C’è una domanda che, prima o poi, bussa silenziosa al cuore di ogni essere umano: chi sono davvero quando non recito un ruolo? Quando non inseguo ciò che gli altri si aspettano? Abbiamo imparato a vendere il nostro tempo, a sacrificare sogni, passioni, intuizioni, per avere in cambio l’impressione di sicurezza, approvazione, stabilità, successo e riconoscimento. Ma qual è il prezzo che stiamo inconsapevolmente pagando? Nella millenaria tradizione indovedica lo svadharma rappresenta la vera natura di sé, la propria legge naturale. Corrisponde all’unicità che ci contraddistingue, all’eresia di ciascuno, alla natura essenziale che la vita manifesta attraverso ognuno di noi. Quando non viene soffocata, può dirigere le proprie attitudini sociali, professionali, artistiche, tecniche, spirituali. E da essa dipendono la nostra felicità e il nostro benessere. Daniel Lumera affronta nel suo nuovo libro il tema profondo della vocazione, del proposito e del significato della propria vita facendo incontrare e interagire l’intuizione, l’ispirazione e la prospettiva spirituale, la spiegazione razionale e quella scientifica, il racconto di storie esemplari e l’esercizio pratico. Il suo è un invito a riconoscere e scegliere la vita che ci appartiene realmente. Un viaggio che intreccia scienza, psicologia e antica saggezza, parola scritta e silenzio interiore. Con l’intento di dare spazio alla nostra voce più autentica. Quella voce che, se ascoltata, ci ricorda che siamo nati per fiorire.
Da una bacchetta d'avorio proveniente dall'antico Egitto, intagliata con figure divine a protezione dei nascituri, a un feticcio sottratto a un villaggio del Mali e finito in un museo francese, il volume esplora la magia attraverso venti oggetti, scelti per la loro capacità di raccontare rituali, credenze e pratiche trasversali a epoche e culture. In un dialogo continuo tra fonti scritte, testimonianze archeologiche e riflessioni antropologiche, ognuno di essi viene indagato non solo come manufatto, ma soprattutto come strumento attivo in riti di guarigione, maleficio, protezione o divinazione. Alcuni, come il Libro dei morti, sono celebri; altri, come una scarpa murata in un pub di York, umili; alcuni, come una bandiera fatata, servono per scacciare il male; altri, come una figurina trafitta dagli spilli, per nuocere. L'ars magica che ne emerge non è un sapere marginale o residuale, ma una forma di conoscenza operativa, in cui si intrecciano fede, tecnica e desiderio. In fondo, ciò che questi oggetti ci restituiscono è una domanda sempre attuale: a cosa ricorriamo per dare forma all'invisibile, proteggerci dall'incertezza e trasformare simbolicamente la realtà?
«Questa pubblicazione nasce da un debito di gratitudine. Non solo personale, ma ecclesiale e comunitario. Chi ha avuto il dono di incontrare don Sergio nella preghiera, nel consiglio, nell’educazione ricevuta da lui, o anche solo nello scambio di qualche sguardo e poche battute, conserva nel cuore la sensazione viva di aver incontrato un uomo abitato da Dio. Non un uomo perfetto e, forse, proprio per questo, tanto più vero» (dalla Prefazione).
«Il riferimento a don Sergio di tantissimi ragazzi e giovani di allora e uomini e donne maturi di oggi fa della testimonianza di questo prete un pezzo di storia della diocesi aretina che non solo rimane negli annali e nella memoria ma vive ancora oggi nei sentieri che stiamo attraversando come Chiesa» (dalla Postfazione).
La vicenda di Roma, lungo tutto il suo percorso millenario, è accompagnata da un concetto particolarissimo e originale: quello espresso nel termine imperium. Questo vocabolo traduce il rapporto tra il potere nella sua accezione più alta e la sua responsabilità. Ab origine, la responsabilità verso il popolo romano è, infatti, subordinata a una serie di valori addirittura anteriori alla nascita stessa dell’Urbe, come quello di fides, il rispetto delle regole. A questo concetto sono costretti a rapportarsi tutti i grandi di Roma. Da Scipione a Silla, da Cesare ad Augusto. Un libro sul potere a Roma nello studio originale e innovativo di uno dei più grandi storici dell’antichità.
