Molte persone si sentono come in una palude. Impantanate in una situazione sentimentale, professionale, emotiva, esistenziale... Si sentono infelici, insoddisfatte, non si vanno bene. Per uscire evocano cause, compiono sforzi, si affannano alla ricerca di appigli razionali. Ma così non fanno che peggiorare le cose. L'unico modo che abbiamo di uscire da una situazione che non ci piace è affidarci alla magia, riconnetterci col nostro lato sottile, col divino, con la fiaba, col sogno, liberandoci dalla dittatura delle cause. Recuperare una parte antica che abbiamo dimenticato. Tutti i nostri disagi sono legati a essa. La sola via d'uscita passa da lì. "Abbiamo coperto di polvere, strati su strati, la nostra essenza, al punto che non la vediamo più e finiamo per pensare che non esista neppure. Senza la visione cosmica del pensiero magico siamo maledettamente soli, chiusi nel nostro Io, nei nostri pensieri. La nevrosi, con le sue ansie, le paure, le angosce, è il canto, l'ultimo canto dell'anima che cerca di spazzare via la gabbia in cui ci siamo rinchiusi. La soluzione è ricordarsi che siamo abitati da un sapere misterioso, che agisce tra gli spazi più profondi dell'inconscio. Qualsiasi cosa accada, qualsiasi problema ci turbi, c'è un fondamento nascosto che sta sviluppando la nostra identità più profonda. Solo dentro di lei abitano saperi che ci fanno uscire dalle situazioni più difficili.".
Due amici, un prete cattolico, Rocco D’Ambrosio, e un giornalista agnostico, Riccardo Cristiano, si scrivono scambiandosi le loro impressioni sull’enciclica Fratelli tutti di papa Francesco. È un dialogo serrato e sincero in cui, esprimendo dubbi e apprezzamenti e restituendo la propria formazione e storia personale, i due autori affrontano i temi della lettera apostolica: il significato della fratellanza oggi, il pluralismo, la funzione sociale della proprietà, il globalismo e il localismo, l’economia che crea scarti e ingiustizie, la politica e il populismo, il ruolo delle religioni, l’uso corretto e costruttivo dei mezzi di comunicazione sociale e il “grande tema” del lavoro. Un dialogo a 360 gradi: come suggerisce lo stesso papa Francesco, «il futuro non è monocromatico».
RICCARDO CRISTIANO
Giornalista e vaticanista, dopo essersi occupato a lungo di politica estera ha lavorato al Giornale Radio Rai coordinando l’informazione religiosa. Collabora con «La Stampa», «Reset», «Formiche». Si occupa di dialogo interreligioso ed è presidente dell’Associazione giornalisti amici di padre Dall’Oglio. Ha pubblicato: Tra lo scià e Khomeini (2015); Paolo Dall’Oglio. La profezia messa a tacere (2017); con Castelvecchi, tra gli altri, Siria. L’ultimo genocidio (2017) e Bergoglio o barbarie (2020).
ROCCO D’AMBROSIO
Ordinario di Filosofia Politica presso la facoltà di Filosofia della Pontificia Università Gregoriana a Roma, insegna Etica della Pubblica Amministrazione presso il Ministero dell’Interno. È presidente dell’Associazione Cercasi un fine, che si occupa di formazione politica. Tra i suoi saggi ricordiamo: Ce la farà Francesco? La sfida della riforma ecclesiale (2016; tradotto in inglese, spagnolo e portoghese), e Formare alla politica. L’esperienza di Cercasi un fine (2020).
