In questo breve ma denso lavoro, l'Autore mette in parallelo due racconti, due scelte di fondo, due tipi di religione e di società: quello di Babilonia (Genesi 11) a cui si contrappone quello di Gerusalemme a Pentecoste (Atti 2). Gli uomini e le donne che rinascono ad opera dello Spirito santo - al di là di ogni formale appartenenza socio-politica o religiosa - propongono un modo di vivere veramente umano e divino in cui l'unità nella diversità è promossa e valorizzata. Nell'epoca della globalizzazione selvaggia e del Covid-19 si impone un ripensamento di fondo a partire dall'esperienza, dalla riflessione e dalla preghiera di intere generazioni che si sono raccontate nei due celebri testi biblici.
Il lupo cattivo teme di perdere tutto il pelo come Zio Anacleto. Che brutto sarebbe e che freddo! Un lungo cappotto, una folta parrucca e fiocchetti di lana qua e là, ecco la soluzione! Ma conciato così, chi avrà più paura di lui? Età di lettura: da 4 anni.
Un malessere diffuso sembra oggi essere presente: insoddisfazione, insicurezza, timore per il futuro che possono diventare ansia, depressione, apatia. Il libro descrive le cause psicosociali di questo stare male: dalla troppa possibilità di scelta al doversi confrontare con altre culture, dalla crisi economica al destino incerto del pianeta. Ma ognuno di noi possiede, biologicamente e come specie, fattori protettivi: la capacità, attraverso l'empatia, di comprendere l'altro e di collaborare, la predisposizione alla resilienza, la tendenza innata a raggiungere stati esperienziali positivi. Partendo da queste premesse, l'autore affronta il tema della cura, non in generale ma rispetto agli effetti terapeutici dei luoghi, degli oggetti e della natura e illustra come devono essere i paesaggi, le città o le costruzioni architettoniche che possono "curare" e farci star bene. Lo fa percorrendo casi reali, dagli slums di Mumbai alle opere di grandi architetti come Aravena, Boeri e Piano, dall'uso dei beni comuni a quello della propria casa. Una parte importante è dedicata agli effetti benefici della natura sulla psiche e sul comportamento e a come tutto questo si interseca con il futuro ambientale del pianeta e con ciò che ci ha insegnato la pandemia del coronavirus.
Si fa presto a dire amare, ma quante sono le persone che possono dirsi innamorate sul serio? E quante quelle capaci di andare oltre l'innamoramento? Una cosa è certa: l'amore non può diventare un laconico messaggio lanciato nell'universo distratto, né può contare sulla probabilità che un'anima ne incroci un'altra nella notte dei giochi tecnologici. L'amore ha bisogno di essere contaminato, anche quando costa, anche quando sa di amaro e di lacrime. Sentimento «più dogmatico dell'amore» è l'amicizia, che non conosce sfumature di comodo, che è tutto o niente, e ha bisogno di ancora più coraggio dell'amore, perché richiede l'assoluta conquista dell'altro e la totale perdita di sé. Ultima tappa di questa guida amichevole sul sentiero della maturità affettiva è la felicità: per raggiungerla, dobbiamo impegnarci ad avviare una piccola rivoluzione della gioia e della positività. Perché essere felici può accadere molto più spesso di quanto immaginiamo, dobbiamo solo lasciare che accada.
Se il migliore scenario possibile, per molti, è un rapido ritorno alla normalità dopo la lunga parentesi del Covid-19, è lecito chiedersi come sarà questa normalità. Il "domani" è da virgolettare, perché non si tratta solo di individuare l'orizzonte che segnerà la fine dell'emergenza: avremo una fase di benessere, pace serenità, più simile a una situazione post-bellica, e perché non post-patologica, di post-povertà? Oppure tutti questi post- potranno collassare in un dis-, un contesto dis-umano arido di valori condivisi e comunione sociale?
I grandi spesso si chiedono: che cos'è la felicità? Poi si mettono a pensare e cercano risposte difficili, usando paroloni astrusi. Non si rendono conto che la cosa più semplice è chiedere ai bambini. Sono loro che trovano la gioia nelle piccole cose: nelle scoperte di ogni giorno, nei gesti, negli sguardi, nei giochi e nella fantasia. Persino nel profumo di un budino! In questo piccolo scrigno sono incastonate 100 frizzanti filastrocche in 100 coloratissime illustrazioni per raccontare le cose più belle, grandi e importanti del mondo. Le rime di Paola Mignone si intrecciano ai disegni di Natascia Ugliano e regalano a grandi e piccoli momenti di tenerezza, sorriso e autentico divertimento. Età di lettura: da 5 anni.
Le neuroscienze hanno reso possibile la realizzazione dell’antico sogno di visualizzare in vivo l’attività cerebrale. Allo stesso tempo, i risultati delle recenti tecniche di neuroimaging e alcune interpretazioni rappresentano una vera e propria sfida all’etica. Esiste ancora un soggetto morale, padrone dei suoi atti e responsabile del proprio agire liberamente e consapevolmente scelto? Chi decide, il nostro cervello, la pressione selettiva, oppure esiste ancora spazio per la coscienza? Il testo individua, nel panorama di studi neuroscientifici, un ambito con il quale la teologia morale possa entrare in un dialogo proficuo, e quali prospettive si aprono per un arricchimento reciproco.
