
In questo breve testo, una riedizione, l'autore indica, tra i molti ingredienti che contribuiscono positivamente alla stabilità di un rapporto di coppia, la sincerità e la fiducia. Pagine semplici e immediate.
L'infedeltà di uno dei partner è all'origine di molti fallimenti nei rapporti di coppia. Come ricucire il rapporto minato dall'infedeltà? Senza dubbio il dialogo franco e paziente. Il libro suggerisce alcuni percorsi concreti.
Poiché l'aspirazione di ognuno è lo star bene totale, mentale e fisico, l'autore, L. Verdone, prende in considerazione tre regole utili allo scopo e che egli ritiene come fondamenti universali del benessere: vivere il presente; mettere al centro l'altro; accettare la realtà. Così, attraverso un rapido excursus supportato da elementi della letteratura, della filosofia e della psicologia, delinea un percorso di utili riflessioni formative. È un lavoro piuttosto sistematico pur nella sua linearità e brevità. Un vero vademecum per un buon equilibrio emotivo.
Perché mio figlio? È il grido lacerante che ogni genitore, colpito dalla morte prematura di un figlio, rivolge a Dio. E' un grido che scandisce inesorabilmente gli interminabili giorni e le tormentose notti che seguono la dipartita del figlio. A questo disperato "perché" cerca di dare una risposta l'autrice, A. Bassanetti, in questo libro, a partire dalla sua personale esperienza: la perdita della figlia Camilla a soli ventun anni. Sono pagine consegnate a tutte quelle famiglie che condividono lo stesso dolore, nella speranza che il cammino qui proposto per l'elaborazione del lutto possa portare a una nuova fecondità. Se accolto e vissuto nella compagnia di Colui che sulla croce ha gridato questo "perché" al Padre, questo grido lacerante può trasformarsi in un annuncio gioioso di vita, può rompere l'involucro gravido di un vivere limitato e parziale per far risorgere all'alba di una nuova esistenza e permettere di rinascere in un mondo nuovo, insospettato, dove terra e cielo si incontrano e si baciano, dove il drastico "mai più" si trasforma in un gioioso "per sempre", dove "l'esperienza di morte" diventa "esperienza di Vita". Per fare ciò occorre mettersi in cammino, e questo libro, anche attraverso consigli pratici e semplici, e sempre legati all'esperienza personale, è un'ottima guida per diventare "genitori del Cielo", con un "figlio in Cielo".
L'autore, V. Albisetti sostiene che per essere genitori bisogna prima diventare genitori di se stessi. Essere capaci cioè di accogliere il bambino che si è stati, e che non muore mai in noi. Rivivere eventuali ricordi dolorosi del passato, ridimensionare realtà conflittuali ed essere capaci di perdono. Inoltre, una presa di distanza da se stessi e dalle cose, può essere utile a costruire un buon rapporto con la realtà. Tutto ciò va trasferito nel rapporto educativo con i figli. Rapporto che deve essere affettuoso e liberante, improntato al rispetto delle potenzialità del figlio per una crescita autonoma e responsabile. Attraverso uno stile semplice ma incisivo, si dipana una strategia educativa di grande interesse. Anche se alcuni concetti possono essere magari conosciuti, la passione dell'autore che diventa a tratti testimonianza di vissuto, ne fanno un libro originale ma soprattutto utile a quanti affrontano il difficile compito di educare.
L'autrice M. Cyr prende in considerazione il comportamento delle persone che mettono il broncio. E distingue due tipi di musoni: quelli che si rifugiano nel silenzio e lo usano come uno scudo difensivo e quelli che lo usano per aggredire. Per gli uni come per gli altri, il broncio si rivela un'arma a doppio taglio, perché ferisce sia l'aggressore che la vittima.Questo libro tenta di capire perché certe persone si confinano nel silenzio. E riporta diversi casi che illustrano i danni che può causare un atteggiamento così irritante e a volte persino traumatizzante, come nei casi di persone definite musoni manipolatori, in quanto il loro silenzio diventa una tecnica perversa e destabilizzante per la vittima, specialmente all'interno della coppia.L'autrice propone test ed esercizi studiati per approfondire le cause del rifiuto di comunicare. Oltre a consigli utili per far parlare una persona imbronciata, per uscire dal ciclo ambiguo del broncio e per riprendersi dopo una relazione con una persona musona e manipolatrice.
