
Questo libro delinea un panorama completo dello sviluppo psicologico dalla nascita all'adolescenza dal punto di vista cognitivo, emotivo e sociale. Le quattro tappe di tale percorso - infanzia, prima e media fanciullezza, adolescenza - vedono il bambino transitare attraverso istituzioni educative diverse (dall'asilo nido alla scuola d'infanzia, alla scuola elementare e media) e si connotano per conquiste e problemi psicologici specifici: il manuale ne dà conto integrando costantemente descrizione, dati empirici e aspetti teorici, secondo una visione organica dello sviluppo. All'indirizzo www.mulino.it/aulaweb, docenti e studenti troveranno materiale utile alla didattica e all'apprendimento.
Quali ragioni riaccendono oggi la questione della laicità? Che cosa significa affermare che un certo modo di agire o un certo attore (per esempio lo Stato) è "laico"? Quali sono i criteri per dire che una certa soluzione dei problemi è "laica"? Il volume opera un'ampia ricognizione storica, filosofica e sociologica del concetto di laicità e discute i maggiori problemi che si incontrano nella sua applicazione quando sono in gioco i confronti fra le culture, le istituzioni educative, i modi di intendere la famiglia, l'uso dell'autorità e del potere politico in vista del bene comune. Le risposte degli autori, variamente articolate, indicano nuovi percorsi di fuoriuscita dai dilemmi che la storia, antica e moderna, ci ha consegnato. La laicità è un prodotto della cultura occidentale sviluppatasi sul terreno del cristianesimo. Per tale ragione, gli autori non accettano la contrapposizione fra "laici" e "cattolici" qual è stata tramandata da una certa modernità. Essi propongono una nuova concezione, positiva e responsabile, della laicità come spirito delle distinzioni fra ordine temporale e ordine soprannaturale. La laicità non significa neutralità o indifferenza, ma imparzialità delle istituzioni nei riguardi delle diverse visioni del mondo che si confrontano nella sfera pubblica. Essere laici significa appellarsi a ragioni imparziali, non confessionali, che però non comportano in alcun modo una passiva accettazione di ciò che semplicemente accade. La laicità di cui abbiamo bisogno è ricerca attiva e dialogica di ciò che vi è di universalmente umano nelle differenze specifiche che caratterizzano le diverse culture e pratiche sociali. Una tale laicità richiede, e non solo ammette, che si mantenga sempre aperto il dialogo tra fede e ragione.
Il volume è frutto di una ricerca di un gruppo di studiosi coordinati da Pierpaolo Donati, ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Bologna.
Il volume racconta la storia delle principali città italiane e mostra come sono cambiate nel corso dei secoli la composizione sociale ed etnica della popolazione e le scelte residenziali dei vari gruppi. Basandosi su una vasta documentazione resa viva dalle storie familiari di dinastie imprenditoriali, antichi lignaggi e popolo minuto, gli autori intercettano i movimenti di popolazione "dentro e fuori le mura", dove le mura, ancorché abbattute, delimitano il centro storico della città antica. Un percorso nel quale il centro muta più volte di significato: da luogo ambito dalle élite aristocratico-borghesi a oggetto di politiche di sventramento di quartieri malsani e malabitati, sino alla sua recente riconquista da parte di un nuovo ceto colto e agiato, che recuperando e ristrutturando vecchie case popolari ha fatto della ricerca di uno stile di vita più autentico un segno di distinzione.
In una nuova edizione riveduta e aggiornata, questo manuale introduce in modo chiaro ed esaustivo allo studio delle società umane. Dopo una sintetica presentazione della disciplina, gli autori ne delineano i concetti di base e i principali ambiti di interesse: i meccanismi che regolano il comportamento sociale e l'interazione tra individuo e società, gli elementi costitutivi del patrimonio culturale e le sue modalità di trasmissione, i processi di mobilità, differenziazione e riproduzione sociale, le principali agenzie di socializzazione, i due grandi ambiti istituzionali delle relazioni economiche e politiche, le dinamiche demografiche e l'organizzazione spaziale dei fenomeni sociali.
