L'esperienza mistica femminile del nostro tempo è in grado di parlare a tutti coloro che sono alla ricerca di una forma libera di spiritualità. Il testo vuole rendere accessibili alcuni "guadagni" di queste esperienze, vera e propria sapienza. L'Autrice avvicina Simone Weil, Etty Hillesum, Madeleine Delbrêl, Adrienne von Speyr, Cristina Campo, Antonella Lumini, donne di questo tempo, un tempo di miseria simbolica e di povertà spirituale, segnato dallo sradicamento, dalla morte di Dio e dalla perdita irreversibile di una civiltà religiosa, ma proprio per questo particolarmente bisognoso delle perle della sapienza mistica. Da queste donne una forte esortazione: vivere nel presente con pienezza, apprezzandone ogni momento, disposte a coltivare il bene in un mondo ferito dalla violenza, a stare con coraggio in presenza del male senza farsene schiacciare. Prefazione di Antonietta Potente.
Un breve, ma intenso corso di vita spirituale, per una comunicazione diretta, semplice, accessibile a tutti intorno alla Persona dello Spirito Santo.
La necessità e l’urgenza di una sana direzione spirituale sono oggi messe in risalto da autorevoli interventi del Magistero, da numerose pubblicazioni e dalla persistente richiesta di illuminazione e di chiarificazione del tema da parte di varie componenti del Popolo di Dio. Il presente studio vuole offrire un contributo specifico alla riflessione in atto, prendendo le mosse da studi condotti per lezioni, conferenze e corsi, e, ancor più, dalla riflessione sull’esperienza di direzione spirituale fatta e ricevuta. Il lettore è condotto a rileggere la direzione spirituale soprattutto alla luce del discernimento spirituale, come «momento forte» per apprenderla ed esercitarla meglio. Questa quarta edizione si presenta arricchita per più di un quinto dell’opera: le novità riguardano non solo temi inediti, ma anche precisazioni e puntualizzazioni di contenuti già precedentemente trattati.
P. Maurizio Costa, nato a Genova nel 1937, è entrato nelle Compagnia di Gesù nel 1955; ha conseguito il dottorato in teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana. Dopo l’Ordinazione (Chieri, 1965) ha esercitato il ministero prevalentemente nel campo della Pastorale (Esercizi Spirituali, Direzione Spirituale, animazione di gruppi, ecc…) e in quello dell’insegnamento. A Roma, all’Università Gregoriana, è stato direttore del Centro Interdisciplinare per la formazione dei Formatori nei Seminari (CIFS) e professore di spiritualità. Attualmente risiede a Milano presso il Collegio Leone XIII con compiti prevalentemente pastorali. Tra le principali pubblicazioni: Legge Religiosa e Discernimento Spirituale, Brescia 1973; Voce tra due silenzi: La preghiera cristiana, Bologna 1998; Tra identità e formazione: la spiritualità sacerdotale, Roma 2003 e vari articoli soprattutto sulla spiritualità degli Esercizi Spirituali e della Compagnia di Gesù, sul Discernimento spirituale, e su problemi del sacerdozio e della vita consacrata. Inoltre ha curato un Commento all’Autobiografia di S. Ignazio di Loyola, Roma 1994.
Una riflessione che parla d'amore. La vita monastica è circondata dalla preghiera e immersa in un continuo ambiente orante. L'autore iscrive questo dato all'interno di un contesto sponsale. Il testo affronta, infatti, il tema di una Chiesa orante e consapevole della propria povertà, che si apre al bisogno degli innamorati.
Gli angeli sono protagonisti a San Damiano: circondano la Madonna ad ogni apparizione, spesso san Michele è presente accanto a lei e molte volte è lui in persona a dare i messaggi.
In quest’opera don Marcello Stanzione si concentra proprio su queste manifestazioni angeliche, analizzandole con un approfondito commento teologico.
Gli angeli sono protagonisti a San Damiano: circondano la Madonna ad ogni apparizione, spesso san Michele è presente accanto a lei e molte volte è lui in persona a dare i messaggi.
