
Ogni giorno ci capita di incontrare qualcuno che è Altro da noi, la qual cosa ci mette in difficoltà. Il punto è che, nell'incontro con il differente/diverso, il problema non è rispondere alla domanda "chi sei Tu?", oppure "chi sono Io?", perché confrontarsi sulle identità serve a poco se vogliamo comprenderci. Piuttosto la domanda da porsi è: "chi sono Io per Te e chi sei Tu per Me?", cioè chiederci quale sia la nostra relazione. Nella relazione c'è un confine che ci divide, il quale a seconda di come lo trattiamo può generare incomprensioni e conflitti o, al contrario, dei beni relazionali. Tale confine, per l'Autore del libro, è un effetto emergente, il Terzo fra l'Io e l'Altro, da cui dipende l'identità di ciascuno. Solo nel prenderci cura del confine come relazione in cui viene elaborata l'alterità è possibile riconoscere l'Altro, e quindi Noi stessi, trovando in questa relazione il senso di che cosa significa essere umani.
Una nuova traduzione italiana del testo che segna l'apice e l'origine del pensiero sociale della Chiesa. L'opera affronta le questioni del giusto salario, dell'ingordigia della borghesia, dell'erosione della morale causata dal trionfo dell'egoismo rapace, con straordinarie capacità di analisi. In essa non si ferma sul terreno morale ma polemizza con il pensiero liberale e con quello socialista, misurando le insufficienze e le ingiustizie propugnate dai loro programmi politici. La stessa "Rerum novarum", l'enciclica che inaugura la dottrina sociale della Chiesa, attingerà molte delle sue argomentazioni da tale scritto. Tradotto nelle principali lingue, pubblicato in italiano nel 1870, è ora edito in una nuova traduzione, emendata da fraintendimenti linguistici, più disinvolta nei riferimenti ideologici.
Il pensiero politico inglese del diciannovesimo secolo funge da caleidoscopio delle sfide storiche, delle dottrine politiche, delle idee filosofiche che contrassegnano la modernità. Negli autori rivisitati nel volume si riconoscono le trame principali dell'evoluzione del concetto di libertà nell'ordine politico. Affiorano con nitidezza i suoi pilastri teorici e storici: il senso del limite, la critica al costruttivismo politico, l'indipendenza e l'autonomia in relazione alla statolatria e al dispotismo. Il libro svela la singolarità del caso inglese nella complessa relazione esistente fra l'appartenenza ecclesiale e la visione politica. Le tensioni che attraversano le figure citate, da Edmund Burke a Daniel O'Connell, da John Henry Newman a Lord Acton, indicano la necessità di attivare quel meccanismo di comprensione profonda dei processi politici che non eludano la questione religiosa.
Nelle storie dell'Antico Testamento Dio si rivela come un maestro di vita che ci conduce ad una relazione più profonda con Lui. Il libro attraversa la Sacra Scrittura individuando alcuni tratti del Dio pedagogo. Il Dio dell'Antico e del Nuovo Testamento raggiunge il suo popolo per condurlo verso la Terra promessa, ovvero a un'amicizia sempre più intima. La Bibbia registra alcune tappe di questa relazione tra un Dio maestro di vita e il suo popolo resistente ai percorsi di salvezza sempre nuovamente riproposti.
L'opera in cui Rosmini definisce la costituzione di una nazione, «l'opera più grande che si possa mai fare: l'opera la più importante». Questi testi offrono al lettore una esposizione chiara della mente di Rosmini in materia di applicazione pratica del suo pensiero sul diritto e sulla politica. In occasioni fra loro differenti, ma avendo in mente sempre l'Italia unita, Rosmini traduce in articoli legislativi i principii da lui elaborati nella Filosofia del diritto, nella Filosofia della politica e soprattutto nella Natural costituzione della società civile, che idealmente faceva parte della riflessione sulla filosofia della politica e la cui prevista pubblicazione doveva essere contemporanea a questi progetti costituzionali.
Gli scritti pedagogici di Rosmini che delineano il suo pensiero sull'educazione. Raccoglie gli scritti pedagogici di Antonio Rosmini: Del principio supremo della metodica, e di alcune sue applicazioni in servigio dell'umana educazione; Della libertà d'insegnamento; Metodo filosofico; Regolamenti scolastici; Frammenti. Rosmini aveva predisposto di elaborare tre volumi di Pedagogica e Metodica fin dal 1836, opere che poi lasciò incompiute, come la più nota Teosofia. In particolare, Del principio supremo della metodica, e di alcune sue applicazioni in servigio dell'umana educazione è un testo cruciale, perché offre il criterio filosofico-teologico princeps per l'attività educativa e per correlarla a tutta l'enciclopedica prospettiva del sistema aperto della verità elaborato dallo stesso Rosmini.