«Come camminare due milioni di passi senza raggiungere uno straccio di illuminazione.» Un lutto insopportabile, coinciso con un periodo difficile sul piano privato e professionale, spinge Antonio, graphic designer quarantenne, a ritornare all’amata India, ma con l’intenzione, stavolta, di attraversarla a piedi, «alla ricerca di qualche sorta di illuminazione». Percorre così oltre 1800 chilometri da Dharamsala, nell’estremo nord del Paese, in direzione sud, verso Mumbai, inseguendo elusive verità superiori e scovando doni ancora più preziosi: umanità, accettazione e ascolto da una terra che lo accoglie a volte come matrigna, più spesso come madre amorevole e protettiva. Tra scimmie aggressive, rituali ancestrali e volti segnati da storie più antiche del tempo, giorno dopo giorno Vagaboots (l’alter ego dell’autore) abbandona la vecchia identità scoprendo nuove parti di sé e portando a termine un irresistibile, autoironico e mai retorico cammino di trasformazione.
La Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum. con la pubblicazione della presente Miscellanea intende esprimere la propria gratitudine al prof. Vincenzo Battaglia per i lunghi preziosi anni di insegnamento, di ricerca e di servizio a favore della Facoltà, dell'Università e della Chiesa.
I vari contributi che costruiscono la trama di questa Miscellanea fanno riferimento, da molteplici prospettive, al titolo generale: L'amore di Cristo ci spinge.
In questo modo si intende rendere omaggio alla continua e feconda dedizione al mistero di Cristo Signore che ha segnato tutta la vita accademica del prof. Battaglia.
I curatori. il prof. José Manuel Sanchis Cantò e la prof.ssa Mary Melone sono entrambi ex-studenti e discepoli del prof. Battaglia.
Il prof. José Manuel Sanchis Cantó ha conseguito il dottorato in teologia sistematica, con uno studio sulla teologia trinitaria di Ilario di Poitiers, presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum. di cui attualmente è Vicedecano.
Insegna cristologia presso la Facoltà di Teologia dell'Antonianum e presso l'Instituto Teologico de Murcia, aggregato alla Facolta di Roma.
La prof.ssa Mary Melone ha conseguito il dottorato in teologia sistematica presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum con uno studio sulla teologia trinitaria di Riccardo di S. Vittore.
Nell'Università ha svolto, tra altre, le cariche di Rettore Magnifico e Decano di Teologia. È docente stabile per la cattedra di teologia trinitaria presso la stessa Facoltà.
Se è vero che nel Cantico le creature si mostrano all'uomo per ciò che esse sono e fanno per lui, cercheremo di dare maggior rilievo alla loro bellezza, aggiungendo profondità alla nostra lode.
Accostandoci al Cantico di san Francesco chiediamo al buon Signore di purificare il nostro cuore nostra mente per inserirci nella corrente della vita di chi già canta, loda e ringrazia l'Altissimo.
Lanciamoci in questo testo, allora, prendendo un bel respiro profondo.
Il Codice di Procedura Penale Minor, per le sue caratteristiche, costituisce uno strumento utile per studenti, operatori del diritto (Avvocati, magistrati e forze dell’ordine) e di quanti sentano la necessità di consultare un codice maneggevole, pratico ed aggiornato alle ultime novità legislative. Il codice infatti è pubblicato tenendo conto di tutti quei provvedimenti che hanno modificato sia la normativa codicistica sia le leggi complementari, alcune delle quali sono riportate in Appendice. Un dettagliato indice analitico-alfabetico e un esauriente indice cronologico chiudono il Codice di Procedura Penale Minor, consentendo il facile reperimento delle norme. Tra le espansioni online è disponibile, infine, l’App CodiciSimone per consultare i codici dal tuo Smartphone e averli sempre aggiornati in tempo reale. L’App, disponibile per Android e iOS, è scaricabile gratuitamente attraverso il QR Code in calce a questo volume.
