Il volume - in questa nuova edizione aggiornata al riconoscimento della giustizia riparativa nel sistema penale italiano (D.Lgs. 150/2022) - delinea le nuove frontiere della restorative justice in accordo con il più recente dibattito nazionale e internazionale. Si caratterizza per il dialogo interdisciplinare, per l'ottica orientata al benessere di persone e comunità e per uno sguardo applicativo plurale non circoscritto all'ambito penale. La restorative justice, infatti, è un paradigma, una diversa visione con cui prevenire e affrontare i danni conseguenti a torti, illeciti, conflitti che possono generarsi nelle nostre vite e nei diversi contesti della convivenza. Non si rivolge al passato, ma al futuro, a come ripristinare giustizia quando avviene un'ingiustizia, grazie al confronto e all'accordo fra tutte le parti coinvolte: chi ha subito un danno, chi di quel danno è responsabile, le persone vicine a entrambi i protagonisti e le comunità interessate. È in questa prospettiva che, anche nel nostro paese, si è sviluppato il movimento delle comunità e delle città riparative.
Come affrontare il surriscaldamento terrestre e geopolitico senza cedere a indifferenza, negazionismo o ansia climatica? Per rispondere, il volume invita a ripartire dal chiederci chi siamo oltre la dicotomia natura-cultura, per individuare un contesto che ci renda consapevoli che ogni gesto umano - personale, politico, tecnologico - ha un effetto sul pianeta. Potremo così prendere le parti del sistema Terra, praticare la cultura del limite e, rifiutando quella del dominio, ridimensionare i consumi e i toni del dibattito. Perché l'unica soluzione possibile è adattarci a quell'Antropocene che abbiamo scatenato, rallentandolo attraverso una transizione a fonti rinnovabili e a relazioni umane davvero inclusive. Ricorrendo a saperi interdisciplinari, indifferenti ai gerghi, ai principi di autorità e ai conformismi di gruppo, questo libro offre spunti di riflessione a chi, come le autrici, non trova risposte adeguate nei mondi separati delle scienze naturali, sociali, tecnologiche, umanistiche. La proposta è di individuare autonomamente zone d'interscambio dove applicare i risultati di tante, straordinarie conoscenze per instaurare alleanze paritarie con altri punti di vista, generi e generazioni.
«Il titolo del presente contributo può suscitare immediatamente una domanda: non è improprio utilizzare una categoria di origine religiosa come l'idolatria nel parlare dell'ansia? Non si stanno confondendo i piani? Non si perde il rigore del ragionamento?». Gli autori in questo libro propongono di utilizzare il termine idolatria, che è categoria di origine biblica e di alta potenza simbolica, come chiave interpretativa dell'ansia contemporanea e come valore narrativo e non solo simbolico. Nel loro percorso attraverso la crisi dell'attuale società post-moderna, illustrano come vi sia un uso dell'ansia legato alla paura del non riconoscimento ed al terrore dell'incontro con l'altro. Il cuore dell'opera è dato dalla possibilità di riscoprire, anche attraverso il racconto di casi clinici, la bellezza della realtà intesa come dono verso il quale porsi "semplicemente" per come si è. Il concetto di limite acquista così nel corso dell'opera un significato sempre più positivo, sino ad arrivare alla conclusione che è da qui che si debba passare per avvicinarsi sempre più alla costituzione della propria identità attraverso un incontro di fragilità. Con una prefazione di Luca Doninelli.
La «spiritualità del corpo» invita a vedere e vivere il corpo non solo come un insieme di organi e tessuti, ma come un tempio sacro che ospita l'essenza spirituale. Coltivare questa prospettiva può portare a una vita più equilibrata, consapevole e spiritualmente arricchente. Le tecniche di stimolo al benessere psicofisico possono coinvolgere pratiche spirituali che cercano di armonizzare mente, corpo e spirito. La novità di questo libro è la Psicobioenergetica Quantistica Mindfulness, una metodica che cerca di rispondere con le sue tecniche al naturale e primitivo bisogno dell'uomo di liberare i disagi della mente e del corpo, riducendo lo stress psicofisico per favorire il naturale e salutare fluire dell'energia vitale.
L'infanzia è un periodo breve e fondamentale della vita di ognuno di noi, a un tempo universale e molteplice come lo sono le nostre storie di uomini e donne nati in un contesto o in un altro. In dialogo con studiosi dell'età evolutiva e attraverso chiavi interpretative inedite, l'autore ci fa viaggiare dentro le infinite infanzie d'oggi illuminate da uno sguardo transculturale. E lo fa a partire dall'osservatorio privilegiato del suo ambulatorio di pediatra di periferia, le cui porte sono aperte a bambini italiani e stranieri. Ricco di narrazioni raccolte sul campo, il libro interpella e muove all'azione, consentendo al lettore - che sia operatore o genitore, studente o insegnante, professionista o semplicemente curioso - di immergersi nelle storie di bambini e bambine nati ai margini della società o dall'altra parte del Mediterraneo o del mondo e al contempo di ritrovare le ragioni per rimettere tutti i bambini - anche quelli venuti d'altrove - al centro delle nostre comunità.
