Che utilità ha oggi la filosofia e qual è la "specialità" del filosofo nell'epoca della settorializzazione dei saperi? Consapevoli dell'impossibilità di preservare la supremazia della "philosophia prima" in quanto conoscenza del Tutto, negli ultimi due secoli i filosofi occidentali si sono trovati spesso nella condizione di dover giustificare la propria funzione, alleandosi ora con la politica, ora con la storia, ora con la scienza. Tutti questi tentativi sono naufragati di fronte all'incapacità di disciplinare gli eccessi della ragione. Congedate le tentazioni autarchiche, a volte persino imperialiste, e i vari sforzi di mettervi freno, è venuto il momento di riconoscere che l'utilità del pensiero filosofico sta forse proprio nella sua natura eccedente, nel connubio tra l'aspirazione metafisica alla totalità e l'apertura scettica alla complessità dell'esperienza, nel desiderio sconfinato di espansione e inclusione, nell'esigenza di conciliare sintesi e apertura alla varietà dell'esistente. Più che di utilità sarebbe allora opportuno parlare di urgenza della filosofia, in quanto forma di curiosità onnivora, desiderio di sentirsi a casa ovunque, caotica creatività intellettuale. Per saggiare la desiderabilità degli eccessi della ragione si riflette in altrettanti capitoli del libro su dieci questioni centrali non solo della filosofia, ma dell'esistenza.
Poche figure come quella del parroco hanno saputo divenire nel corso dei secoli punti di riferimento per individui e comunità, guide di coscienze umane e di corpi sociali, protagoniste nella vita spirituale e in quella pubblica di un paese. Il sacerdote con cura d'anime non è espressione di una Chiesa che agisce lontano dal mondo e fuori dal tempo: la sua missione è infatti l'uomo, il suo orizzonte la società. Pur essendo stata codificata - non senza difficoltà e resistenze - all'epoca del Concilio di Trento, l'identità del clero curato ha poi saputo adattarsi alle trasformazioni imposte dalla storia. È alla capacità dei parroci vissuti in Italia dal Cinquecento ad oggi di interagire con un popolo, di entrare in simbiosi con esso, di essere, insomma - per usare parole di papa Francesco - pastori "con l'odore delle pecore", che sono dedicate le pagine di questo libro.
"Dedico questo libro alla sensibilità dei tacchini, il cui colore della pelle cambia a seconda dell'umore, all'istinto materno delle scrofe, che lasciano entrare nella porcilaia solo le compagne che hanno già partorito, alla gentilezza e alla forza delle mucche, alla cura con cui i conigli scelgono le loro partner, alla memoria e all'istinto vigile dei pesci. Questo libro di ricette nasce per dimostrare che mangiare vegano non è solamente sano, senza crudeltà verso gli animali e rispettoso del pianeta. Ma è anche molto molto gustoso. Ho deciso che non avrei più mangiato carne all'età di dodici anni e sono convinta che questa scelta abbia migliorato da tutti i punti di vista la mia qualità della vita. E non l'ha resa certo, come alcuni potrebbero pensare, troppo seria e piena di rinunce. Tutt'altro! In queste pagine ho raccolto i miei piatti vegani preferiti tra antipasti, primi, secondi e dolci, e per ognuno ho suggerito una canzone. Perché la musica è l'altra mia grande passione. Ma anche perché penso che la cucina vegana sia profondamente rock. E fra una crema di broccoli con crosta di sfoglia e sesamo e delle tagliatelle di farro con rucola e nocciole, fra un tofu strapazzato allo zafferano e porcini e dei macarons alle ciliegie, vi ritroverete anche voi a fare la vostra buonissima rivoluzione in cucina." (Paola Maugeri)
Il legame sociale e affettivo più nobile, l'amicizia, in un libro che ne rivela la forza consolatoria e al tempo stesso rivoluzionaria, in un'epoca segnata dalla crisi e dalla banalizzazione dei sentimenti. Col tono sobrio ma appassionato di sempre, Paolo Crepet indaga l'amicizia, sentimento "più dogmatico dell'amore", che non conosce sfumature di comodo, per ridarle dignità. Si interroga sulle amicizie maschili e femminili, sul loro rapporto con l'amore e con il sesso, con il dolore e con la morte, con la fedeltà e il tradimento. E ancora sull'amicizia tra genitori e figli e sul senso che essa ha all'epoca dei social network. Rivelandoci il potere che rivestono nella nostra vita le relazioni che non giudicano e non ricattano, ma chiedono complicità e gratuità. E lasciandoci nella mente alcuni ritratti indimenticabili, che con leggerezza e ironia trattengono qualcosa del passato, e ci fanno intuire che nell'amicizia il tempo non è mai perduto. Con una nuova prefazione dell'autore.
