Dal 21 al 24 settembre 2021 si è svolto a Roma, presso la Pontificia Università Lateranense il IV Congresso Teologico Internazionale dei Passionisti sul tema: La Sapienza della Croce in un Mondo Plurale". Esso si situa nel contesto delle Celebrazioni Giubilari per il Terzo Centenario di Fondazione della Congregazione passionista e si propone di approfondire l'attualità della Croce nel contesto dei molteplici areopaghi contemporanei. Si sono avvicendati durante i quattro giorni oltre 100 relatori, studiosi e specialisti provenienti da molteplici ambienti accademici e culturali a raggio internazionale, dalle università romane come da numerose nazioni dei vari continenti. La ricca esperienza scientifica, culturale e spirituale del Congresso è raccolta in tre volumi (per oltre 1.100 pagine), il primo dei quali tradotto dall'italiano anche in quattro lingue (inglese, francese, spagnolo e portoghese).
Dal 21 al 24 settembre 2021 si è svolto a Roma, presso la Pontificia Università Lateranense il IV Congresso Teologico Internazionale dei Passionisti sul tema: La Sapienza della Croce in un Mondo Plurale". Esso si situa nel contesto delle Celebrazioni Giubilari per il Terzo Centenario di Fondazione della Congregazione passionista e si propone di approfondire l'attualità della Croce nel contesto dei molteplici areopaghi contemporanei. Si sono avvicendati durante i quattro giorni oltre 100 relatori, studiosi e specialisti provenienti da molteplici ambienti accademici e culturali a raggio internazionale, dalle università romane come da numerose nazioni dei vari continenti. La ricca esperienza scientifica, culturale e spirituale del Congresso è raccolta in tre volumi (per oltre 1.100 pagine), il primo dei quali tradotto dall'italiano anche in quattro lingue (inglese, francese, spagnolo e portoghese).
L’estrema luminosità del Mistero eucaristico e la sua importanza per la vita della Chiesa, si manifesta nella celebrazione. Il presente volume si propone di indagare la celebrazione eucaristica sotto il profilo teologico-liturgico, prendendone in esame lo sviluppo storico ma anche, e sopratutto, la comprensione teologica delle diverse parti. Non manca uno studio, nella seconda parte del trattato, della concelebrazione e del culto eucaristico fuori della Messa.
La trattazione riguarda il Rito romano. Punto di riferimento continuo è pertanto il Missale Romanum nella sua ultima edizione tipica. L’oggetto di studio non è propriamente il libro in se stesso, ma la Messa in quanto viene celebrata, donde l’attenzione particolare al libro liturgico, ma sempre in vista della realtà della celebrazione.
Antonio Miralles, nato ad Alicante (Spagna) nel 1941, è stato ordinato Presbitero nel 1965, incardinato nella Prelatura della Santa Croce e Opus Dei. Già Direttore dell’Istituto di Liturgia della Pontificia Università della Santa Croce (Roma), è Professore emerito di Teologia dei sacramenti della medesima Università. È stato Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede e della Congregazione per il Clero. È autore di decine di articoli e contributi, e di diversi volumi.
È possibile rendere leggibile per tutti l'opera più famosa di uno dei teologi più famosi della modernità? Questo libro mostra che non solo è possibile, ma è una scelta vincente. Introduzione al cristianesimo del giovane Joseph Ratzinger rimane, a quasi sessant'anni dalla sua prima edizione italiana, uno dei lavori più lucidi e completi nello spiegare la fede della chiesa all'umanità moderna. Un classico assoluto, uscito dalla penna di quello che sarebbe diventato papa Benedetto XVI. È proprio con questa convinzione che nel 2021, un anno prima della sua morte, Benedetto XVI ha personalmente acconsentito affinché il suo primo best-seller fosse rivisto e semplificato da uno scrittore di sua fiducia, Manfred Lütz, autore di best-seller, molto noto in Germania. L'intento è stato quello di offrire un capolavoro senza tempo e incredibilmente attuale a un pubblico sempre più largo, fatto non solo di esperti, studiosi o credenti, ma di quanti desiderano conoscere l'essenza del cristianesimo. «Il libro non è una nuova versione né una "versione ridotta"», spiega Lütz: «È l'intera sostanza dell'Introduzione al cristianesimo, modificata in una versione leggibile per un pubblico più ampio e non accademico». Ed è, ciò che più conta, una versione esplicitamente autorizzata di Benedetto XVI prima della scomparsa, avvenuta la notte di San Silvestro del 2022. Dalla lettera di Benedetto XVI a Manfred Lütz "Il testo dell'Introduzione al cristianesimo è e rimane di grande attualità. Il controllo effettuato da uno studioso competente, da me consultato, ha rivelato che in effetti questa sua revisione ha pienamente conservato le idee del mio libro originale. Di questo sono certo: sentir parlare di una Breve introduzione al cristianesimo susciterà la curiosità di molte persone".
