
Mike Dooley ci dimostra che il nostro mondo va ben oltre i confini fisici percepiti, e che chi ci ha amato in questa vita continua a stare vicino a noi anche dopo la morte, e vuole trasmetterci un grande messaggio di speranza. Chi non è più fra noi vuole farci capire che il tempo che trascorriamo sulla terra è un percorso di crescita, un'avventura da vivere con entusiasmo e da cui trarre gioia e insegnamenti da condividere con gli altri. L'amore non ha confini se non quelli autoimposti: ascoltare le voci dei nostri cari ci aiuterà a migliorare la nostra vita cominciando da adesso.
Nel libro "La dieta del supermetabolismo", Haylie Pomroy ha spiegato come scatenare il metabolismo con un uso strategico del cibo. Ci sono situazioni però in cui l'infiammazione, le disfunzioni digestive e gli squilibri ormonali bloccano il dimagrimento. La dieta Turbo fornisce un nuovo strumento per interrompere le fasi di stallo. Con la precisione e la potenza di un raggio laser questa dieta si concentra su un periodo specifico e rimuove gli ostacoli facendo perdere 1,5 chili, 2,5 o 5 chili in pochi giorni. Tre programmi alimentari mirati messi a punto per risolvere tre problemi molto diffusi: Turbo-I contrasta l'infiammazione ed elimina tossine, grasso sottocutaneo e cellulite in soli 3 giorni. In 5, Turbo-D elimina i problemi digestivi e brucia il grasso addominale restituendo una pancia piatta e un girovita sottile. Con Turbo-0 in 10 giorni riequilibra il sistema ormonale facendo sparire gonfiori e rotondità eccessive in favore di una linea e curve perfette. Per ognuno dei tre programmi troverete: un piano alimentare completo di lista della spesa e menu giornalieri facili da seguire; semplici e gustose ricette; i Success Boosters, veri e propri alleati del dimagrimento: cibi, infusi, suggerimenti ed esercizi che potenzieranno la capacità di guarigione del vostro corpo; indicazioni per riconoscere i messaggi del vostro organismo e far divampare il metabolismo.
Palermo, gennaio 1981. Il capitano Angiolo Pellegrini assume il comando della sezione Anticrimine dell'Arma dei carabinieri. Un ruolo scomodo: la mafia in Sicilia ha seminato una lunga scia di cadaveri eccellenti e tiene l'isola sotto scacco. Molto più di quanto si voglia ammettere. Unica speranza, un giudice palermitano che con alcuni colleghi ha fatto della lotta alle cosche la sua missione: Giovanni Falcone. Ha bisogno però di uomini fidati che portino avanti le indagini a modo suo. E Pellegrini non si tira indietro: mette insieme una squadra di fedelissimi - la banda del "capitano Billy The Kid" - e va a infilare il naso dove nessuno ha mai osato, guadagnandosi l'amicizia e la stima del magistrato. Mentre i "viddani" di Totò Riina e Binnu Provenzano falcidiano a colpi di kalashnikov le vecchie famiglie, carabinieri, polizia e magistrati si alleano in un'azione congiunta che culmina nel rapporto dei 162 e nell'estradizione di Tommaso Buscetta. Il maxiprocesso potrebbe essere il colpo decisivo, e invece... Questo libro ricostruisce dall'interno, a ritmo serrato, il periodo più drammatico ed eroico della guerra a Cosa Nostra: quello che vide uno sparuto gruppo di uomini coraggiosi combattere davvero e dare nuova speranza alla Sicilia; ma anche quello che vide cadere Dalla Chiesa, D'Aleo, Chinnici, Cassarà, Montana. Forse inutilmente, perché il vero nemico rimase senza volto: un oscuro, ambiguo potere politico... Prefazione di Attilio Bolzoni.
