
Perché e per chi vivere? Perché e per chi lavorare? La nostra società, così contrassegnata dalla frammentazione culturale, ha reso più evidente la fatica di trovare un senso alle cose che facciamo e soprattutto un senso al nostro esserci. Il libro di J. Monbourquette, si propone come obiettivo di offrire percorsi di riflessione per chiunque si trovi a vivere momenti di transizione che annunciano un cambiamento nella propria vita. Queste pagine sono il risultato del lavoro di alcuni gruppi di giovani e di adulti che hanno accettato un percorso di conoscenza di sé; uno strumento concreto, quindi, che può aiutare chi desidera un confronto per riconoscere e rielaborare un percorso personale verso la realizzazione di sé.
Un sussidio di ampia divulgazione che presenta alcuni criteri di autoformazione psicologica e indica nella capacità di recuperare anche i fallimenti e i lati negativi della propria personalità la chiave di accesso all'autostima e rende più facile stabilire rapporti sani e costruttivi con gli altri. Un testo che va ad arricchire la collana Note di psicologia, una serie di strumenti adatti a tutti per una serena conoscenza di sé e degli altri.
La vita di coppia, con il suo fascino e i suoi problemi, è l'argomento trattato in questo volume, in maniera divulgativa e con il tono della conversazione e delle condivisione. Altri argomenti sono: la conoscenza e la percezione di sé, come presupposto per la relazione, l'autostima per stimare gli altri, l'esame di comportamenti dannosi, il coraggio dell'autenticità, la gestione dei momenti di crisi.
Il volume si articola in cinque parti. L'autrice, N. Fecteau-Demers, conduce chi legge a individuare percorsi per imparare a non sprecare energie e a coltivare il proprio benessere interiore. Succede a tutti di sentirsi, in qualche momento, privi di risorse e quello che mette più a disagio è il fatto che non sappiamo da che parte cominciare per trovare soluzioni adeguate. Tante volte abbiamo la sensazione di investire molto e ci piacerebbe avere alcuni criteri per capire se ne valga la pena e soprattutto se sia possibile investire le proprie energie senza sentirsi appesantiti ma gratificati. Eppure, dice l'autrice di questo simpatico saggio, è possibile trovare dentro di sé risorse e forza per vivere al meglio. Alcuni piccoli segreti sono alla portata di tutti!
Se c'è un viaggio entusiasmante e faticoso, pieno di sorprese e mai fallimentare, è quello che la persona compie dentro di sé, alla ricerca del suo vero volto interiore. Per questo viaggio, però, non bastano gli strumenti della psicologia, anche se necessari; la persona deve attingere alla dimensione spirituale della propria vita per incontrare il meglio di sé? e non fallire. Di V. Albisetti.
In una società dove le apparenze sono molto vistose e, di conseguenza, l'efficienza esaltata fino all'estremo, è facile cadere nella tentazione che alcune vie più di altre possano farci raggiungere presto alcuni obiettivi. I veri obiettivi però non sempre corrispondono alle apparenze. Riuscire a scoprire le vie che portano verso l'autentica realizzazione di sé è fonte di gioia e di pace. Di F. Bisogno.
Contrattempi, preoccupazioni, imprevisti, delusioni sono spesso all'ordine del giorno. Come e dove trovare granelli di gioia? V. Albisetti sostiene che quando si è compreso che la serenità interiore non dipende da ciò che succede intorno a noi, ma dal nostro atteggiamento nei confronti della vita, ogni circostanza può contenere in sé piccole occasioni di crescita. Ignorare i problemi, evitare le sofferenze a tutti i costi, non aiuta a trovare la felicità. Conduce piuttosto a una vita vuota. Per vivere più sereni non serve tanto cambiare e circostanze esterne, quanto modificare la nostra visione della vita.Il testo è articolato in tre parti:- E' ora di cambiare- Credere nella vita- Qui e ora!