Questo manuale offre una panoramica completa delle teorie riguardanti lo sviluppo del linguaggio e dei meccanismi psicologici di funzionamento e di acquisizione delle abilità linguistiche, sia dal punto di vista dello sviluppo tipico sia da quello dello sviluppo atipico.
Davvero dovremmo riformare un bicameralismo che qualcuno, impropriamente, si ostina a definire perfetto? Spetta al parlamento oppure al governo e alla sua maggioranza, fare le leggi? Chi ha detto che i partiti non controllano più la politica e sono in via di sparizione? Le primarie sono uno strumento di partecipazione democratica oppure un pasticcio manipolato da dirigenti di partito e gruppi di interesse? Esistono democrazie parlamentari nelle quali il capo del governo viene eletto dai cittadini e non può essere sostituito senza nuove elezioni? Nelle quali fa il bello e il cattivo tempo, nomina e sostituisce i ministri, scioglie a piacere il parlamento? Le leggi elettorali sono solo meccanismi per tradurre i voti in seggi oppure lo strumento essenziale con cui gli elettori scelgono i loro candidati e poi li premiano o li puniscono? Le approfondite analisi comparate qui proposte forniscono una risposta articolata a tali interrogativi, esaltando per questa via il contributo fondamentale che la scienza politica può dare ai processi di riforma istituzionale.
Come siamo cambiati noi italiani dagli anni Ottanta a oggi? Come si sono modificati i nostri atteggiamenti nei confronti della società, della politica, del lavoro, della famiglia, della religione, dell'Unione Europea, della scienza, dell'ambiente? Organizzato in quindici brevi capitoli dedicati a singoli temi di grande attualità culturale, sociale e politica, il libro presenta i risultati inediti di una grande indagine sui valori degli europei e degli italiani. Grazie al confronto con dati analoghi emersi in ricerche precedenti, gli autori possono condurre un'analisi approfondita delle opinioni e degli atteggiamenti degli italiani nel corso degli ultimi quarant'anni e misurare attraverso il tempo le tendenze di fondo dell'opinione pubblica e della nostra società.
Il rapporto millenario degli italiani con la guerra: le battaglie e le armi, la politica e la strategia, l'economia e la logistica, le fortificazioni, le opere d'arte che ritraggono o cantano guerre e soldati, la guerra di terra e quella di mare, poi quella dell'aria, la guerra delle informazioni, il mantenimento dell'ordine. "Guerre ed eserciti nell'età contemporanea": Le guerre totali dell'età contemporanea sono state contraddistinte da armi sempre più sofisticate e distruttive, da forze armate non solo di leva ma più spesso di volontari professionisti, da un crescente coinvolgimento dei civili, da un accresciuto ruolo della propaganda e dalle retoriche nazionaliste. Nell'Italia contemporanea c'è tutto questo e anche altro: il Risorgimento in armi e le guerre di unificazione nazionale, ma anche la guerra al brigantaggio e le prime campagne militari coloniali; la partecipazione alla Prima guerra mondiale e poi il Ventennio fascista, con il suo peculiare rapporto tra forze armate, società e politica; la lunga stagione repubblicana fino a un presente militare fatto di professionalizzazione e di partecipazione alle operazioni militari all'estero, che talora hanno profondamente diviso l'opinione pubblica. Questo volume conclude la serie "Guerre ed eserciti nella storia".
