Il coraggio di sognare è la virtù degli inizi, che ci è diventata gioiosamente familiare da quando Francesco, al balcone di San Pietro, il 13 marzo 2013, si inchinò davanti alla folla e ne chiese la benedizione: non si era mai visto questo capovolgimento di ruoli.
Da lì ha iniziato a soffiare sulla comunità credente un’aria di primavera. Dal nome scelto e dal primo gesto è cominciata la riforma della Chiesa, un sogno cui tutti possiamo partecipare, seguendo i sentieri tracciati da alcune parole chiave, innovative, seminate nei testi di Francesco: creatività, originalità, pazienza e tenerezza.
Partendo da queste quattro parole Ermes Ronchi, con la profondità e il linguaggio evocativo che lo caratterizzano, racconta la visione del cristianesimo di papa Francesco facendo capire come, nel fazzoletto di terra che abita, ognuno di noi può essere il racconto della combattiva tenerezza di Dio.
Trentun preghiere a Maria: invocazioni della tradizione cristiana scritte da papi, santi, cristiani noti e ignoti. Per ogni giorno del mese di maggio una lode alla Vergine Maria, una supplica alla Madre celeste per accogliere la volontà di Dio nel nostro vivere quotidiano. A corredo di ogni preghiera una suggestiva immagine mariana custodita all'interno del complesso museale della Basilica del Santo di Padova.
L’Autore intende riscoprire il senso dell’ordine degli sposi per la Chiesa di oggi e, per la prima volta, proporre una sintesi organica del rapporto tra ordine sacro e matrimonio per la nuova evangelizzazione. Il presente studio elabora una riflessione sistematica che integra gli apporti del Concilio Vaticano II, del Catechismo della Chiesa Cattolica e della Conferenza Episcopale Italiana, fino all’Amoris laetitia.
Senza sposi non c’è Chiesa. Essi non solo sono “nella” Chiesa, ma “sono” Chiesa per la loro parte, così come l’ordo coniugatorum costituisce una componente imprescindibile della sua identità e della sua missione.
La Confutazione di alcune dottrine aristoteliche è opera in lingua greca falsamente attribuita dalla tradizione manoscritta all'apologista Giustino, la cui redazione può probabilmente essere datata tra il IV e il V secolo. L'opera si inserisce nella tradizione del pensiero cristiano antico che, a partire dalla convinzione che L'attività creatrice di Dio si collochi ab initio temporis, individua in Aristotele, sostenitore della dottrina dell'eternità del cosmo e del tempo, uno dei bersagli privilegiati della sua polemica. In questo contesto l'atteggiamento dell'anonimo autore della Confutatio appare tuttavia singolare: per difendere la creazione dal nulla egli si confronta in modo diretto - caso quasi unico all'interno della Patristica - con il testo aristotelico della Fisica e del trattato De caelo, confutandone le dottrine con argomentazioni di carattere esclusivamente filosofico ed evitando il richiamo al testo biblico quale strumento probatorio.
Un sussidio per sostenere percorsi di pastorale familiare, a partire da Maria di Nazaret, prima e perfetta discepola di Cristo. Al cammino delle coppie di sposi e delle famiglie, Maria suggerisce, motivazioni e modalità per una fedeltà gioiosa alla loro vocazione-missione nella Chiesa e nella società.
Il testo offre spunti per la formazione, la preghiera, il confronto. Dopo una breve presentazione degli elementi mariani di Amoris laetitia, seguono due lectio su brani del Vangelo, incentrati sulla figura di Giuseppe in rapporto a Gesù e a Maria, e sulle Nozze di Cana; e ancora, suggerimenti per valorizzare le celebrazioni liturgiche e la preghiera del rosario; in ne, sono indicate piste di lavoro per incontri di coppie e di famiglie.
Il testo è un simpatico strumento di preghiera da dare in mano ai bambini perché scoprano il Rosario e imparino a pregare, lasciandosi accompagnare da Maria, mamma di Gesù e di tutti noi.
Tutti i misteri del Rosario sono stati illustrati e riproposti ai ragazzi in modo creativo e originale, per suscitare da parte loro un maggiore coinvolgimento.
Al mistero viene collegato un brano biblico, una breve riflessione, un simbolo, un atteggiamento da vivere e una preghiera. Questo fa sì che possa essere sia un libro regalo sia uno strumento di pastorale valorizzato dai catechisti durante delle possibili catechesi mariane, da proporre ai bambini in momenti particolari dell’anno liturgico.
Il caffè può piacere o no: è innegabile, un po’ come guardare dentro di sé. Il caffè può essere amaro, dolce, con o senza correzione, proprio come la vita. La nuova proposta di don Marco presenta, con uno stile fresco e accattivante, alcuni coffee break del tutto particolari: il sorriso di un bambino, la forza di un adolescente malato, la freschezza di un giovane entusiasta, il profumo di una casa accogliente che ridimensionano ed educano la fatica sacerdotale e pastorale. Sono pagine che nascono dalla vita relazionale di un prete, ma non vogliono fermarsi a lui. Parlano del suo modo di amare e di lasciarsi incontrare dalle persone – bambini, giovani e adulti – ma vuole anche andare «oltre». Vuole porre, semplicemente, la questione dell’autenticità, dell’essere se stessi tra quotidianità e Vangelo. Pagine di vita brevi, intense, da gustare proprio come un caffè.
