
È un libro sul volontariato. L'autore prende in esame i comportamenti che mettiamo in atto per aiutare gli altri. Possiamo interpretare i comportamenti di aiuto da varie prospettive. Qui l'autore lo fa dalla prospettiva della psicologia sociale, una scienza che cerca di capire i perché, i motivi, i fattori che entrano in gioco nel comportamento sociale, nell'interazione con gli altri e nell'influenza che reciprocamente esercitiamo attraverso i nostri comportamenti. Il desiderio dell'autore è che il testo possa servire a capire ciò che facciamo, e perché lo facciamo, quando aiutiamo gli altri o vogliamo farlo.
Il libro racconta una storia vera, ambientata ai nostri giorni, cioè quella dell'amicizia tra Judith, una ragazzina tedesca di undici anni con una grande passione per il violino, e l'ex violinista Michael Emge. Questi, che è stato a suo tempo un bambino prodigio, dovette abbandonare il suo violino in un campo di concentramento, dove era stato deportato con la famiglia. Lo salvò dalla morte la famosa "lista di Schindler". Judith, grazie al suo violino e all'amicizia con Emge, comincia a esplorare questo lato oscuro della storia tedesca: insieme a lui si reca ad Auschwitz. L'anziano viene sopraffatto dai ricordi, comincia a piangere amaramente. La ragazza rimane al suo fianco, spaventata, ma anche attenta, partecipe: "Voglio sapere di che cosa si tratta. Per poter suonare devo capire!".
L'autore ripercorre l'itinerario spirituale di Etty Hillesum, come omaggio, a settanta anni dalla sua morte nel campo di sterminio di Auschwitz. La giovane ebrea, inizialmente, lontana da Dio, lo scopre guardando in profondità dentro se stessa e con l'aiuto di un'assidua preghiera. Il libro di Fratel MichaelDavide si pone come modello per un percorso spirituale proponibile anche alle nuove generazioni con il pressante invito a cercare Dio nella propria vita, partendo dall'incontro vero e profondo con la propria realtà di persona umana.
L'autore accompagna il lettore in un percorso psicologico alla scoperta della propria vocazione per viverla con originalità e libertà. Ogni qualvolta si persegue un ideale, una passione, un desiderio profondo un'inclinazione dell'anima, un grande entusiasmo per un certo tipo di attività si realizza la propria vocazione e si può raggiungere una vera consapevolezza di se stesso che porta alla serenità, alla pace, in armonia non solo con se stessi, ma anche con il mondo.
È una piccola guida per tutte le persone colpite dall’esperienza di un lutto e quindi della perdita, spesso repentina e/o prematura, di una persona cara. L’Autrice, partendo dalla sua ricca esperienza di psicoterapeuta, descrive tutte le emozioni, sensazioni, dubbi che affollano la mente di chi non ha più accanto a sé la persona amata. Un approccio umano, ma nello stesso con un tocco religioso/spirituale a una realtà dolorosa e coinvolgente, quale può essere la condizione dell’essere in lutto. La piccola guida si pone come un supporto psicologico per una rinascita dal vuoto e dallo smarrimento che è stato lasciato dalla persona cara deceduta.
L’AUTRICE
Emma Luciani, specialista in Neurologia e in Psichiatria, è psicoterapeuta di formazione psicodinamica. Medico di famiglia subito dopo la laurea, ed è attualmente impegnata nell’Amministrazione del Comune di residenza occupandosi di Servizi Sociali.
Affianca all’attività di psicoterapeuta quella della scrittura, con la passione di condividere i frutti della sua esperienza umana e professionale.
DESTINATARI
• Coloro che hanno perduto una persona cara e che vivono l’esperienza del lutto.
• Operatori pastorali, parroci, cappellani d’ospedale.
L'ambiente scolastico è sempre più interessato da comportamenti conflittuali che possono sfociare in dinamiche disfunzionali e patologizzanti. Il progetto presentato dalle autrici è stato realizzato in alcune scuole medie inferiori a Novara negli anni scolastici 2005/2006 e 2006/2007 e prevede un percorso formativo per docenti (quattro incontri a cadenza settimanale) e uno per studenti (cinque incontri a cadenza settimanale). Attraverso lo sviluppo delle capacità empatiche (capire il punto di vista degli altri avvalendosi di giochi, interpretazioni di brevi racconti, esercitazioni con cartelloni ecc) il progetto mira a ottenere un maggior rispetto reciproco, una gestione positiva dei conflitti e quindi una serena convivenza sociale.
Il libro autobiografico racconta la sconvolgente vicenda di Dagmar, giovane infermiera cattolica che, in un pomeriggio autunnale, è prelevata dalla sua abitazione da sei uomini, portata a Praga e poi incarcerata. Una storia intrisa di episodi di cruda violenza, da cui emerge la sofferenza della protagonista e di quanti sono stati come lei imprigionati, in quanto ritenuti dal regime comunista dell'Europa dell'Est, dissidenti politici o rivoluzionari.
