Leopoldo Mandic, è un santo affascinante: frate minore cappuccino a Padova, coltivò sin da bambino due desideri: diventare sacerdote e partire missionario per la Dalmazia. Divenne sacerdote, ma malaticcio, balbuziente, claudicante, dovette stare rinchiuso, per ubbidienza, per tutta la vita in una celletta-confessionale ad accogliere penitenti anche tredici ore al giorno. Il piccolo frate dispenserà la misericordia infinita del "Padrone Iddio" a un numero non quantificabile di anime facendo del sacramento della confessione un capolavoro. Morto per un tumore, dal 2020 Santa Romana Chiesa lo ha nominato protettore dei malati oncologici.
Luca Passi, prete bergamasco attivo in modo particolare nella Venezia dell'Ottocento, è stato beatificato il 23 aprile 2013. La sua figura è una delle più rappresentative della Chiesa italiana, in quanto ha saputo avvicinare la nuova società, nata dopo il dominio napoleonico, con i suoi problemi e con le tante povertà e difficoltà, dedicandosi a una profonda opera di evangelizzazione. Fondò l'Opera di santa Dorotea con lo scopo di dar vita a una rete di legami che potessero rigenerare il tessuto sociale.
"Mi chiamo Manuel Foderà. Ho un carattere allegro, socievole e molto scherzoso. La mia giornata, oltre allo studio, la dedico al Signore scrivendo tante preghiere che mando ai miei amici sacerdoti, suore, seminaristi e vescovi e a tutti quelli che soffrono...". Chi si presenta così è un bambino volato in cielo a soli nove anni, dopo aver lottato contro il tumore con il sorriso e la preghiera. Era convinto di avere una missione da compiere per conto di Dio: far conoscere e amare il suo grande amico Gesù. Questa edizione, oltre alla storia del "piccolo guerriero della Luce", contiene le testimonianze di quanti hanno conosciuto Manuel in vita e di chi si è sentito protetto da lui, già angelo in cielo.
Tommaso da Olera (1563-1631), bergamasco, frate cappuccino questuante per quarantasei anni (Verona, Vicenza, Rovereto e Innsbruck). In cambio di quanto riceveva, regalava consigli e preghiere. Dotato di doni profetici, fu direttore di anime (pur non essendo sacerdote), anche attraverso lettere, e ricercato da vescovi e principi. Per obbedienza scrisse le sue considerazioni mistiche pubblicate postume nel 1682. Papa Giovanni XXIII, suo conterraneo, sul letto di morte (giugno 1963) si faceva leggere dal segretario, monsignor Loris Capovilla, qualche pagina di questi scritti, e ne parlava con i visitatori. Beatificato a Bergamo nel 2013. I suoi Scritti sono stati recentemente ristampati in edizione critica in quattro volumi (ed. Morcelliana). Il presente libro, dopo una breve cronologia del beato Tommaso, ne raccoglie il pensiero in 850 voci, accompagnate da una breve riflessione, per meglio conoscere il suo modo di considerare la vita, talora assai diverso da quello dei nostri giorni.
Un libro-intervista a don Pietro Sigurani (Roma 1936), rettore della basilica romana di Sant'Eustachio, per raccontare il suo impegno verso gli ultimi. Qui, a due passi dal Senato, chi ha bisogno può mangiare, lavarsi, parlare dei propri problemi, seguire i corsi dell'Università degli scartati: opere realizzate solo attraverso donazioni private, senza con tributi pubblici. Il libro nasce a motivo di un biglietto ricevuto da don Pietro il giorno del suo compleanno: Caro reverendo, la chiesa è la casa del Signore, non dei poveri!. Parole-segno di un clima d'indifferenza verso gli ultimi a cui l'opera di don Pietro dà una tangibile risposta.
Arricchiscono il libro interventi di nomi noti dello spettacolo, della cultura, dell'informazione, della Chiesa (da p. Alex Zanotelli a Simone Cristicchi, da Liliana Segre a Marco Damilano, solo per citarne alcuni).
Due fratelli gemelli, due facce di una medaglia, in reciproca competizione ma indissolubilmente uniti dalla loro appartenenza: Stefano, l'ingegnere, animato da grandi ideali, sposato con due figli; Giampaolo, il sacerdote, parroco a Milano, titanico nella sua fede e sicuro di sé. La storia si apre nel 2011 attorno a una vicenda drammatica che i fratelli si trovano a condividere. Da lì la trama si dipana in un'alternanza di presente e passato, sinché un evento traumatico pone Stefano di fronte a una situazione apparentemente disperata: la sua straordinaria reazione lo redime e lo sublima in una scelta di assoluto eroismo. Un libro profondamente cattolico che tocca temi fondamentali legati alla vita e alla morte, coinvolge il lettore e lo porta a riflettere su uno scottante tema di attualità, l'eutanasia: con un appassionato inno alla vita, Stefano lascerà ai suoi figli e alla moglie il proprio testamento spirituale.
