
Le tecnologie digitali sconvolgono il quadro antropologico finora noto. Virtualità, connettività universale e libero accesso alle fonti di informazione stanno riplasmando le facoltà cognitive dei ragazzi e dislocando altrimenti il sapere. Non è più là fuori, remoto, scosceso, paludato e spesso respingente; adesso sta tutto in tasca, a portata di mano, senza mediazione. Mentre i grandi mediatori - il sistema scolastico, ma anche gli istituti della politici e della società-spettacolo - si ostinano a brillare come stelle morte da tempo, ignare della propria fine. Il mondo non sarà più un posto per vecchi. L'ultraottantenne Michel Serres, epistemologo tra i più originali, registra sorridente quell'ineluttabile obsolescenza. Non trema, lui, di fronte al crollo di gerarchie e privilegi secolari, anzi rimane incantato dai suoi effetti più tellurici e si schiera incondizionatamente dalla parte dei ragazzi, capaci di un'intelligenza inventiva che è forza di svincolamento, nel corpo e nella mente.
Un quadro suggestivo dell'evento epocale che ha già segnato il ventunesimo secolo. Dalla questione ecologica al governo degli esperti, dallo stato d'eccezione alla democrazia immunitaria, dal dominio della paura al contagio del complotto, dalla distanza imposta al controllo digitale: come sta già cambiando l'esistenza, quali potranno essere gli effetti politici nel futuro. Il coronavirus è un virus sovrano che aggira i muri patriottici, le boriose frontiere dei sovranisti. E rivela in tutta la sua terribile crudezza la logica immunitaria che esclude i più deboli. La disparità tra protetti e indifesi, che sfida ogni idea di giustizia, non è mai stata così sfrontata. Il virus ha messo allo scoperto la spietatezza del capitalismo e mostra l'impossibilità di salvarsi, se non con l'aiuto reciproco, costringendo a pensare un nuovo modo di coabitare.
Elisabeth Kùbler-Ross, studiosa del passaggio dalla vita alla morte, offre un piccolo libro, in cui il lettore attento può scoprire non soltanto il senso più autentico dell'esistenza, ma anche il significato della morte, momento fondamentale della vita al quale è necessario imparare a guardare con dignitosa consapevolezza e serena lucidità.
"Siete felici come vorreste?" Partendo da questa domanda diretta e un po' spiazzante, Jerry Minchinton illustra le molteplici cause dell'infelicità, spesso generata dalla scarsa fiducia in se stessi e nelle proprie capacità e, conseguentemente, dalla paura di fallire, di sbagliare, di non essere all'altezza delle situazioni. Minchinton, esperto di tecniche atte ad accrescere l'autostima, ha distillato in questo volume i suoi consigli per rafforzare la fiducia in se stessi, stabilire con gli altri rapporti più soddisfacenti, vincere le paure, la timidezza, le insicurezze, la pigrizia mentale, generata dal timore di rimettersi in gioco.
La lunga e appassionata intervista a Savino Pezzotta, segretario generale della CISL fino al 2006 e sindacalista da sempre, si struttura come un viaggio per leggere l'impegno sociale e politico dei cattolici italiani dopo la fine della DC. Zavattaro imposta le sue domande in modo da ricostruire le varie tappe di un processo che mira, secondo Pezzotta, ad animare una rinnovata stagione nel mondo politico.
L'autore compie un viaggio nell'universo interiore dei bambini cercando di comprendere le ragioni di tanti comportamenti a prima vista inspiegabili. Perché, ad esempio, rifiutano regole comuni o usano strani espedienti per raggiungere i loro scopi? Perché sembrano timidi o arroganti? Il libro analizza il pianeta bambini sollecitando quella voglia di ragionare spesso accantonata dagli adulti per lasciare spazio a risposte preconfezionate e fuorvianti. Se è vero, infatti, che c'è una logica nei bambini, resta necessario e fondamentale individuarla caso per caso.
Questa intervista a Ferruccio de Bortoli traccia una panoramica sulla situazione attuale dell'informazione giornalistica e sul suo futuro. Cosa vuol dire essere giornalisti? Come si adegua l'informazione alle nuove tecnologie? Quale sarà il futuro dei media in un mondo dominato dalla multimedialità? Domande che trovano risposta nel puntuale e preciso discorso di chi ha contribuito negli ultimi trent'anni a scrivere la storia del giornalismo nel nostro paese.
Questo libro dà voce ad alcune donne (da Anna Maria Canopi alle educatrici della Casa Famiglia di S. Omobono, da Barbara Manfredini a Paola Ricci Sindoni) le cui narrazioni permettono di toccare molti nodi cruciali della condizione femminile: il rapporto della donna con se stessa e con il proprio corpo, il rapporto tra famiglia e lavoro, maternità e carriera, il mondo della politica e le professioni ritenute inconsuete fino a poco tempo fa per le donne, ma anche la volontà di far emergere i tratti originali della propria femminilità nella cultura, nella fede e nella propria interiorità.
Il libro ricostruisce la storia recente delle politiche giovanili nel nostro paese attraverso la recente e ambiziosa esperienza del Forum Nazionale Giovani, la piattaforma nazionale di rappresentanza permanente riconosciuta dall'Unione Europea. Un approfondimento per riflettere sul passato, presente e futuro dell'attività politica delle nuove generazioni.
Questo volume è rivolto a quanti (genitori, educatori, insegnanti) credono che la lettura sia un bene inalienabile e un'esperienza straordinaria. Propone consigli per avvicinare al libro i bambini, costruendo momenti di lettura ad alta voce e proponendo fiabe che ne esorcizzano le paure. Offre suggerimenti ai ragazzi e agli adolescenti (i "nativi digitali"), che cercano risposte e conferme in modo spesso confuso partendo dalla consapevolezza che la lettura è uno strumento educativo fondamentale e può aiutare i giovani a diventare gli uomini e le donne che vogliono essere, nel futuro.
Molti bambini non temono di nascondere la loro passione per tutto ciò che fa schifo ai grandi. Ma perché bisce, caccole, insetti, viscidumi assortiti attraggono? Qual é il segreto del loro potere di seduzione sui piccoli? Un libro per genitori, insegnanti, educatori. Per quanti di fronte alle schifezze provano schifo, pur non riuscendo a smettere di guardare...