Cosa non è l'umiltà? Cos'è l'umiltà? L'autore aiuta il lettore a rispondere a queste domande esplorando, in modo filosofico, la virtù dell'umiltà, a partire dalla sua etimologia. L'umiltà è una virtù che gioca un ruolo decisivo nelle tradizioni monastiche medievali, ma che non si fa vedere, non è predominante nella cultura e nella società di oggi. È un valore che possiede una versione religiosa, ma anche una versione laica, in quanto non ha bisogno di essere riconosciuta dalla fede. È sufficiente prendere coscienza dei propri limiti, della propria fragilità, e quindi aprirsi al concetto di dono.
Un libro scritto a quattro mani da un musicista e da un teologo. Un dialogo su Dio, la vita e l'arte tra Juri Camisasca, cantautore milanese che qui racconta il proprio percorso esistenziale, artistico e spirituale, e Paolo Trianni, che ne arricchisce l'autobiografia con delle note teologiche. I temi sono la musica, l'amicizia con Franco Battiato, il monachesimo e la ricerca mistica. La storia di Camisasca è infatti segnata da una conversione improvvisa al cristianesimo che lo ha condotto a lasciare la ribalta dei concerti pop per abbracciare prima la vita benedettina e poi la solitudine eremitica. Oltre che dalla musica, dallo studio teologico e dalla pittura di icone, il suo cammino è stato arricchito dalla contemplazione silenziosa e dalla meditazione, che egli pratica da più di quarant'anni, in virtù di una consonanza con i grandi autori della religiosità cristiana e indiana. Figura assolutamente unica, nel panorama nazionale e internazionale, con le sue composizioni Camisasca esprime consapevolezza teologica e comunica un'autentica e profonda esperienza in Dio.
Assistiamo oggi ad una crisi della fede cristiana che è inseparabile dalla crisi dell’amore. Per superare questa condizione, quale direzione possono prendere la riflessione teologica e l’impegno pastorale ecclesiale? Il presente volume intende proporre delle vie di risposta, presentando le linee fondamentali di un’iniziativa che ha preso il nome di Veritas Amoris Project. Ispirato dagli insegnamenti di san Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, l’eredità intellettuale del progetto si basa su tre pilastri: una teologia del corpo, una teologia dell’amore e una pedagogia dell’amore.
Con un inedito di Benedetto XVI, L’immagine cristiana dell’uomo.
Livio Melina è Teologo Moralista e cofondatore del Veritas Amoris Project. Già Ordinario di Teologia morale (dal 1996 al 2019) presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia a Roma, di cui fu Preside dal 2006 al 2016. Vi ha fondato e diretto l’Area Internazionale di Ricerca in Teologia morale. Membro ordinario della Pontificia Accademia di Teologia, è stato Direttore scientifico della rivista Anthropotes e visiting Professor a Washington DC e a Melbourne. Ha tenuto e tiene corsi e conferenze in varie Università internazionali. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui Camminare nella luce dell’amore: i fondamenti della morale cristiana (insieme a J. Noriega e J.J. Pérez-Soba), Cantagalli, 2017 e Il discernimento nella morale coniugale, Cantagalli, 2019.
José Granados è Teologo Dogmatico e cofondatore del Veritas Amoris Project. Insegna come Professore invitato al St. John Vianney Theological Seminary, Denver, CO. Tra il 2010 e il 2020 ha insegnato come Ordinario di Teologia dogmatica del matrimonio e della famiglia al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia a Roma, di cui fu Vicepreside. Tra il 2004 e il 2009 è stato Professore di Teologia alla sezione di Washington, DC dello stesso Istituto Giovanni Paolo II. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui Una sola carne in un solo spirito. Teologia del matrimonio, Cantagalli, 2014 e, in questa stessa collana, Teologia dei sacramenti. Segni di Cristo nella carne, Cantagalli, 2023.
Per Padre Pio, la messa rappresentava il fulcro della vita spirituale e il compimento del suo sacerdozio. Era molto più di una semplice celebrazione religiosa: il frate delle stigmate stava ore all'altare, dove riviveva la passione e la crocifissione di Cristo. Questo saggio-inchiesta affronta gli aspetti più mistici della vita del Santo di Pietrelcina, come le stigmate e la lotta contro il demonio, e li contrappone al contesto socioculturale degli anni Sessanta, anni di profonde trasformazioni nella Chiesa e nella società. Secondo Padre Pio, infatti, le forze del male cercavano di distruggere il sacrificio eucaristico: da qui il suo desiderio di offrire ogni messa in riparazione dell'indifferenza con cui era celebrata da altri sacerdoti.
