La Santa Sede è l'organo supremo di governo della chiesa cattolica, a capo della quale si trova il vescovo di Roma e pastore universale della chiesa, il quale, nell'esercizio della sua missione, si avvale della collaborazione della curia romana. In questo libro l'autore ne descrive la natura e le modalità d'azione, in quanto soggetto di diritto internazionale, a livello della chiesa universale e nel contesto della comunità internazionale. Nel suo primo discorso al corpo diplomatico, Leone XIV ha affermato che «nella sua azione diplomatica la Santa Sede è animata da una urgenza pastorale che la spinge a intensificare la sua missione evangelica a servizio dell'umanità». In effetti, la priorità della diplomazia della Santa Sede, come del resto della chiesa cattolica, è l'evangelizzazione. Essa viene accompagnata dalla promozione integrale della persona umana, che include il servizio della carità e dell'educazione. In un mondo sempre più globalizzato e plurale, la chiesa cattolica e la Santa Sede sono assai impegnate nel dialogo ecumenico con i rappresentanti delle chiese e comunità cristiane, nei rapporti religiosi con l'ebraismo, e nel dialogo interreligioso con i rappresentanti delle religioni non cristiane. Speciale rilevanza detiene il tema della pace, che la diplomazia della Santa Sede promuove a tutti i livelli, trovando, sia nelle relazioni bilaterali che multilaterali, validi interlocutori presso le autorità politiche e civili, alle quali propone «il Vangelo della pace» (Ef 6,15).
Frate Francesco è ancora attuale e conserva una reale "forza di contemporaneità". Un frate Francesco fratello, un frate aperto all'ascolto, che sa predicare con parole povere, con un dire credibile, con un linguaggio semplice di parole asciutte, di cuore. Un frate se vogliamo dalla "personalità complessa", ma che non castiga, che non si sente superiore, che sa farsi piccolo, "prossimo". Uno straordinario e inedito dipinto del ritratto di Francesco d'Assisi. Per farlo, l'autore ha usato tutte le fonti più antiche e le ha confrontate con le più accreditate interpretaioni contemporanee. Ne viene fuori un profilo che attrae e insieme interroga ogni lettore. Lo stesso Francesco si definisce fratello, servo, piccolo, spregevole. Non vi è nessun dubbio: si tratta di un uomo umile. Eppure quest'uomo umile, che ha una bassa considerazione di sé, ha un'ambizione straordinaria: vuole parlare ai reggitori dei popoli, a tutti coloro che hanno il potere. E parla loro con autorità.
Actes du colloque de Rome, Pontificio Ateneo Sant'Anselmo, 5-8 Décembre 2022. Édités par Laurence Mellerin et Philippe Nouzille.
Floribert Bwana Chui è un giovane martire africano. A 26 anni fu ucciso a Goma nella Repubblica Democratica del Congo per non aver ceduto a un tentativo di corruzione, che avrebbe avuto conseguenze sulla povera gente. La sua storia è quella di un giovane cristiano, animato dal Vangelo, che nella Comunità di Sant'Egidio scelse la via dell'onestà, del servizio ai poveri e della pace. In una società in cui la corruzione schiaccia la vita dei poveri e dei giovani, la sua resistenza nel nome di Gesù testimonia che vivere senza corrompere né lasciarsi corrompere è possibile. E necessario. Un racconto profondo, che interroga la coscienza e mostra che la fede può cambiare il cuore. E il mondo.
