Questa è la terza edizione completamente rinnovata, ossia riscritta ex novo da altri specialisti, del Grande commentario biblico. Accolta con favore da papa Francesco - che ha impreziosito il volume con una sua prefazione -, l'opera presenta il commento esegetico a tutti quanti i libri biblici in un unico volume e, con i suoi contenuti originali, porta questo testo di riferimento al passo con gli studi più recenti. Il gruppo internazionale di collaboratori ha il pregio di presentare una gamma diversificata di prospettive, assicurandosi di parlare a una Chiesa di dimensioni globali. Il volume dischiude la varietà delle interpretazioni all'interno della comunità degli studiosi di scienza bibliche e, al tempo stesso, consente di esaminare il contenuto storico, letterario, religioso e teologico dei testi delle Scritture. In questo, il Commentario biblico per il XXI secolo riesce a sintetizzare i risultati della moderna scienza biblica con rigore e chiarezza: - per l'autorità degli esegeti e degli studiosi coinvolti - per la molteplicità dei dati presentati - per la completezza dell'informazione - per l'aggiornata bibliografia utilizzata. Nell'edizione italiana le indicazioni bibliografiche sono state accuratamente riviste, sia indicando le versioni italiane degli studi citati nell'originale inglese, sia integrandole con le più importanti monografie in lingua italiana. Chi ha apprezzato e utilizzato per oltre cinquant'anni le precedenti edizioni del Grande commentario biblico, uscito in Italia nel 1974 e in seconda edizione nel 1997, per i tipi di Queriniana, scoprirà che questa magnifica nuova edizione si conferma essere un aiuto insuperabile per lo studio biblico oggi. Completamente riscritta, è sensibilmente diversa dalle prime due edizioni: a giudizio dei lettori, risulta molto più leggibile e molto tecnica, pur mantenendo l'eccellente livello qualitativo di analisi del testo che già garantiva nelle precedenti versioni.
In occasione del Giubileo della Speranza, una Bibbia pensata per tutti i pellegrini. Questa edizione, arricchita da un esclusivo taccuino e da una penna, permette ai fedeli di fissare su carta pensieri e idee nati dal cammino e dalla lettura della Parola di Dio. 72 pagine a colori con introduzione generale alla lettura, cartine, ricostruzioni. E poi introduzioni ai singoli libri, note al testo: tutto ciò che occorre a chi si avvicina per la prima volta alla Parola di Dio.
Il libro della Genesi, con cui si apre la Bibbia degli ebrei e dei cristiani, è un testo sorprendente per chi cerca nuove parole e nuove riflessioni da affidare all’economia di oggi, che ha impoverito i beni soffocandoli con le merci e ha tolto dall’orizzonte tutto ciò che non è in vendita. Le prassi contrattuali dell’antica cultura mediorientale, le cui tracce non sono del tutto scomparse dai suq di Damasco o di Teheran, ci ricordano che gli scambi economici sono primariamente incontri tra persone. Che il denaro e il profitto confinano con l’amore e la vita, ma anche con l’odio e la morte. Che la terra promessa va amata e arricchita, ma non occupata, perché la si abita provvisoriamente, ma non la si possiede. E, infine, che le imprese – siano esse avventure, sogni o concretissime aziende – possono risultare vane e ingannevoli, ma anche responsabili e pregevoli.
