È molto espressiva e significativa l'immagine evocata dal Concilio Vaticano II sulle comunità parrocchiali, quando scrive che «rappresentano in certo modo la Chiesa visibile stabilita su tutta la terra». La parrocchia è la modalità concreta, percepibile, per gustare e vedere quanto è bella la Chiesa. Eppure, niente come la liturgia rivela alla Chiesa ed al mondo la sua identità e missione. La liturgia in parrocchia è il primo e principale cammino di fede del credente e della Chiesa, è «un passaggio dello Spirito Santo nella sua Chiesa». È necessario conferire un movimento di amore e di valore alla liturgia.
Attraverso una serie di discorsi e interventi, tenuti fra il 2019 e il 2023, l'Arcivescovo di Milano legge con lucidità i tratti della nostra epoca; attraversa regole e comportamenti nei mondi dell'economia, della società, della giustizia, della politica; ne denuncia le derive; sollecita impegni personali e collettivi; smuove i cristiani ad assumersi responsabilità per il futuro della polis. Scrive monsignor Delpini: «La mia persuasione è che il bene comune, il bene della convivenza civile, dell'attività imprenditoriale di mercato, della libertà individuale e sociale si costruiscono con la legalità: quindi il rispetto delle leggi, la correttezza delle procedure e la trasparenza degli affari sono modi per garantire questi valori irrinunciabili». Parole che incoraggiano decisamente singoli e comunità a una «rivoluzione morale» fondata - sottolinea nella Prefazione Gianni Borsa - su una «responsabilità specifica nel modo di agire, lavorare, governare in modo "più giusto", per garantire a tutti di essere "più liberi"». «È necessario dimostrare che l'opera onesta è più solida e più redditizia dell'opera disonesta. È necessario dimostrare che la cura per il bene comune favorisce e arricchisce i cittadini, più che l'ossessione per il proprio interesse privato. Una rivoluzione morale è necessaria perché ci sia una cura della legalità.» Arcivescovo Mario Delpini Introducono alla lettura e approfondiscono il senso del volume gli interventi di monsignor Carlo Azzimonti, avvocato, vicario episcopale per gli Affari Generali e Moderator Curiae della diocesi di Milano; Giuseppe Ondei, presidente della Corte di Appello di Milano; Mattia F. Ferrero, presidente dell'Unione Giuristi Cattolici di Milano. Apre poi la raccolta dei testi dell'arcivescovo Delpini il discorso tenuto in Consiglio comunale a Milano nel settembre 2023 in cui emergono i temi principali che vengono affrontati nei contributi successivi: il valore della giustizia, i tratti della legalità, le origini delle ingiustizie, i "volti" e le conseguenze delle disuguaglianze, le infiltrazioni del male nel mondo dell'economia (usura, sovraindebitamento...), l'azione in risposta alle mafie.
Raccolta di alcuni testi sulla Settimana Santa e sul Tempo di Pasqua scelti tra le omelie e i discorsi di Papa Francesco, come meditazione personale e come spunto omiletico per la pastorale delle parrocchie.
La penna brillante di monsignor Rino Fisichella apre le porte alla costituzione dogmatica "Dei Verbum". Ripercorrendo i momenti più importanti del Concilio Vaticano II, fa rivivere l'emozione dell'avvio di un autentico cambio di marcia non solo per la teologia ma, soprattutto, per la vita dei cristiani. Nella storia della rivelazione, il veicolo privilegiato con il quale Dio si rivolge al suo popolo è la parola, che permette di conoscere progressivamente la sua volontà ed entrare in rapporto con l'uomo. È una parola efficace perché tocca tutti i livelli dell'esistenza umana. La risposta di fede della Chiesa avviene nell'obbedienza a questa parola, con la quale essa narra, evoca e realizza la potenza della rivelazione dell'amore di Dio. L'appendice inizia la lettura continuata della "Dei Verbum" e riporta le parole di Benedetto XVI in occasione del 40° anniversario della costituzione conciliare.
Monsignor Rino Fisichella, riprendendo in mano la "Dei Verbum", affronta la questione della Tradizione: uno dei temi più importanti per capire il presente. Essere eredi di un patrimonio come la Tradizione non ha nulla a che vedere con un rimando a formule perdute. Comprendersi eredi del passato, al contrario, comporta la consapevolezza di una relazione che crea continuità con la storia precedente perché ci si scopre deboli, bisognosi, poveri e impotenti. Il grande capitolo della Tradizione ruota intorno ad alcune tematiche: in cosa consiste, come la si interpreta, quali contenuti le appartengono e a quali condizioni si può modificare, se si può. Questi argomenti appartengono alla vita quotidiana della Chiesa dei nostri giorni. L'appendice continua la lettura continuata della "Dei Verbum" e apre uno sguardo sull'esortazione apostolica di san Giovanni Paolo II "Catechesi Tradendae" e sul discorso di papa Francesco ai partecipanti all'incontro per la promozione della nuova evangelizzazione.
