¿Qué sucede en España entre 1492 y 1681 para que ese período sea denominado Siglo de Oro? Las fechas vienen determinadas por el final de la Reconquista y el descubrimiento del Nuevo Mundo, y por la muerte del último de una serie de escritores extraordinarios: Pedro Calderón de la Barca. En medio, contemplamos acontecimientos asombrosos: los reinos españoles manifiestan una potencia política y militar sin precedentes, y también una penosa decadencia, que coincidirá con un apogeo de las artes, en especial de la literatura (Garcilaso, Cervantes, Lope, Teresa de Jesús y Juan de la Cruz, Tirso, etc.) y de la pintura (El Greco, Velázquez, Zurbarán, Murillo, entre otros).
Mariano Fazio (Buenos Aires, 1960) es sacerdote, historiador y filósofo, profesor de Historia de las Doctrinas Políticas y primer decano de la Facultad de Comunicación Social Institucional de la Pontificia Universidad de la Santa Cruz, donde fue Rector Magnífico. Actualmente vive en Roma, donde trabaja como vicario general del Opus Dei. Entre sus libros destacan: Historia de las ideas contemporáneas; Seis grandes escritores rusos; Cristianos en la encrucijada; La América ingenua; De Benedicto XV a Benedicto XVI; El Papa Francisco y El universo de Dickens, publicados todos en Rialp.
Il primo libro del nuovo arcivescovo di Milano. Con una scrittura sempre arguta ed efficace, monsignor Delpini rilegge situazioni di vita quotidiana delle nostre parrocchie, stigmatizzando i difetti più comuni del rapporto tra preti e fedeli, delle "pie donne" e dei sacerdoti "manager". Brevi quadri di vita concreta in cui tutti possono ritrovarsi. Tanti spunti per riflettere e per sorridere, ricchi di autoironia. «Leggete e rileggete, meglio ancora scanditele piano e ascoltatele davvero, le "voci" del Vocabolario della vita quotidiana che il vescovo Mario Delpini ha scritto tra l'11 settembre 2016 e il 2 luglio 2017 per la prima pagina di Avvenire-Milano Sette e che abbiamo raccolto in questo agile libro. Provate a farlo, e capirete perché quando venerdì 7 luglio è risuonato l'annuncio della nomina di "don Mario" a nuovo Arcivescovo di Milano, successore del cardinale Angelo Scola, erede della cattedra e della tradizione di Ambrogio, in tanti hanno "sentito" immediatamente che papa Francesco aveva deciso di dare alla città e all'intera diocesi una guida che di questa Chiesa e in questa Chiesa è davvero e profondamente figlio e padre». (dall'introduzione Marco Tarquinio, direttore di Avvenire)
Prendendo spunto da un testo apocrifo, legato all'opera di sant'Ambrogio sul ministero dei sacerdoti (il De officio ministrorum), monsignor Delpini elabora con leggerezza e grazia, abbinate ad altrettanta profondità, quello che può apparire come un bonario esame di coscienza per il clero odierno e (perché no?), come un'occasione di confronto per coloro che con il clero hanno a che fare quotidianamente: operatori pastorali, confratelli, volontari, parrocchiani... La lettura che ne viene è gustosissima e utile a un tempo, fornendo una sorta di piccolo manuale che invita i "reverendi" di oggi a liberarsi dalle zavorre di un certo clericalismo che a volte li accompagna. Scritto vent'anni prima dell'avvento di papa Bergoglio sul soglio di Pietro, e oggi riproposto, questo libro dell'attuale arcivescovo di Milano ne anticipa temi e riflessioni, invitando a una Chiesa sempre più vicina alla gente, una comunità della gioia e del sorriso, a partire da coloro che hanno in essa il compito di annunciare, per primi, il Vangelo.