Quali sono le ragioni dell'attenzione della scienza marxista non solo e non tanto alla religione in generale, dal punto di vista della concezione materialista, ma nello specifico alla Chiesa cattolica sul piano della sua azione politica e della sua visione strategica? La risposta più ovvia è che si tratta di studiare la maggiore forza politica della classe dominante, e l'unica con insediamento mondiale. Nel corso degli ultimi decenni si è trattato di studiare l'organizzazione cattolica per una battaglia politica che ne mostrasse, certo, il tratto di garante della conservazione sociale, sfuggendo però alla malattia infantile massimalista dell'anticlericalismo. Oggi si aggiunge un ulteriore compito specifico, nella nuova congiuntura segnata dal "declino atlantico" e dall'irruzione dell’Asia. Si tratta di studiare la "Chiesa multipolare" come forza e riserva ideologica dell'imperialismo unitario, nella “crisi dell'ordine” e nelle sue guerre. Agostino scrisse "La Città di Dio" nella fase terminale dell'Impero, dopo che Roma, nel 410, era stata messa a sacco dai visigoti di Alarico; i pagani davano al cristianesimo e all'abbandono degli antichi dèi la responsabilità per quella catastrofe. Quella teologia politica è anche una teologia del declino. Oggi Leone XIV, papa del multipolarismo, è anche Agostino papa americano, giacché l'America non è più superpotenza garante dell’ordine. È così acuta la percezione in Vaticano del declino USA, e delle sue conseguenze – anche belliche – nella "crisi dell'ordine"? Ed è per questo che si consultano le carte d'archivio sul "Vaticano e la guerra"?
Pepe, origano, paprica e quante altre spezie usiamo comunemente nella nostra cucina e per il benessere del nostro corpo? Possono essere usate per cucinare o per una tisana da bere, tutte le spezie hanno innumerevoli proprietà ed effetti benefici per il nostro corpo e di riflesso per il nostro spirito. Santa Ildegarda - famosa mistica e grande studiosa della natura, dottore della Chiesa, grazie a papa Benedetto XVI - già ne conosceva usi, proprietà e rimedi come aiuto naturale per la salute dell’uomo. Questo nuovo libro della collana di rimedi di santa Ildegarda è interamente dedicato alle spezie e ai relativi rimedi. I due autori – Marcello Stanzione, sacerdote, massimo esperto italiano in Angelologia e studioso di Santa Ildegarda - ed Elisa Giorgio - laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, specializzata in Fitogemmoterapia sistemica, esperta in piante officinali, in Floriterapia secondo il metodo Bach e in ricette di Medicina Medievale per il benessere del corpo della mente – propongono un interessantissimo viaggio tra i rimedi naturali della mistica di Bingen.
"Sono un figlio di Sant'Agostino, agostiniano. Con voi sono cristiano e per voi vescovo", ha affermato Papa Leone XIV nel discorso pronunciato la sera dell'8 maggio 2025, dalla loggia della basilica vaticana in occasione della sua prima benedizione Urbi et Orbi a coronamento dell'elezione a 267° successore di Pietro citando una frase del grande filosofo e Dottore della Chiesa. Anche nell'omelia di intronizzazione di domenica 18 maggio il nuovo pontefice ha esposto più volte alcuni pensieri di sant'Agostino. Don Marcello Stanzione - sacerdote, autore, con oltre 200 libri pubblicati a carattere religioso e tradotti anche all'estero - presenta la vita di Santa Monica e quella del figlio Sant'Agostino. Conoscendo a fondo la vita di entrambi e il pensiero filosofico e teologico di Agostino si potrà comprendere meglio l'impostazione dottrinale e morale che regge il pontificato di Papa Leone XIV. Completano il libro le preghiere e le Novene ai due Santi.
Con Ignazio, verso la Maggior Gloria di Dio - Maestro Ignazio, sono pronto ad allenarmi duramente al vostro fianco! E per mostrargli la sua buona volontà, il giovane Rodrigo esegue una figura complicata con la spada. - Impressionante! Ma guarda un po', anche se abito in una grotta, non sono un drago! Le armi qui non ti serviranno. - Mio zio mi ha detto che mi farai fare degli esercizi, ribatte lo scudiero. - Sì, giusto, ma esercizi... spirituali! - Ehm... Che cosa intendi con «esercizi spirituali»? - Gli esercizi spirituali ti aiuteranno a trovare la volontà di Dio nella tua vita. - Molto bene, sono pronto, dice Rodrigo riponendo la sua spada. Un libro di spiritualità adatto ai bambini per far scoprire loro, con sant'Ignazio di Loyola, la bontà di Dio, il profondo desiderio del proprio cuore e l'importanza del discernimento.
