Pubblicato sul finire del Concilio Vaticano II, "Teologia del probabile" è uno dei titoli più rappresentativi dell'opera e del pensiero di Adriana Zarri, prima donna ad aver rivendicato l'attributo di teologa nel contesto ecclesiale del Novecento italiano. Manifesto di una ricerca audace e profondamente mistica, questo libro condensa le questioni essenziali della riforma conciliare auspicandone una piena realizzazione a partire da una radicale riforma della "scientia theologica", da considerare non più come roccaforte del fissismo tradizionale ma disciplina fedele alla logica dell'incarnazione e perciò segnata dal limite e dalla relatività. Un testo che rimane scolpito nella storia della Chiesa e che assume oggi un particolare valore come invito ad aprirsi con fiducia alla chiamata sempre nuova dello Spirito, rintracciando nell'umiltà del conoscere il profetico seme della realizzazione cristiana. "Mentre la dottrina definita è la zona del certo, la teologia è solo l'ambito del probabile; di un probabile che a volte confina con la fede, ma che non la sua assoluta sicurezza." Postfazione di Giannino Piana.
Prosegue la pubblicazione dei "Ritratti di Santi": ecco il terzo della nuova serie, il diciottesimo nel totale. Afferma l'autore: "Il fatto che la Chiesa ci proponga dei santi "canonizzati" (che si possono, cioè, guardare come modelli sicuri), può lasciare all'inizio la falsa impressione di "irraggiungibile perfezione". La Madonna sarebbe invece d'accordissimo con quello che scriveva Georges Bernanos: "La casa di Dio è una casa di uomini e non di superuomini. I cristiani non sono superuomini. E nemmeno i santi. Anzi, i santi meno di tutti, perché sono gli esseri umani più umani. I santi non sono sublimi, non hanno bisogno del sublime; se mai è il sublime che avrebbe bisogno di loro. I santi non sono eroi come i personaggi di Plutarco. Un eroe dà l'illusione di superare l'umanità, mentre il santo non la supera, la assume. Si sforza di realizzarla nel miglior modo possibile, si sforza di avvicinarsi il più possibile al suo modello Gesù Cristo, cioè a colui che è stato perfettamente uomo" (I predestinati, Gribaudi, Milano 1995, pp. 73-93). Infatti, Maria l'ha visto accadere per trent'anni proprio nella sua casa, a Nazareth". Il libro contiene i profili di Angelo Paoli, Francesco Paolo Gravina, Teresa di Gesù Bambino, Charbel Makhlouf, Giovanni Fausti, Paolo Manna, Paolo Takashi Nagai, Stefan Wyszyski, Sandra Sabbatini, Carlo Acutis.
"Il nostro autore, servendosi dei suoni neutri della matematica e organizzandoli in accordi e in forme narrative, ha ottenuto un corale che ha "cantato" un prezioso spartito di cristianesimo. Accompagna il lettore con un linguaggio strettamente scientifico e tecnico e, in parallelo, con un linguaggio intuitivo, per cui offre la possibilità anche ai non addetti ai lavori di non scoraggiarsi e di non chiudere il libro dopo le prime pagine". (Dalla Presentazione di Renato Rosso). "Questo affascinante piccolo grande libro introduce in modo efficace il lettore a concetti matematici complessi e li collega alla fede cristiana. Attraverso essi Malaspina ci costringe a pensare, ci fa riflettere sui grandi problemi della vita umana e riesce a comunicarci il suo modo profondo di vivere la fede e il suo grande entusiasmo per la matematica" (Dalla Prefazione di Antonio Ambrosetti). "Si tratta di recuperare un modo di pensare capace di vedere le cose non solo in se stesse come nell'approccio scientifico, ma anche come simboli. E anche in questo senso il confronto con la matematica, che vive di simboli, appare di grande interesse. Come altri hanno utilizzato altre arti per parlare della bellezza del cristianesimo, così ci si può legittimamente servire della astratta e limpida bellezza della matematica per parlare di Gesù Cristo" (Dalla Postfazione di Ferruccio Ceragioli)
Dal «mysterion» al «sacramentum».
In questa sua cristologia Werbick non si accontenta di ripetere le classiche formule dogmatiche, ma muove alla ricerca dei linguaggi adatti alla comprensione odierna, mettendo in dialogo le origini della fede cristologica con la situazione attuale del cristiano. Il teologo di Münster avvia dunque un percorso - più precisamente: «un esperimento sulla figura e sul ruolo di Gesù Cristo» - che consenta di ricomprendere oggi la cristologia "alta" e la soteriologia sacrificale, senza però limitarsi a derivarle dalla storia (e senza neppure congedarle sbrigativamente). Dio - umano presenta allora l'intuizione cristologica basilare: Dio lo si incontra "umanamente"; Dio vuol essere compreso in un essere umano. L'uomo Gesù di Nazaret è la realtà di Dio in questo mondo, poiché Gesù da lui riceve la propria umanità e da lui riceve vita, così da portare Dio ai propri simili, fino all'estremo. A partire dal mistero della persona di Gesù, Werbick dispiega in modo originale le formule della cristologia presenti nella tradizione ecclesiale e le interpretazioni teologiche dell'opera redentiva di Gesù Cristo, a volte così "dure da digerire" per la comprensione odierna. Ecco allora qui una "traduzione" nuova della testimonianza biblica: un libro che avvicina i contemporanei ai contenuti della fede in Cristo, nello sforzo di renderli più comprensibili. Werbick coinvolge nel discorso gli inizi della riflessione cristologica, ma bada anche a quanto quegli inizi apportano oggi alla compressione dei contenuti basilari del cristianesimo, a ciò che è e resta essenziale in cristologia. Un libro per avvicinare in modo comprensibile i contemporanei ai contenuti della fede in Cristo.