Un'esortazione apostolica sulla crisi climatica? Proprio questo è Laudate Deum: un'urgente richiesta di prestare attenzione al clima. Un testo che esprime una volta di più la costante preoccupazione di papa Francesco per la creazione e per la famiglia umana che la abita. Laudate Deum prende nettamente le distanze da coloro che cercano di minimizzare la questione. Il Santo Padre esprime molto chiaramente la sua volontà di radicare gli appelli eticopolitici in una lucida comprensione dei problemi ambientali, attenta allo stato dell'arte della ricerca che ne emerge.
Il 4 dicembre 2023 la Costituzione conciliare sulla liturgia Sacrosanctum concilium compie 60 anni. È il primo dei grandi documenti del Concilio ad essere stato promulgato. Ha dato il via alla grande riforma liturgica della Chiesa, uno dei frutti più maturi del Vaticano II. L'autore rilegge il testo, capitolo per capitolo, con l'obiettivo di rilanciare la riforma liturgica, non ancora pienamente realizzata, perché sappia manifestare il mistero di Cristo e della Chiesa. Una rilettura che mette in crisi il «si è sempre fatto così» nella ricerca di cosa lo Spirito chiede oggi alle comunità cristiane perché portino frutti.
Consapevoli che il futuro si costruisce insieme, preservandoci "dalla malattia dell'autoreferenzialità", abbiamo bisogno di ristabilire Un virtuoso circuito di reciproca parola scambiata. Sarà forse questo il vero ambito relazionale in cui cominciare ad esercitare la gioiosa fatica di diventare un Popolo, nella corresponsabilità, nell'ascolto e nella parola, nell'umiltà e nella dignità, nella fraterna compagnia dei nostri Pastori.
Luigi Gaetani, presidente CISM
Cari ragazzi e ragazze della Cresima, spero che ci siano quest’anno occasioni per incontrarci e conoscerci un po’ meglio: certo vi aspetto tutti a San Siro per l’incontro diocesano. Di me non c’è molto da raccontare, perché la mia vita è sempre stata facile e sono sempre stato aiutato da molti ad aver fiducia. Credo che di voi ci sia molto da dire e forse non per tutti la vita è stata facile e non sempre avete trovato gli aiuti necessari per amare la vita, essere lieti e crescere fiduciosi. Mi interessano le vostre storie e vorrei essere di aiuto alla vostra speranza.
L’Arcivescovo di Milano invita i ragazzi a prepararsi alla Cresima: la preparazione si può immaginare come il “viaggio verso la città felice”. Questo viaggio non è uno spostamento, ma una trasfigurazione: cioè entrano nella città felice coloro che si lasciano trasfigurare dalla potenza dello Spirito. Si può descrivere questa trasfigurazione con le immagini dello Spirito Santo che hai già imparato a conoscere: il fuoco, cioè il desiderio ardente, il vento, cioè la forza amica che spinge al largo, la fortezza, cioè la roccia che tiene ferma la casa anche nelle tempeste, la colomba, cioè lo stile della mitezza e della pace.
Il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura, e noi, tutte e tutti noi, non stiamo ancora reagendo abbastanza. Papa Francesco parte da questa consapevolezza, a otto anni dalla pubblicazione della Laudato si', l'enciclica sulla cura della casa comune, per interpellare la coscienza di ogni donna e uomo di buona volontà sulle impellenti questioni legate alla crisi climatica. In gioco c'è molto, poiché l'impatto del cambiamento climatico avrà effetti diretti sulla vita delle persone, delle famiglie e delle nazioni. Quello che deve interpellare tutti è un «problema sociale globale, intimamente legato alla dignità della vita umana».
Entriamo nei "lavori in corso" del Sinodo della Chiesa universale. Entriamo facendo la nostra parte nel cammino di una Chiesa che vuole cambiare, per essere più vicina alle persone del nostro tempo e non tradire la propria missione. Il Sinodo collega insieme tre parole-chiave: comunione, partecipazione, missione. A queste, ne aggiungiamo delle altre che ritroviamo nei testi e nei documenti del "processo sinodale" e che vogliamo approfondire perché il cammino delle nostre comunità e dei nostri oratori faccia dei passi in avanti. La nostra ambizione è quella di poter educare i ragazzi e le ragazze che ci sono affidati a comprendere e accettare la sfida entusiasmante dell'essere Chiesa, per sentirsi parte di un corpo solo e di una grande fraternità che si lascia guidare dal suo unico maestro: il Signore Gesù. È fondamentale sintonizzarsi con la voce dello Spirito Santo che abita in noi, perché sia lui a ispirare i pensieri, i desideri, le azioni per il nostro coinvolgimento. Perché è là dove siamo, anche insieme ai più giovani, che possiamo e dobbiamo costruire una comunità che annuncia, che ama, che condivide.
Dall'8 al 15 settembre 2024 la città di Quito, capitale dell'Ecuador, si vestirà a festa per il 53° Congresso Eucaristico Internazionale: nell'intreccio variopinto delle sue strade coloniali ospiterà migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. In vista di questo evento, la Commissione teologica ecuadoriana e il Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali hanno elaborato un "testo base" sul tema Fraternità per sanare il mondo. Questo strumento teologico-pastorale è offerto alle comunità cristiane perché la fraternità umana al centro della riflessione congressuale non resti un sogno ma trovi il modo di concretizzarsi a partire dalla celebrazione eucaristica.