Agata vive con la nuora, vedova del suo unico figlio, e la nipote, madre di un bimbo di tre anni. Le piacciono i gioielli e gli abiti eleganti, ama guardarsi allo specchio e spazzolare a lungo i capelli, che ha di un bianco abbagliante. Emma vive sola, ha lavorato in una fabbrica di iuta e in seguito come cuoca in un convitto. Se ha freddo si butta sulle ginocchia una coperta che ha fatto con le sue mani. Cucina da sé i propri pasti e ogni giorno, dopo cena, si concede un bicchiere di liquore fatto in casa. Agata ha 104 anni, Emma 117. È alla ricerca del segreto di una simile longevità - indissolubilmente coniugata ad acume intellettuale, curiosità, vivacità mentale - che parte Daniela Mari, in un viaggio che, come quello alla volta della mitica Shangri-La, si rivelerà di volta in volta avventuroso o malinconico, ma sempre sorprendente: Daniela Mari ha dedicato la vita a studiare i delicati, complessi, misteriosi meccanismi che sottostanno al nostro invecchiamento e, memore della lezione dei tanti centenari che ha conosciuto e con cui ha lavorato, in Italia e nel mondo, ha raccolto in queste pagine - uniche nella capacità di fondere rigore scientifico, lucidità filosofica e sensibilità letteraria - il distillato purissimo dei suoi studi. Testimonianza di una vita consacrata alla ricerca scientifica delle sfuggenti alchimie che governano le nostre biologie non meno della nostra storia, "A spasso con i centenari" è anche, in controluce, una precisa mappa che ci aiuta a navigare con sicurezza nell'inesplorato, accidentato territorio aperto davanti a noi, perché - come Ingmar Bergman ebbe una volta a dire - «la vecchiaia è come scalare una montagna. Più arriviamo in alto, più ci manca il respiro: ma quanto impressionanti si fanno le vedute aperte davanti ai nostri occhi».
Figura eccezionale nella storia culturale del novecento, Soldati racconta i suoi tre viaggi compiuti attraverso l'Italia alla ricerca dei vini genuini, alcuni famosi, altri noti, altri ancora no. Ma non si tratta di una semplice guida enologica: è un libro che parla di paesaggi, di uomini, di case, ville e castelli incontrati e amorevolmente scrutati in un itinerario alla ricerca di una civiltà autentica, legata alla terra e al clima, che ha nel vino uno dei suoi prodotti più sinceri, frutto dell'equilibrio tra natura e cultura. Dal Trentino-Alto Adige alla Sicilia e alla Sardegna, l'autore si addentra nella provincia italiana alla ricerca del "vino prelibato, che schiva ogni pubblicità", che "vuole essere scoperto e conosciuto in solitudine, o nella religiosa compagnia di pochi amici". Pur non essendo un enologo professionista, come tiene più volte a ricordare, Soldati considera ciascun vino dotato di una sua unicità, si impegna a comprenderlo e ne apparecchia un ritratto per i lettori, quasi si trattasse di una persona.
Questa biografia vuole far emergere una storia comune, di cui Maria Paola Colombo Svevo è stata un 'anello forte'. Classe 1942, nativa di Rho, in provincia di Milano, democristiana, è stata assessore al comune di Monza e alla Regione Lombardia, senatrice e poi parlamentare europea. Si è sempre occupata, prevalentemente, delle fasce più deboli e vulnerabili, con uno sguardo costante alla condizione delle donne e al loro punto di vista sulle cose. È la stessa vita di Maria Paola Colombo Svevo ad aver suggerito la strada da percorrere per la stesura di questo libro: il suo impegno per la storia comune permette di ricostruire il tessuto culturale della realtà del suo tempo. Nella sua unicità, è anche una biografia 'rappresentativa': di una cultura, di un territorio, di una generazione, di moltissime donne. È parte di una tradizione: quella del movimento cattolico democratico e popolare, delle persone libere e forti, che trova le sue origini nel pensiero di Luigi Sturzo.