Nonostante il progressivo invecchiamento della popolazione, il dibattito sui fondamentali diritti sociali e civili sembra interessare prevalentemente altre fasce d'età. Infatti, il confronto su questi temi stenta a tenere in considerazione tutti gli aspetti che interessano i senior. Partendo dalla crescente importanza dell'argomento e dalle diverse prospettive di lettura del fenomeno, è necessario avviare alcune riflessioni sul sistema dei servizi, sul quadro normativo e sui modelli di welfare con cui incentivare una maggiore partecipazione e inclusione delle persone anziane. Il volume, attraverso il contributo di diversi autori, spazia dalla possibilità di una piena realizzazione dei diritti dell'individuo agli attori che ne consentono la totale fruizione, sino ad approdare a una riflessione sui doveri individuali e sull'impegno collettivo in un'ottica di partecipazione attiva e coinvolgimento sociale degli anziani. Opera realizzata con il patrocinio di 50&Più Associazione e Fondazione Leonardo 50&Più è l'associazione che dal 1974 opera per la rappresentanza e la tutela dei propri soci e per il riconoscimento degli over 50 come risorsa della società, promuovendone il ruolo sociale e il protagonismo attivo. Grazie al suo Centro studi offre a tutti coloro che a vario titolo si occupano di anzianità, longevità, problematiche collegate alla terza e quarta età, strumenti di consultazione, ricerca e approfondimento rispetto al fenomeno dell'invecchiamento della popolazione in Italia e nel mondo. La Fondazione Leonardo nasce nel 1998 per promuovere il diffondersi di una cultura che, favorendo l'incontro solidale tra le generazioni, valorizzi l'età anziana come ricchezza della persona e la persona anziana come risorsa della comunità. La Fondazione non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e di promozione della cultura, grazie a un'opera di diffusione di informazioni sui temi legati all'invecchiamento e alla vita in età anziana.
Questo manuale fornisce un quadro completo della psicologia dello sviluppo. Dopo una descrizione delle principali teorie dello sviluppo - da quelle classiche a quelle più recenti - sono presentati i metodi di indagine più comunemente utilizzati per studiare lo sviluppo e sono trattati i diversi domini in cui l'individuo concretamente si sviluppa: fisico, motorio, percettivo e cognitivo. Sono poi illustrati i processi di acquisizione del linguaggio e del comportamento comunicativo, lo sviluppo sociale, affettivo, emotivo e morale. Disponibile nella sua versione digitale sulla piattaforma Pandoracampus.
Il rapporto tra "Corriere della sera" e televisione è una storia affascinante e curiosa, che prende le mosse negli anni Cinquanta, quando si comprende che la tv non va presa sottogamba e che occorre qualcuno che aiuti il lettore (e il quotidiano) a capire il nuovo mezzo di comunicazione. È un racconto tanto ricco di singolari aneddoti quanto generoso di spunti per comprendere la funzione di un'attività sulla quale gravano, fin dalle origini, non poche incomprensioni. Il percorso verso la definizione dei criteri su cui si deve fondare la critica televisiva è stato lungo e tortuoso: la lettura delle critiche apparse sul "Corriere", dal 1954, anno di nascita della tv italiana, fino alla fine degli anni Ottanta, apre un universo inesplorato che aiuta a comprendere come e quanto è stata importante la televisione e la sua evoluzione in Italia.
Un vero e proprio "kit didattico" per insegnanti, psicologi e per i diversi attori del mondo della scuola che si trovano quotidianamente ad affrontare problematiche legate alla dispersione scolastica spesso di difficile soluzione. Il volume mette a disposizione del docente modelli epistemologici con cui valutare la complessità delle variabili in gioco al fine di superare in modo strategico le situazioni di stallo professionale. E insieme offre una metodologia operativa che lo accompagna nella messa in atto di interventi efficaci per prevenire o arginare aspetti di insuccesso scolastico di cui la dispersione è soltanto la punta dell'iceberg. La problematica della dispersione scolastica viene dunque inquadrata da un punto di vista teorico e applicativo, partendo da una lettura complessa e circolare del fenomeno in cui assumono particolare importanza variabili contestuali, culturali, aspetti motivazionali ed emotivo/relazionali. Il testo è suddiviso in due parti, una teorico-descrittiva, in cui il fenomeno della dispersione è presentato nella sua rilevanza nazionale ed internazionale e trattato all'interno della cornice della psicologia culturale e del costruzionismo sociale, ed un'altra pratico-applicativa, in cui sono fornite schede operative che consentono al lettore l'acquisizione di differenti metodologie, tese alla riduzione della dispersione scolastica, alla promozione del senso di appartenenza alla scuola e della motivazione allo studio.