena, limitazioni nella circola- zione... e improvvisamente tutto cambia! Ci ritroviamo a vive- re in uno stesso luogo, spesso ristretto, con le stesse persone e senza poter “cambiare aria”.
Nessuno aveva mai provato un’esperienza simile... o forse qualcuno l’ha già provata e potrebbe dare suggerimenti utili.
I monaci da oltre 1500 anni sanno come vivere con positività in spazi delimitati.
Parte da qui, Anselm Grün per far emergere quelle indicazio- ni concrete che possono aiutare davvero tutti: famiglie, single, coinquilini, conviventi... Ma aiutare a fare cosa? A superare con- flitti, evitare discussioni, usare bene il tempo, creare spazi di libertà e scoprire comuni obiettivi e riti. Quello che Anselm Grün propone è un libro importante non solo per questo tem- po di “isolamento forzato” e quarantena, ma per ogni situazione di crisi.
Il libro ripercorre il Pontificato di Giovanni Paolo II attraverso le foto e le frasi più belle e rappresentative del suo Magistero petrino.
Il desiderio di essere umile! Ecco che cosa tormenta Benoît Standaert fin da quando era giovanissimo: un'autentica passione, se così si può dire, per l'umiltà. A partire dall'agosto 2007 questo monaco benedettino, divenuto eremita, ha raccolto le sue esperienze e le sue riflessioni nelle pagine di un quaderno per approfondire la sua ricerca interiore. Sulle orme dei padri del deserto e di mistici fiamminghi come Ruysbroeck, ma anche al seguito del trappista belga André Louf, questo monaco di oggi ricorda che il segreto della fede, della gioia cristiana, ha solo un nome: l'umiltà. È con l'umiltà che si diventa poveri di cuore, ed è con l'umiltà che il vangelo vincerà tutte le resistenze, a cominciare dalle nostre!
Dopo l’esperienza del suo primo libro, “Lassù c’è qualcuno che ci ama”, l’autrice torna a dare testimonianza dei segni soprannaturali che Gesù e la Madonna hanno voluto elargirle nel corso della vita, affinché siano di aiuto a chi cerca Dio con cuore sincero per ritrovare serenità, pace e gioia e poterle condividere con il prossimo.
Il talento è un dono prezioso. Una dote innata di cui non abbiamo merito. È ciò che ne facciamo che determina il nostro valore. Va scoperto, va fatto fruttare. Nessuno può rubare il tuo talento, ma a causa del tuo talento gli altri possono ostacolarti per invidia e gelosia. Talvolta per ignoranza o per paura. Il talento è un dono così grande che può intimorire chi lo possiede e chi lo ammira in te. Gli invidiosi possono ingannarti al punto da farti credere di non averlo e che il talento sia una dote rara riservata a pochi eletti. Cos’è la fortuna? Perché alcune persone appaiono più fortunate di altre? È un fatto di mentalità oppure frutto del caso? Esiste un rapporto tra talento e fortuna? Qual è la spiritualità del talento e della fortuna? Qual è la visione delle grandi tradizioni religiose a proposito? Esiste una strategia del talento e della fortuna? È possibile diventare fortunati? Come mettere a frutto un nostro talento nascosto?
Note sull'autore
Giorgio Nadali è nato a Milano nel 1962. Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti, ha conseguito il Magistero in Scienze Religiose. Formatore e coach, è docente dei corsi di “Comunicazione e Successo” e “Religioni e Società” presso l’Università UniTre di Milano. È autore di altri 13 libri pubblicati con sette editori, due dei quali sono presenti all’Università di Harvard, USA. Ha pubblicato recentemente “Buoni & Vincenti. Etica e spiritualità del successo e del denaro” (Edizioni Segno, Udine, 2017) e “Chi non si accontenta gode. Accontentarsi della mediocrità è un ‘crimine’. Scopri le tue capacità per avere ed essere di più” (Lampi di Stampa, Milano, 2018). Contatti: www.giorgionadali.com, info@giorgionadali.com.