In quest’opera don Marcello Stanzione si concentra proprio su queste manifestazioni angeliche, analizzandole con un approfondito commento teologico.
Meditare serve? È davvero utile in tempi di efficienza, velocità, produttività? In tempo di crisi - quale il nostro - meditare è necessario. Questa l'idea di fondo che l'autore sostiene con forza. Meditare è tornare alla propria origine, a ciò che siamo, alla nostra autentica natura. Meditando facciamo esperienza della matrice, al di là del nostro ego. E allora, come fosse un prezioso vademecum, il lettore viene accompagnato in un cammino di scoperta della meditazione come arte della resa, come attesa senza oggetto, imparando a rimanere aperti a ciò che può giungere e non a ciò che si è previsto, desiderato, chiesto. Meditazione diventa allora l'esperienza mistica del distacco da sé, dalle attese, dai desideri, ma soprattutto da Dio. Dall'immagine di un Dio fatto a propria immagine e somiglianza. Nel libro l'autore offre anche indicazioni pratiche per la postura, il respiro, la gestione dei pensieri e delle distrazioni, e in appendice alcuni brani da valorizzare nella conduzione di momenti di meditazione.
Questo tempo, definito di postmodernità o di tarda modernità, è certamente di transizione per l'uomo. Le bussole di un nuovo umanesimo sono la paternità di Dio e la fraternità tra gli uomini, secondo uno stile cristiano. L'insegnamento di papa Francesco nella Fratelli Tutti diventa così una proposta valida per il futuro di ciascuno di noi. Il testo riflette sulla natura dell'uomo, sulla sua apertura al trascendente, e soprattutto intende evidenziare che il messaggio cristiano è possibile e realizzabile.
I "Fioretti" sono una raccolta di cinquantatré episodi della vita di san Francesco e dei suoi compagni, redatti da un autore toscano rimasto anonimo, nella lingua volgare del tempo, tra il 1370 e il 1390. Egli ha usato come fonte una serie di miracoli ed esempi del Santo, composta una cinquantina di anni prima in lingua latina dal frate marchigiano Ugolino di Monte Santa Maria. Al corpo dei "Fioretti" sono solitamente accomunate le cinque "Considerazioni" sulle stimmate del Poverello, scritte dallo stesso autore toscano dei "Fioretti", che ha utilizzato come fonti le biografie del Celano e di san Bonaventura da Bagnoregio. I "Fioretti" e le "Considerazioni" ci presentano lo spirito, candido e poetico, del francescanesimo.
Cosa fare della nostra libertà? Come ricercarla, come nutrirla, come liberarla da ciò che la opprime? Questo libro è un percorso meditato e inaspettato, che attinge a piene mani dall'episodio evangelico di Maria Maddalena, donna liberata dalla possessione di sette demoni, e interroga il bisogno di libertà presente in ciascuno di noi. Attraverso riflessioni e semplici esercizi, capaci di interrogare l'esperienza quotidiana di ciascuno, l'autore aiuta a distinguere la libertà "malata" da quella "sana", arrivando a prevenire l'illusione di una libertà assoluta e la paura delle responsabilità che l'essere liberi porta con sé. Una sollecitazione preziosa, perché riappropriarsi della propria libertà significa prendere in mano, davvero, ciò che siamo nel profondo.
Ogni cosa intorno a noi richiede energia. Dobbiamo agire, scegliere, produrre, consumare, e non è una sorpresa se sempre più spesso ci scopriamo come svuotati, incapaci di far fronte alle mille esigenze che la vita propone. Questo libro vuole offrire una risposta meditata alla nostra inesauribile ricerca di energia, e lo fa in modo inaspettato, indirizzando la propria attenzione al tempo del riposo. Riguardo a questo gli insegnamenti di Gesù sono decisi, controcorrente, stimolanti. Ed è proprio dal riposo, dal Sabato, e dal significato che questo può assumere, che scopriremo la possibilità di offrire un senso profondo alla nostra attività, un significato che le donerà, come una fonte copiosa, nuova energia.