Bratislava, 12 settembre 2021, ore 17.30. Papa Francesco, in visita pastorale in Slovacchia, incontra i gesuiti della regione. La prima domanda è un semplice "Come sta?". Ma la risposta di Bergoglio è tutt'altro che banale: "Ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene...". Il riferimento del papa riguarda il suo intervento al colon, all'inizio del luglio precedente, al Policlinico Gemelli. Durante il ricovero era anche rimbalzata la "notizia- circa la possibilità di sue dimissioni perché gravemente ammalato... rispedita al mittente dallo stesso pontefice. "Io personalmente posso meritarmi attacchi e ingiurie perché sono un peccatore, ma la Chiesa non si merita questo: è opera del diavolo. Io l'ho anche detto ad alcuni di loro", aggiunge il papa, che lamenta pure maldicenze e accuse in molti circoli cattolici. Gavino Pala ha deciso di vederci chiaro: quali sono i "problemi" che, secondo alcuni, il papa procurerebbe alla Chiesa? Come si è manifestato in questi anni il dissenso nei suoi confronti, sia nei modi leciti sia in quelli meno leciti? Quali caratteristiche del magistero e dell'azione pastorale di papa Francesco rimarranno nel ricordo di tutti e saranno un'eredità, anche scomoda, per il suo successore?
Il Magistero di papa Francesco sulla vita nascente è chiaro, diretto, inequivocabile, immerso nella forza della verità senza sconti, ma anche intriso di misericordia. Con il suo linguaggio capace di arrivare a tutti, il Papa non ha mai cessato di parlare dei bambini in viaggio verso la nascita, riservando anche una delicata e amorevole attenzione per le loro mamme. Qui presentiamo i tanti testi – discorsi, Angelus, messaggi, omelie, udienze, meditazioni, interviste, ma anche encicliche ed esortazioni apostoliche – in cui papa Francesco ha posto il suo sguardo sui bambini non nati, al fine di contrastare quella “cultura dello scarto” che oggi schiavizza i cuori e le intelligenze, per ribadire che «la nostra risposta è un deciso sì alla vita senza tentennamenti».
Vengono qui raccolti per la prima volta tutti gli interventi di Papa Francesco all'Assemblea sinodale sulla sinodalità, svoltasi in due momenti (2023 e 2024) ed apertasi nel 2021. Nell'arco di questi anni Papa Francesco ha preso più volte la parola per delineare con linearità e profondità il volto di una Chiesa sinodale, che cammina insieme per annunciare meglio e con maggior incisività il Vangelo nel mondo contemporaneo.
Il nome di Cluny evoca un connubio indissolubile di spiritualità e potere; tra il X e il XIII secolo, infatti, il monastero che fondò la sua regola sul silenzio si trasformò nell'abbazia più grande della cristianità occidentale, un vero impero della fede, più potente della stessa Roma papale. Il volume racconta come quella di Cluny non fu solo una storia di osservanza e innovazione della regola benedettina, ma un'inarrestabile ascesa spirituale che, grazie al carisma degli abati e all'ambizione di dominare il mondo monastico, rese i suoi monaci un'aristocrazia della preghiera, capace di trattare alla pari con papi e imperatori. Cluny fu il centro di un grande impero che estendeva le sue reti nell'Europa occidentale, dalla Borgogna all'Italia, alla penisola iberica all'Inghilterra. I monaci cluniacensi erano la corte celeste che aveva come perimetro il mondo terreno e come prospettiva i cieli divini. Il percorso tracciato da questa aristocrazia della fede non fu lineare ma fu inarrestabile, la sua influenza mutò nei secoli, e pian piano si spense, molto lentamente.