Chi non conosce Pinocchio e le sue avventure? Quando e da chi uno le ha conosciute? Difficile la risposta. Pinocchio fa parte della memoria di tutti. Poche cose sono così radicate nella cultura popolare del nostro come di altri paesi. Ma questo significa che nel rimettersi a leggere, a capire le avventure di Pinocchio, si possono capire le esigenze più profonde di quella umanità che le ha fatte proprie. Le esigenze dell'uomo sono la grande strada per comprendere il suo senso della vita, il suo senso religioso. Questo spiega la nascita di un libro di teologia che, capitolo per capitolo, segue le avventure di Pinocchio. La differenza tra burattino e figlio, nolenti o volenti, resta la sintesi del dramma dell'uomo contemporaneo.
L’Oriente racchiude in sé antichissime tradizioni apostoliche che rappresentano una componente essenziale della Chiesa ed esprimono una teologia diversa da quella elaborata in Occidente, soprattutto nel secondo millennio del cristianesimo.
La connotazione di «orientale» ed «occidentale» (o ‒ se si preferisce ‒ di «greca» e «latina») ha assunto anche una dimensione dogmatica solo con la separazione giuridico-canonica tra Roma e Costantinopoli, dapprima parziale e progressiva, poi totale e definitiva nel 1054.
Se in passato si parlava di Chiese e teologia orientale riferendosi quasi unicamente a quelle Chiese bizantine, slave, greco-ortodosse del Medio Oriente e russa, oggi si tende ad allargare la visione fino a includere tutte le Chiese dell’Oriente originario, comprese le antico-orientali, l’assira e la variegata gamma dei «Cristiani di San Tommaso» nel Sud-India, di tradizione siriaca.
Questo volume propone un panorama descrittivo e una classificazione alfabetica delle Chiese orientali e si sofferma sulla teologia – con un approfondimento sulla teologia trinitaria e la questione del Filioque – l’ecclesiologia, la mariologia, la liturgia, la sacramentaria e le icone.
Breve trattato sullo Spirito Santo; un testo sintetico, accessibile, ma di grande spessore teologico.
In questo volume, l’autore presenta il pensiero di Enrico Castelli (1900-1977), che ha suggerito negli anni Sessanta e Settanta una filosofia cristiana dell’esistenza attraverso una forma sintetica e asistematica.
Un testo di patristica per far avanzare il Regno di Dio nel mondo e nel cuore di ogni uomo. Introduz. P. Francesco Sciullo. Dove ho meglio conosciuto Vincenzo Brosco, è sato al di quà" delle "sbarre", tra i fratelli privati della libertà, nel carcere napoletano di Poggioreale. In quel luogo la Parola di Dio arrivava a tutti. La pecorella smarrita si sentiva immediatamente trasportata sulle spalle del Buon Pastore anche se all'allegria del Padre misericordioso e del figliuol prodigo si alternavano drammi e tragedie, quasi ogni giorno."
Corporeo, processuale e originariamente emotivo, il Sé delle neuroscienze dà da pensare. Esposto al mondo, si ritrova estremamente vulnerabile, ma anche aperto alle promesse di felicità racchiuse nella storia. L'eco delle neuroscienze si espande sempre di più: raccontando di un Sé in divenire tra memoria e desiderio, quella voce raggiunge ogni teologia che voglia immaginare il percorso di risveglio della creatura nuova in una forma che sia all'altezza del presente.
