
Pagine coraggiose che affrontano, con onestà intellettuale e parresia, questioni centrali: «Parliamo di politica da cattolici», affermano gli autori, «non scriviamo per offrire soluzioni, ma per raccontare che cosa intendiamo per vita cristiana, per combattere le menzogne che la deturpano, menzogne che a volte ci fanno ridere». Il cattolicesimo non può essere strumentalizzato né da un "ordine civile" né da un "ordine morale", né quando si tratta di far valere le «radici cristiane» né quando ci sono «valori da difendere». La vita cristiana, vita incarnata da Cristo, è fatta di gesti e di parole che rendono possibile la comunione. Non la comunità, sempre capace di inglobare e amalgamare, ma la comunione come articolazione reale e possibile dell'eterogeneo, del diverso. Prefazione di Andrea Grillo.
Lo sport è una delle più efficaci modalità di comunicazione: è grazie allo sport che in modo efficace si possono trasmettere principi come lealtà, rispetto, determinazione, senso della disciplina. Sui valori etici e formativi dello sport si concentra questo libro, articolato in tre parti. Nella prima l'attenzione è posta sul perché lo sport abbia in sé un valore. E la risposta sta nella sua capacità di coniugare dimensione ludica e agonismo, meritocrazia e uguaglianza, pianificazione e creatività. La seconda parte si interroga sul come i valori dello sport si siano evoluti in base ai cambiamenti socioculturali. La terza parte prende in esame il cosa, ossia gli aspetti che possono offuscare il valore dello sport, come ad esempio l'autocelebrazione.
La logica abitativa che si è sviluppata negli ultimi decenni ha favorito la solitudine e l'isolamento, alimentando l'individualismo. È così che la casa ha assunto la connotazione di un mercato di enormi proporzioni: quello degli appartamenti e degli alloggi. Fino a quando ci si è resi conto che le persone abitano il mondo, non stanno in un appartamento. È tempo di sondare nuove opportunità, nuove forme dell'abitare: luoghi di vita in grado di conciliare la dimensione della casa con quella del lavoro, della cura, dell'educazione, della cultura. Al centro, la relazione tra le persone, fonte di un valore generativo inestimabile.
Questo libro presenta la figura del giudice siciliano Rosario Livatino (1952-1990), oggi Servo di Dio. Lavora al Tribunale di Agrigento prima come sostituto procuratore per oltre dieci anni, poi come giudice a latere. Con capitoli brevi e forma narrativo-discorsiva, vengono delineate l'infanzia del giudice, la sua formazione umana e di studi, la sua vita professionale, infine la sua morte, appena trentasettenne, per mano di sicari della mafia. A dare maggiore spessore contribuiscono i passi tratti dalle agende che il giudice aggiornava ogni giorno dal 1978 e la ricostruzione dell'agguato, tramite le sentenze dei processuali. L'opera, inoltre, approfondisce la fede cristiana di Livatino. Nella seconda parte sono riportate le uniche due relazioni che il giudice tenne in pubblico. La prima è il suo testamento spirituale sul ruolo del giudice. La seconda è il manifesto del suo impegno di magistrato credente.
Carlo Urbani è stato un medico e microbiologo italiano. Fu la prima persona a identificare e classificare la SARS o polmonite atipica esplosa tra il 2002 e il 2003, che fu la causa stessa della sua morte, a Bangkok il 29 marzo del 2003. Vent'anni dopo, questo volume nasce non solo per raccontare il "medico della SARS" ai più giovani, a chi il suo nome lo conosce solo per le scuole o vie a lui intitolate, ma soprattutto per conoscere Carlo dalle parole di chi lo ha conosciuto ed è testimone della sua forza umana e professionale, per raccontare quanto lui continui a camminare ancora con le gambe di amici, colleghi, conoscenti, che danno ancora futuro alla sua opera, a quel protocollo che ha permesso fino a oggi, in un mondo segnato dalla pandemia SARS-CoV-2, di salvare milioni di vite. Prefazione di Tedros Adhanom Ghebreyesus. Presentazione di Roberto Burioni.
Non è raro percepire sfiducia verso la politica. Cosa ci ha portati ad averne un'idea scadente? Perché la nostra partecipazione alla vita pubblica è sempre più limitata? Questa la domanda degli autori, giovani con la passione per la buona politica. A partire dai diciassette obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell'Agenda Onu 2030, il testo vuole riscattare la politica perché sia costruttiva e a servizio dei cittadini. Per questo viene proposto uno stile differente impostato sulla necessità di leggere la complessità, di pensare globale e agire locale, di dare voce a chi non ne ha e di favorire la nonviolenza attiva in un clima di dialogo. Gli obiettivi? Promuovere lo sviluppo sostenibile, abbattere i pregiudizi con un'informazione pulita e coinvolgere tutti per aprire strade nuove.