Il frutto del melograno si caratterizza per i suoi numerosi chicchi e se ne può apprezzare appieno il gusto solo se mangiati insieme. Per la sua conformazione esso ha colpito la fantasia umana e subito si è trasformato in un potente simbolo di pluralità e ricchezza ermeneutica per culture e religioni. Alla sua carica evocativa si ispira la presente serie di volumi che si articolano secondo una struttura costante: dopo aver inquadrato il personaggio in una dimensione teologica, si fornisce una descrizione generale del modo in cui esso è stato recepito nella letteratura esegetica ebraica e in quella cristiana, e si offre un'antologia commentata di testi scelti per la loro bellezza e la loro dimensione dialogica. La serie ha un duplice scopo: da un lato quello di offrire un'idea della ricchezza ermeneutica delle due tradizioni interpretative, mostrandone aspetti poco noti ma suggestivi; dall'altro far comprendere come tra di esse vi sia stato un lungo e fecondo rapporto osmotico più che una precoce e netta divisione.
Dalla penna agile e vivace di mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo, vengono raccolti in un unico volumi i commenti dei Vangeli dell'anno liturgico ciclo C (festivi, feriali, solennità, feste e memorie).
Il testo si propone di rispondere all'esigenza di consegnare ai Superiori e agli Istituti un sussidio pratico circa le necessarie conoscenze e le procedure da seguire nei casi di abusi, compiuti nei confronti di minori e di adulti vulnerabili da parte di membri dell'istituto da loro governato. Gli abusi, visti nella loro origine (si pensi a quelli spirituali e sessuali) non sono atti isolati, ma hanno origine nell'identità della persona che li agisce e tendono a diventare stile di vita, basato sull'abuso dell'autorità che si ricopre e del potere che si esercita. Questi orientamenti si propongono come aiuto ai Superiori Maggiori per il discernimento e la corretta prassi giuridica da mettere in atto.
A volte ci rivolgiamo a terze persone con domande e lamentazioni varie, della serie: "Non riesco a capire come mai mi alzo con la luna traversa, come mai non riesco a perdonare, come mai certe persone mi suscitano antipatia, come mai Dio ha creato il mondo pur sapendo che non gli sarebbe andata proprio bene. La risposta che si cerca fuori, da altri, molto probabilmente va trovata dentro di sé. All'oracolo di Delfi "conosci te stesso", fa eco l'espressione di sant'Agostino che dice: "La verità abita nell'interiorità degli uomini". Chiediti come mai è un invito ad entrare, in punta di piedi, nel proprio io interiore per trovare quelle risposte di senso che ognuno desidera dare a se stesso. Chiediti come mai è quindi uno strumento per entrare nello spazio buio del proprio inconscio o subconscio per riportarlo alla luce, alla luce del conscio, della consapevolezza. Chiediti come mai diventa allora la via da percorrere per una esistenza meno faticosa e, perché no, anche più serena.
Volume di lectio divina popolare sui libri delle Cronache, di Esdra e Neemia, importanti per comprendere la storia della salvezza narrata dall'Antico Testamento.
Che cos'è la persona? Cos'è la coscienza? Esiste l'anima? Siamo eterni o la morte segna la fine della nostra esistenza? Un saggio filosofico sulla metafisica della persona a partire dal problema degli universali, la questione dei particolari concreti, la persistenza delle entità nel tempo e il problema dell'identità. Tutte questioni che includono la domanda su cosa sia una persona e cosa garantisca la sua persistenza nel tempo. Il libro accende poi un faro sulle principali teorie relative all'identità personale, vale a dire: la visione biologica, la visione psicologica, la visione costituzionale, la visione ilemorfica e altre posizioni importanti nel dibattito contemporaneo.
Com’è possibile che il cristianesimo sia davvero una religione universale? Quali sono i processi e gli stili dell’evangelizzazione? In modo pionieristico e profetico, nell’immediato secondo dopoguerra, il teologo parigino Jean Daniélou traccia in questo saggio orizzonti e criteri che mantengono intatta la loro attualità. Incarnazione e redenzione, Pentecoste e Parusia, storia e mistero e altre tensioni generative che innervano la storia della salvezza vengono esplorate con il piglio dell’intellettuale e con l’ardore del missionario. Una raccolta di meditazioni nate all’interno dell’esperienza del Circolo san Giovanni Battista, di cui Daniélou fu instancabile animatore per decenni. L’affresco di una teologia della missione che già all’epoca delineava il nascente volto di un cristianesimo in India, in Cina, in dialogo con religioni e culture mondiali.
Jean Daniélou (1905-1974), cardinale francese, è stato tra i maggiori teologi del Novecento. Nel catalogo Morcelliana ricordiamo, di Daniélou, Il mistero dell’avvento, I Vangeli dell’infanzia, Saggio sul mistero della storia e, di G. Pasquale, Jean Daniélou.
Vi voglio bene è l'espressione di don Tonino che utilizzava in più occasioni e in circostanze diverse. Essa esprime il desiderio che ha animato la sua vita e la sua azione pastorale: guardare con simpatia alle persone e agli avvenimenti della storia, per testimoniare a tutti la gioia del vangelo. L'ordinazione episcopale di don Tonino Bello è un evento che segna una certa discontinuità con il periodo precedente. In realtà, la discontinuità è solo apparente. Vi è infatti una continuità sostanziale con il tempo del ministero sacerdotale che costituisce un tassello fondamentale per comprende il flusso vitale, culturale e pastorale di don Tonino. Sembra che don Tonino abbia parlato e agito solo negli undici anni di Molfetta e sia stato muto e inerte nei quarantasette anni. L'introduzione evidenzia la linea di continuità e di sviluppo che caratterizza la vita e il ministero pastorale di don Tonino, come sacerdote a Ugento e vescovo a Molfetta.