Nella seconda metà del xii secolo Nerses – giovane vescovo armeno, nativo di Tarso in Cilicia – addolorato dalla divisione regnante tra i cristiani, interviene con evangelica franchezza al sinodo della sua chiesa per caldeggiare l’unione con la chiesa greca. Profondamente radicate nella preghiera di Cristo per l’unità della chiesa, le parole appassionate di Nerses – messe finalmente a disposizione del pubblico italiano – travalicano i secoli e risuonano attualissime ancora oggi per tutti i cristiani. Il suo pressante appello a spezzare la logica dell’inimicizia e a rinunciare alle ricchezze non essenziali pur di far prevalere la carità vuole essere balsamo di riconciliazione versato sulle lacerazioni inferte all’unico corpo di Cristo.
Nella prima parte del volume, più speculativa, l’autore delinea i fondamenti per una analisi teologica del film, si domanda perciò se e come è possibile leggere e interpretare il testo filmico, con il suo peculiare linguaggio alla luce della ricerca teologica, distinguendo i film esplicitamente religiosi dagli altri cercando di dimostrare, però, come tutti possano essere suscettibili di una tale analisi così rilevante per il dialogo tra fede e cultura contemporanea. La seconda parte è più applicativa e l’autore si dedica all'analisi di un film specifico: Tre colori: Film Blu del regista polacco Krzysztof Kieślowski, autore del Decalogo, scomparso nel 1996. Scopo dell’analisi è penetrare, in maniera profonda, dialogica e discorsiva, i vari livelli della narrazione filmica. L’idea dell’autore è dimostrare come in un film apparentemente per nulla religioso come Film blu si possa invece scorgere una metafora del concetto teologico di conversione e come, attraverso il linguaggio filmico, questa tematica possa parlare ancor più incisivamente al mondo contemporaneo. Un libro destinato non soltanto ad un pubblico di studiosi, ma anche a chi ama il cinema e vuole approfondirne i variegati aspetti e per chi usa il cinema durante la catechesi.
Baldassarre Labanca (Agnone 1829 - Roma 1913) dopo aver subito – studente a Napoli nel 1848 – la repressione del sanguinario regime di Ferdinando II, insegnò nei Seminari di Altamura, Diano e Conversano contribuendo alla liberazione dalla tirannide borbonica. Insegnò poi nei licei di Chieti, Bari, Milano e Napoli e nelle Università di Padova e Pisa. Per oltre vent’anni occupò la prima cattedra di Storia del cristianesimo nell’Università di Roma promuovendo – fra i pochissimi in Italia – gli studi storico-religiosi e le relazioni con i maggiori intellettuali europei della materia. Guardato con sospetto dai clericali e con sufficienza e diffidenza dagli anticlericali il suo ricordo è stato totalmente cancellato in Italia, nonostante una imponente quantità di libri e articoli scritti in una vita interamente dedicata allo studio. Sono raccolti qui – in edizione critica – due testi postumi e inediti nella loro versione originale i Ricordi autobiografici e Il mio Testamento insieme ad altre carte – provenienti tutti dalle Biblioteche Riunite 'Comunale - B. Labanca' di Agnone – che offrono nuovi elementi sulla sua vita di operoso studioso nei primi cinquant’anni dell’Italia unita. In Appendice una preziosa analisi grafologica di Anna Federica Fava Del Piano.
Cinquanta anni fa si apriva il Concilio Vaticano II. Il travaglio storico e la riflessione pensosa che lo avevano preparato trovavano espressione nella voce di teologi che contribuirono al profondo rinnovamento della teologia morale cattolica. A cento anni dalla nascita di una delle più autorevoli figure di moralisti di quel tempo, Josef Fuchs s.j., questo studio si pone in continuità con la sua riflessione e le istanze conciliari in essa presenti. Il testo parte dalla domanda sul come essere discepoli di Cristo nella storia, con l’attenzione al rilievo della vita di fede per la capacità di moralità dei credenti, in funzione del necessario discernimento su tutto quanto impegna la responsabilità personale e sociale nel contesto odierno. Sono in questione il modo di capire la vita della città, l’attenzione alla complessità della storia e delle culture, la cura di interpretare correttamente la natura e il mondo umano, il compito di orientare, con criteri di senso eticamente riconoscibili, lo sviluppo tecnologico nelle sue componenti intenzionali mai neutre. Ne risulta, per la teologia morale, il primario compito di ricerca sui temi e problemi che si pongono oggi, con una fondamentale finalità di formazione delle coscienze.
