Il concetto di educazione linguistica indica l’insieme di attività che si svolgono nell’arco della scolarizzazione a riguardo della lingua «materna», delle lingue «seconde», delle lingue «straniere» e di quelle «classiche». Sono ambiti che possono apparire molto differenti tra loro, ma in realtà poggiano sulle stesse basi: la facoltà di linguaggio propria degli esseri umani e i processi di acquisizione, sviluppo, potenziamento e perfezionamento della competenza comunicativa. È proprio attorno a questi aspetti di costruzione e miglioramento che ruota la nuova edizione ampliata del testo di Paolo E. Balboni, la cui parola chiave è quel «fare» del titolo che molto dice sugli aspetti applicativi dell’opera. Questo è un volume operativo, ma l’operatività non si traduce in una serie di ricette glottodidattiche: prende le mosse, nei vari capitoli, da una teoria di che cosa sia e come si costruiscano il lessico, la grammatica, le abilità, la competenza culturale, pragmatica ecc., e poi indica azioni, atti che si possono compiere per contribuire alla loro acquisizione, al loro consolidamento, al loro potenziamento. Fare educazione linguistica è un testo maneggevole, ricco di attività, box e spunti interessanti per chiunque voglia realizzare l’educazione linguistica in modo rigoroso e consapevole.
Che cosa si può dire ancora su Maria che non sia ripetitivo? Quale profilo può essere propulsivo di quella liberazione annunziata nel Magnificat? Il titolo Ben più che Madonna è un invito ad andare oltre le incrostazioni culturali e religiose, il devozionismo, il razionalismo teologico, la retorica, la riduzione femminile e servile a esecutrice dei dettati del Cristo. Il sottotitolo Rivoluzione incompiuta allude al Magnificat e alla sua profezia di riconciliazione tra cielo e terra e di tutte quelle fratture che in ogni ambito dell'umano (antropologico, socio-politico, economico, ecclesiologico) ostacolano il Regno della giustizia e dell'amore. In ogni capitolo, una prima parte si confronta con gli aspetti salienti della vita di Maria, come ci è dato conoscere, e una seconda apre a considerazioni interdisciplinari. Dalla lettura agile e al contempo documentata, questo libro presenta Maria come l'amata regale nella sua dignità di sposa del Padre, chiamata a rispondere all'Amore cooperando alla generazione del Figlio, corpo nel corpo, alla sua formazione, a condividerne la missione, mantenendo la sua specifica vocazione. Il lettore vi troverà "cose vecchie e cose nuove" per ripensare l'umanità e la Chiesa sul registro mariano.
Un pellegrinaggio a Medjugorje raccolto, meditato e disegnato nei versi di questo breve poema. L’autrice è alla ricerca della verità, quella inafferrabile parte che ciascuno possiede e che a volte libera, e che permette di riflettere, contemplare, scavare… e che quando la si ritrova in un modo o nell’altro la si riconosce. Medjugorje: si parla tanto di questo luogo, ed ecco: non si può tacere quindi ci si unisce alle voci con la propria testimonianza, con la propria maniera.
A fine gennaio 2018 Madeleine Delbrêl viene dichiarata venerabile, poco più di un mese dopo viene pubblicata l'esortazione apostolica di papa Francesco Gaudete et exsultate, sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo. Le assonanze tra le parole di papa Francesco e gli scritti della Delbrêl sono evidenti, tanto da far azzardare questa breve antologia di testi di questa straordinaria donna proprio a partire dalle riflessioni del papa. Dopo una breve biografia della Delbrêl che passa per i luoghi dove ha vissuto, e per un tentativo di descrivere la sua singolare vocazione cristiana attraverso alcune parole chiave, se ne propongono alcuni testi, mostrando la strada per una "santità ordinaria", vissuta con radicalità nelle vicende quotidiane della vita, una santità della porta accanto.
