Il manuale ripercorre lo sviluppo della sacramentaria nel Medioevo in quattro parti: I: considerazioni sul nesso tra ecclesiologia e vita sacramentale; II: trattazione sui sacramenti nella manualistica, dalle scuole claustrali altomedievali all'avvento della Scolastica nelle Università; III: disamina dei processi che hanno portato ad una definizione di sacramento in genere, condivisa dalla maggioranza delle scuole teologiche, e alla distinzione tra sacramento e sacramentale. IV: presentazione delle tappe che hanno portato a definire il settenario sacramentale e trattazione dei singoli sette sacramenti secondo la distinzione che si impose a partire dal XII sec. tra sacramenti di necessità (battesimo, confermazione, penitenza, eucaristia, unzione degli infermi) e sacramenti di governo (ordine e matrimonio).
El teólogo suizo Hans Urs von Balthasar (1905-1988) fue un autor muy prolífico, con una obra tan vasta y de contenido tan amplio que no es fácil encontrar, ni en la producción del mismo Balthasar, ni en la literatura sobre él, un texto que exponga de una manera suficientemente completa y global a la par que sintético y accesible a los lectores que no conocen su obra las fuentes y la estructura cardinal de su pensamiento. Este libro quiere introducir al lector en el pensamiento teológico de von Balthasar a partir de su Trilogía (Gloria, Teodramática y Teológica), considerada su obra cumbre y que recoge en buena medida su producción anterior. Se trata de mostrar el talante general de su persona y su vida, exponer las líneas esenciales de su pensamiento teológico y ofrecer algunos criterios fundamentales para su lectura y comprensión.
A este volumen le seguirá un segundo (Hans Urs von Balthasar II. Aspectos centrales de su Trilogía), complementario aunque independiente, en el que, en un segundo nivel de profundidad, se expondrán las líneas teológicas centrales de la Trilogía, a fin de dar a conocer las principales aportaciones en las diversas áreas de la ciencia teológica de uno de los autores más relevantes del pensamiento católico del siglo XX.
«Nos encontramos ante una magnífica introducción al pensamiento balthasariano cuyo valor más significativo es otorgar una visión orgánica de toda la obra del pensador suizo» (Del prólogo de Ángel Cordovilla).
San Josemaría estuvo en México una sola vez, en 1970. Su intención era postrarse ante la Virgen de Guadalupe para pedir por la Iglesia, zarandeada ya por la agitación del posconcilio. El autor pudo convivir con él esas semanas, y nos ofrece ahora un relato cercano y profundamente humano de su personalidad.
Este viaje dejó una profunda huella en su alma. «Muchas veces ?afirmó en los años posteriores? me escapo con el deseo a la Villa de Guadalupe, me pongo delante de aquella Virgen morena, a decirle que la quiero tanto, tanto como sus mexicanos». Como dice Fernando Ocáriz en el prólogo, el autor «nos lleva a peregrinar con el deseo ante la Guadalupana y a revivir esos días junto al fundador del Opus Dei».
Desde siempre los cristianos acuden a la intercesión de los santos para obtener favores o protección ante dificultades u obstáculos. ¿Cómo surge la figura del «intercesor» en el Opus Dei? ¿Cuándo se eligió a cada uno de esos cinco santos de la Iglesia católica, que en su conjunto forman un grupo tan heterogéneo?
El fundador nombró intercesores a un papa italiano, que vivió a caballo entre los siglos XIX y XX; a un sacerdote secular francés del s. XIX; a un político inglés, padre de familia y bien conocido en la Inglaterra del s. XVI; a un obispo del Asia Menor que vivió entre los siglos III y IV; y a una terciaria dominica italiana del s. XIV.