Attraverso il commento a Gaudium et spes 22 da diversi punti di vista, l'autore evidenzia come il testo vada considerato nella sua interezza, per offrire nuovi spunti alla teologia morale dopo quelli già constatati nell'elaborazione teologica dei principali documenti del Magistero riguardanti la morale fino a Dignitas personae 7, che ne è la "trasposizione" nell'ambito della bioetica. In questo percorso GS 22 suggerisce una analogia filii (analogia del figlio) in quanto Cristo, il Figlio, e i cristiani, figli di Dio, svelano all'uomo stesso i suoi tratti filiali. Questi tre modi diversi di essere figli dello stesso Dio Padre costituiscono, grazie all'azione dello Spirito, una analogia filii discendente: non dall'humanum al divinum, ma dal divinum all'humanum, passando per il christianum. Infine un surplus è compreso nei testi biblici che strutturano GS 22 (Gv 1, Rm 8, Col 1), collegando così la sapienza filiale con alcuni concetti significativi in bioetica (figlio, corpo, vita, immagine). L'esperienza dello scienziato Shinya Yamanaka, premio Nobel 2012 per la Medicina, mostra come la dinamica teologico-sapienziale della analogia filii discendente abbia una portata razionale eticamente convincente per il rispetto della dignità di ogni uomo.
Un libro su Maria, un viaggio alle radici della nostra fede, attingendo alle fonti della Sacra Scrittura, della liturgia, della teologia, della storia, del magistero della Chiesa, come anche della tradizione e dei testimoni dell'esperienza cristiana. Donato Petti, Fratello delle Scuole Cristiane, ha messo insieme, in questo suo lavoro, tutti gli elementi per una «summa mariologica» che ci introduce, in modo del tutto originale, nella pienezza di vita della Madre di Dio.
Come dice Silvano Maggiani nella Prefazione, la ricerca dottorale di José Pereira Silva (Dom Jeronimo) si colloca nella scia de "Lo Spirito della Liturgia", "La formazione liturgica" e "I Santi Segni", di Romano Guardini, volti a far comprendere il mondo liturgico. L'autore prende in esame in particolare la funzione dell'apparato orale nella Liturgia, cogliendo la "delicatezza" del verbale e del non verbale nell'azione liturgica che nasce dal celebrare e dalla capacità di comprendere la ricchezza contenuta nell'azione, nei riti e nelle parole e la sua possibilità di far pensare. Agire e riflettere costituiscono la base della ricerca di Pereira Silva.
Il dibattito sul tema della conciliazione tra fede e ragione è sempre stato particolarmente vivo, soprattutto nel periodo medievale, quando l'intelligibilità della fede rappresentava una vera e propria sfida per l'epistemologia teologica e filosofica. Una voce autorevole è stata quella di Bonaventura da Bagnoregio, che si espresse sulla questione dell'intellectus fidei offrendo riflessioni di estremo interesse, capaci di interrogare e di confrontarsi anche con gli autori più moderni. Marco Arosio esamina e discute le interpretazioni che la storiografia filosofica del XX secolo ha dedicato al pensiero e all'opera di san Bonaventura. Il volume fornisce una panoramica ampia e dettagliata del dibattito novecentesco e offre una rilettura originale del pensiero bonaventuriano.
DIZIONARIO ELEMENTARE DEL PENSIERO PERICOLOSO
curato da Gianpaolo Barra, Mario A. Iannaccone, Marco Respinti
200 personaggi (Augias, Bianchi, Blavatsky, Bloy, Bonino, Cacciari, Camara, Carducci, Cartesio, Darwin, Dossetti, Eco, Einstein, Fellini, Fo, Gandhi, Garibaldi, Guevara, Hegel, Heidegger, Kant, Kasper, Leopardi, Lutero, Mancuso, Martini, Odifreddi, Pannella, Rahner, Turoldo, Vattimo)
30 autori (F. Agnoli, R. Cammilleri, R. Cascioli, C. Crescimanno, A. Livi, G. Carbone, G. Cavalcoli, R. Coggi, E. Gotti Tedeschi, R. Marchesini, A. Morselli, A. Pellicciari, E. Pennetta. R. Puccetti, T. Scandroglio, R. Timossi,…)
700 pagine. Come rispondere a errori, imprecisioni, luoghi comuni, falsità e eresie propugnate da atei, laicisti, agnostici e credenti confusi