
Perché investire denaro ed energie nella ristrutturazione di una vecchia e scomoda baita nel cuore delle Alpi Cozie? Questo è il racconto di una migrazione verticale, con i suoi successi e i suoi ostacoli, per fuggire il riscaldamento globale che rende sempre più roventi le estati nelle città. Le montagne, con la loro frescura, sono a due passi e offrono nuove possibilità di essere riabitate; e ciò attraverso il recupero di borgate abbandonate con tecniche di bioedilizia rispettose del paesaggio ma all'altezza delle necessità di agio e di connettività per poterci vivere e lavorare. Per salvarci dall'emergenza climatica e ridare spazio alla contemplazione di ciò che resta della natura. Mercalli affronta, con questo libro molto personale, il tema del riscaldamento climatico attraverso una narrazione in prima persona che racconta la propria esperienza del «salire in montagna»: il tentativo di persuadere della necessità di un cambiamento della nostra esistenza, attraverso una vicenda esemplare.
Nel libro Storie e Leggende degli Alberi l'autore Jacques Brosse racconta la vita e l'amore per la natura. Gli alberi dei boschi, quelli dei nostri frutteti e dei nostri parchi hanno una storia lunghissima: essa ha lasciato nel folklore tracce che presto svaniranno, perché stiamo perdendo il rispetto che i nostri antenati avevano per loro. Se vogliamo evitare il massacro che minaccia le nostre foreste, dobbiamo ritrovarlo. Questo libro è nato perciò da una necessità che si fa di giorno in giorno più pressante: riconoscere il ruolo essenziale degli alberi nella vita della Terra, nella nostra e anche nel nostro inconscio, rammentarsi le loro leggende, quindi le loro virtù, è il modo migliore per salvarli. Albero dopo albero, Brosse elabora in questo testo un’accattivante panoramica delle piante ad alto fusto, moltiplicando le diramazioni fino a toccare le più svariate discipline e spingendo il più a fondo possibile le radici storiche della sua ricerca. E' un'opera questa dall’afflato ecologista che dà di una cinquantina di piante una lettura storica, linguistica, terapeutica, botanica e folkloristica. Uno scrivere che accoppia al rigore scientifico la poeticità delle descrizioni, che sa sposare la seduzione del mito alla piacevolezza dell’aneddoto, che si fa racconto, indagine, scoperta, iniziazione.
Con presentazione di Leonardo Sciascia
La lettera enciclica Laudato si' di papa Francesco dà uno straordinario contributo allo sviluppo di un pensiero capace di concepire la complessità. Solo rinnovando il pensiero e lo sguardo sulla complessità e sulla globalità della questione ecologica è possibile cogliere che le sue soluzioni passano attraverso una nuova coscienza planetaria di solidarietà, che legherà gli esseri umani tra di loro e loro alla natura terrestre. Una solidarietà e una fraternità senza frontiere, aperta. Coloro che si sentono fratelli nell'incertezza del proprio destino e coloro che si sentono fratelli nella certezza di avere un posto nel creato, possono unirsi nell'afflato di una "fraternità universale" e di una nuova e comune responsabilità.
Cosa significa essere cittadini consapevoli, consumare meno e meglio, evitare sprechi alimentari, spostarsi senza inquinare, accogliere e condividere? Significa soprattutto pensare al futuro, alle nostre famiglie, all'ambiente, al pianeta. Non si tratta di tematiche lontane, di azioni impossibili e nessuno dei nostri comportamenti è un fatto privato: dobbiamo lavorare insieme - cittadini e istituzioni - per dare un futuro alla nostra società.
Come si mette la mascherina? Quando va usata? Come dobbiamo lavarci le mani? Quali precauzioni possiamo prendere in casa? È opportuno assumere antibiotici? Che ruolo hanno i vaccini? A causa del Covid-19 il mondo sta affrontando oggi un allarme sanitario senza precedenti... ma è davvero così? Non tutti sanno che nel 1918 l'influenza "spagnola" fece 60 milioni di vittime e la pandemia durò 15 mesi alternando picchi e periodi di remissione. Il nuovo coronavirus SARS-CoV-2 è allora l'ultimo di una serie di virus capaci di mettere in ginocchio la sanità mondiale. Come affrontarli? Per predisporre sistemi di prevenzione efficaci, e garantire la salute di tutti, è necessario mantenere alto il livello di informazione e di attenzione: questo libro - in una nuova edizione con prefazione di Giovanni Rezza e postfazione di Monica Serafini - ci presenta i più insidiosi nemici virali e ci offre strumenti pratici per comprendere i rischi a cui siamo esposti e affrontare i pericoli senza allarmismi e con consapevolezza.