«Il libro vuole rappresentare un contributo per un dialogo, tra teologia morale e neuroscienze, che possa diventare strutturale e che non si limiti all’urgenza o al fascino del momento. Alla presente ricerca va dato il merito di aver accolto la sfida; senza la pretesa di aver trovato una risposta ai vari quesiti, rappresenta di sicuro una tappa in un percorso più ampio e complesso, dove ci auguriamo molti altri potranno offrire la propria passione e competenza» (dalla Presentazione di Vincenzo Viva).
Paolo Spaviero (Terracina 1979), sacerdote della Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, ha studiato Teologia morale presso l’Accademia Alfonsiana di Roma. Parroco, collabora nella Pastorale familiare ed è consulente etico del Consultorio Diocesano. Insegna Teologia morale fondamentale e speciale presso l’Istituto Teologico di Anagni e la Scuola diocesana di Teologia “Paolo VI”.
La vastissima produzione letteraria in lingua araba, in versi e in prosa, copre un periodo di tempo e un'area geografica d'impressionante ampiezza. Per la prima volta in lingua italiana questa antologia ne offre in forma rigorosa, ma accessibile a tutti, una visione d'insieme, non cioè limitata a un solo genere né a una determinata epoca. Partendo dal periodo pre-islamico e giungendo fino alla realtà degli Stati nazionali moderni, con attenzione alle dinamiche storiche interne a questo mondo e ai suoi rapporti con le civiltà circostanti, questo safari porterà il lettore a scoprire i maggiori autori e le opere più significative di una delle compagini linguistico-culturali più complesse e affascinanti della letteratura mondiale.
A partire dal Documento sulla Fratellanza umana, firmato ad Abu Dhabi da papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyib il 5 febbraio 2019, il volume rilegge tale documento alla luce dei rapporti che la Chiesa cattolica ha stabilito con i musulmani, con particolare attenzione dall'inizio del pontificato di Francesco, promovendo comprensione e rispetto reciproci. Allo stesso tempo, vengono approfonditi i concetti di incontro e dialogo nella loro concreta fattibilità, affinché il Documento «diventi oggetto di ricerca e riflessione in tutte le scuole, università e istituti di istruzione e ricerca come contributo all'educazione delle giovani generazioni per il bene della pace e la difesa dei diritti degli oppressi e degli ultimi».
Una serie di dieci volumi per riscoprire l’Antico Testamento libro dopo libro. L’approccio dei volumi, approfondito ma accessibile, fornisce una perfetta guida per chi intende conoscere meglio gli scritti che rappresentano le radici della fede cristiana, grazie a un’opera imperdibile da leggere e conservare. Gli autori – teologi e biblisti di alto profilo – sono garanzia dell’accuratezza dei contenuti.
Paolo Merlo ha conseguito il dottorato in Teologia e in Vicino Oriente antico. Insegna Esegesi dell’Antico Testamento presso la facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense di Roma e Storia dell’Antico Testamento al Pontificio Istituto Biblico.
Una serie di dieci volumi per riscoprire l’Antico Testamento libro dopo libro. L’approccio dei volumi, approfondito ma accessibile, fornisce una perfetta guida per chi intende conoscere meglio gli scritti che rappresentano le radici della fede cristiana, grazie a un’opera imperdibile da leggere e conservare. Gli autori – teologi e biblisti di alto profilo – sono garanzia dell’accuratezza dei contenuti.
Paolo Merlo ha conseguito il dottorato in Teologia e in Vicino Oriente antico. Insegna Esegesi dell’Antico Testamento presso la facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense di Roma e Storia dell’Antico Testamento al Pontificio Istituto Biblico.
Che cosa significa per la Chiesa vivere e testimoniare la dimensione comunitaria? Come questa testimonianza può essere estesa all'intera umanità? Quale compito spetta alla teologia in questo ambito? I due autori scelgono il tema del "camminare insieme" come compito e stile della Chiesa dei nostri tempi, accompagnano i lettori a riscoprirne le radici.
L'opera, dopo aver ripercorso l'evolversi della teologia prima e dopo il Concilio Vaticano II, conclude proponendo una "nuova umanità" basata sulla dimensione comunitaria, che va oltre gli schematismi per aprirsi a un incontro personale.
Un saggio di antropologia teologica che approda a una visione di speranza per la Chiesa e per l'umanità: dalla dimensione comunitaria può sgorgare una testimonianza autentica e gioiosa.
Ecco il sogno di Dio per l'umanità.
Don Paolo Scarafoni e Filomena Rizzo sono ben consapevoli della forte "crisi antropologica" che il mondo di oggi sta affrontando. Per questo propongono una "nuova umanità" basata su una dimensione comunitaria autentica, che proviene dalla chiamata alla salvezza rivolta a tutti da Cristo.
Dalla Prefazione di mons. Rino Fisichella