San Giovanni Eudes (1601-1680), sacerdote francese nato in Normandia, fondò la Congregazione di Gesù e Maria per la formazione dei sacerdoti e quella delle monache di Nostra Signora della Carità al servizio delle donne ai margini della società, accanto a una società di laici. Diede grande impulso alla devozione verso i Sacri Cuori di Gesù e di Maria, espressione della misericordia di Dio. Fu proclamato beato nel 1909 e santo nel 1925.
Il testo, tradotto dal francese, è divulgativo ed è composto da due parti.
Una parte biografica, che presenta il santo come ‘discepolo missionario’, spinto dal desiderio di trasmettere a tutti la ricchezza di una vita cristiana autentica.
Una parte spirituale, che evidenzia i temi del suo insegnamento pastorale, sorprendentemente vicino al Vaticano II: ad esempio la centralità del battesimo, l’appello alla santità, il ruolo dei laici nella Chiesa.
Cuore pulsante dell'etica biblica, il comandamento dell'amore del prossimo sta al centro del Nuovo Testamento ed è al cuore del messaggio cristiano: se infatti affonda le radici nell'Antico Testamento e nel giudaismo, con Gesù è diventato la parola-chiave della morale cristiana. Cristo, la cui etica si fonda essenzialmente sull'annuncio di Dio come Padre amorevole, ha rideterminato l'idea del "prossimo" (chi è il mio prossimo e perché l'amore va rivolto proprio a costui?) così come la pratica concreta dell'amore (che cos'è l'amore del prossimo e come si manifesta? chi lo esige? a chi è rivolto questo comandamento? come si rapporta l'amore del prossimo con l'amore di Dio e con l'amore di se stessi? che valore ha?). E l'eco del comandamento dell'amore, che per Gesù include sempre anche l'amore dei nemici, dal cristianesimo delle origini continua a risuonare con forza fino ai giorni nostri. In questo libro viene ricostruito il profilo dell'etica neotestamentaria e ne vengono ridiscusse le posizioni qualificanti, andando oltre i dati più naturali e scontati, e confrontandosi coraggiosamente con le obiezioni e le riserve più critiche. Non da ultimo, si intende riscoprire quali implicazioni e quale forza di orientamento - sul piano psicologico, su quello sociale e politico, su quello squisitamente teologico - derivino oggi per noi dal comandamento dell'amore. Un testo indispensabile per riscoprire su solide basi l'amore del prossimo, fulcro dell'etica cristiana.
Come faccio a pregare? In che modo posso imparare a farlo? Molti hanno perduto il senso della preghiera, e tuttavia in fondo continuano a desiderare di saper pregare. Pregare significa entrare in contatto con il mistero di Dio, dischiudere l’animo a Colui che sta al di là del nostro mondo. Servono fiducia e apertura, ma anche silenzio, capacità di esprimersi ed esercizio.
Seguendo l’esempio di Gesù, in queste pagine Anselm Grün ci indica vari modi per pregare, mostrando diverse possibilità di trovare se stessi con la preghiera, di stabilire un contatto armonioso tra cielo e terra, fino a incontrare Dio nella propria anima.
Tanti sono i segni di Dio nel mondo e nella storia. Ma fra tutti spiccano quei segni che sono il papà e la mamma: da loro l’essere umano riceve – insieme ai fratelli, agli amici e ai compagni – non soltanto la vita, ma anche la parola, l’amore e un compito. I genitori sono il segno più pro- fondo di Dio.
Per gli ebrei è Yhwh (“Io sono colui che sono”), ma non si osa pronun- ciarne il nome. Per i cristiani lo si deve chiamare Padre (abbà) – ed è anche madre (immà in aramaico, la lingua di Gesù) – perché lo stesso Gesù ha insegnato a pronunciare così il suo nome. Questo libro racconta allora la storia e il significato del Dio della Bibbia, dando particolare risalto ai nomi con cui è stato invocato, quale Padre del Signore nostro Gesù Cristo, ma pure – rivoluzionando certi presupposti radicati nelle tradizio- ni religiose dell’umanità – nei suoi tratti, a ettivi e materni, di tenerezza.
«L’esperienza di Dio come Padre-madre è inseparabile dal percorso di vita concreto e quotidiano di Gesù. Lui si è a dato a Dio Padre-madre: ha vissuto quella forma, in dialogo con la tradizione del suo popolo e il suo ambiente, ma soprattutto vivendo in modo trasparente davanti al Dio che è Padre-madre».
Un percorso di approfondimento alla scoperta del Credo, del Padre Nostro e dei Dieci Comandamenti, per una preghiera più consapevole.