Le esperienze scolastiche spesso veicolano l'idea dell'errore come motivo di fallimento, di vergogna e senso di colpa. Accade così che, tra un segno rosso e uno blu, l'errore si identifichi con l'insuccesso. La sfida di questo agile saggio è ribaltare questa concezione. Il coraggio di staccarci da schemi didattici precostituiti infatti può portarci a ritenere l'errore come compagno di viaggio, che paradossalmente facilita il percorso di conoscenza e di crescita. Occorre imparare a considerare e a gestire l'errore in modo positivo: quando si cade l'importante è rialzarsi. Da macigno l'errore diventa il motore della conoscenza: un percorso che porta nuove energie al processo di apprendimento. Affinché ciò accada è necessario comprendere il nesso strettissimo tra l'apprendimento e la sfera emotiva, che è la molla che permette di attivare le risorse utili a rialzarsi. Dunque, se sbagliare è un fatto spesso inevitabile, è indispensabile imparare a gestire l'errore con successo, soprattutto in ambito scolastico. Prefazione di Stefania Savino.
Il volume propone una nuova coniugazione tra ricerca spirituale e prassi politica. L'intera storia moderna viene riletta alla luce delle radici giudaico-cristiane e con l'obiettivo di rilanciare la potenza originaria della speranza messianica, cioè della speranza di un Regno di pace, di giustizia e di libertà. Il libro contiene la Carta della Nuova Umanità, un documento presentato il 25 marzo 2023 all'Università Pontificia Salesiana e che può essere sottoscritto da quanti avvertono i pericoli dell'attuale visione antropologica materialistica.
Questo libro è un percorso, un prendere per mano chi abita il dolore della perdita di un figlio o di una figlia, un provare a camminare spalla a spalla con i genitori sopravvissuti alla morte, in bilico sul filo della sofferenza più grande. L'Autore affronta le domande impossibili di chi attraversa questo lutto: come si può vivere il dolore? Perché a mio figlio e non a me? Dove era Dio? Come portare avanti la vita? Interrogativi che restano senza risposte. Ma con grande umanità si può accompagnare chi queste domande le sperimenta, perché esse aprono processi, spingono ad andare oltre le solite e banali parole sulla morte, spalancano nuovi orizzonti verso l'Infinito che rende digeribile il finito.
Un libro-reportage sul ghetto di Borgo Mezzanone, tra Foggia e Manfredonia, dove vivono circa 2.000 braccianti, soprattutto nordafricani, che lavorano nei campi 12-13 ore al giorno per pochissimi euro l'ora. Sono loro gli schiavi del nuovo millennio. L'autore, che è andato nel ghetto e ha incontrato i migranti, racconta la loro vita reale, fatta di estrema miseria, sfruttamento, violenza e intimidazioni. Nel ghetto i caporali trovano sempre braccia da sfruttare, ma i migranti sono sfruttati anche dai loro connazionali. Qui la mafia nigeriana gestisce il business della droga e della prostituzione, di cui si servono anche gli italiani. Una denuncia delle reali condizioni di vita dei migranti.
In queste pagine Gennaro Giudetti, operatore umanitario, racconta in prima persona il viaggio che da quattordici anni ha scelto di compiere ogni giorno, vivendo a fianco di chi è considerato ultimo. Un viaggio che comincia in mare, con i salvataggi dei migranti, e prosegue nei campi profughi della Libia e in Colombia, in Ucraina e negli ospedali di Codogno e dello Yemen, durante l'emergenza Covid, e in Kenya tra gli ultimi degli ultimi, dove chi non rispetta le regole viene bruciato vivo nei copertoni abbandonati delle auto. Storie che parlano di possibilità, di assenza di pregiudizi, di desiderio di comprendere, vivendo con loro, come loro, nei campi profughi, sotto le bombe della guerra, nelle case famiglia. Storie vere, vissute dal protagonista sulla propria pelle.
Attraverso tredici interviste ad altrettante personalità di spicco di tradizioni politiche e culturali diverse, il volume intende mostrare come l'impulso messianico, cioè la presenza del regno di Dio nella vita concreta, e quindi anche nella politica, sia fortemente attivo lungo tutta la nostra storia, sebbene spesso sia stato mascherato o controfigurato. Gli intervistati sono: Fausto Bertinotti, Enzo Bianchi, Guidalberto Bormolini, Luigino Bruni, Chiara Giaccardi, Agostino Giovagnoli, Raniero La Valle, Mauro Magatti, Marinella Perroni, Geminello Preterossi, Paolo Ricca, Lucetta Scaraffia, Marcello Veneziani. Fra le tematiche affrontate: Dio e il capitalismo (Bruni); la differenza cristiana nell'agire politico (Bianchi); la missione dei cristiani oggi (Ricca); il rapporto tra cristianesimo e marxismo (Bertinotti).