La prima parte del volume contiene un saggio introduttivo dello storico Giuseppe Carlo Marino, che analizza - in maniera "diacronico-sincronica" tutte le varie forme dell'antimafia, da quella istituzionale a quella sociale, da quella giudiziaria a quella popolare. La seconda parte del volume, scritta dal giornalista Pietro Scaglione, descrive analiticamente un secolo di storia (dai Fasci Siciliani all'uccisione di padre Puglisi) e si muove lungo tre linee direttrici. In primo luogo, si analizza il tema delle origini della mafia e si demoliscono miti, stereotipi e pregiudizi sul fenomeno. Una seconda linea direttrice approfondisce il tema del movimento antimafia, delle lotte contadine e delle lotte sociali, valorizzando il ruolo del mondo cattolico. La terza linea direttrice si occupa dei misteri siciliani dietro a cui ruota tutta la storia d'Italia.
Si tratta di un libro-intervista, dedicato a una star della lirica internazionale. Daniela Dessì, nata a Genova nel 1957, è uno dei soprani più importanti a livello internazionale e il soprano italiano più famoso nel mondo. È interprete di riferimento per il repertorio verdiano, pucciniano e verista. Voce splendida, tecnica impeccabile e istinto drammatico, ha al suo attivo oltre 70 titoli operistici. Ha ricevuto nel 2008 il Premio Abbiati, riconoscimento della critica musicale italiana, nel 2011 il prestigioso Premio Belcanto "Celletti" come "soprano assoluto" e nel 2013 l'International Opera Award (Oscar della lirica). Ha collaborato con direttori come Karajan, Giulini, Maazel, Levine, Muti, Abbado, Chailly, Metha, e con registi come Ronconi, Strehler e Zeffirelli. Ha cantato con nomi famosi, tra cui Domingo, Pavarotti. Vive a Gussago (Brescia). I cinque capitoli, corredati da una biografia e una discografia aggiornata, ripercorrono l'infanzia e la scoperta della vocazione alla lirica; la nascita del suo repertorio attraverso l'incontro con i grandi musicisti e la sua affermazione sulla scena lirica, attraverso la collaborazione con celebri cantanti, direttori e registi; e, da ultimo, la sua vita familiare e il suo percorso spirituale. Il taglio è divulgativo, volutamente discorsivo e tra i temi trattati vi sono le nuove leve della lirica, l'arte dell'interpretazione e il rapporto con il pubblico.
L'opera nasce da esperienze di gruppi di lettori appassionati che decidono di intraprendere un percorso di condivisione degli effetti della lettura. L'autrice, grazie alla sua capacità di animare le pagine, è stata invitata in diversi contesti: biblioteche, associazioni, parrocchie che racconta nella prima parte del libro: far incontrare persone che, a partire dalle proprie rubriche affettive di titoli, possono condividere i sentimenti della lettura. Nella seconda parte del libro, l'autrice espone un possibile sentiero tracciato dal pensare, fare, raccogliere le esperienze, corredato di "schede operative" che aiutano coloro che desiderano arruolare o condurre gruppi di lettori "per piacere" e quindi socializzare, attraverso la convivialità, dell'esperienza della lettura.
Nasser, ha lasciato l'Egitto dove, senza lavoro e nella morsa della corruzione non avrebbe avuto molte prospettive, e cerca di dare una svolta alla sua vita. Dopo varie disavventure, passando prima per la Grecia e poi per l'Albania, da clandestino approda in Italia. Impara un mestiere e si migliora giorno dopo giorno. Riesce a instaurare un bel legame con un anziano ristoratore, burbero per i più e forse anche un po' prevenuto nei confronti degli stranieri, ma Nasser non disdegnando il necessario apprendistato; diventa socio di Piero e nel giro di pochi anni trasforma i suoi investimenti. Oggi è proprietario di tre pizzerie e aiuta altre persone meno fortunate di lui. Nella sua esperienza, fiducia e speranza si sono unite a una profonda spiritualità dove la presenza di Dio ha giocato un ruolo importante.
Il libro si basa sull'esperienza clinica dell'autore e illustra le conseguenze che la "schiavitù" dei vizi capitali può produrre, in aggiunta ai quadri nevrotici e psicosomatici. Dopo un excursus sull'evoluzione del concetto di vizi capitali, in ambito storico-religioso, l'autore passa in rassegna i singoli vizi chiarendone la dinamica psicologica e la possibile sintomatologia nevrotica, psicosomatica e addirittura organica che può scaturire dalla scelta di eleggere uno o più di essi come "guida esistenziale". Il libro si conclude con proposte di "terapia" dei vizi, sempre tratte dall'esperienza professionale dell'autore.