Un libro-gioco per accompagnare i bambini alla scoperta del vero significato della nascita di Gesù e del periodo dell'Avvento, svelando anche il senso delle quattro candele! All'interno, oltre a giocare con i cerca e trova, unisci i puntini, le differenze e i labirinti, troveranno pagine da colorare, personaggi da ritagliare, laboratori creativi, un gioco dell'oca dell'Avvento e tante altre attività speciali da condivedere per divertirsi in famiglia e con gli amici. Età di lettura: da 4 anni.
Abbiamo quattro settimane importanti, quelle dell’Avvento, per prepararci ad accogliere Gesù: allestiremo il presepio, addobberemo l’albero, appenderemo una bella ghirlanda sulla porta dell’ingresso, ogni domenica accenderemo una candela e sarà ogni volta come fare un piccolo passo incontro a Gesù, il figlio di Dio che si fa bambino per venire da noi. Tutto bellissimo! Ma basta questo per riceverlo nel modo migliore? È soprattutto nel nostro cuore che dobbiamo preparare per lui un posto speciale, quindi diamoci da fare! Mentre aspettiamo pensiamo un po’ meno a noi stessi e un po’ di più agli altri, offriamo il nostro aiuto, per quanto piccolo possa essere, a chi ne ha bisogno, stiamo svegli, che non vuol dire non dormire ma essere attenti a ciò che succede intorno a noi. Il libretto riccamente illustrato propone testi e giochi per riflettere e imparare, alcuni simpatici racconti di Don Bruno Ferrero e uno speciale Calendario d’Avvento da completare giorno dopo giorno fino a Natale. Età di lettura: da 6 anni.
Il 7 settembre 2025, in una Piazza San Pietro gremita soprattutto di giovani, Papa Leone XIV ha proclamato Santi Pier Giorgio Frassati (1901-1925) e Carlo Acutis (1991-2006). In un agile libretto l’omelia tenuta dal Pontefice durante la celebrazione, in cui, partendo dalla Liturgia della Parola, ha ripercorso i punti salienti della biografia, della spiritualità e della carità di queste due grandi figure, che hanno mostrato in tempi diversi come la Chiesa sia giovane, additandoli come esempio per i loro coetanei.
È fuori dubbio che le storie del ritrovamento della santa Croce abbiano sostanziato e diffuso il culto e la venerazione del Legno santo; si è trattato di un avvenimento che avrebbe presto cambiato il modo di pensare e di rappresentare il simbolo della Croce. All’inizio del cristianesimo sono ben quattro le feste in onore della santa Croce (Venerdì santo adorazione della Croce, 3 maggio ritrovamento, 7 maggio apparizione, 14 settembre esaltazione) poi ridotte a due (7 maggio e 14 settembre). L’insegnamento veicolato dai racconti sulla santa Croce, nel corso del tempo, ha condizionato profondamente anche la vita e il culto delle chiese d’Oriente e d’Occidente. Le storie del ritrovamento della santa Croce sono un tesoro per la Chiesa, leggendole tra le righe ne viene fuori la bellezza e la forza della Croce che, onorata ed esaltata, diventa segno di speranza e di salvezza. Ri-leggere oggi la Croce in un contesto di «guerra mondiale a pezzi», per i credenti non è facile, forse è più facile svuotare il segno della Croce della sua «potenza» di amore e perdono, far finta di niente e andare avanti ma, come avvertiva papa Francesco, così facendo «non siamo discepoli del Signore»; la Chiesa andrà avanti solo se confessiamo «l’unica gloria: Cristo Crocifisso». Il 7 ottobre 2023 un «anticroce» è esplosa nella Terra del Signore, quella della morte e dell’odio, della vendetta e della guerra. Una «croce» oscura e malvagia frutto della cattiveria degli uomini. Una croce di morte che è entrata nella vita di israeliani, palestinesi e cristiani avvelenandone i cuori e le menti. Nella Croce, ricorda il patriarca Pizzaballa, «ritroviamo tutta l’umanità sofferente: le ingiustizie, le guerre, i soprusi, le umiliazioni, il grido di dolore di ognuno». Il volume è arricchito da fonti antiche, basilari per comprendere l’avvenimento, e da alcuni interessanti testi patristici riguardanti l’adorazione e le feste in onore della santa Croce.
Lo specifico della teologia morale presuppone per il cristiano un modello di comportamento da seguire che non sia dettato soltanto dalla legge morale naturale, comprensibile anche da una ragione non illuminata dalla grazia e dalla fede, ma è Cristo stesso, icona ed epifania di Dio, che completando la rivelazione mostra all’uomo come vivere il suo "essere immagine somiglianza di Dio". Il proprium dell’etica cristiana è l’imitazione di Cristo, per cui la conoscenza dei suoi insegnamenti è indispensabile per ricavare le proposizioni normative da seguire. Il presente lavoro si rivolge a tutti coloro che intendono avvicinarsi e approfondire le tematiche fondamentali della morale cristiana, con un linguaggio accessibile e pastorale.