La beata Benedetta Bianchi Porro è stata una giovane donna italiana morta soli 27 anni. Nonostante fosse afflitta dalla paralisi e dalla cecità fin dall'adolescenza a causa di una malattia degenerativa, ha vissuto una vita di profonda fede e di grande speranza. La sua testimonianza di gioia e accettazione della sofferenza ha ispirato molte persone. Beatificata, è riconosciuta come esempio di virtù eroiche e di santità nella vita quotidiana. È proprio per questo motivo che abbiamo dedicato a lei una pubblicazione in questa collana, prendendola come modello da imitare per diventare santi attraverso le sfide della vita quotidiana. In questo volume, don Andrea Vena tratteggia la vita della beata Benedetta Bianchi Porro intarsiando il racconto con le testimonianze dei fratelli e delle sorelle di Benedetta e offrendoci, inoltre, un'antologia tratta dalle sue lettere.
Attraverso lo studio e l'analisi delle lettere di padre Pio a una sua figlia spirituale gli autori evidenziano il metodo del santo nel condurre la direzione spirituale e la catechesi a distanza di quasi sessant'anni dalla morte e venti dalla canonizzazione. Nell'arco ben delimitato di due anni si vede come padre Pio prende per mano l'anima da lui diretta e la conduce fino alla perfezione stabilita da Dio. Il carteggio avviene tra il santo e la nobildonna foggiana Raffaellina Cerase vissuta tra fine ottocento e inizi del novecento.
La nuova edizione con la vita, il miracolo di guarigione, la preghiera di intercessione. Il 24 ottobre 2021 verrà proclamata beata Sandra Sabattini. Per l'occasione esce questa terza edizione de Il Diario di Sandra, il libro con la raccolta dei suoi scritti, voluto da don Oreste Benzi, che ha permesso di scoprire lo straordinario cammino spirituale di questa giovane riminese morta a soli 22 anni, travolta da un'auto. Il Diario racconta un cammino semplice di crescita interiore particolarmente adatto ai giovani. Questa nuova edizione contiene: La storia di Sandra. La testimonianza di Stefano Vitali, protagonista del miracolo di guarigione riconosciuto dalla Chiesa. La preghiera approvata dalla Chiesa per chiedere l'intercessione della Beata Sandra Sabattini.
Nella riflessione demonologica di padre Amorth l'esorcismo è autentica esperienza di Dio e la conoscenza del demoniaco è fondamentale sia per la comprensione della redenzione che per mettere in guardia il credente davanti all'influsso nefasto del nemico dell'umanità. Padre Amorth ha vissuto la sua lotta contro il diavolo anche esercitando l'apostolato dell'edizione cioè la spiritualità dei paolini, comunicatori e scrittori che diffondono il Vangelo attraverso i mezzi di comunicazione. Dai suoi scritti emerge la vita mistica di un esorcista che ha dedicato gran parte della sua vita a lenire le sofferenze dei tribolati da Satana. Prefazioni di Giacomo Cirulli e di Francesco Asti.
Queste pagine raccontano la riscoperta di un Amore, di un rapporto filiale tra una giovane donna e Dio Padre. Il luogo in cui si svolgono gli eventi non è uno qualsiasi, ma un posto molto speciale: Assisi. Come san Francesco, anche Fortuna conosceva il Signore per sentito dire, ma non ne aveva mai fatto un'esperienza autentica. Arrivata nella piccola città umbra viene a contatto con una realtà fatta di incontri, di parole ascoltate e meditate, di preghiera, di lacrime, di gioia. Con grande semplicità e un tocco di umorismo tipicamente napoletano, l'Autrice prende per mano il lettore e racconta come la Provvidenza abbia guidato ogni suo passo per condurla dalla "schiavitù dell'Egitto" a una terra dove "scorre latte e miele". L'intento di Fortuna è proprio quello di testimoniare come la potenza della Resurrezione è un dono che Dio vuole fare a ogni persona, in qualsiasi condizione si trovi: basta solo aprire il cuore e mettersi in ascolto.