Compuesto en una fecha crítica para la política romana occidental, hacia finales del siglo V, y siguiendo el modelo literario de Jerónimo de Estridón, el De viris illustribus de Genadio de Marsella es una fuente ineludible para los estudios patrísticos y teológicos. Este texto ha cirtculado asociado al homónimo de Jerónimo y ha gozado de una enorme difusión, como permite observar la tradición manuscrita. A lo largo de una serie de breves noticas acerca de la producción letrada de hombres de Iglesia, algunos célebres y otros solo conocidos a través de esta obra, Genadio pone de manifiesto su interés por el ethos monástico, así como sus preocupaciones dogmáticas, y se permite expresar simpatías y desagrados, que contribuyen a situarlo en el mapa doctrinal del mundo romano tardío.
Il Messaggio di papa Francesco per la 55a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali si rivolge a due diversi destinatari. Il richiamo a «consumare le suole delle scarpe» risuona come un appello etico ai professionisti della comunicazione, per una rinnovata consapevolezza delle proprie responsabilità e del proprio compito. Ma ogni credente viene chiamato a «venire e vedere», a distinguere la comunicazione in senso profondo dalla semplice interazione. Le riflessioni e gli strumenti presentati in questo volume mettono in campo suggestioni ed esperienze di condivisione, buone pratiche comunicative per accompagnare il territorio e per un uso pastorale del Messaggio. Papa Francesco «Vieni e vedi» (Gv 1,46) Comunicare incontrando le persone dove e come sono Vincenzo Corrado - Pier Cesare Rivoltella, Introduzione Commenti di: Vincenzo Corrado, Chiamati a nuove forme di prossimità Natasa Govekar, La sacralità dell'incontro Valentino Bulgarelli, Vieni e vedi Domenico Quirico, Non c'è giornalismo senza condivisione Unione cattolica stampa italiana, Grazie al coraggio di tanti giornalisti Ruggero Eugeni, Opportunità e insidie del Web Pier Cesare Rivoltella, Educare al senso critico nella società del codice Strumenti per l'uso pastorale del Messaggio di: Domenico Beneventi, Stefania Careddu, Alessandra Carenzio, Elisa Farinacci, Eleonora Mazzotti, Sergio Perugini, Marco Rondonotti.
"L'Etica di Romano Guardini rappresenta non solo una «sorta di sintesi» del suo pensiero, ma un grande affresco in cui troviamo rappresentata con rara chiarezza ed efficacia le dimensioni morali dell'esistenza e le grandi figure dell'etica filosofica e teologica. L'Etica è uno sguardo sulla vita concreta, in un costante confronto con i classici del pensiero occidentale, con la rivelazione cristiana e con la storia dell'Occidente sfociata nei totalitarismi e nel dominio della tecnica. È la vita concreta dell'uomo a suscitare l'attenzione e la riflessione di Guardini, che si accosta con discrezione alle realtà più profonde con la preoccupazione di chi è interessato più a comprendere che a giudicare. Scevra da moralismi così come da ogni tentazione semplificatrice, l'etica guardiniana ha il sapore di un invito a dare sempre nuova forma umana alla vita, nella tensione - spesso drammatica - tra la realtà oggettiva del bene e l'incancellabile richiamo della coscienza." (Michele Nicoletti e Silvano Zucal). Premessa di Franz Henrich.
