Il testo presenta alcuni episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento accompagnando il lettore a compiere un percorso che trova nella Bibbia la radice per la costruzione di un mondo fondato sull’armonia e sul rispetto.
Ogni tappa è accompagnata da preghiere ispirate dal libro dei Proverbi, fonte di saggezza universale.
Sommario
Prefazione (P. Parolin). Presentazione (C.R.M. Redaelli). Istruzioni per l’uso. I. ANTICO TESTAMENTO. 1. La creazione. 2. La torre di Babele. 3. Il Mar Rosso. 4. Finalmente a casa. 5. La voce di un profeta. II. NUOVO TESTAMENTO. Introduzione. 1. Giuseppe e Maria. 2. Pastori, artigiani e re stranieri. 3. Giovanni il Battista. 4. Gesù e i bambini. 5. Gesù ha compassione. 6. Gli scribi e i farisei. 7. Le beatitudini. 8. Paolo di Tarso. Fantasia per contrastare il bullismo. Un racconto di Silvana Valente.
Note sull'autore
Carmelo Rigobello è stato direttore generale di varie strutture sanitarie di Vicenza e ha ricoperto, tra gli altri, l’incarico di Segretario nazionale Confartigianato Persone. Collabora con il Festival Biblico di Vicenza.
Oggi è in crisi la coppia e, di conseguenza, le figure del padre e della madre. Parafrasando la nota espressione di Bauman sulla società dai legami liquidi possiamo dire che ci troviamo di fronte al una sorta di "liquidità genitoriale". Le ipotesi risolutive di tale condizioni sono molteplici ma, tra queste un ruolo di prima piano spetta al Cristianesimo. Pur non offrendo un "modello" di famiglia in senso stretto, infatti, l'ideale cristiano nei suoi fondamenti biblici offre numerosi spunti di riflessione in merito che possono contribuire a proporre possibili percorsi risolutivi.
Riflessioni frutto di una sistematica ricerca su un tema che ricorre spesso, sia nell'Antico come nel Nuovo Testamento: il lettore ha così l’opportunità di spaziare dall'ambito relativo alla casa di Dio che, con felice espressione, è chiamata «la dimora di Dio fra gli uomini», a quello relativo alle case degli uomini, nelle quali si intrecciano molteplici e contrastanti rapporti. Ogni brano è in modo sintetico commentato dall'autore e offerto come riflessione spirituale al lettore, attraverso analisi e suggestioni semplici, ma concrete. L’autore è un biblista.
La Bibbia come prosa narrativa: l’analisi di Robert Alter, divenuta un classico, ha definitivamente ampliato la nostra concezione della Scrittura come racconto artistico, come opera letteraria.
Descrizione
La Bibbia è un grande libro di fede, certo. Ma, insieme, è un grande libro della biblioteca dell’umanità. Si può e si deve accostare la Bibbia non solo nella sua dimensione religiosa e teologica, ma anche nella sue dimensione narrativa e letteraria. È quest’ultima la specificità dell’approccio inaugurato da Robert Alter, che legge la Bibbia in un’ottica inedita: quella, appunto, della critica letteraria.
Il suo libro introduce a gustare le storie bibliche nel loro tessuto narrativo e letterario, come autentiche opere artistiche. E, così facendo, aiuta a penetrare più a fondo nel loro messaggio religioso.
I procedimenti usati dagli autori biblici mentre raccontano (o mentre tacciono, con reticenza, su certi aspetti) richiedono da parte dei lettori di oggi nuove modalità di attenzione.
In questo fondamentale lavoro, allora, Alter illustra come gli scrittori biblici usassero convenzionalmente determinati stili, dispositivi letterari, tecniche espositive, per raccontare una delle storie più rivoluzionarie di tutti i tempi: la rivelazione del Dio unico. Quegli scrittori hanno rimodellato così non solo la storia, ma anche la stessa arte della narrazione.
«François Bovon fornisce al lettore il materiale necessario per potersi fare una propria opinione. Sia a chi condivida questo o quel parere dell'autore sia a chi ne dissenta, sempre viene chiesto di pensare, e per questa ragione l'opera merita d'essere definita magistrale», così conclude una delle molte entusiastiche recensioni all'opera. Su base filologica le pagine di F. Bovon si mostrano costantemente interessate sia al talento letterario di Luca sia agli orientamenti teologici che lo animano, e a ciò che fa l'originalità di Luca: la predominanza della cristologia sull'ecclesiologia e dell'evangelizzazione sull'edificazione. La storia dell'esegesi e della ricezione del vangelo lucano riserva poi non poche e straordinarie sorprese.
Contributi di Marco Cassuto Morselli, Lisa Cremaschi, Matteo Crimella, Giuseppe De Carlo, François-Marie Léthel, Tiziano Lorenzin, Gabriella Maestri, Maurizio Marcheselli, Luca Mazzinghi, Ludwig Monti, Marcello Panzanini, Luca Pedroli, Mauro Perani, Michelangelo Priotto, Stefano Romanello, Gérard Rossé.
A parte alcune, come Eva, Maria e Maria Maddalena, le donne nella Bibbia sono in genere eclissate dalle loro controparti maschili più famose. Ciò non solo rispecchia il ruolo generale delle donne nella società occidentale, ma anche la natura patriarcale delle religioni ebraica e cristiana. Eppure, un più attento studio della Bibbia rivela che una volta le donne erano considerate pari agli uomini piuttosto che soggette a loro. Da Abigail a Sefora, il libro racconta la storie delle donne che popolano le pagine del Vecchio e Nuovo Testamento. Storie straordinarie di vero amore, devozione e pietà ma anche sesso, tradimento e violenza. E talvolta di vendetta contro gli uomini che le hanno sottomesse e sfruttate.