Il nobile Wolfgang Langenmantel, sposatosi con Sophie Imhoff nel 1612, in seguito a una crisi matrimoniale era in procinto di divorziare. Per cercare aiuto si recò nel monastero di Ingolstadt, a circa settanta chilometri da Augsburg, dal sacerdote gesuita Jakob Rem. Questi, grazie alla propria esperienza spirituale, lo invitò a pregare con forza davanti alla Vergine dipinta nella cappella, affidando a Lei la difficile situazione familiare.
Il libro - qui presentato in una nuova edizione rivista e aggiornata - segue con grande puntualità l'evoluzione del sistema bibliotecario italiano dal 1860 a oggi, illustrandone gli aspetti burocratici, amministrativi, organizzativi, culturali, e riconducendone le diverse tappe alla più generale vicenda politica italiana. L'Italia, che pure ha ereditato dai secoli passati un patrimonio librario unico al mondo, ha adottato politiche contraddittorie e spesso insufficienti in materia, come appare evidente in questi ultimi anni in cui tagli radicali ai budget hanno portato in molti casi alla quasi paralisi di molte biblioteche.
Un reportage sulla figura di Maria, in cerca delle scie di luce che la Madonna ha lasciato nel corso della storia: dalle prime testimonianze cristiane fino a oggi. Paolo Brosio affronta questa volta un'inchiesta mariana a tutto tondo, incastonando con sapienza storie di ieri e di oggi: la fede umile della gente del Sud, nel racconto emblematico della sposina miracolata dei Quartieri spagnoli di Napoli; il caso unico della guarigione di Andrea, il ragazzino calciatore, e la sorprendente vicenda di Maria Pia che ricomincia a camminare dopo una terribile malattia; la devozione ardente delle migliaia di pellegrini che si recano ogni anno a Lourdes, Fatima e Medjugorje. Brosio ha poi indagato nelle vite delle mistiche Teresa Musco e madre Speranza. Fra i documenti raccolti, si segnalano le conclusioni della Commissione internazionale d'inchiesta presieduta dal cardinale Camillo Ruini e la dichiarazione incredibile che il vescovo di Mostar rilasciò pochi giorni dopo la prima apparizione del 1981, in cui rivelava, contrariamente a quanto poi avrebbe sostenuto in seguito, che le apparizioni erano autentiche e che i piccoli veggenti dicevano la verità. Storie di guarigioni, di miracoli, di santi e luoghi legati a Maria si susseguono in una narrazione che prende le mosse dalla vicenda incredibile di Jorge Mario Bergoglio, papa Francesco, che nella Madonna ha indicato la mamma a cui affidarsi. Con la collaborazione di Simona Amabene.
Uno spigliato e meditato racconto di quanto Francesco ha detto e fatto di "memorabile", per "addetti ai lavori" e non, in questo primo scorcio di pontificato. Il libro si rivela strumento utile per capire quale visione di Chiesa e cristianesimo il Papa porta nel confronto con le enigmatiche realtà della società, dell'economia, della politica oggi; per cogliere qualche tratto del poliedrico personaggio Bergoglio; per avere un'idea dell'eccezionale favore che si è conquistato presso la gente.
"Rapido, lieve, ironico Ruffilli ha una grazia compositiva che sa fondere in sequenze unitarie dialoghi, racconto, immagini. Eppure, grazie alla orchestrazione dei ritmi, alla variazione dei toni, ai cambiamenti di andatura, le sequenze rivelano una natura musicale, una trasparenza lirica. E proprio attraverso la convergenza delle scelte espressive Ruffilli offre al problema dei generi non una nuova incognita, ma la felicità di una soluzione". (Giuseppe Pontiggia)
Non ci sono mai state tante libertà come oggi, ma non siamo mai stati meno liberi. Vale per gli uomini, ma soprattutto per le donne, che apparentemente hanno conquistato l'emancipazione, la parità, la possibilità di scegliere cosa fare della propria vita. Eppure, se si vanno a guardare i dati e le storie, si scopre che sul lavoro sono discriminate, che fanno meno figli di quello che vorrebbero, che si sentono sole e scivolano un po' troppo facilmente nella depressione. Soprattutto, che passano la loro vita a cercare di essere quello che non sono, per rispondere alle richieste di una società consumistica, competitiva e mortificata dal mito dell'efficienza. Il libro è un segno di solidarietà nei confronti di tutte le donne e un invito alla ribellione, nel nome del diritto di essere se stesse e di seguire la propria vocazione.
Millenni di vita in ambienti ostili e di lotta per la sopravvivenza hanno plasmato un uomo proiettato verso l'accaparrare risorse, soprattutto dalla natura. Ma oggi, nei tempi di crisi che stiamo vivendo, una parola un po' desueta sembra trovare un nuovo senso e una nuova pregnanza. Frugalità è la scelta consapevole di chi sa che non si può continuare a consumare il mondo che ci circonda con i ritmi degli ultimi decenni. Non significa tornare a un edenico quanto irreale passato, ma abitare il presente e proiettarsi nel futuro facendo i giusti investimenti e puntando su ambiente, educazione, ricerca, arte, scienza.