Sommario
Prefazione alla seconda edizione. Viaggio al termine della notte. Sguardi in tempo di esilio. La parità dal principio. Abitare l’umano. Tutti eredi di Abele. Noè ricostruì l’arcobaleno. Il cielo non è sopra Babele. Verso la terra dei figli. Agar e le sue sorelle. Fedeli all’Inatteso. La promessa non ha padroni. Insostituibile è la parola. La porta del cielo è una voce. Dire e nutrire alleanza. La lotta benedetta del perdono. Ciò che non fa finire il mondo. I tanti giorni che non ci saziano più. Il dono del fratello sognatore. La parola rovescia il mondo. Senza prezzo né clamore. Gli occhi onesti del profeta. La fraternità non si compra. Fratelli, e mai senza il Padre. Mendicanti di benedizioni. Le prime luci dell’alba. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autore
Luigino Bruni, professore ordinario di Economia politica all’Università Lumsa di Roma ed editorialista di Avvenire, è autore di saggi tradotti in una decina di lingue. Per EDB ha pubblicato tra gli altri: Le levatrici d’Egitto. Un economista legge il libro dell’Esodo (2020); La sventura di un uomo giusto. Una rilettura del libro di Giobbe (2021); Una casa senza idoli. Qoèlet, il libro delle nude domande (2020); Dialoghi della notte e dell'aurora. Una rilettura di Isaia (2021); L’alba della mezzanotte. Il grido inascoltato del profeta Geremia (2020); Più grandi della colpa. Una rilettura del libro di Samuele (2020); L’esilio e la promessa. Commento al libro di Ezechiele (2022).
La riscoperta di un tesoro teologico: il commento al al Cantico dei Cantici di Aponio. Aponio, vissuto nel V o nel VI secolo, fu autore di un commento al Cantico dei Cantici in 12 libri di cui si propone per la prima volta la traduzione in italiano. Seguendo la tradizione di Origene, Aponio presenta un'interpretazione cristologica del cantico cercando di comprendere come il rapporto tra cristo e la chiesa coinvolga ogni anima e si realizzi nella storia. Sebbene poco conosciuto, Aponio ha influenzato significativamente la teologia latina ispirando numerosi commenti medievali al Cantico dei Cantici e distinguendosi come l'unico autore del suo tempo a seguire la teologia origeniana.
Se per il mondo ebraico Mosè è «il nostro maestro», per il pensiero dei Padri della Chiesa rimane una figura centrale. Il libro raccoglie e analizza le principali testimonianze del mondo ebraico antico e della Chiesa delle origini mostrando i punti di convergenza delle interpretazioni dell'uno e dell'altra. Il patrimonio scritturistico condiviso dà vita a un dialogo interpretativo interessante e fecondo. L'autore adotta la vita di Mosè come filo conduttore facilitando la lettura dell'opera. Emergono osservazioni che aiutano ad andare oltre la cortina del testo e a cogliere aspetti teologici e spirituali di rilievo, anche per l'oggi.
Per il popolo di Israele l'unico e vero sovrano è JHWH. Nella sua storia, però, sente il bisogno di avere un re prescelto da Dio. Il volume presenta alcune vicende dei primi tre re di Israele: Saul, Davide e Salomone. La scelta dei temi trattati ha una motivazione "pastorale", quella di riflettere, alla luce della Scrittura, sul carisma di governo, sulla sua importanza e sulle difficoltà che si incontrano nell'esercitarlo. Il dilemma in cui si dibattono il profeta Samuele e il popolo è: chi deve regnare su Israele e come avviene la scelta? Il volume è dedicato in particolare alle guide (laiche) che svolgono il loro ministero in vari ambiti della Chiesa: movimenti ecclesiali, associazioni, diocesi, parrocchie, uffici. Una riflessione rivolta a laici impegnati in ruoli di governo per riscoprire, insieme agli altri carismi, anche il carisma di governo, legato al munus regale che ci viene dal Battesimo. «Pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge» (1Pt 5,2-3).
Il libro dei Salmi costituisce il cuore dell'Antico Testamento, il testo dell'adorazione più vibrante che si possa immaginare. Esso nutre la nostra intelligenza, stimola la nostra immaginazione, accende le nostre emozioni e stimola pensieri e azioni sante. I Salmi sono una testimonianza fondamentale e una lucida anticipazione della persona e dell'opera di Gesù Cristo. Il Commentario di Tremper Longman analizza e interpreta ogni salmo nel suo contesto veterotestamentario, sintetizza il suo messaggio e riflette sul suo significato a partire da una prospettiva neotestamentaria, segnalando ogni citazione e indicando una lettura cristologica. Tremper Longman III, noto e apprezzato studioso dell'Antico Testamento, è professore di Studi biblici presso il Westmont College di Santa Barbara in California.