Arrestato la Domenica delle Palme del 1498, in una notte di guerriglia urbana, Girolamo Savonarola è in prigione. È terminato da pochi giorni il processo civile contro di lui a cura della Repubblica fiorentina e sono in corso, a sua insaputa, delicate trattative con il papa Alessandro VI Borgia, uno dei bersagli preferiti della sua infuocata predicazione, per un'eventuale inquisizione, o un trasporto del prigioniero a Roma. Tra solitudine nel presente e incertezze circa il futuro, senza libri (né Bibbia, né breviario) e senza l'uditorio di nobili e plebe che riusciva a eccitare i suoi fuochi profetici, egli scrive questo Commento al salmo 50, destinandolo alla stampa. Vi mette effusione lirica, preghiera, ardente richiesta a Dio perché venga a liberarlo da ristrettezze e impedimenti, perdonando i suoi peccati; effettua così il riconoscimento della propria miseria, che eleva fino a renderla figura della più ampia miseria di ogni uomo peccatore e a sciogliere un canto di lode, anche se nell'angustia, al Dio che salva e perdona.
In un "cantiere aperto" quale è quello dell'attuazione della riforma liturgica, questo libro si rivela un utile strumento non solo per liturgisti e architetti, ma per chiunque abbia a cuore lo spazio per le celebrazioni liturgiche e si confronti con le esigenze che esso pone. A partire dalle acquisizioni e dai cammini aperti dal Vaticano II, l'autore mette in dialogo chiesa, architettura e arte contemporanea per fare il punto sull'adeguamento di chiese esistenti e sulla progettazione di nuove chiese. L'analisi di casi specifici di adeguamento liturgico dell'interno di alcune chiese mostra inoltre la necessità della convergenza di competenze diverse, nonché di un coinvolgimento dell'intera assemblea.
Questo volume completa l'opera "Logos. Corso di studi biblici", i cui testi guidano studenti e lettori attraverso le questioni introduttive e lungo i percorsi dell'esegesi fino alla ricerca del significato permanente e attuale dei testi biblici. Il volume è dedicato al Pentateuco e alle tre storiografie veterotestamentarie. L'introduzione al Pentateuco offre un ampio panorama della ricerca, a partire dalla quale viene elaborata una visione originale e armonica del medesimo. Seguono le introduzioni alla storiografia deuteronomistica, a quella cronistica e a quella maccabaica. Completa l'opera una serie di saggi esegetici e di trattazioni tematiche con utili approfondimenti.
Sedici scrittori raccontano figure emblematiche di monaci e monache, frati e suore. Si interrogano sul significato della loro scelta di vita e sulle difficoltà che in essa incontrano. Lo starets Zossima ritratto da Fëdor Dostoevskij, le carmelitane protagoniste dei Dialoghi di Georges Bernanos, la santa Teresa di Lisieux portata sulla scena da Gilbert Cesbron. Ma anche la giovane suora, autentico vangelo vivente, che Mario Pomilio ricorda in uno scritto autobiografico. Sono solo alcuni tasselli del colorato mosaico creato dall'autore, in un saggio unico nel panorama editoriale italiano. La carrellata dei personaggi di questa "letteratura col saio" ci restituisce non solo uno sguardo originale su alcuni momenti significativi della letteratura mondiale dall'Ottocento ai giorni nostri, ma offre anche un'immagine viva e palpitante di quella che - nel linguaggio ecclesiastico - è definita "vita consacrata". Un libro per gli amanti della letteratura, ma anche per i consacrati, chiamati a essere "sentinelle dell'assoluto" e al tempo stesso compagni di strada degli uomini e delle donne di ogni tempo.
L'ultima tappa del percorso scandagli il sentire" che fu proprio di Cristo, nella sua dimensione umano-divina. Terzo e ultimo volume della trilogia sul "sentire". "
Il libro riporta sostanzialmente la relazione sui nonni che i coniugi Gillini, da anni esperti di temi familiari, terranno durante l'Incontro Mondiale delle Famiglie 2012. Viene tracciato il profilo dei nonni di oggi e si affrontano diversi punti utili alla famiglia e ai nonni stessi per vivere al meglio le relazioni con i figli e i nipoti. Ad esempio quando i nonni si mettono in mezzo tra genitori e nipoti; quando i nonni rivendicano diritti educativi; quando spalleggiano il genero o quando nutrono un attaccamento morboso verso i nipotini.
Negli ultimi giorni della malattia, quando era ricoverato presso il Memorial Sloan Kettering Center di New York, Francis Kline scrisse un libro sulle quattro vie di santità per la chiesa universale tratte dalla tradizione monastica. In queste pagine l'Abate Francis scrive che la prima lettura alla Messa, normalmente tratta dall'Antico Testamento, spesso pone la lettura del vangelo nella piena luce del piano di salvezza di Dio.
In un contesto di forte instabilità mondiale, come è possibile annunciare la fede? C'è un'autentica chance di incontro tra uomini di culture e fedi diverse? La "fede" manifestata pubblicamente è davvero motivo di divisione? In risposta alle grandi sfide dei nostri giorni legate alla "nuova evangelizzazione", questo libro, in modo semplice, sintetico e rigoroso, presenta il tema della fede partendo dalla Parola di Dio e dal "dono" della fede trasmesso nei due millenni cristiani.