Quest'opera è la più estesa biografia di san Josemaría Escrivá (1902-1975), elaborata anche sul materiale della causa di canonizzazione, avvenuta in Piazza S. Pietro a Roma il 6 ottobre 2002. Un particolare interesse rivestono le numerose citazioni dagli "Appunti intimi", una sorta di diario interiore che Josemaría Escrivá tenne a partire dall'inizio degli anni '30 del XX secolo. Questo terzo volume prende in esame la vita di Escrivá dal 1946 al 1975.
La figura di Teodoto e legata al Concilio di Efeso (431): dietro la polemica egli rivela un organico sistema cristologico e uno spiccato impeto creativo di esaltazione mariana.
Il libro offre - in un formato grande, con caratteri grandi e a due colori - i testi della Passione di Gesù, sia nella forma lunga sia nella forza breve. I testi dialogati dei Vangeli sono strutturati a tre lettori. Per una celebrazione fedele ai riti e comoda nel suo procedere, questa edizione contiene anche il rito della commemorazione dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme per la Domenica delle Palme e la Preghiera universale per il Venerdì Santo. Il formato del libro è pensato per l'utilizzo all'ambone, alla sede e a un leggio in presbiterio, secondo le norme del rito.
Un libro per addentrarsi nel dono battesimale della regalità, sulle tracce dell'Amoris Laetitia. In questo libro abbiamo approfondito la nostra regalità di sposi. È il terzo ed ultimo testo della serie dedicata ai tre doni battesimali (profetico, sacerdotale e regale). Doni perfezionati e specificati attraverso il sacramento del matrimonio. Quando noi sposi siamo re? Siamo re quando siamo capaci di controllare le nostre pulsioni. Siamo re quando siamo casti, cioè quando siamo capaci di amare nella verità e nella libertà. Siamo re quando non permettiamo che vizi e peccati possano distruggere la nostra relazione. Siamo re quando educhiamo alla bellezza e alla verità i figli che Dio ci dona. Siamo re quando siamo capaci di servire il nostro coniuge. In sintesi siamo re quando, facendo tutto ciò su di noi, riusciamo a creare relazioni vere e sante per costruire già qui la Famiglia Grande.
La raccolta degli Atti del VI Simposio della Penitenzieria Apostolica sul tema “Penitenza e Penitenzieria al tempo del giansenismo (secc. XVII-XVIII) Culture – Teologie – Prassi”. Sono presenti riflessioni sull’evoluzione storica, teologica e pastorale del sacramento della Penitenza nei secoli XVII e XVIII. Tale periodo è profondamente segnato dall’impronta delle controversie legate alle idee di Giansenio e dei suoi epigoni.
Che senso ha il fatto che siamo un essere con un corpo? Che cosa ha da dire la nostra epoca sul corpo, sulle sue dinamiche? Che relazione ha il corpo con la vita dello "spirito", con la vita dopo la morte? Un tema "difficile" e controverso che provoca il lettore in cerca di risposte. Non una trattazione sistematica ma brevi pensieri, per liberarsi da ideologie preconcette, culti chiusi in se stessi, specificazioni ristrette. Silvano Petrosino accompagna la riflessione del Cardinale sul "dopo morte" e sulla visione cristiana dell'esperienza umana, arricchendola e inquadrandola storicamente. Due autori e generi letterari differenti, che dialogano sul futuro del corpo con lucidità e l'unico intento di aiutare a pensare. Con un'approfondita introduzione di padre Carlo Casalone, presidente della Fondazione Martini, collaboratore per la Sezione scientifica della Pontificia Accademia per la Vita e docente presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma). «Vorrei sapere del corpo la parola non detta, che è iscritta in esso, che ne dice il significato e il destino. Perché, se non la comprendiamo, distruggiamo il corpo facendone un assoluto, un idolo, un vuoto a cui sacrificare la vita.»
Meditazione provocatoria, nello stile proprio dell'autore, già noto a molti lettori italiani, sul paradosso proprio del cristianesimo: se Dio ci ama gratuitamente, perché ci chiede di osservare i suoi comandamenti, soprattutto quelli difficili? Un brillante e arguto invito alla riflessione sull'importanza della grazia come dimensione costitutiva dell'esistenza cristiana.
Come presentazione ci avvaliamo delle parole dell’Autore stesso:
«Ho scelto le Sette Parole di Gesù sulla Croce perché sono un vangelo vivente per tutti gli uomini, non fatto di parole vuote né di cose scontate. In esso ardono robusti, perenni messaggi di vita, che proprio chi soffre più profondamente può apprezzare di più!...
Le ultime Sette Parole di Gesù hanno illuminato il mio cuore. Ed io ora desidero condividerle con voi, le prego, le offro a voi tutti perché possiate, attraverso la meditazione di esse, essere penetrati dalla Luce di Dio, dove il principio e la fine si ritrovano magnificamente uniti».
GianCarlo M. Bregantini
...il servizio della Parola costituisce la missione principale della Chiesa insieme alla celebrazione dei sacramenti e alla diaconia. Ma l'annuncio deve essere ispirato dalle sfide che ogni periodo storico pone al credente e alla comunità cristiana nel suo insieme. Solo in questo modo l'annuncio, e l'omelia in particolare, possono divenire un evento di salvezza veramente efficace perché sacramento della Parola esattamente equiparabile, sovrapponibile, al sacramento dell'altare. Come il pane e il vino trasformati dallo Spirito santo in Corpo e sangue di Cristo, trasformano e conformano a Cristo il credente e la comunità, così anche la Parola ascoltata nello Spirito santo discende nel cuore e lo plasma, lo rende docile, lo ammorbidisce affinché divenga conforme alla Parola, e in comunione con il Figlio: Parola di Dio. Ma come l'unico pane della nostra mensa eucaristica per comunicarsi a tutti deve essere spezzato, così anche la Parola necessita un «lavoro» che la renda fruibile, digeribile, efficace per gli uomini. Significativa appare dunque l'immagine diventata comune dello «spezzare la Parola» che lega indissolubilmente liturgia della Parola e liturgia eucaristica.
Il libro ripercorre l'esperienza semplice e al tempo stesso eccezionale di Aldina Balboni (1931-2016), fondatrice di Casa Santa Chiara: una donna di fede incrollabile e amore instancabile verso i più fragili. Attraverso la sua storia e i suoi scritti, scopriamo il cuore di una testimone cristiana che, con coraggio e dedizione, ha risposto ai bisogni dei più deboli, illuminando con speranza e carità un'epoca di profonde trasformazioni sociali ed ecclesiali.
I cristiani celebrano il Natale come grande festa della pace. Ma che senso ha, in un mondo senza pace, la speranza annunciata dal Natale? Anzi, più radicalmente: che cosa verrebbe a mancare se non ci fosse il Natale? E che provocazione rappresenta per noi il Natale? Come testimoniare per esempio un Dio sovversivo che nasce in una stalla? Come incarnare l'utopia del diventare gente di pace, oggi? Le riflessioni di Schockenhoff introducono con grande profondità al messaggio di pace che il Natale annuncia anche al tempo che stiamo vivendo.