VOLUME 10: SANTI DEL CALENDARIO LITURGICO paolo vi in vita aveva manifestato la preoccupazione che i santi fossero conosciuti, che si avesse dimestichezza con essi, specialmente la dove erano vissuti e avevano operato, che la loro scuola di vita non fosse disertata da discepoli, che la loro risposta positiva all'appello alla santita fosse condivisa da tanti altri. Ora paolo vi continua da queste pagine la sua pastorale. Questo primo volume contiene panegirici" di paolo vi sui santi elevati all'onore degli altari p rima del suo pontificato e ormai da tempo entrati nel calendario universale della chiesa o nei calendari particolari delle chiese locali. Paolo vi, riformando nel 1969 il calendario liturgico, ha sfoltito l'el enco dei santi, specialmente nei tempi forti dell'anno litu rgico, perche`non fosse obnubilata la celebrazione primaria del mistero di cristo. Tuttavia ha desiderato che fossero conservati nel "martirologio" e che fossero venerati nelle chiese particolari, confermando cosi`la nostra affermazione che egli fu uu appassionato cantore dei santi. Paolo vi ha parlato innumerevoli volte dei santi, con entusiasmo e competenza. Fu amico e familiare dei santi. La sua profonda esperienza delle cose sprituali traspare da queste pagine e si comunica al lettore. "
VOLUME II:BEATI E SANTI CANONIZZATI DA PAOLO VI l'attenzione data da paolo vi al culto dei santi e`testimoniata dal numero delle beatificazioni e canonizzazioni da lui celebrate. Le cerimonie da lui presiedute per la beatificazione dei servi di dio furono trentadue, di cui quattro cumulative, e quelle per le canonizzazioni di beati furono venti, di cui due cumulative. Apaolo vi dava grande importanza alle celebrazioni per la beatificazione o canonizzazione. Si preparava diligentemente, leggendo la vita di ognuno dei servi di dio che doveva elevare all'onore degli altari, i discorsi, infatti, da lui pronunciati in queste occasioni sono pregevolissimi, anche sul piano della documentazione storica, oltre che per la presentazione spirituale delle loro vite. Veri modelli di moderni panegirici. Il presente v olume raccoglie tutte le omelie delle beatificazioni e canonizzazioni celebrate durante il pontificato di paolo vi e i discorsi all angelus pronunciati in ricordo dei nuovi santi o beati. In appendice sono riportati due documenti importanti di papa montini, in attuazione del dettato conciliare, per la promozione e il retto ordinamento del culto dei santi. Paolo vi chiede di vedere il culto dei santi come celebrazione della santita della chiesa, la quale si allieta di questi frutti, si rafforza con i loro esempi, viene arricchita dai loro insegnamenti e protetta dalla loro intercessione.
LETTERE E MESSAGGI PER CELEBRAZIONI DI SANTI. Paolo vi ha detto molte cose sui santi in numerose occasioni. Egli invitr a considerare il culto dei santi come un atto di glorificazione reso a dio, dalle migliori sue creature, nelle quali brilla il lume della grazia. In questo vol ume sono raccolte quasi tutte le lettere che paolo vi ha inviato all'intera chiesa, a dio cesi, a superiori o abati generali di ordini o congregazioni religiose per ricordare significativi centenari di santi: nascita, morte, canonizzazione, ecc., oppure per altri motivi: indizione dell'anno della f ede nel ricordo dei santi pietro e paolo, il conferimento del dottorato a santa caterina da siena e a santa teresa d'av ila, ecc. Si tratta di lettere importanti, soprattutto per la precisione storica e, non poche, per l'impegno teologico o pastorale o spirituale. Nella parte conclusiva del volume ci sono alcuni interventi sul cammino di paolo vi verso la beatificazione. Seguono le preghiere di papa montini ad alcuni santi. Chiudono il volume una nota bibliografica e numerosi indici utili per la consultazione dei tre volumi.
Il sistema scolastico, il lavoro, la cultura capitalista, la Chiesa, il ruolo della donna, la politica: come movimento di massa il Sessantotto intercettò i problemi innescati da un mondo che stava cambiando, e con la sua forte carica contestataria mise in discussione ogni singolo ambito della vita sociale. Se le risposte che diede furono spesso velleitarie o sbagliate, esso tuttavia registrò e accompagnò quella transizione di civiltà di dimensioni epocali che si sarebbe manifestata appieno più tardi e che oggi ci sfida prepotentemente.
Gli uomini di cultura del medioevo intendevano la schola come una formazione (institutio) condivisa, fondata su capisaldi costituiti dalle sue autorità (auctoritates) e organizzata secondo un curriculum. Il volume ripercorre, tra continuità e cambiamento, la storia della scuola dal protagonismo della Chiesa nell'istruzione altomedievale al sempre più articolato quadro di scuole nel basso medioevo, quando, a partire dal XII secolo, nelle vivaci città dell'Occidente latino sorsero le prime università. In questi secoli la scuola non fu solo chiamata a divulgare la cultura "dotta", quella scritta, ma assunse essa stessa il ruolo di centro propulsore di nuova cultura, frutto della complessa mediazione tra i saperi pagani della tradizione classica e quelli cristiani. Il flusso di "intellettuali", di modelli culturali e di libri, che trovò il suo raccordo nei centri di istruzione, concorse così in modo determinante alla formazione di un sapere omogeneo.
Una storia della buonanotte in cui una bambina si prepara ad andare a letto e, per addormentarsi, chiede aiuto alla sua immaginazione. Il momento serale è uno dei più delicati della giornata per i bambini in età prescolare; è quello in cui i genitori si trovano più in difficoltà. Il sonno non arriva, i bambini non vogliono stare soli nel lettino. Sono problemi molto comuni in famiglia ma questo libro può essere un simpatico e valido aiuto.