Il volume riassume in quattro grandi capitoli le tappe significative del percorso esistenziale di Albisetti che coniuga due fronti, solo apparentemente paralleli, quello dell'analisi psicanalitica e quello della ricerca personale di senso che sfocia nella dimensione religiosa della vita. Non si tratta quindi di un libro di carattere scientifico, ma piuttosto della presentazione di un percorso umano e spirituale che è ben conosciuto da chi legge Albisetti. Lo stile è molto semplice e immediato.
Capita, a volte, di dire di sì, anche se questo, stranamente, contrasta con un profondo desiderio di dire di no. Ma quali sono i meccanismi che ci inducono a contrastare persino la nostra volontà? Sono interni o esterni a noi? Bisogna riconoscerli. L'autrice, S. Sperandio, sostiene che imparando a dire di no nei momenti dovuti, si ritrova l'equilibrio tra il senso di responsabilità, il dovere e le regole di comportamento da osservare da una parte, e il benessere, la serenità dall'altra. Dire di no, talvolta, è semplicemente permettersi di assumere la propria libertà di parola, di ascolto di sé e di scelta per essere davvero disponibili. La volontà, liberata da ogni condizionamento interiore ed esteriore, è un privilegio al quale abbiamo diritto per fare delle scelte veramente libere. È importante la conoscenza delle motivazioni che ci inducono a determinati comportamenti; ciò giova senz'altro alla costruzione di una personalità più libera, capace di auto-determinarsi senza subire dall'esterno pressioni di sorta.
Una pedagogia che sollecita, attraverso le parole, a un cammino interiore per ritrovare ciò che è essenziale per la persona e re-imparare un linguaggio capace di comunicazione autentica; un itinerario sulle parole per scoprire il volto di Colui che è all'origine di ogni cosa e che tramite la nostra vita e la realtà ci indica il cammino da percorrere. Così può essere definito questo sussidio di F. Balbo e R. Bertoglio. Gli autori provano a scendere nel cuore delle parole più usate nel linguaggio quotidiano per cercarne l'origine, scoprirne il significato profondo, per poi risalire e raccontare a giovani e adulti il gusto del comunicare. Per trovare la radice delle parole si fanno aiutare dalla lingua greca e latina, due lingue antiche che costituiscono la base e il fondamento della nostra lingua italiana. Questo cammino in profondità nasce dall'esperienza personale degli autori di pellegrini, di educatori, di cercatori di Dio, di appassionati di relazione; si approfondisce nella riflessione, nel confronto reciproco, nel dialogo con gli alunni a scuola, nelle relazioni di amicizia; e si apre all'applicazione pratica e all'uso corretto della parola nella comunicazione quotidiana.
In brevissime pagine l'autore riesce a delineare uno dei problemi più diffusi, specialmente nella giovinezza: la timidezza. E sostiene che timidi non si nasce ma si diventa. Per un complesso di inferiorità che fin dall'infanzia porta a prenderci troppo sul serio. E analizza le varie cause, pedagogiche, ambientali, che possono originare questo complesso che porta, poi, alla timidezza. Uno dei rimedi che V. Albisetti ritiene importante, è quello di abituarsi a sorridere della propria inadeguatezza perché, strano a dirsi, la timidezza può nascere anche da un io smisurato?Tuttavia, la timidezza, se si mantiene entro limiti normali, può anche divenire una molla per l'evoluzione della personalità. Paginette di rapida analisi delle situazioni, specialmente in campo educativo; riflessioni come "massime" da utilizzare per superare il disagio della timidezza? fanno di questo volumetto una sorta di "vademecum" di grande utilità formativa.
La conoscenza del sé, dei meccanismi, spesso inconsci, che condizionano la nostra vita privata e di relazione. L'autore, L. Verdone, invita alla conoscenza del proprio io più profondo attraverso riflessioni articolate tra psicologia e filosofia. In particolare, egli prende in considerazione l'angoscia che talvolta si sperimenta nelle varie situazioni della vita. Conoscerla, individuarne le motivazioni spesso mascherate dall'ego, sono strategie importanti che aiutano a superare i conflitti che ne possono derivare.