
Si tratta di una sorta di vademecum per chi convive con persone anziane la cui salute pone problemi pratici urgenti. Il rapporto quotidiano con un familiare può risultare irrimediabilmente modificato dopo che l'anziano ha subìto un trauma cranico, un ictus cerebrale, un intervento chirurgico all'encefalo, o in seguito alle manifestazioni di una forma di demenza. Lungi dall'avere pretese di sistematicità (esistono articoli e manuali di psicogeriatria per chi cercasse un diverso livello di approccio al problema), "questo scritto", scrive l'Autrice, "si propone di "rispecchiare" e comprendere i vissuti di familiari in difficoltà, e fornire loro alcuni spunti di riflessione e d'intervento", in modo che essi possano prestare assistenza senza il logorante alternarsi di aspettative illusorie e delusione, ma anche evitando decisioni precipitose. Sono perciò evitate classificazioni dettagliate di sintomi, definizioni puntigliose, espressioni del gergo medico (il Glossario finale potrà fugare eventuali dubbi o soddisfare alcune curiosità scientifiche). Facendo propri i sentimenti di incertezza, di incapacità, e le oscillazioni emotive molte volte vissute dai familiari, l'autrice fornisce loro informazioni e suggerimenti concreti: da come reagire a comportamenti che appaiono "insensati" a come cercare un aiuto valido che permetta di non lasciarsi travolgere dall'emergenza e di mantenere vivi i propri interessi.
L'autore affronta un tema che gli è molto caro, il cambiamento, partendo dalla constatazione che tante persone non vogliono cambiare, trasformarsi, perché sono convinte che è troppo difficile, faticoso o addirittura impossibile. Le ragioni di tale presa di posizione sono legate a pigrizia, a una certa consuetudine di accontentarsi degli obiettivi raggiunti: salute, famiglia, buon lavoro, posizione economica? Perché cambiare? Perché entrare in un percorso di trasformazione, che - secondo la proposta che Albisetti porta avanti da anni - è trasformazione spirituale, meglio, psicospirituale? Chi pensa che sia impossibile cambiare, si sbaglia. Anche la scienza, dalla genetica alla biologia, ci conferma che tutto - compresa la creatura umana - è in continuo processo di cambiamento. Partendo dal principio che "noi siamo i nostri pensieri", e che è la nostra visione della vita che ci dirige, il lettore è sollecitato a cambiare mentalità, ad accogliere e a recuperare una proposta di trasformazione spirituale, finalizzata a ridurre al minimo la nevrosi e a purificare il proprio vissuto, alleggerirsi di alcune pesantezze che inquinano e condizionano negativamente. Il cambiamento reale e profondo dona energia vitale e creatività nuova, "è fonte di importanti informazioni e di indicazioni utili per saperci orientare meglio nel nostro viaggio di senso".
L'obiettivo del testo è fornire agli insegnanti degli strumenti semplici, ma efficaci, per promuovere il benessere relazionale in classe e per intervenire nella gestione di situazioni conflittuali prima che sfocino in episodi di violenza e di bullismo. Nei vari capitoli il lettore troverà: una breve presentazione di un caso/storia; il riferimento narrativo/letterario di stimolo; la descrizione di prassi educative abituali e ormai quasi inefficaci; l'introduzione di nuove ed alternative strategie; esperienze e attività da vivere e sperimentare in classe. Nel testo emergono le nuove sfide relative alla condizione giovanile; la realtà degli insegnanti oggi e l'esigenza di un atteggiamento proattivo, l'importanza di una educazione emotiva ai fini dell'apprendimento.
Il testo indaga la relazione che si crea naturalmente, in tutte le culture del mondo, tra gli alcuni aspetti originali di ogni persona, sia dal punto di vista mentale sia esistenziale, e alcuni aspetti comuni a tutti. La pretesa umana di considerarsi originali crea spazi incolmabili tra gli individui
e produce la convinzione che non soltanto si è padroni delle proprie scelte, ma anche che si è autonomi nelle proprie azioni. In genere si ha un’idea megalomane del proprio io, che deborda oltre i confini naturali della relazione con l’altro da sé. Partendo da questo presupposto, il volume analizza la formazione del concetto di io, proponendo la sua sostituzione con il termine noi, per poi approdare a quelli di altro e di mondo.