Sono in molti oggi a sognare un mondo fraterno e solidale, un mondo in cui le attività umane relative ad ambiente, economia, società, cultura e vita quotidiana sono orientate al bene comune di tutti gli abitanti della terra e alla giustizia tra le generazioni. Luca Fiorani ci conduce per mano tra i concetti chiave della Laudato Si', i recenti risultati della negoziazione internazionale sui cambiamenti climatici e i dati scientifici più aggiornati sullo stato di salute del nostro pianeta.
Un giorno al compositore inglese Sir Edward Elgar venne chiesto da dove provenisse la sua musica. La risposta fu: «La mia idea è che ci sia musica nell'aria, musica dappertutto intorno a noi, il mondo ne è pieno e ne puoi prendere ogni volta tutta quella di cui hai bisogno». Lo stesso accade per le piante che, come la musica per Elgar, sono letteralmente dappertutto e per scriverne non si deve far altro che ascoltare le loro storie e raccontarle. Tutte quelle di cui abbiamo bisogno. È così che è nato questo libro, scrivendo storie di piante che intrecciandosi agli avvenimenti umani si legano le une alle altre nella narrazione della vita sulla Terra. Perché le piante costituiscono la nervatura, la mappa (o pianta) sulla base della quale è costruito l'intero mondo in cui viviamo. Non vederla, o ancora peggio ignorarla, credendo di essere al di sopra della natura, è uno dei pericoli più gravi per la sopravvivenza della nostra specie
«Si può rischiare una crisi alimentare mondiale anche con raccolti abbondanti e grandi riserve a disposizione? La risposta è sì. In un mondo pieno di cibo, gli affamati rischiano di aumentare.» La pandemia di Covid-19 ha colpito tutti i settori, dalla finanza alla manifattura, dal commercio alle materie prime, stravolgendo intere catene di approvvigionamento, comprese quelle del cibo. Per l’emergenza alimentare, infatti, il virus è stato un pauroso acceleratore, che ha aggravato una lista già lunga di criticità: le guerre in Siria, Sud Sudan, Burkina Faso e nella regione del Sahel, l’invasione di locuste in Africa, le emergenze in Libano, Congo ed Etiopia. Anche l’Italia ha attraversato un momento complicato: il blocco delle attività ha aumentato i costi della spesa alimentare per le famiglie, molte persone si sono ritrovate in difficoltà e hanno avuto bisogno di sostegno per sfamarsi.
Emerge dalla lucida analisi di Maurizio Martina, sostenitore convinto delle relazioni aperte, cooperative e multilaterali, che nei primi cinque mesi del 2020 il mondo ha toccato con mano l’inadeguatezza di due visioni opposte, quella dei «globalisti» e quella dei «sovranisti». Per questo si propone di indagare, senza reticenze, i limiti e le debolezze di entrambe, della globalizzazione che abbiamo vissuto fin qui, così come delle derive nazionaliste e divisive che sono affiorate durante la pandemia e che si rivelerebbero ancora più pericolose. Quando parliamo di agricoltura e di produzione di cibo, l’impostazione «gastrosovranista», che rimanda al tema dell’autosufficienza nazionale, all’autarchia, nei fatti risulterebbe impraticabile. Dall’altro lato, però, la globalizzazione del cibo è spesso una storia di disuguaglianza, che porta con sé asimmetrie di mercato e deturpazione dell’ambiente.
La strategia vincente per trovare un nuovo equilibrio, sostiene Martina, è dunque acquisire consapevolezza dell’importanza della sovranità alimentare dei popoli, della necessità ormai improrogabile di una svolta ecologica dello sviluppo, del salto di qualità indispensabile per un sistema di regole più forti per il commercio globale, in grado di superare una volta per tutte gli errori e le storture del passato. Si tratta in definitiva di una grande questione democratica. E di un impegno per la libertà.