La Chiesa è il Corpo vivente di Cristo nella storia, Una, Santa, Cattolica e Apostolica. In queste pagine, Giuseppe Comi guida il lettore alla scoperta delle radici teologiche della fede ecclesiale, approfondendo le dimensioni del corpo storico, eucaristico e mistico di Cristo. Un testo pensato per credenti, catechisti e operatori pastorali che desiderano comprendere e vivere più pienamente la loro vocazione ecclesiale in vista del giubileo.
"Il cielo dalla mia finestra" è un romanzo biografico che narra la storia di vita, di fede e di malattia di Ilaria e Manolo, giovani innamorati. Quando la malattia oncologica li coglie alla sprovvista, decidono di reagire, ne hanno la volontà e le risorse. Dinanzi ad un bivio, scelgono la gioia e l’amore, che li condurrà, attraverso un cammino di fede, a comprendere che si può vivere nella gioia, pur essendo malati. Ilaria e Manolo diventano, uniti, un riferimento per le loro famiglie e la loro comunità. Una storia vera che può cambiare vite. Un libro che porta speranza a chi affronta la malattia.
L’obiettivo del volume è aiutare a riscoprire le radici spirituali, culturali e politiche del cristianesimo, ponendo l’accento sull’importanza della Pentecoste come elemento fondante della comunità cristiana evangelizzante. L’Autore con uno stile coinvolgente e accessibile, esplora il ruolo dello Spirito Santo nella storia degli uomini, mettendo in luce come la fede possa trasformare la società, la cultura e la politica. Nella prima parte il libro affronta il tema dell’opera dello Spirito Santo nella storia umana, mostrando come la santità possa incarnarsi nella vita di figure esemplari come don Luigi Sturzo, Alcide De Gasperi e il beato Francesco Faà Di Bruno. Nella seconda il focus si sposta nella società civile e sulle sue sfide. Nella terza parte, infine, ci si concentra sull’azione dei cristiani nel mondo, dall’emergenza educativa alla persecuzione strisciante anche in Occidente fino a denunciare la necessità di un nuovo slancio missionario e di autentica testimonianza, lontano da compromessi sulle verità della fede e dal politicamente corretto.
Il volume costituisce gli Atti del terzo convegno di studi sulle nuove forme di vita consacrata, svoltosi nel 2016 presso l’Auditorium della Pontificia Università Antonianumin Roma.
Il convegno da un lato intendeva ribadire alcune caratteristiche delle nuove forme di vita consacrata o nuove comunità che, pur sostenendosi sugli stessi valori di fondo della vita consacrata, sentono di essere qualche cosa di nuovo nella Chiesa. E dall’altro lato c’è la Chiesa ufficiale, timorosa di fronte alle nuove forme di vita consacrata, così come lo era stata di fronte alle nuove congregazioni dell’Ottocento, che lentamente essa ha cercato di configurare in un quadro accettabile, non volendo correre rischi, correggendo e approvando le loro costituzioni. Le nuove forme di vita consacrata o nuove comunità sono e vogliono essere una vocazione della Chiesa e nella Chiesa, il che richiama un dialogo costruttivo, impegnato e a lungo termine, al quale questo volume vuol contribuire.
CURATORI
ROBERTO FUSCO è docente stabile di Teologia spirituale presso la Facoltà Teologica Pugliese di Bari e presso la Facoltà Teologica di Lugano.
GIANCARLO ROCCA, laureato in Teologia con specializzazione in Mariologia, è direttore del Dizionario degli istituti di perfezione, ed è stato docente invitato presso la Pontificia Università Gregoriana -Facoltà di Storia della Chiesa, presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, e presso la Pontificia Università Lateranense -Istituto Claretianum.
STEFANO VITA, laureato in Giurisprudenza, dottorato in Teologia e licenziato in Diritto canonico, è stato Vicario generale della Delegazione Pontificia Santa Casa di Loreto, Vicario Generale della Fraternità Francescana di Betania e Direttore del Centro Studi Lauretani, nonché docente incaricato presso la Facoltà Teologica Pugliese di Bari.
"Metodi e strumenti di valutazione in psicopatologia dello sviluppo" offre un’analisi approfondita e aggiornata delle tecniche diagnostiche per valutare il bambino e le sue relazioni, dalla prima infanzia all’età scolare. Il testo esplora strumenti consolidati come scale di sviluppo, questionari sul temperamento e il funzionamento emotivo-adattivo, osservazioni cliniche, test cognitivi e di linguaggio, e analizza attaccamento e interazioni familiari. L’edizione rivede il confronto tra approcci categoriali e dimensionali nella diagnosi, approfondendo le fasi della valutazione psicodiagnostica, il colloquio clinico con la famiglia e il bambino, l’uso clinico dei test nello sviluppo. Nuove sezioni affrontano la valutazione intellettiva attraverso test come la WPPSI-IV e la WISC-V, i disturbi del neurosviluppo, come i disturbi del linguaggio e i disturbi specifici dell’apprendimento. Inoltre, vengono introdotti strumenti performance-based per valutare la personalità e le dinamiche affettivo-relazionali. Ogni capitolo integra teoria e pratica con casi clinici, esaminando le traiettorie evolutive e i rischi psicopatologici. Questo manuale, ricco di contributi specialistici, costituisce uno strumento indispensabile per chi si occupa di diagnosi e intervento nello sviluppo.