Noi, gli altri, il mondo sono quindi le coordinate della riflessione proposta dall’Autore e costituiscono le tre parti del testo:
• Noi: ovvero imparare a percepirsi come sintesi di quello che si crede di essere e di ciò che gli altri credono che noi siamo per migliorare il proprio benessere e a mutare comportamenti inadatti, specialmente in contesto sociale;
• gli altri: ovvero imparare ad abbandonare la propria casa per spostarsi verso la terra promessa che desideriamo e che possiamo raggiungere con l’aiuto della relazione affettiva con il mondo e le persone (concetto chiave: altruismo).
• il mondo: ovvero imparare a reimpostare il nostro rapporto con il mondo, inteso come insieme di oggetti, situazioni ed eventi, per assumere la possibilità di cambiare investendo sulle proprie motivazioni e intenzioni. In questa parte sono inseriti anche i contributi della dottoressa Raffaella Fagnoni e del dottor Carlo Vannicola, docenti all’Università di Genova.
Prefazione della professoressa Edda Bresciani, Professore Emeritus di Egittologia all’Università di Pisa– Accademia dei Lincei.
L’AUTORE
Alessandro Bertirotti, laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze, è docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova (Dipartimento di Scienze per l’Architettura). Visiting Professor presso l’Universidad Externado de Columbia–Bogotà, è Vice–Segretario Generale dell’UNEDUCH (Universal Education Charter), ONG presso l’ONU e il Parlamento Europeo. Ha fondato l’Antropologia della Mente e partecipa a un programma radiofonico su Rai Uno, dedicato al benessere della vita quotidiana (www.bertirotti.info).
Il termine bullismo, ormai frequente nelle cronache, è un comportamento di prevaricazione e aggressività definito come intenzionale, sistematico e asimmetrico nella relazione. Questo saggio divulgativo approfondisce il bullismo al femminile, che spesso si manifesta in modo più sottile di quello maschile. Anche se le sue modalità sembrano meno gravi (per l'assenza di violenza fisica), in realtà si tratta di prepotenze altrettanto devastanti, legate alla manipolazione della reputazione e all'isolamento della vittima. Il testo prende in esame le caratteristiche delle protagoniste (vittime, prevaricatrici e spettatrici) e il ruolo degli adulti, genitori e insegnanti in primis, nell'affrontare e prevenire il fenomeno.
Protagonista di queste pagine è il sorriso, manifestazione fondamentale della psiche umana ed elemento imprescindibile nelle relazioni sociali. Scrive l'Autore: «Il sorriso è una forza potente, con innumerevoli sfaccettature. Una cosa, infatti, è il sorriso dovuto all'attivazione di uno dei moltissimi programmi che la mente "ha caricato" nelle sue reti neuronali in base alle esperienze della vita (sorriso che, pertanto, può essere di amicizia, di simpatia, di cortesia, ma anche manipolatorio, di inganno); altra cosa è il sorriso che nasce dalla dimensione spirituale. È questo il sorriso vero: un atteggiamento che si manifesta non tanto come formalità puramente esteriore, ma soprattutto come espressione di quel luogo interiore che è sede del Sé e della consapevolezza, come hanno ben capito i saggi e i mistici di ogni tempo. L'energia del sorriso che viene da questa profondità interiore trasmette positività e serenità perché collegata con la nostra essenza divina».
L'autore ha voluto esplorare la via dei sogni. Non quelli che si fanno durante il sonno, ma quelli che nascono dai nostri desideri e dalle aspirazioni profonde. E per farlo ha usato il metodo di uno dei suoi ultimi libri, pubblicato nel 2015: Parole per guarire. 365 giorni con Valerio Albisetti. Una riflessione per ogni pagina, in modo che si possa aprire il libro dove capita e leggere la pagina che si sceglie. Una pagina è sufficiente per la meditazione di più giorni. Pagina dopo pagina ci è suggerito di guardarci dentro, di superare la superficialità e di ricercare il significato dell'esistenza attraverso gli eventi della vita, a volte dolorosi, a volte condizionati dalla famiglia, dalla società, dagli ambienti di lavoro, dai gruppi di appartenenza. Intraprendere il viaggio verso la maturità implica la capacità di conversione e di apertura allo Spirito. Questa ricerca porta a divenire persone autentiche, libere e gioiose, capaci di realizzare i propri sogni.