La tesi sostenuta dall'autore in questo libro è che abbiamo due menti, una che pensa e una che sente e ambedue interagiscono come fondamentali fonti di conoscenza. Questo saggio, dal linguaggio rigoroso e nello stesso tempo accessibile, offre gli strumenti per comprendere l'intelligenza emotiva e per potenziarla. Non si tratta solo di un saggio di divulgazione psicologica; l'autore, trattando questi temi, offre indicazioni per una maggiore consapevolezza di stati d'animo e di emozioni che, riconosciuti e valorizzati, si trasformano in positività e armonia e risponde così ad alcune domande che la nostra società si pone di fronte al mistero della conoscenza di sé. L'autore è docente di Filosofia pura presso l'Università di Barcellona.
Aiutare gli altri è lo scopo principale delle cosiddette "professioni di aiuto" (medico, infermiere, psicologo, volontario, ecc.), nelle quali il rapporto tra curante e assistito ha implicazioni emotive spesso molto forti. Ma, quando l'operatore si fa troppo coinvolgere dai problemi di chi è stato affidato alle sue cure, può andare in burnout. Con questa espressione si intende una particolare condizione di logorio psicologico (a volte anche fisico) provocato da una progressiva perdita di idealismo e di energia nel lavoro, accompagnata da una sensazione di impotenza e fallimento. È lo stress di chi avverte un forte squilibrio tra richieste e risorse, tra ideale e realtà, tra ciò che gli assistiti richiedono e le reali possibilità di rispondere ai loro bisogni. È questo l'argomento trattato nel volume di Sandrin, camilliano, il quale, oltre a descrivere le premesse e le dinamiche del burnout, suggerisce anche alcune strategie per prevenirlo. Il libro si articola in otto capitoli, con episodi e aneddoti che aiutano a circoscrivere e a comprendere meglio il problema. La Bibliografia finale segnala le opere e gli articoli più recenti di studiosi italiani e stranieri.
Il lavoro assorbe gran parte delle nostre energie; al lavoro dedichiamo molto del nostro tempo e al lavoro chiediamo che sia occasione di crescita, palestra di realizzazioni, sì, ma anche possibilità di esprimere i valori etici che stanno alla base di ogni impegno umano e professionale. Per questo diventa urgente riscrivere alcune regole in cui riconoscersi per contribuire ad un ambiente sereno e positivo, proprio a partire dalle esigenze etiche del lavoro. Il libro è un sussidio per la crescita personale in ambito aziendale. Vuole essere un compagno di chi si interroga sul senso del lavoro e sulle possibilità personali di trasformare il lavoro in occasione di relazioni, di realizzazioni, di crescita.
Nel corso dei millenni, l'umanità ha esplorato tutti gli aspetti della guerra e della violenza, sperimentandone gli orrori. Oggi diventa urgente sperimentare modi diversi di relazionarsi, attraverso la comprensione e il rispetto reciproco nelle nostre società. Lo sostiene Pierre-Yves Boily in questo saggio che è anche un grido dell'anima. Ma come compiere collettivamente questo passaggio? Si può tentarlo nella organizzazione del lavoro? Si può andare più lontano della non violenza nei rapporti tra persone, tra gruppi, e tra Paesi? La tenerezza organizzativa o politica, economica e sociale ubbidisce alla stessa dinamica della tenerezza intima? Il testo cerca di dimostrare come questo tentativo può rivelarsi fruttuoso nelle organizzazioni. Un saggio sociale, dunque, comprensibile da tutti per lo stile piano e scorrevole, che può favorire la presa di coscienza della violenza nelle sue svariate forme e il rifiuto della stessa. Nel testo vi si trovano, talvolta, analisi curiose e interessanti, come la distinzione tra aggressività e aggressione: la prima, un meccanismo di protezione molto utile; la seconda invece, fa parte di una dinamica malsana? Senza mai nominarla, il testo è sulle posizioni di rifiuto della globalizzazione, intesa come omologazione e distruzione della libertà individuale. Pur ispirato a principi cristiani, il libro ha tuttavia un'impostazione laica.