Caos, stress, obiettivi, fretta: la nostra vita è una corsa continua tra lavoro e famiglia, all'inseguimento della realizzazione. Che è sempre un passo più in là. Ma se il segreto fosse invece fare di meno, come suggerisce Michela Marzano nella Prefazione? Chi vive nella piena semplicità, senza affannarsi alla ricerca dell'appagamento, di fatto lo ha già trovato. Queste persone sono i monaci: la loro esistenza, improntata a regole antichissime, è una vera e propria arte di vivere, dalla quale potremmo imparare molto. Per esempio, a riscoprire il valore del silenzio: spegnere radio, televisione e cellulari e concentrarsi per un'ora al giorno su quello che succede intorno e dentro di noi è un modo per riconnettersi con se stessi. Oppure, impostare il riposo come i monaci, che scandiscono il sonno in modo più naturale, così dormono meno ma meglio. O ancora, apprezzare e mantenere la bellezza, che è innanzitutto pulizia: un ottimo modo per liberarsi del superfluo che ingombra le nostre giornate e prendere coscienza che l'ordine - dello spazio, dei gesti, della persona - è anche ordine mentale. Maria Chiara Giorda e Sara Hejazi hanno svolto due anni di ricerche nei monasteri cristiani e buddhisti, confrontandosi con chi vive dentro le mura: in questo libro ripropongono in chiave moderna dieci regole fondamentali che ci aiuteranno a riappropriarci del tempo e dello spazio perduti... Prefazione di Michela Marzano.
Dimagrirò. Smetterò di fumare. Imparerò a risparmiare. Quante volte abbiamo fatto dei buoni propositi senza riuscire a mantenerli? Cominciamo con entusiasmo a programmare un grande cambiamento ma poi, vedendo che i progressi arrivano molto lentamente (e a caro prezzo), la nostra forza di volontà crolla. È così che circa il 90% degli obiettivi che ci poniamo finisce con un fallimento. In questo libro Caroline Arnold ci spiega il metodo che ha messo a punto con un'intuizione che sposa neuroscienze e vita quotidiana. Se vogliamo davvero trasformare la nostra vita, non serve che ci imponiamo cambiamenti drastici: sono demotivanti perché troppo complessi e non danno risultati immediati. Il segreto è "spezzare" il nostro proposito in più parti, dividerlo in tanti piccoli "micro" traguardi che, più facilmente raggiungibili, regalano subito una gratificazione e ci spingono ad andare avanti con maggiore determinazione. L'autrice spiega in modo semplice e convincente come riuscire a formulare la microsoluzione più adatta al nostro problema (dalla perdita di peso al bisogno di diventare più ordinati, dalla gestione delle relazioni a quella delle proprie risorse economiche) nel modo più preciso e mirato. Prefazione di Lucia Giovannini e Nicola Riva.
Ha cambiato la vita a milioni di persone. Un genio indiscusso, certo. Molti però lo hanno descritto come un uomo freddo, intollerante ed egoista. Ma chi era davvero Steve Jobs? E come ha fatto, da giovane sconsiderato e arrogante qual era, esiliato dalla società che aveva fondato, a diventare il leader più visionario dei nostri tempi? "Steve Jobs Confidential" risponde a queste e a molte altre domande. Brent Schlender - che in venticinque anni ha intervistato più volte Jobs, traendone registrazioni ufficiali e non - e Rick Tetzeli hanno avuto accesso a testimonianze incredibili, mai riportate prima, e ci svelano una storia molto diversa da quella che conosciamo: quella di un ragazzo pieno di contraddizioni, che non sopportava le gerarchie, girava scalzo per la sua azienda ed era buddista, ma al contempo capitalista. Quella di un essere umano che ha lottato con i suoi difetti e ha imparato a massimizzare i suoi punti di forza. Quella di un uomo che, col tempo, è diventato più paziente, ha imparato a fidarsi dei suoi collaboratori oltre che del suo istinto. Con stile narrativo, gli autori raccontano uno Steve inedito attraverso confessioni esclusive di amici e parenti di Jobs e conversazioni con le persone che meglio lo conoscevano, come Tim Cook, Jony Ive, Ed Catmull e John Lasseter. Queste pagine ricostruiscono un sorprendente ed emozionante ritratto del genio di Apple.
