Intorno all’anno 400 la chiesa d’Occidente, di lingua latina, si trovò ad affrontare un problema: la Bibbia utilizzata, sia per la liturgia sia per lo studio, era un testo latino tradotto dal greco (la cosiddetta Vetus Latina), un testo che presentava vari errori di traduzione. Di qui la necessità di intervenire: se per il Nuovo Testamento si trattava solo di adottare un buon manoscritto greco, per l’Antico Testamento la questione si presentava più complessa perché il testo latino in uso era, sì, tradotto dal greco, ma questo a sua volta era stato tradotto dall’ebraico. Non era forse meglio risalire alla fonte? Si poneva un problema non solo linguistico ma di natura teologica: la Bibbia greca appariva più ampia di quella ebraica e anche nei libri comuni – che erano la maggior parte e i più importanti – c’erano frequenti varianti, talvolta di notevole spessore teologico.
Due padri della chiesa latina, entrambi venerati poi come santi, Girolamo e Agostino, presero posizioni opposte. Girolamo sosteneva che il testo ebraico dovesse essere preferito perché più antico: essendo scritto nella lingua originale, era il solo ispirato. Agostino difese invece il greco, perché aveva permesso alla Parola di Dio di essere accolta nel mondo pagano; apparteneva, quindi, alla storia della salvezza, diversamente dal testo ebraico. La vinse Girolamo e la sua Vulgata – testo latino corretto abbondantemente sull’ebraico, ma non del tutto – lentamente si impose nelle chiese di lingua latina.
Qual è ora, dunque, il significato di proporre in italiano la prima traduzione della Bibbia greca dei Settanta? Non c’è solo un intento filologico dietro questa impresa editoriale, ma la volontà di far conoscere un testo che può gettare nuova luce sulla nostra stessa cultura cristiana di oggi. D’altra parte, il testo greco della Bibbia non è un documento ad uso esclusivo degli storici del pensiero religioso: è un testo vivo, tanto da essere la Parola di Dio come è letta ancora oggi dai fedeli nelle chiese orientali.
(Paolo Sacchi)
Il racconto, in prima persona, della vicenda appassionante di un uomo divenuto papa, dagli anni della formazione fino al soglio pontificio. Ricordi, aneddoti, incontri che vanno dal 1927 al 1977, anno in cui Ratzinger viene nominato arcivescovo di Monaco e Frisinga. Qui il suo racconto autobiografico si interrompe, ma la sincerità confidenziale e la semplicità di scrittura delle sue pagine sono sufficienti a farci capire la sua qualità e la sua tempra di sacerdote e di uomo. Una vita costantemente guidata da Dio, che lo condurrà ad altri inaspettati traguardi: da prefetto della Congregazione per la dottrina della fede all'elezione a sommo pontefice, fino alla rinuncia al ministero di Vescovo di Roma. A rendere ancora più prezioso questo libro, l'aggiunta di un'appendice che ricostruisce gli anni dal 1978 al 2023, indicando anche le linee-guida del suo magistero e del suo pontificato.
Il giovane prete di Ambricourt, nel nord della Francia, del tutto disarmato di fronte alla noia, al disamore, all'aridità dei compaesani, affronta la sua missione di parroco spinto da una vocazione semplice e umile, che lo porterà a spendere tutto se stesso nel tentativo di avvicinare una comunità che si ostina a restargli lontana e ostile. Protagonista di questo vero classico della letteratura cristiana è «l'uomo che ha accettato una volta per sempre la terribile presenza del divino nella sua povera vita», come lo definirà lo stesso Bernanos, coinvolto in una tragica e impari lotta contro il male che dà al libro, fin dalle prime battute, una tensione drammatica destinata a crescere pagina dopo pagina.
Libretto tascabile con le preghiere più significative rivolte a San Michele Arcangelo: corona angelica, novena, litanie, atto di affidamento, consacrazione a s. Michele, a difesa della famiglia, ecc.