This volume gathers the sessions and dialogues held at the Pontifical University of the Holy Cross during the 14th Professional Seminar for Church Communications Offices, attended by hundreds of communicators from dioceses, bishops' conferences, congregations or institutes of consecrated life, movements and other Church-related organizations. The combination of theoretical and practical contributions on the contemporary context of evangelization builds a bridge between the academic and professional worlds, highlighting positive faith communication projects while not ignoring the challenges and difficulties the Church faces in the current historical moment.Questo volume raccoglie le sessioni e i dialoghi che si sono svolti presso la Pontificia Università della Santa Croce in occasione del 14º Seminario professionale sugli uffici di comunicazione della Chiesa, al quale hanno partecipato centinaia di comunicatori provenienti da diocesi, conferenze episcopali, congregazioni, istituti di vita consacrata, movimenti e altre realtà ecclesiali. La combinazione di contributi teorici e pratici sul contesto contemporaneo dell'evangelizzazione crea un ponte tra il mondo accademico e quello professionale, valorizzando i progetti positivi di comunicazione della fede senza tuttavia ignorare le sfide e le difficoltà che la Chiesa affronta nell'attuale momento storico.
Il libro raccoglie ventisette catechesi sulla preghiera pronunciate da Papa Francesco tra maggio 2020 e marzo 2021. Si tratta di testi nati nel corso della pandemia di Covid-19 in cui spesso il pontefice riflette sui gravi effetti dell’emergenza sanitaria nella nostra società e sulla necessità di prepararsi al futuro.
L’introduzione e il commento alle catechesi sono a cura della Comunità ecumenica di Taizé.
Ci sono bar che sono piccole oasi dove ogni tanto irrompe una sapienza pratica che regala a tutti un'occasione migliore per uscire fuori e andare a fare il proprio dovere, con una parola in più sulla vita. Ci sono parole, come l'ebraico dabar, che sono mondi, che ammoniscono su quanto può essere severa la vita e le parole con cui la abitiamo. Questo libro vorrebbe stare all'incrocio tra il bar e il dabar, tra il sorriso dello humour e la serietà delle cose, offrendo quattro chiacchiere su Dio e sulla fede, vigilando speranzosi sulla possibilità di una grazia. Le sezioni in cui è diviso il libro rimandano a quelle tradizionali della teologia, intesa come disciplina scientifica. Dato tuttavia che le cose serie necessitano di un aspetto giocoso, l'ultima sezione è l'«apologetica», ossia quella parte della teologia polemica, speriamo sempre rispettosa, ma vivace, come le discussioni nei bar di una volta, la domenica, dopo la messa. Può sembrare paradossale, ma una buona teologia dovrebbe mantenere una sana inquietudine di fronte alle parole che la tradizione le ha affidato. Dovrebbe avere la stessa accortezza dell'artificiere con la polvere da sparo, o dell'insegnante con l'anima dell'adolescente.
Il testo prende spunto dall' anniversario del Concilio di Nicea (325-2025) per analizzarne il gesto fondamentale, ovvero quello di aver inscritto la vicenda di Cristo in un quadro filosofico nuovo. Nicea ha avuto il coraggio di pensare la divinità del Figlio nel contesto del tempo; lo stesso gesto impone oggi ripensamenti profondi. Sono stati individuati tre snodi imprescindibili di ripensamento: ontologie relazionali - eternità e tempo - individualità e singolarità.
Don Alessandro Maria Minutella (1973), presbitero e dottore in Teologia dogmatica e in Storia del dogma, è esperto del pensiero di H. U. von balthasar e apprezzato conferenziere sui social network.
Lo Spirito Santo: un enigma o una presenza viva nella nostra vita? Ti sei mai chiesto come riconoscere la sua voce silenziosa? Come aprire il tuo cuore alla sua azione trasformante? Questo libro offre le chiavi per una conoscenza personale e vitale dello Spirito, invitando a un'esperienza più profonda e consapevole della fede. Attraverso un percorso che intreccia rivelazione biblica, esperienza cristiana e storia della Chiesa, René Laurentin ci guida alla scoperta di questo "Dio ignoto", di questo "grande sconosciuto", troppo spesso relegato nel cono d'ombra della Trinità. Lo Spirito è una forza dinamica, un'ispirazione discreta, un legame d'amore che unisce fra loro Padre e Figlio fino a "riempire l'universo". In queste pagine Laurentin non costruisce una teoria astratta, ma svela l'azione multiforme dello Spirito nei profeti, in Gesù Cristo, nei discepoli (introducendo in particolare il lettore all'episodio di Pentecoste). E, riferendosi a quanto avviene nel cuore di ogni credente, tratteggia un incontro d'amore che attende di essere gustato fino in fondo. Lasciati guidare verso questo incontro e scopri come la tua vita può uscirne trasformata.
Il titolo esprime chiaramente il contenuto del testo, che intende dare un contributo, fondato sulla Parola, al Sinodo che si è aperto nell'ottobre 2021 e che si concluderà nell'ottobre 2023 con l'assemblea generale dei Vescovi e che avrà per tema: «Una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione ». Attraverso una analisi del Vangelo di Luca e degli Atti, nella prima parte, scopriamo il fondamento cristologico della sinodalità e la via di Gesù, tra solidarietà e liberazione; nella seconda, la vocazione sinodale della Chiesa, che deve far rivivere, giorno dopo giorno, l'oggi messianico di Gesù, perché la sinodalità è divenuta struttura ecclesiale. Introduzione di Firmino Bianchin.