Perché proprio il Cervino, fra tante cime imponenti, è diventato il simbolo stesso delle Alpi? Perché la sua vetta è una meta irrinunciabile per gli alpinisti e i turisti di tutto il mondo, e il suo profilo è riprodotto come un marchio su berretti e giubbotti, scatole di pastelli e tavolette di cioccolato? Forse per quella perfetta forma piramidale che lo rende inconfondibile. O per la storia gloriosa e drammatica della sua conquista, avvenuta nel 1865 dopo tanti tentativi falliti che alimentarono la leggenda di una montagna inviolabile, protetta da spiriti e demoni. La scalata per raggiungere la cresta è una gara febbrile, costellata di tradimenti, delusioni, colpi di scena. Sul versante italiano c'è Jean-Antoine Carrel, montanaro ostinato e coraggioso, temprato dalla vita nei boschi e dai combattimenti nelle file dell'esercito sabaudo. È stato ingaggiato dal ministro Quintino Sella, che cerca una conquista per dare prestigio al Regno d'Italia, nato da poco. Dal lato svizzero c'è l'inglese Edward Whymper, giovane illustratore inglese, appassionato arrampicatore, che dedicherà gran parte della sua vita alle esplorazioni. Sarà quest'ultimo a spuntarla, ma il suo successo verrà funestato da un incidente mortale durante la discesa e dal sospetto che, per salvarsi, abbia tagliato la corda che lo legava ai compagni precipitati. A centocinquant'anni da quella prima ascensione, Paolo Paci ripercorre gli itinerari dei due pionieri, segue i tentativi e i sogni...
A quasi quarant'anni dal ritrovamento del cadavere dello statista democristiano in una R4 rossa, il caso Moro resta una pagina aperta, scritta e riscritta innumerevoli volte. Nuove rivelazioni, denunce e smentite hanno acceso ripetutamente i riflettori sull'assassinio che ha determinato il destino politico del Paese, disseminando il quadro investigativo di interrogativi ed enigmi. C'erano davvero personaggi estranei alle Brigate Rosse nel commando in azione in via Fani, e come si spiega la presenza sul posto del colonnello del Sismi Camillo Guglielmi? Qual è stato il ruolo dello psichiatra statunitense Steve Pieczenik, presunto artefice della strategia dell'intransigenza, e quale significato si deve attribuire agli errori e alle goffaggini dell'unità di crisi del Viminale? È esistita una centrale organizzativa del terrorismo a Parigi, ed è fondata la congettura di un complotto internazionale per impedire l'entrata dei comunisti nel governo italiano? Cercando di ricomporre il complesso mosaico di quanto accadde fra il 16 marzo e il 9 maggio 1978, Pino Casamassima ha messo a confronto il racconto dei brigatisti, le dichiarazioni processuali, le testimonianze dei politici e i risultati delle indagini. Ha liberato la lettura dei fatti dalle interferenze, le manipolazioni, le contraddizioni che hanno ostacolato il raggiungimento della verità e smontato pezzo per pezzo le varie tesi, più o meno plausibili o fantasiose, che si sono susseguite sulla vicenda...
"In un'epoca di sfide come la nostra, una delle maggiori difficoltà sta nel riuscire a conciliare gli imperativi di economia, ricerca della felicità e rispetto dell'ambiente. Imperativi che corrispondono rispettivamente al breve, medio e lungo periodo e cui si sovrappongono tre diversi tipi di interessi: i nostri, quelli di chi ci è vicino e quelli di tutti gli esseri viventi." Monaco buddista da quasi quarant'anni, Matthieu Ricard utilizza la sua duplice formazione in discipline scientifiche e filosofiche occidentali e in quelle contemplative e meditative orientali per dimostrarci che, nell'era della globalizzazione, l'altruismo non è un pensiero utopico, ma una necessità, e che una vera attitudine altruista può avere un dirompente effetto positivo sulle nostre vite a livello individuale e, di conseguenza, sull'intera società. L'appello di Ricard, ripreso dai principali economisti e pensatori, tra cui Amartya Sen e Joseph Stiglitz, è il frutto di anni di ricerche, esperienza, osservazione e riflessione. Un'opera che unisce filosofia, psicologia, neuroscienze, economia, ecologia, per invitarci a conoscere meglio noi stessi e a prendere coscienza della situazione in cui versa l'umanità e dei problemi del mondo che abitiamo.