L'esperienza umana e spirituale di Benedetto XVI, il primo papa emerito nella storia. J. Ratzinger, enfant prodige della teologia e intellettuale europeo, è stato prefetto della Dottrina della fede ed eletto papa nel 2005: papa del pensiero più che del gesto, papa «teologo» più che «di governo». Figura complessa e insieme di autentica semplicità evangelica, difensore della «fede dei semplici», timido ma all'occorrenza deciso, intende rimuovere la «sporcizia dalla Chiesa», si batte contro la marginalizzazione della religione nel mondo contemporaneo e propone la «differenza cristiana»: Dio è amore. Limiti e scandali interni non intaccato la sua profezia ecclesiale.
È la biografia di Angelica Tiraboschi, nata a Treviglio il 22 novembre 1995 e morta il 29 agosto 2015, a diciannove anni, dopo quattordici mesi di lotta contro un cancro al seno, combattuta con grande fede.
Giovane dalla forte personalità, apparentemente simile a tante sue coetanee, alimenta il rapporto con Dio mediante la preghiera, la meditazione e l’appartenenza al movimento del Rinnovamento nello Spirito. Il progetto di un libro su Angelica prende forma subito dopo la sua morte. Molte persone, affascinate dalla sua vicenda, desiderano conoscerne la storia e come ha fatto a vivere e a morire con intensità disarmante. Il volume riporta le testimonianze e i ricordi di chi l’ha avvicinata e ha potuto constatare il suo abbandono incondizionato alla volontà di Dio. Arricchiscono la pubblicazione riflessioni e preghiere di: don Davide Banzato, cardinal Angelo Comastri, Paolo Curtaz, padre Enzo Fortunato, Tiziana Lupi, Salvatore Martinez, padre Franco Mosconi, monsignor Pierangelo Sequeri.
La società contemporanea si struttura su azioni e prassi comunicative. La cultura digitale è il vero e proprio ambiente in cui le generazioni nascono e si sviluppano. Adulti e giovani hanno un nuovo modello antropologico, caratterizzato dagli sviluppi digitali; essi modificano e apprendono un particolare modo di stare nel mondo e di relazionarsi. Può dunque la Chiesa non essere mediale in una società mediale? L'autore, con uno stile teorico pratico affronta questa urgentissima sfida e propone percorsi di rinnovamento. Il testo può essere un valido supporto nella formazione di operatori pastorali che lavorano soprattutto negli uffici di Comunicazione e che sono chiamati a reinventarli, ristrutturarli, progettare in modo nuovo la pastorale della comunicazione.
Il testo, primo di due volumi di carattere teorico-pratico, offre agli educatori di realtà giovanili e scolastiche un percorso per sviluppare un approccio creativo all’uso delle arti e ai media.
La sfida è imparare a valorizzare le arti e a utilizzare gli strumenti di comunicazione non da fruitori passivi, ma da produttori attivi di contenuti. Il mondo della comunicazione può aiutarci a parlare al cuore dell’uomo, fornendo strumenti privilegiati per un serio lavoro educativo.
Questo primo volume fa zoom su arti, musica, cinema e televisione, teatro e danza, radio; pone inoltre le premesse generali valide anche per il percorso formativo sull’uso dei media digitali, di cui si occuperà il secondo volume.
Le inevitabili «cadute» della vita - quando accadono - ci svuotano di energia, di forza vitale, ci privano della gioia di vivere. È allora il momento di cambiare mentalità perché l'esistenza terrena non deve ridursi alla sopravvivenza. Noi possiamo e dobbiamo realizzare i desideri e le speranze che abbiamo nel cuore e portare a termine la missione che ci è stata affidata e che è soltanto nostra. Per raggiungere tale meta dobbiamo fissarci alcuni obiettivi ben chiari, definiti nel tempo. La realizzazione dei nostri sogni non è gratuita, non piove dal cielo. Deve essere conquistata attraverso un itinerario impegnativo, di maturazione personale, che attinge a quelle energie spirituali (dell'anima) che ci aiutano a camminare verso una straordinaria pienezza della vita.