Opera aconfessionale unica nel suo genere, ben accolta dagli esperti che l'hanno considerata il primo tentativo ben riuscito sull'argomento. E' il primo di tre volumi (A-E) con 600 illustr. In B/N, 32 tavole a colori... A fronte del grande sviluppo dell'interesse e degli studi s pecialistici sul medioevo, grazie al rinnovamento dei metodi in tutte le discipline interessate, citta nuova offre ad un grande pubblico uno strumento di studio e di consultazione generale, un'opera scientific a e completa per adeguare le informazioni su dieci secoli della nostra storia alle ricerche piu`avanzate. Il dizi onario prende in esame la storia dell'europa occidentale e orientale, di tutte le regioni che si estendono dall'island a all'asia centrale; la stori a dei popoli, delle nazioni e delle religioni; tutti gli aspetti della civilta medioevale anche meno conosciuti, lo sviluppo delle citta, le istituzioni politiche e religiose, la scienza, la tecnologia. L'opera in 3 volumi: i volume a-e usci ta prevista 28 aprile i i volume: f-o uscita prevista settembre 98 iii volume p-z uscita prevista dicembre 98
E' il II volume dell'opera in 3 volumi: dizionario enciclopedico del Medioevo. Piano dell'opera: I volume: A-E (uscito in libreria a maggio '98); II volume: F-0 (uscito in libreria novembre '98); III volume: P-Z e indici. Gli ultimi trent'anni hanno v isto un rapido moltiplicarsi di studi sul medioevo, grazie al rinnovamento dei metodi, dei modelli storiografici e degli approcci che riguardano tutte le discipline interessate a quasi dieci secoli della nostra storia. A fronte di qu esto grande sviluppo il primo dizionario enciclopedico del medioevo rappresenta una sintesi di tutte le attuali conoscenze sul medioevo. In tr e volumi, e`il frutto della collaborazione di citta nuova (roma), cerf (parigi) e clarke (cambridge), sotto la direzione di andri vauchez e con la collaborazione di piu`di 600 autori provenienti da universita europee. L'edizione ita liana e`diretta da claudio leonardi. Volumi rilegati con sovraccoperta per c omplessive 3.200 voci, 2000 pagine, 600 illustrazioni abibliografia aggiornata per ogni voce ampio indice t ematico
III volume della Nuova Enciclopedia del Medioevo nata dalla collaborazione internazionale di Citta Nuova (RM) James Clarke (Cambridge) e Cerf (Parigi) UNO STRUMENTO DI STUDIO E DI CONSULTAZIONE GENERALE, UN'OPE RA SCIENTIFICA E COMPLETA PER ADEGUARE LE INFORMAZIONI SU DIECI SECOLI DELLA NOSTRA STORIA ALLE RICERCHE PIU`AVANZATE. IL 30 VOLUME RACCOLGE I
Muovendo dall’indagine fenomenologica sull’intersoggettività, la Stein analizza le strutture della vita associata fino a giungere al tema dello Stato, mettendo in evidenza aspetti nuovi e questioni che nella nostra cultura sono terreno proprio di discipline di carattere giuridico, come il diritto pubblico, o anche di tipo storico-politico, come le dottrine politiche. Lo Stato, in quanto entità giuridica, ha sue caratteristiche, ma non è un’entità astratta, al contrario, è una personalità di cui fanno parte i singoli e ciò che accade esistenzialmente fra loro non può essere indifferente per la sua sopravvivenza.
Clemente Rebora (1885-1957) in reazione al materialismo cercò una forma poetica carica di idealismo, che potesse rinnovare l'anima. Tuttavia sarà solo con l'esperienza della Prima Guerra mondiale che Rebora approdò a un vero rinnovamento interiore: la conversione al cattolicesimo e la decisione di diventare sacerdote e entrare nell'Istituto della Carità di Domodossola, fondato da Antonio Rosmini. Questa serie di saggi fanno luce proprio sul passaggio dal primo al secondo Rebora, sottolineandone la continuità di pensiero e l'idea della missione del poeta cristiano, in un tempo in cui la presenza di Dio viene ignorata dalle coscienze.
Con la sua analisi e partecipazione attiva, il suo scrivere e sorprendere il testo di Morgan nei suoi anfratti dove si nasconde e si rivela quella sua fede poetica nella "visione" di Lucca, Chiara Calabrese si assume efficacemente il bellissimo compito di rivelarci e comunicarci la profondità e la bellezza di queste pagine di Morgan in cui la "città del Guinigi" è luogo per eccellenza per aprire e dispiegare quanto Coleridge ha riassunto in una frase perfetta: "la fede poetica consiste in un momento di volontaria sospensione dell`incredulità". In questo senso, anche Chiara Calabrese, nel suo dolce e fermo concentrarsi sulle pagine del romanzo di Morgan, compie un atto di fede verso la sua Lucca. Un omaggio, diretto e indiretto, verso questa sua città che lei sente vibrare nelle "scintille" dei grandi viaggiatori inglesi.