"Noi non scriviamo, mi hanno chiesto di tenere un diario per F., però è una problematica mia... Nel diario avrei dovuto scrivere i momenti in cui F. è più aggressivo, scrivere che ha chiamato, ha fatto... mi diventa difficile... Può essere una crisi che dura anche mezz'ora, perché se ti prende ti fa male... Però finita la crisi, passata a lui deve passare a tutti per forza, se no altrimenti non vivi più, perché è una cosa che si ripete frequentemente, perché è una problematica che lui ha sempre avuto. Finito tutto questo... è ovvio che io non vado a scrivere F. ha fatto questo mentre lo fa perché è impossibile. Dovrei farlo la sera e riprendere un'altra volta, tutto questo mi fa male, perché io cerco di rimuoverlo. Allora cerco di non avere uno scritto, perché lo scritto io dovrei tenerlo su questa cosa qua. Allora ho preferito di no". La testimonianza di una mamma dice bene quanto sia complicato essere genitori di persone con disabilità. Ma anche quanto sia importante nel rapporto con i servizi riuscire a trovare uno spazio di comprensione reciproca. Questo libro parla di come abitare questa soglia tra luoghi, linguaggi, professionalità di chi lavora nei servizi, e sentimenti, modalità di comunicazione, spazi delle famiglie. E lo fa attraverso una ricerca durata alcuni anni con tantissime famiglie e operatori. Si sono volute mettere in luce diverse rappresentazioni dei servizi e del lavoro che lì si realizza; della disabilità e del modo in cui ci si relaziona con la dimensione temporale; della famiglia e della relazione con il mondo della cura. È un testo che vuole rivolgersi sia a professionisti sia a familiari. I primi interessati ad approfondire un punto di vista sul lavoro sulla soglia dei centri. Gli altri, i familiari, per le rappresentazioni contenute vicine al mondo di chi è genitore o fratello di persone con disabilità e per la possibilità di riconoscersi nelle testimonianze raccolte nel libro.
È possibile trasformare il mondo per renderlo più conforme al disegno di Dio? Secondo l'autore è questa la specifica missione dei cristiani di ogni tempo, alle prese con il quotidiano della vita professionale e familiare. È un progetto apostolico appassionante che i credenti possono realizzare, con l'aiuto della grazia, «per rimettere insieme ciò che abbiamo rotto con il peccato, per contribuire a costruire il regno di Dio, un regno di verità e di vita, di santità e di giustizia, di amore e di pace. A tutto questo il Signore ci chiama». Anche e tanto più nel presente, in cui la negazione di Dio e di valori universali coincide con l'affermazione dell'individualismo, dell'edonismo e del relativismo. Come spiega questo libro, non si può cambiare qualcosa che non si ama. Le attuali sfide culturali richiedono in primo luogo uno sguardo d'amore e di speranza: un approccio positivo, capace di comprendere e decodificare la realtà con quello stile che matura nella preghiera e nella vita sacramentale.
Che profilo deve avere un giudice come Dio comanda? Un tecnico raffinato? Un creatore della norma?
La risposta si chiama Rosario Livatino. Il 21 settembre 1990, quando è stato assassinato aveva 38 anni, lavorava come magistrato ad Agrigento.
Il suo profilo è antitetico a quello di un magistrato di “sistema. Si è sempre mostrato convinto che compito del giudice non sia inventare la norma, bensì applicarla, secondo competenza e coscienza.
Coscienza che ha posto S.T.D., Sub tutela Dei: è il primo magistrato in epoca moderna a essere beatificato (pag. 128)
Gli autori:
Alfredo Mantovano
Consigliere della Suprema Corte di Cassazione,
vicepresidente del Centro studi Rosario Livatino
Domenico Airoma
Procuratore della Repubblica di Avellino,
vicepresidente del Centro studi Rosario Livatino
Mauro Ronco
Professore emerito di diritto penale,
presidente del Centro studi Rosario Livatino
Maria è il più straordinario modello di aderenza alla vita di Gesù. In lei si è formata la carne di Cristo, e con lei nel corso della vita nascosta a Nazaret, è cresciuta la sua mentalità e coscienza vocazionale. Maria è stata la maestra del Maestro insieme a Giuseppe: gli ha insegnato a vivere nel mondo, a rivolgersi al Dio dei padri con i salmi, ad aspettare e riverire il sabato nell'intimità della liturgia familiare. L'umiltà e la mitezza di Gesù sono le caratteristiche che più rivelano in lui la dipendenza dall'educazione ricevuta dai genitori. In questo libro tenteremo di cogliere l'esperienza di Maria anzitutto nel suo profondo legame con lo Spirito e la Chiesa.