Il libro è un racconto, un breve romanzo, un ottimo sussidio per la riflessione personale sui valori umani e cristiani, che con fatica tentano di farsi strada nel cuore di ogni persona.
Il volume è una guida approfondita alla conoscenza e alla pratica delle scritture digitali, intese in una accezione molto ampia. Si parla di web writing e della nuova tipografia del testo online; della forma del testo nell'accezione linguistica; di digitai stories e della combinazione virtuosa di parole, immagini, suoni; di video digitale e di questioni legate all'uso e riuso dei contenuti, di copyright e proprietà intellettuale. Si indagano anche gli aspetti sociali della nuova testualità: dalle scritture collaborative fino alle modalità di costruzione della reputazione sul Web. Si affronta il tema delle scritture automatizzate e di quelle "aumentate", delle nuove idee di editoria e di pubblicazione. L'intento è quello di sollecitare in chi utilizzerà queste pagine per il lavoro o lo studio il desiderio di approfondire le problematiche aperte per costruire, insieme, una nuova grammatica del testo digitale. Risorse online e approfondimenti sono disponibili presso il sito csl.unifi.it/ pubblicazioni/digital-writing-anichini.
Il presente volume contiene uno studio storico-agiografico sulla Passio Alexandri, Eventii et Theoduli, martiri romani sepolti al settimo miglio della via Nomentana. Il testo, come tutte le passiones simili, costituisce uno dei prodotti più vivi della comunità cristiana antica e un veicolo privilegiato di contenuti specifici, quali il tema dell'autorità vicaria, le catene di S. Pietro e la dottrina sul papato, la città di Roma come percorso culturale, i discorsi catechetici. La prima parte offre un'analisi particolareggiata delle fonti attestanti la presenza dei tre martiri, in particolare Martirologia, Itineraria e Liber Pontificalis. Ci si sofferma quindi sulle coordinate agiografiche, rappresentate dal dies natalis e dal luogo della sepoltura. Il secondo capitolo è dedicato all'analisi del testo con il suo carattere leggendario, i protagonisti, l'autore e la datazione, l'occasione e la finalità. Il terzo e il quarto capitolo contengono lo studio sulla tradizione manoscritta e l'edizione critica del testo, seguita da una traduzione italiana commentata.
In questo libro Anselm Grün invita con grande semplicità e sapienza a sperimentare in modo nuovo la parola, il silenzio, l'ascolto, per giungere finalmente a "essere dialogo".
Una tredicina per chiedere l’intercessione del santo più amato, meditando sulle beatitudini pronunciate da Gesù e incarnate da sant’Antonio. Un sussidio agile e intenso per pregare con le parole di Antonio, e riflettere con la meditazione di papa Francesco sulle beatitudini.
Destinatari
Devoti di sant'Antonio.
Autore
CARLO VECCHIATO ofm, nato a Fiumicello di Campodarsego (1944), ordinato sarcedote nel marzo 1970, è stato segretario generale e procuratore dell'Ordine fino al 2007. Attualmente risiede presso il Convento dei santuari antoniani di Camposampiero.
"Versato per voi e 'per molti'", non 'per tutti': questa potrebbe essere in futuro la formula italiana delle parole istitutive pronunciate sul calice. Questa, infatti, è la perentoria richiesta vaticana. E lo è pur fra disagi e dure contrarietà, lo è pur riconoscendo apertamente l'ortodossia della traduzione 'per tutti' fino ad oggi in vigore. Ma a che vantaggio obbligare i fedeli ad applicare mentalmente al termine 'molti' un senso semitizzante in contrasto con l'uso comune? Non sarebbe stato meglio, a questo punto, tenersi il latino, anziché costruirsi un italiano liturgico artificioso, da tradurre mentalmente nell'italiano reale?
Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra? Gesù sembra avere dubbi. La fede è in pericolo, oggi come sempre, oggi più di sempre; così pare. Per ragioni diverse. Ci sono le ragioni legate alla fine civile della religione; nonostante poche voci in contrario, la fede ha bisogno di religione; si edifica sul timor di Dio, su una percezione atmosferica del fiato di Dio sul nostro collo. Tale percezione precede ogni credenza e la rende possibile. Delle minacce alla fede che vengono dalla cultura secolare del nostro tempo si occupa la terza parte del saggio. Ci sono ragioni connesse alla rappresentazione scadente della fede dei secoli passati; essa ha nutrito un irreale conflitto tra fede e ragione. Alla ritrattazione di tale questione è dedicata la seconda parte del saggio; la fede, lungi da contrapporsi alla conoscenza, la genera. Per capire questo occorre però cambiare le nostre immagini di conoscenza. Per capire che cosa sia fede, occorre soprattutto interrogare il testo biblico, leggendolo con gli occhi fissi sulla vita e non sul testo. È quel che viene fatto nella prima parte. Il saggio diventa in tal modo una specie di mappa per la ricognizione di tutti i dubbi che oggi insidiano la fede.
Chi è il dirigente sportivo? Quali sono i suoi compiti? Che ruolo ha all'interno della società? Un manuale pratico per svolgere nel miglior modo possibile questo delicato compito, con tante schede operative, suggerimenti e indicazioni per affrontare tutte le questioni organizzative, gestionali, educative in cui ci si potrebbe imbattere durante il proprio mandato.
In un mondo dove troppi crimini sono commessi nel nome della fede, culture e religioni differenti possono coesistere pacificamente? Quali i fondamenti del dialogo e le finalità dell’incontro tra religioni? Con sapienza e passione risponde a tali interrogativi il patriarca ecumenico, forte dell’esperienza del suo ministero di unità. Mai come oggi si registra un bisogno urgente di guide spirituali capaci di coinvolgersi nelle questioni di questo mondo.
Bartholomeos I (1940), dal 1991 arcivescovo di Costantinopoli e patriarca ecumenico, ha caratterizzato il suo ministero con un appassionato impegno per l’unità dei cristiani, la salvaguardia del creato e la ricerca della pace. Presso le nostre edizioni ha pubblicato Gloria a Dio per ogni cosa (2001) e il recente Incontro al mistero (2013).