Con questo libro, Sean Carroll, fisico teorico e tra gli scrittori di scienza più famosi al mondo, riscrive la storia della fisica del XX secolo. "Qualcosa di nascosto a fondo" dimostra che affrontare il principale enigma della meccanica quantistica significa trasformare completamente il modo in cui pensiamo allo spazio e al tempo. Carroll riconcilia la meccanica quantistica con la teoria della relatività di Einstein, e questo cambia davvero tutto. La maggior parte dei fisici non ha mai ammesso la spiacevole verità: la fisica è in crisi dal 1927. La meccanica quantistica ha sempre mostrato lacune evidenti, che semplicemente si è preferito ignorare. I divulgatori sottolineano quanto vi sia di misterioso e impossibile da capire. I professori scoraggiano gli studenti dall'inoltrarsi nel «vicolo cieco» delle basi della teoria quantistica. Carroll invece, con questo libro audace quanto plausibile, afferma che la crisi può trovare una sua fine. Dobbiamo solo accettare che ci sia piú di uno di noi nell'universo. Ci sono molti e molti Sean Carroll. Molti di ognuno di noi. Copie di ognuno di noi vengono generate migliaia di volte al secondo. In accordo con la teoria dei comportamenti quantistici dei molti mondi, ogni volta che si verifica un evento quantistico, un mondo si divide insieme a tutto ciò che contiene, a eccezione di quell'altro mondo in cui l'evento non si è verificato. Passo dopo passo e con lucidità, Carroll affronta le principali obiezioni a questa sorta di rivelazione ultraterrena, fino a quando la sua tesi non risulterà inesorabilmente dimostrata.
Umberto Veronesi è stato per cinquant'anni una delle figure centrali del mondo scientifico italiano, un simbolo di eccellenza e di empatia nei confronti dei pazienti, e un grande catalizzatore di energie nella ricerca come nelle politiche sociali. In questa biografia, che si concentra anche sul Veronesi più intimo, Alberto Costa, anch'egli medico, amico personale e collaboratore per più di trent'anni del grande oncologo, racconta la carriera di Veronesi e la sua passione per la professione di medico attraverso mille piccole storie quotidiane: dalle notti insonni dopo un intervento difficile, al sorriso delle moltissime donne salvate dal tumore al seno. Una passione che Veronesi ha dimostrato anche nella sua attività politica, come ministro della Sanità e senatore, e nell'impegno sociale che lo ha fatto diventare una figura di spicco e molto seguita dal grande pubblico italiano. Nella parte finale del volume sono raccolti, in forma di monologhi in prima persona, gli appunti dell'autore tratti dai suoi ultimi incontri con Veronesi, che offrono al lettore uno sguardo illuminante sulla vita privata del medico milanese. Mostrandoci la dimensione pubblica e quella più personale di questo sognatore tenace, questa biografia disegna il ritratto di un uomo che ha lasciato un segno indelebile non solo nell'approccio alla cura del cancro, ma anche nel cuore di tutti.
In questa opera prima, Simone Rossi, un protagonista della ricerca neurologica di frontiera, affronta importanti progressi delle neuroscienze e racconta come lui stesso li ha avvicinati. Tra le pagine del libro si scopre dove nasce l'informazione nervosa, come si sposta, come funzionano le connessioni cerebrali, cosa sono le oscillazioni cerebrali. E ancora: com'è possibile registrare le attività del cervello ed eventualmente - novità degli ultimi anni - come la neuromodulazione possa interagire con queste attività per curare malattie neurologiche e psichiatriche. Il cervello elettrico è una lettura che ci porta all'avanguardia delle neuroscienze, sui fronti più caldi della ricerca e della clinica, fino all'elettroceutica e al neuroenhancement, inclusi gli interrogativi, tecnologici ed etici, che l'applicazione di correnti, seppur deboli, al nostro cervello può creare. Sempre con uno stile accattivante, perché è scritto in prima persona da un protagonista delle neuroscienze italiane, che sa rendere intrigante la lettura attraverso il racconto di divertenti episodi della sua "vita da scienziato".
«Ma davvero tu credi che la Luna non sia lì quando nessuno la guarda?», così Albert Einstein esprime tutte le sue perplessità al collega e futuro biografo Abraham Pais. Esse riguardano i fondamenti della meccanica quantistica, la nuova finestra che i fisici hanno spalancato sul mondo naturale all'inizio del Novecento. Una visione molto lontana dal senso comune, che mette in discussione persino il concetto di realtà oggettiva. Gli interrogativi di Einstein sono uno degli elementi principali del confronto intorno alla meccanica quantistica, a sua volta uno dei dibattiti più elevati e profondi nella storia della cultura umana. La vicenda dei quanti, delle sue stranezze, dei suoi paradossi, della sua estrema precisione, delle sue domande filosofi che sulla realtà e sull'oggettività ha attraversato tutto il XX secolo. E non ha raggiunto ancora un approdo sicuro. La discussione è più che mai aperta e va di pari passo con i risultati empirici e le straordinarie tecnologie che ha prodotto. La domanda resta aperta: «Ma davvero tu credi che la Luna non sia lì quando nessuna la guarda?».