Un bambino non è adulto in miniatura, né un contenitore vuoto da riempire a nostro piacimento, ma un universo misterioso pieno di forza. Diventa ciò che ama, e assorbe l'ambiente intorno a sé per trasformarsi armonicamente nel suo futuro. Gli adulti che lo circondano, e primi fra tutti i genitori, hanno così il compito, delicato e insieme meraviglioso, di lasciarlo libero di maturare, rispecchiando e riconoscendo la sua natura, accompagnando il suo cammino alla conquista dell'indipendenza. Il pensiero di Maria Montessori raccolto in queste pagine, ancora oggi all'avanguardia, parla di rispetto, di amore, di dignità, affinché le nuove madri e i nuovi padri non vedano nei loro figli la copia incompleta di sé stessi, ma ascoltino e assecondino il ritmo della loro esistenza, incantati dal loro fiorire. Introduzione di Vittorino Andreoli.
L'obiettivo di questo lavoro, rivolto sia a studenti di Servizio sociale che a professionisti, è descrivere, discutere e confrontare diversi modelli teorico operativi in grado di orientare la pratica degli assistenti sociali. Il testo fornisce ai lettori e alle lettrici strumenti utili per l'analisi critica di ciascun modello, concetti per la comparazione con altri approcci, studi di caso che consentono di riflettere sull'applicabilità in pratica.
C'è qualcosa che sta avvelenando la Terra e sterminando gli esseri viventi. Sono le Ombre, vortici di oscurità che invadono il cielo e inghiottono tutto quel che trovano sul loro passaggio. La famiglia di Delisia è sopravvissuta trovando rifugio nelle grotte, rimanendo così isolata dal resto dell'umanità. Questa è l'unica realtà che Delisia conosce da quando è nata, ma ora che anche quell'angolo dimenticato rischia di essere spazzato via dalle Ombre lei è costretta a partire in cerca di aiuto, portando con sé il fratellino appena nato. Il mondo di fuori è per Delisia fonte di terrore e meraviglia. Ma presto due presenze amiche le si affiancano: Uyà, il misterioso uomo dei boschi, e il suo cane Buck. Incalzata dalle Ombre, la piccola compagnia corre verso la salvezza...
C'era una volta un minuscolo seme. Era così piccolo, nel vasto mondo, che si sentiva sperduto. Il Cielo, l'Acqua e la Terra lo videro, provarono tenerezza per lui e ne ebbero cura. Diventò un albero, grande e forte. Un uccellino sperduto cercava dove fare il nido. L'albero ne ebbe cura. Finché un giorno l'uccellino non raccolse uno dei semi dell'albero, caduto tra i sassi: ne ebbe cura, affidandolo alla Terra... Età di lettura: da 4 anni.
«Con Dio noi faremo prodezze ed Egli annienterà i nostri oppressori» (Sal 108,14). Attraverso queste pagine si vuol suggerire al lettore un percorso che pone l'attenzione sul mistero del male nella storia umana, vinto dalla potente azione di Dio. Lo studio esegetico-teologico dei racconti delle dieci piaghe d'Egitto (Es 7,1-14,31) cercherà di mettere in luce che l'agire di Dio con l'uomo è sempre volto alla liberazione da ogni tipo di schiavitù perché ogni essere umano possa appartenere totalmente a Lui. Si considererà da vicino l'esperienza del rifiuto di Dio, di cui il faraone è il simbolo, e alla fine si delineerà il cammino che ciascuno di noi è chiamato a fare per vivere con Dio: morire a ciò che si era prima per nascere alla libertà. Come Mosè e Aronne, siamo invitati a operare con Dio per realizzare, insieme a Lui, grandi cose! «Il volume di suor Angela Maria ci porge un invito, e non solo un invito; ci porge anche tutte le chiavi necessarie per entrare nel castello dell'Esodo e visitare le sue innumerevoli camere. Per tutte queste ragioni, Le possiamo essere molto grati» (dalla Prefazione di Jean Louis Ska).