Il 30 gennaio 1992 fu una calda giornata d'inverno, a Palermo. Ma al celebre Maxiprocesso il gelo avvolse gli imputati di Cosa Nostra, che ricevettero condanne in Cassazione tanto dure quanto inaspettate. Non doveva andare in quel modo, non secondo gli accordi. Nessun giudice, nessun politico, nessuno avrebbe dovuto voltare loro le spalle. Inizia così uno dei periodi più cupi della storia italiana: quello delle stragi di Capaci e di via D'Amelio, delle vittime innocenti della lotta contro il sistema criminale più pericoloso. La morte dei giudici Falcone e Borsellino lanciò un forte segnale alle istituzioni: la mafia non voleva essere sottomessa dallo Stato, e avrebbe eliminato ogni ostacolo sulla sua strada. Per questo qualcuno scelse di scendere a patti con il nemico, di trattare piuttosto che combattere contro l'illegalità. Ma c'è stata davvero la Trattativa? Ce n'è stata solo una? Chi mercanteggiò con Cosa Nostra? In questo libro Roberta Ruscica ricostruisce intrecci, accordi, contatti, l'affaire mafia-appalti e descrive, attraverso le parole dei pentiti, i retroscena più inquietanti della Cupola, da come vennero prese le decisioni più infauste alla progettazione di piani destabilizzanti, attuati e non. Dai boss di Cosa Nostra ai boss di Stato, un libro inchiesta che apre nuovi e documentati scenari. Con un'intervista esclusiva a Teresa Principato, il procuratore aggiunto di Palermo in prima linea nella caccia al superlatitante Matteo Messina Denaro.
Gaetano Vassallo è il manager dei rifiuti che per primo ha collaborato con la giustizia dando il via, con le sue confessioni, a tredici processi, alcuni dei quali ancora in corso. Cresciuto nella discarica del padre, nella campagna tra Caserta e Napoli, inizia nel 1982, poco più che ventenne, a gestire con la famiglia uno sversatoio e a organizzare traffici destinati ad arricchire in pochi anni tutti e dieci i fratelli. All'inizio si tratta di mettere a disposizione dei comuni della zona le cave dove scaricare l'immondizia. Poi arrivano, sempre più numerose, le richieste delle grandi aziende di tutta Italia, che cercano il modo per smaltire gli scarti industriali risparmiando sui costi. È allora che la camorra entra in campo e che Vassallo diventa il "ministro dei rifiuti" di Francesco Bidognetti, boss dei casalesi. Nelle discariche si accumulano i veleni: residui di concerie, oli di veicoli rottamati, scorie di lavorazioni industriali, ceneri e fanghi che sterminano perfino i topi. Le voragini si moltiplicano, i sacchi vengono incendiati per far posto a nuovi carichi. La spazzatura è nascosta sotto le strade in costruzione e nelle fondamenta dei palazzi, i liquami si usano per irrigare i campi. Boss e imprenditori lavorano indisturbati, perché chi dovrebbe controllare è a libro paga dei clan, e l'affare diventa sempre più sporco e redditizio, fino alla beffa dell'intervento del governo che, per risolvere l'emergenza rifiuti in Campania, sovvenziona gli stessi camorristi.
"No Sex Please, We're British": a giudicare dal successo di botteghino ottenuto dalla commedia del 1971, che a Londra fu rappresentata senza interruzione per sedici anni, con diverse migliaia di repliche, agli inglesi non dispiace essere considerati un popolo ordinato, compassato e pudibondo, un popolo "niente sesso". Le incursioni di Antonio Caprarica nella storia e nella cronaca della sessualità britannica rivelano al contrario la debolezza dello stereotipo e riservano la scoperta di una nazione ossessionata dai piaceri della carne, fra casi e personaggi sorprendenti. Vescovi che esercitano il privilegio di sfruttare i postriboli riscuotendo l'affitto dalle prostitute. Sovrani che trasformano la corte in un vero e proprio bordello. Maîtresse che inventano ingegnosi meccanismi per lo "spanking", la pratica delle sculacciate esercitata come castigo nelle severe scuole del Regno e trasformata in eccitante tortura per nobili natiche maschili o femminili. Aristocratici occupati ad aggiornare un libretto, vero best seller di vendite nel 1760, con le "specialità" delle "professional beauties" disponibili in città. Politici e uomini d'affari ricattati per la loro frequentazione dei "club sodomiti". Nel racconto dei peccati di Londra anche la rispettabilità vittoriana si mostra come una patina di ipocrisia che rende ancora più piccante la trasgressione.