In data 11 dicembre 2020, in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il bando di concorso per l'assunzione di 2700 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato per il profilo di Cancelliere esperto, da inquadrare nell'Area funzionale Seconda, Fascia economica F3, nei ruoli del personale del Ministero della Giustizia-Amministrazione Giudiziaria. La selezione si svolge per titoli e colloquio orale. La prova orale consisterà in un colloquio interdisciplinare volto ad accertare la preparazione e la capacità professionale dei candidati e verterà sulle seguenti materie: - elementi di diritto amministrativo (con particolare riferimento al procedimento amministrativo, al pubblico impiego e alle diverse responsabilità dei dipendenti pubblici), - normativa anticorruzione e trasparenza nella pubblica amministrazione (con particolare riferimento alla legge 6 novembre 2012, n. 190 e al decreto legislativo 14 marzo 2013, n.33), - elementi di diritto processuale civile, - elementi di diritto processuale penale, - elementi di ordinamento giudiziario, - nozioni sui servizi di cancelleria, - conoscenza della lingua inglese, attraverso una conversazione che accerti il possesso di competenze linguistiche almeno al livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue; - conoscenza delle tecnologie informatiche, nonché delle competenze digitali volte a favorire processi di innovazione amministrativa e di trasformazione digitale della pubblica amministrazione, attraverso una verifica attitudinale di tipo pratico.
Il presente volume si propone come valido ed esaustivo strumento per ottimizzare la preparazione per coloro che si apprestano a sostenere un concorso pubblico per Operatore Socio-Sanitario (OSS) e Operatore Socio-sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria (OSSS).
Pertanto, il testo si prefigge l'obiettivo di rendere in grado di rispondere, in maniera corretta, al maggior numero possibile di domande in sede di concorso. E' fondamentale, a tal scopo, prepararsi in modo efficace sulle varie attività di assistenza; sanitaria, sociale e organizzativa.
Il compito del presente testo è quello di favorire la familiarità con i test.
Sono qui presentati più di 2500 quiz (commentati) a risposta multipla che puntano al ripasso degli argomenti più svariati.
Il volume si basa su quesiti in grado di mettere alla prova su tecniche e procedure sanitarie affrontando una serie di domande dedicate alle:
- Discipline per le prove preselettive: Cultura generale, Logica e Italiano
- Discipline Trasversali dell'Operatore: Informatica, Matematica e Geometria, Fisica, Statistica e Inglese
- Discipline di Base: Biologia, Chimica, Anatomia e Medicina
- Normative Generali e Specifiche dell'Operatore Socio-Sanitario: Legislazione Sanitaria, Normativa giuridica dell'OSS, Management e Rischio Clinico
- Discipline Deontologiche, Etiche e Sociali: Deontologia e Sicurezza nei luoghi di lavoro, Psicologia e Assistenza Sociale
- Discipline Igienico-Sanitarie: Igiene e Cultura Specifica
- Competenze di Base e Avanzate: Emergenza e Urgenza e Prestazioni operative dell'OSS
Infine, l'ultima parte è dedicata alle Simulazioni d'esame e offre 25 simulazioni d'esame ufficiali di concorsi già espletati al fine di verificare la preparazione e le conoscenze del candidato su tutte le materie oggetto della prova scritta.
Questo volume è già stato pubblicato, oltre vent’anni fa. Ora l’autrice ne ripropone una nuova edizione. Si tratta di un testo di fondamentale importanza per conoscere la spiritualità trappista del monastero di Vitorchiano e quella delle sue numerose fondazioni, sparse in tutto il mondo. Ma ogni comunità monastica religiosa, a qualunque Ordine appartenga, può trovare tra le pagine di questo testo i fondamenti della spiritualità monastica. Il vero corpo del libro, di cui la prima parte storica è solo un’introduzione, è costituito da sei capitoli che enucleano sei punti al cuore della pedagogia viva: la visione ecclesiale; il cammino della conversione; l’educazione all’amore; la missionarietà; l’esperienza delle fondazioni; il cammino della figliolanza. «Può esistere una conclusione nella ricerca di una pedagogia? La pedagogia è ricerca continua e continua evoluzione che accompagna l’uomo nel suo divenire e nella sua storia. Ciò su cui abbiamo riflettuto insieme è il lento cammino di una comunità che vuole trasmettere quanto ha vissuto ad altre generazioni, che continueranno ad elaborarlo nella fedeltà alla grazia della vocazione ricevuta» (dall’Epilogo del volume).