Figlie di David e Sydney Freeman-Mitford, baroni Redesdale, le sorelle Mitford hanno scandalizzato l'Inghilterra della prima metà del Novecento con la loro vivacità, esuberanza e, in alcuni casi, con il loro fanatismo politico. Nancy, la maggiore, fu arguta autrice di una serie di romanzi di successo. Pam, la «sorella discreta», dotata di una sorta di bucolica serenità, si dedicò al giardinaggio, all'allevamento degli animali e alla cucina. Diana, la «divina», che a ventidue anni sembrava avere tutto - la bellezza, il denaro, un marito fascinoso e adorante e due bambini sani -, rimase folgorata da Sir Oswald Mosley, fondatore dell'Unione Britannica dei Fascisti, e iniziò una nuova vita con lui. Unity fu preda di una mortale ossessione per Adolf Hitler, che la portò alla rovina. Decca, la ribelle, fuggì in Spagna con il cugino Esmond Romilly, con cui aveva una relazione segreta, per partecipare alla Guerra civile. Debo, nonostante la cattiva reputazione di Diana, Unity e Decca avesse ridotto le sue probabilità di un buon matrimonio, convolò a nozze con Lord Andrew Cavendish, erede del decimo duca di Devonshire. In questa spumeggiante biografia Mary S. Lovell dà vita a un avvincente racconto su sei leggendarie sorelle le cui tragedie e passioni, conquiste e disfatte si sono divise equamente le luci della ribalta, incantando e ammaliando intere generazioni.
A dieci anni dalla scomparsa di Eugenio Corti un viaggio appassionante, e spesso inedito, nella vita dell'autore de "Il Cavallo rosso" e nel suo laboratorio di scrittore. Tutta la sua esistenza fu segnata dall'amore per la verità e la bellezza. «Due colonne», da lui così definite, alla base della sua vocazione letteraria.
È legittimo o anche solo utile pretendere dalla scuola (e dall'università) che curi lacerazioni sociali così profonde? È ragionevole pensare che in una società così divisa e frammentata, la scuola (il frastagliato mondo dell'educazione formale americana) possa taumaturgicamente riconciliare e unire? È possibile che l'educazione cambi la società e, per dirla con Marx, che l'educatore venga egli stesso educato? Le domande sono non semplici, e la linea di demarcazione sottile. In questo appassionatissimo lavoro, non ultimo di una prolifica carriera, Henry Giroux risponde che ciò è possibile, non necessario. Se il dominio della necessità è infatti quello della certezza, dell'assolutezza dell'oggetto e della perentorietà della sua affermazione, per dirla con parole gentiliane, il dominio della possibilità è invece quello della speranza, dell'incertezza, di un ottimismo indebolito. Un "principio-speranza" che infatti fa capolino anche nella tradizione marxista del comunismo "scientifico", proprio quando la certezza dell'oggetto, il destino necessario dell'affermazione della nuova società, si indebolisce, sotto i colpi delle tragedie del Novecento.
Il libro delinea il profilo e il lascito spirituale di Gianfranco Maria Chiti, combattente nella Seconda guerra mondiale, generale dell'esercito repubblicano, infine frate e sacerdote cappuccino che sarà presto Beato. La sua fu un'esistenza condotta al servizio di Dio e del prossimo: senza cedimenti, fedele agli impegni presi, sempre attenta al rispetto, ai bisogni e alla promozione dell'altro, libera da ogni connotazione ideologica. La qualità della vita di Gianfranco Chiti e la pratica delle virtù teologali, cardinali e umane annesse, vissute in maniera eroica, hanno portato la Chiesa a dichiararlo Venerabile il 24 gennaio 2024 e a indicarlo come modello da imitare.
In questo nuovo lavoro gli autori interpretano la storia della Chiesa nella luce della preghiera, convinti che tale storia si consolidi nella santità dei loro protagonisti. A partire dal giorno di Pentecoste, con la discesa dello Spirito Santo sopra tutti i partecipanti, il cammino della Chiesa è stato caratterizzato da numerose vicende ad intra e ad extra. Questo secondo volume raccoglie inni, preghiere e cantici dei grandi santi della Chiesa dal XII al XX secolo, da Francesco d'Assisi a Ignazio di Loyola, da Teresa d'Avila a Giovanni Bosco, da padre Pio da Pietrelcina a Giovanni Paolo lI. Ogni secolo, poi, è presentato alla luce degli eventi storici con cui la Chiesa si è dovuta confrontare. Ogni autore cristiano, infine, è accompagnato da una rica scheda biografica.
La funzione degli angeli nei riguardi dell'uomo è di guidarlo e assisterlo nella realizzazione del progetto divino, ma gli angeli sono anche di grande auto per combattere l'azione diabolica. Il vangelo di Giovanni, per esempio, descrive in modo drammatico la lotta che san Michele e gli altri angeli ingaggiano contro gli angeli ribelli che muovono guerra all'umanità.
I soldati del cielo, nella loro fondamentale missione di contrasto alle forze del male, sono anche un modello per quelli sulla terra. L'esempio degli angeli, infatti, può e deve costituire per ogni buon "soldato" la ragione della sua missione, perché solo nella comunione con l'amore del Padre saprà vivere affrontare le più rischiose situazioni in spirito di solidarietà con tutti i fratelli.