I padri della chiesa, profondamente radicati nella Scrittura, ci hanno lasciato in eredità un ricco tesoro non solo di testi ma anche di modi, forme, gesti di preghiera . Oggi, soprattutto il cristianesimo occidentale, ha bisogno di riscoprire l'intima unione che deve esistere - nella preghiera come in ogni aspetto della vita cristiana - tra teoria e prassi, tra contemplazione e esercizio pratico. A pregare si impara pregando, e tutto il nostro essere è chiamato a partecipare a quest'opera: la mente, il cuore, ma anche il corpo, lo sguardo, i sensi. L'autore - eremita di grande discernimento spirituale, profondo conoscitore di Evagrio e dei padri del deserto, ma soprattutto uomo di intensa preghiera - ripercorre con sapiente coerenza questa compenetrazione tra ciò che si crede e ciò che si esprime nella pratica della preghiera: una riscoperta affascinante del tesoro prezioso contenuto nei vasi di argilla dei nostri corpi.
Come un'antica mappa del tesoro, questo libro introduce nel "giardino segreto" dell'immaginario cristiano che ha segnato la storia dell'Occidente dall'ebraismo all'età post-moderna. Con un linguaggio accessibile a tutti, ma che non rinuncia a essere preciso, la ricerca tiene conto delle fonti erudite più aggiornate. Una mappa che in cento schede fornisce una bussola per orientarsi in un universo iconografico ancora oggi parlante; un viaggio nell'immaginario collettivo della cristianità alla scoperta delle icone e dei simboli della tradizione su cui l'uomo moderno ancora oggi si interroga.
Esistono libri buoni per una stagione soltanto e altri, più fortunati, che hanno una vita più lunga; infine ci sono i long seller, destinati a essere letti e riletti e a tornare più e più volte con vesti grafiche sempre differenti negli scaffali delle librerie. È questo il caso di Gesù Zero, forse il testo più significativo nella produzione di Paolo Curtaz. Scritto per le tante persone che sentono simpatia nei confronti del Nazareno, ma che sono frastornate e confuse dalle molteplici parole che si dicono su di lui, Gesù Zero è un libro per chi crede di credere e per chi crede di non credere. In un mondo che considera Gesù irrilevante e lo conosce appena, è dallo Zero che occorre ricominciare per (ri)scoprirne la figura.
La leggenda vuole che a inventare il presepe sia stato, nel lontano 1223, san Francesco d'Assisi. Recatosi a Betlemme l'anno precedente, Francesco rimase incantato dalle rappresentazioni sacre allestite in occasione del Natale e al ritorno chiese a papa Onorio III di poterle riproporre. A quei tempi la rappresentazione dei drammi sacri era vietata dalla Chiesa; il Papa gli concesse però di celebrare la messa in una grotta naturale, l'eremo di Greccio, e così, il 24 dicembre del 1223, venne messa in scena la nascita di Gesù bambino. C'erano la grotta, il bue e l'asinello. Nessuno dei presenti prese il ruolo di Giuseppe e Maria, perché Francesco non voleva si facesse "spettacolo" della nascita del Salvatore. La popolazione accorse numerosa e così il santo poté narrare a tutti i fedeli, che non sapevano leggere, la storia della nascita di Gesù. In queste pagine, padre Fortunato ripercorre la storia del presepe dalla grotta di Betlemme al primo presepe vivente di Greccio, fino alla Basilica Superiore di Assisi e a Scala, dove Sant'Alfonso Maria de' Liguori, tra pastori, grotte e greggi, trovò ispirazione per la composizione di "Tu scendi dalle Stelle". Prefazione di Domenico Pompili.
Dall'Avvento fino alla Pasqua di Risurrezione, il cardinale Joseph Zen guida il lettore in una preparazione spirituale intensa, facendogli riscoprire la verità, l'efficacia e la bellezza del Mistero salvifico. Queste meditazioni, scritte in un periodo di tensioni sociali e politiche, propongono una fede viva e radicata nella preghiera, nella penitenza e nella carità. Un'opera che invita a vivere con speranza l'attesa del Messia, a offrire con Lui ogni sofferenza sulla Croce; a lasciarsi trasformare dalla sua Risurrezione e a cogliere il dono della misericordia divina.
Calendario giornaliero per il 2025 a colori con pagine staccabili, dedicato al Calendario liturgico ambrosiano. Sul retro si trovano brevi meditazioni ispirate alle letture del giorno. È proposto inoltre il «ricordo mariano quotidiano»: ogni giorno è riportata una ricorrenza legata a memorie minori della Vergine e/o a santuari italiani e di tutto il mondo dedicati a Maria.