L’autrice
È nata a Genova nel 1925. Determinante per la sua formazione e per la sua passione ecclesiale fu l’impegno in Azione Cattolica negli anni ’50. Entrata nel monastero trappista di Vitorchiano nel 1958, badessa nel 1964, ha guidato la comunità per ventiquattro anni e ha dato vita a cinque fondazioni in diversi continenti.
L’instancabile tensione pedagogica, l’accoglienza delle generazioni che si susseguono nella ricerca di Dio e del senso della propria esistenza, una indomabile fiducia nell’uomo sono le coordinate dell’esperienza monastica trasmessa alla sua comunità e che si riflette nei suoi scritti. Dal 1991 al 2002 è stata badessa nel monastero fondato da Vitorchiano a Humocaro in Venezuela, dove attualmente vive.
La ricerca di un Fondamento ultimo, l'aspirazione verso un ordine trascendente che dà compimento e pienezza all'ente contingente, è un anelito innato nell'uomo. In questo senso, la riflessione sistematica della filosofia della religione, con il suo apporto, può offrire risposte a reali interrogativi del singolo. Con quale criterio conciliare l'anelito di libertà e di desiderio inappagato della natura umana nel suo desiderare illimitato? In che modo armonizzare l'ansia di comprensione del reale e l'ambizione di una portata conoscitiva che appaghi le attese dell'uomo? Grandi richieste che vengono affrontate nella complessa problematica della filosofia della religione, con riflessioni adeguate di metafisica e antropologia, come strumento di approfondimento e di indagine della Verità ontologica, per un rinnovato e qualificante esistenzialismo antropologico. La risposta al mistero di Dio: "Solo gli occhi dell'anima possono riconoscere l'Essere Eterno esistente".
«Prima di venire in Terra Santa, avrei giurato di possedere una fede concreta, secondo l'insegnamento che i miei maestri mi hanno trasmesso. Eppure, senza accorgermene, avevo relegato le vicende di Gesù al di fuori della storia, nella sfera dell'inconoscibile. La visita ai luoghi del Vangelo mi ha riempito di gioia e di stupore. Ho potuto dire: "È andata proprio così, è successo esattamente ciò che dicono i Vangeli!". Oggi, dopo tanti anni, sto ancora scoprendo le conseguenze di quella bellissima sorpresa». Don Vincent Nagle «Al cuore di questo libro sta il dramma della vera scoperta di sé. Vincent Nagle vuole portarci a dire con verità: "Salvami, Signore, non ho speranza se non perché ci sei tu! Tu non sei, o Cristo, l'abbellimento religioso di un'esistenza che trova in se stessa le energie della riuscita, non sei la causa più nobile a cui dedicarsi. La tua presenza è, per me, questione di vita o di morte"». (Dalla Postfazione di don Paolo Sottopietra)
I santi ci vengono proposti come esempi da seguire, ma la vita di san Benedetto Giuseppe Labre (Amettes, 1748 – Roma 1783) potrebbe lasciarci perplessi per la sua scelta così radicale, difficile da imitare. Infatti, questo santo fin dalla giovane età si sentiva chiamato ad una vita particolarmente austera, ma per la sua costituzione gracile nessun ordine monastico lo aveva accolto. Per ispirazione divina segue la sua vocazione di pellegrinare come mendicante, verso i principali santuari italiani ed europei. Molti non riuscirono a capirlo, forse perché non hanno guardato oltre l’apparenza del mendicante. Chi, invece, andava oltre la semplice apparenza, riusciva a vedere il santo che si era offerto vittima di propiziazione, implorante la grazia, la misericordia e il perdono per i peccatori. Con la sua scelta di vita aveva voluto essere immagine del Cristo sofferente a causa delle offese fatte a Dio. Con il suo modo di vivere ci richiama verso l’essenziale, ricordandoci che Dio da solo basta, e che l’essenziale è conoscere Dio ed amarlo. San Benedetto Giuseppe Labre, nelle tante ore trascorse in preghiera, ci insegna che stare con Dio, non ci estranea dal prossimo, ma anzi ci apre ai bisogni di ogni fratello; perché solo nell’amore di Dio i nostri occhi riescono a vedere oltre il nostro limite.