"L’autore della Lettera agli ebrei, dopo una lunga enumerazione di testimoni biblici del popolo della fede (Eb 11,1-40), conclude solennemente con questa esortazione: «Anche noi dunque, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento» (Eb 12,1-2). CORRERE E CANTARE, piuttosto che solamente STUDIARE E CONOSCERE l’avventura della sequela della Parola. L’immagine sportiva della fede biblica come di una corsa che ci viene proposta (prokeimenon), gettandoci dietro il capofila Gesù (prodromos) di una corsa, che egli apre e compie. Con gli occhi fissi su di Lui, mentre saldamente mi afferro e mi ancoro alla speranza, che mi viene anch’essa proposta (prokeimenê; cf. Eb 6,17-20), questa corsa si compone nel mio spirito, sul compiersi dei miei novantadue anni di vita, con la figura musicale di una grande canzone, una specie di “ballata della storia della fede” con nove stanze, che dedico ai fratelli e alle sorelle, per i quali, in diversi luoghi della terra, per tanti anni, come un cantastorie, ho sempre ricominciato e continuato a cantare la canzone d’amore di Dio per Israele, suo popolo, e in esso per tutti gli uomini e le donne della storia, segnati dal mistero pasquale del Figlio, il Messia d’Israele, Gesù, il figlio di Maria, di Nazaret."
L’icona della tenda, in ambedue i Testamenti, copre una serie di significati che possiamo raccogliere in questo ordine: la tenda come abitazione di Dio e come luogo privilegiato della presenza di Dio in mezzo al suo popolo, la tenda come luogo di incontro tra Dio e Israele, come pure tra Mosè e il suo Dio, la tenda come abitazione degli uomini (segnatamente la tenda come abitazione dei giusti e degli empi), la tenda come immagine del corpo umano che prima o dopo dovremo abbandonare. Di fronte a questa dovizia e varietà di significati potremmo sentirci smarriti ma, per fortuna o per grazia, abbiamo ricevuto un criterio di interpretazione che ci porta al cuore della rivelazione biblica e della fede ebraica e cristiana. La tenda è e deve essere considerata anzitutto come “luogo”: non in senso materiale bensì nei suoi risvolti spirituali e mistici. È il luogo dell’appuntamento che il Signore Dio rivolge a tutti noi; è il luogo dell’incontro nostro con lui; è il luogo nel quale possiamo sperimentare che cosa significa essere per Dio figlio, amico e sposa.
SOMMARIO
L’Esodo come meraviglia di Dio (pag. 4)
Michelangelo Priotto
«Osserva l’arcobaleno: quanto è bello nel suo splendore!» (pag. 11)
Luca Mazzinghi
Lo stupore di fronte a un fatto «mai udito»: il servo sofferente (pag. 16)
Guido Benzi
Meraviglia e stupore di fronte a Gesù (pag. 22)
Paolo Mascilongo
La virtù che invecchia presto: osservazioni evangeliche sulla gratitudine (pag. 27)
Gian Luca Carrega
Gratitudine ed eucaristia nell’epistolario paolino (pag. 32)
Antonio Landi
Una malattia e il suo possibile rimedio (pag. 38)
Riccardo Battocchio
Stupore, trasmissione della fede e bellezza (pag. 42)
Valentino Bulgarelli
Grati fino alla morte (pag. 46)
Monica Cornali
Dallo stupore alla vita monastica: san Longino (pag. 50)
Marcello Panzanini
Stupore e stupori (pag. 52)
Valeria Poletti
La domenica della Bibbia: cosa fare (pag. 55)
Sebastiano Pinto
Recensioni (pag. 56)
Le coppe, le giare, lo stupore: Le nozze di Cana di Paolo Veronese (pag. 59)
Marcello Panzanini
La Bibbia come paradigma culturale/12
Marco Tibaldi
«Lo Spirito Santo è invisibile ed è dappertutto, pervade ogni cosa ed è al di là di ogni cosa. Tutto ciò che di bello e di positivo avviene nel mondo è opera sua». Dove si trovano nel nostro tempo autentiche esperienze dello Spirito, simili a quelle dei primi cristiani? Dove e come e quando esistono le condizioni perché un uomo o una donna, pur contagiati dal secolarismo, arrivino a esclamare: «Veramente Dio è in mezzo a voi!»? In altre parole: come lo Spirito Santo, sempre all’opera nel mondo, risponde oggi alle sfi de dell’immanentismo, dell’indifferenza religiosa, del consumismo, e vi risponde non con ragionamenti ma con fatti convincenti del Vangelo? Ecco alcuni degli interrogativi a cui il cardinal Martini risponde in queste intense meditazioni.
• dossier tematico
• studi biblici
• bibbia e cultura
• Letteratura
• storia e archeologia
• argomenti esegetico-spirituali
• Proposta di arricchimento culturale sulle tematiche che attraversano la Bibbia
• Ricco apparato critico ed interessanti rimandi di approfondimento
• Brillante e diffusa iconografia
• Ogni fascicolo ha 64 pagine a colori
Destinatari
• Appassionati e cultori del mondo biblico
• Animatori di gruppi biblici
• Catechisti e insegnanti di religione
• Amanti della Bibbia e desiderosi di migliore comprensione