L'Esodo è un racconto che mette sottosopra il mondo: spezza le catene e apre a un futuro differente. Non sono i disperati ad affogare nelle acque del male, ma i potenti, insieme ai loro strumenti di guerra. Il suo canto ispira pensieri e progetti di libertà e, bandendo le semplificazioni, esso si presenta come uno specchio credibile nel quale ognuno possa riconoscersi.
Come leggere il libro di Osea, che per gli antichi è un profeta scandaloso e per noi resta difficilmente comprensibile? L'autore del volume ci accompagna in questa lettura di un testo che è, nell'originale ebraico, molto difficile, pieno di arcaismi e di parole rare, e mal conservato. Per questo, cercare di interpretarlo "richiede un notevole sforzo" di sapienza e intelligenza, insieme a una necessaria libertà. È attraverso la propria vicenda personale che Osea matura la propria comprensione dell'amore di Dio, cioè della sua misericordia. Non si tratta di un vissuto facile. Soprattutto è quasi impercettibile la linea di demarcazione tra esperienza personale e comprensione teologica, tra l'umano anche troppo umano e il divino, tra lo psichico e lo spirituale. Tanto più che Osea è il primo a comunicarci questa esperienza, è il primo a leggere il rapporto con Dio come un'esperienza sponsale. Per questo egli è un profeta: è l'inventore di un nuovo rapporto con Dio.
- Testo ebraico della Biblia Hebraica Stuttgartensia - Traduzione interlineare italiana di Stefano Mazzoni - Testo greco dei Settanta a cura di Rahlfs - Hanhart - Testo latino della Vulgata Clementina - Testo italiano della Nuovissima Versione della Bibbia dai testi originali In calce alle pagine pari: - Rimando a passi paralleli - Note per un primo confronto critico fra TM LXX VG NVB In calce alle pagine dispari: - Analisi grammaticale di tutte le forme verbali presenti
Nella grande fioritura di commenti e cicli di predicazione dedicati all'Apostolo composti tra IV e V secolo in Oriente (Eusebio di Emesa, Teodoro di Eraclea, Didimo, Diodoro, Apollinare, Teodoro di Mopsuestia, Crisostomo, Teodoreto) come in Occidente (Mario Vittorino, Ambrosiaster, Agostino, Anonimo di Budapest, Pelagio, Giuliano di Eclano), i quattro commentari paolini di Girolamo - di cui qui si pubblicano i primi due - rappresentano uno dei primi tentativi originali di trasmettere ai lettori latini le ricchezze dell'esegesi in lingua greca, inserendosi al contempo con una voce originale in tale corrente. Essi sono anche testimonianza dell'origenismo di Girolamo, il quale - non senza una sua personale impronta - si ispirò al lascito del grande Alessandrino per il proprio metodo di riscontro del testo biblico sull'originale ebraico, insieme ai procedimenti dell'esegesi letterale e spirituale. La presente rappresenta la prima traduzione integrale in italiano di tutti e quattro i Commenti ad opera di un unico curatore.
La Bibbia è piena di narrazioni vertiginose ed è altrettanto piena di buchi, non-detti ed ellissi. Dentro questi buchi e queste ellissi, Luca Miele estrae le psicologie dei personaggi: non solo di Sara, Isacco e Abramo ma anche di Agar, Ismaele, il Faraone, lo schiavo Eliezer. Ogni capitolo del libro - quasi un romanzo - è affidato alla voce di un personaggio che racconta in prima persona la sua vicenda. E il fardello esistenziale che lo opprime.