Il Codice Civile Esplicato Minor rientra nella collana dei Codici Esplicati Minor e costituisce uno strumento di studio fondamentale per quanti hanno la necessità di comprendere il testo codicistico. Sotto ogni articolo è riportato, infatti, un commento essenziale che mette in evidenza il contenuto della norma e il caso concreto disciplinato. Tale commento è stato reso più leggibile attraverso l’uso del colore e di caratteri più chiari. Per facilitare lo studio e la lettura del codice sono riportati numerosi schemi a lettura guidata, a fronte dei quali sono presentate le definizioni degli istituti codicistici rappresentati. Gli schemi sono altresì richiamati con un opportuno rinvio in calce a ogni articolo di riferimento. Tale apparato di esplicazioni e di schemi rappresenta non solo un complemento alla consultazione delle norme, ma anche un sussidio per chi deve studiare materie privatistiche (diritto privato, diritto civile, di-ritto del lavoro, diritto commerciale), presentandosi come un utile supporto ai manuali istituzionali. Completa il lavoro una breve sezione relativa alle leggi complementari (Adozione, Consumatore, Matrimonio e Divorzio, Unioni civili e Convivenze), che fornisce una panoramica aggiornata della normativa speciale essenziale. Tutte le norme sono aggiornate alle più recenti novità normative e giurisprudenziali. Tra i provvedimenti di modifica si segnalano: la L. 14-3-2025, n. 35; il D.Lgs. 19-6-2025, n. 88; L. 23-9-2025, n. 132. Tra le novità giurisprudenziali si segnalano: Corte cost. 33/2025; Corte cost. 68/2025. Un ampio indice analitico-alfabetico chiude il Codice Civile Esplicato Minor, facilitando la ricerca del dato normativo. Anche quest’anno è possibile consultare il codice civile dal tuo smartphone tramite la nuova App CodiciSimone, con l’aggiornamento in tempo reale. L’App, disponibile per Android e iOS, è scaricabile gratuitamente attraverso il QR Code posto nell’ultima pagina del libro.
Un libro che farà certamente discutere. Un saggio che, per decisione dell'autore e per fortuna del lettore, non traccia esplicitamente una dottrina ma riassume un'esperienza e analizza una situazione, quella di una società ormai fondata sui principi frivoli ed effimeri che non lasciano più spazio ad una morale fondata su principi e valori condivisi. In questo quadro qual è il ruolo del credente anche non cristiano? Quale contributo può ancora dare la religione ad una società che è figlia del materialismo e del consumismo, in cui tutto si usa e tutto si getta? Come si può riaffermare il bene comune?
È possibile fare scuola cattolica oggi? Quali sono i principali modelli culturali che plasmano il pensiero contemporaneo, portandolo inesorabilmente lontano dai criteri di un sapere genuinamente cristiano?
Questo saggio affronta tali questioni e prova a delineare una strategia capace di proporre un percorso di studi che custodisca le virtù e la fecondità dello sguardo sapienziale del cattolicesimo, senza rinunciare al rigore di una ricerca conforme agli standard della comunità scientifica. Appoggiandosi al pensiero di Giustino, senza trascurare l’importanza di mantenere aperto un dialogo fecondo e vero con la modernità, l’autore ci guida nella costruzione di un programma culturale per una scuola pensata anche a maggiore gloria di Dio.
Marco Begato (1983), sacerdote e religioso, ha lavorato e lavora nel mondo della scuola, con ruoli di educatore, docente e preside. Ha compiuto studi di musica, filosofia e teologia; è autore di poesie e saggi; collabora con portali di apologetica ed evangelizzazione cattolica; è membro del Collegio degli Autori dell’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân sulla Dottrina sociale della Chiesa.