La raccolta completa di tutti i testi, delle parti vocali e degli accordi dei brani contenuti nel CD La mia speranza è in te. Il nuovo e imperdibile CD musicale La mia speranza è in te contiene undici brani focalizzati sul tema della speranza, in linea con il Giubileo. I brani sono tratti dai testi biblici. Il tema della speranza in Gesù Cristo si declina in diversi modi: la contemplazione dell'incarnazione del Verbo che ci rende figli nel Figlio; la fiducia in Gesù che soccorre in ogni tempesta della vita; l'incoraggiamento a credere nel Dio che ci ripete "Non temere"; la fedeltà di Dio che mai viene meno; la certezza della sua presenza anche laddove non riusciamo a scorgerla; la professione di fede nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo. Di particolare rilevanza è un brano di invocazione allo Spirito Santo tratto liberamente da un testo di Santa Elena Guerra, canonizzata lo scorso ottobre. Diversi e molto caratterizzanti gli arrangiamenti: dal pop/rock fino ai registri più classici. I brani sono indicati per la preghiera, per l'evangelizzazione, per il concerto di musica cristiana, per la catechesi, per l'ascolto e la meditazione.
Siamo entrati in un tempo novo per la fede e per la Chiesa in Occidente: il tempo della fine della cristianità! Un tempo che sconvolge le nostre certezze e il nostro modo di vivere da credenti. Di fronte a questo scenario, con grande angoscia ci chiediamo: se l'epoca della cristianità è finita, Dio che fine ha fatto? Questo volume, nato per così dire sul campo, frutto dell'esperienza di un vescovo, è un tentativo coraggioso e coinvolgente di ragionare sulla vita della Chiesa e sull'esperienza cristiana nel mondo di oggi. Mentre prova a riflettere sulla complessità della nostra realtà, l'autore, che vanta una lunga esperienza in terra di missione come sacerdote "Fidei donum", attinge a ricordi e incontri con realtà missionarie in alcune giovani Chiese. La freschezza della loro vita ci può aiutare a ritornare agli esordi dell'esperienza cristiana, a riscoprire la bellezza del Vangelo, a non perdere la speranza in un possibile mondo migliore. Soprattutto ci può spronare a gettarci alle spalle quella sorta di "maledizione" che ci siamo inflitti iniziando a pensare che Dio ci abbia dimenticato. No, Dio continua a stare in mezzo agli uomini, e la Chiesa, seppur minoranza, non può che stare dove Dio ama stare, fra le pieghe oscure della storia, là dove la vita si svolge, là dove la gente vive, soffre, lotta e pecca.
Questo e' il secondo di tre volumi in cui si concretizza l'opera ed e' un commento alla parte statica del processo di nullita' matrimoniale, cosi come emerge dal documento Dignitas Connubii". "
Nell'anno dedicato da papa Francesco al pregare, una collana di testi di autori internazionali per imparare a dialogare con Dio. "Soltanto la preghiera dà spazio a Dio nella nostra vita e nella storia del mondo: e con Dio tutto è possibile". Cardinale Angelo Comastri
Il titolo Haec Dies Domini deriva dall'incipit del graduale del giorno di Pasqua. L'album contiene 30 canti della tradizione gregoriana, eseguiti dal coro Haec Dies di Alba, diretto dal M° Ezio Aimasso. Sono brani che segnano alcuni momenti importanti di preghiera della giornata: la Messa, i Vespri e la Compieta. Ci sono infatti la Missa Orbis Factor, i Vespri monastici e la Compieta monastica, oltre alla Missa de angelis e al Tota pulchra, il più antico canto mariano conosciuto, in una versione a due voci, inframezzata da tocchi della campana tibetana. Un'opera che valorizza il repertorio liturgico antico, riscoprendone la bellezza e la spiritualità, dedicata a tutti gli amanti della musica sacra e del canto gregoriano. Canti: Kyrie (Orbis factor) - Gloria (Orbis factor) - Sanctus (Orbis factor) - Agnus Dei (Orbis factor) - Deus in adiutorium - Dixit Dominus (Ant et Ps 109) - Fidelia (Ant et Ps 110) - In mandatis (Ant et Ps 111) - Sit nomen (Ant et Ps 112) - Benedictus Deus (Capitulum) - Quam magnificata sunt (Resp) - Lucis creator optime (Hymnus) - Dirigatur Domine (Versiculus) - Si offers (Ant et Magnificat) - Pater noster - Oratio et Benedictio - Deus in adiutorium, Confiteor - Cum invocarem (Ps 4) - Qui habitat (Ps 90) - Ecce benedicite Dominum (Ps 133) - Te lucis ante terminum (Hymnus) - Videbunt faciem (Capitulum) - Custodi nos Domine (Versiculus) - Preces Oratio et Benedictio - Salve Regina (t. solemnis) Noctem quietam - Kyrie (De angelis) - Gloria (De angelis) - Sanctus (De angelis) - Agnus Dei (De angelis) - Tota pulchra.
Quattro schemi per Adorazioni Eucaristiche specifiche per le Quarantore.