Messaggi e attualità
“Gli uomini si vestiranno da donna”
di Cristina Mantero
epifania
La stella dei Magi: astro o angelo?
di don Marcello Stanzione
apparizioni
Le apparizioni della Madonna a Cuapa (Nicaragua)
profezie
La “Sibilla del Reno”: santa Ildegarda di Bingen
mistici
Berta Petit e la devozione al Cuore Addolorato di Maria
miracoli
Don Tomaselli intercede per noi
di Elena La Fauci Di Rosa
MESSAGGI
Siate fedeli alla Missione / Siate tutti di Cristo, tutti per Cristo / L’amore può fare tutto / Il perdono guarisce il corpo / Io sono l’Amore Misericordioso / Guardate sempre verso il cielo / Aprite i vostri cuori a Gesù / Mantenetevi saldi nella fede / Dio vuole consolare i vostri cuori / Pregate per la conversione dei giovani / Io vengo ad essere Segno di congiunzione / Siate unica voce con il cielo / Io vi sono sempre accanto / Maria Ausiliatrice
accadimenti straordinari
La partoriente
della dott.ssa Silvia Foglietta
angeli
Il servo di Dio don Antonio Spalatro e il culto degli angeli
di Michele Pio Cardone
teologia mistica
Caterina Filliung e le sue straordinarie estasi
di padre Marc Flichy
testimonianze
Il miracolo del sole e l’incoronazione della Statua della Madonna
riflessioni di un laico
Medjugorje: Mariofania o inganno diabolico? Prima parte
di Ugo Sauro
aldilà
L’aldilà nelle vite di santi e beati
demonologia
Come affrontare e vincere l’ossessione diabolica
di Giuseppe Portale
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Un volume dedicato alla figura e all’opera di Sua Eccellenza mons. Giorgio Corbellini, la cui prefazione è scritta da Sua Eminenza il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità.
Servi inutiles sumus: era il motto episcopale scelto da Sua Eccellenza Mons. Giorgio Corbellini, tornato alla Casa del Padre il 13 novembre 2019. E Servi inutiles sumus è il titolo di questa pubblicazione che vuole ricordare il compianto presule e la sua attività pastorale e giuridica posta al servizio del Papa e della Sede Apostolica. All’insegna dell’umiltà, della modestia, condite da un gradevole senso dello humor, si è svolto il lungo servizio prestato alla Santa Sede, dal 1° ottobre 1985 fino alla morte. Egli avvertiva dentro di sé l’importanza e la responsabilità di lavorare direttamente al servizio del Successore di Pietro e di potergli offrire il suo contributo per il buon andamento e il miglioramento di tutta la struttura giuridico-amministrativa della Santa Sede. Tracce di questo servizio alla Chiesa le troviamo nelle pagine di questo volume, in cui vengono raccolti saggi e contributi di esimi specialisti e valenti giuristi. La pubblicazione è attraversata più o meno espressamente dalla presenza del Vescovo Corbellini. Vi è il suo influsso o, almeno, la sua incrollabile convinzione che tutto serve per l’edificazione del Regno di Dio. Egli, infatti, amava la giustizia da ricercare non solo con i mezzi messi a disposizione delle scienze umane, ma anche con la preghiera. A questo proposito, molti lo ricordano mentre passeggiava per il Vaticano recitando il Rosario o sostando in preghiera davanti al Tabernacolo. Questa sua capacità di unire fede e scienza, conoscenza e semplicità, umiltà e competenza rimarrà impressa nella memoria di quanti lo hanno conosciuto e frequentato. (Dalla Prefazione del Card. Pietro Parolin)