
Come conoscere la terza eta ascoltando le persone che vivono questa stagione della vita. La terza eta si impone sempre piu oggi, la vita umana si e allungata", cambiano cosi gli equilibri sociali, economici, affettivi, relazionali, organizzativi. Ma gli studi sulle ricadute in termini sociologici non ci narrano in termini qualitativi ed esistenziali questa ultima eta della vita. Qui invece si da voce a coloro che attualmente vivono nel mistero che questa eta rappresenta, nessuno piu di loro ne ha titolo. Certo siamo di fronte ad un campione inevitabilmente ridotto ma i vissuti introducono il lettore nei problemi e nel clima reale di questa eta della vita. Scrivere e un atto di coraggio, un gesto di umilta, ma e anche un atto di amore e di riconciliazione verso se stessi, e verso gli altri, apre ad una gratificante ricompensa. "
L'umanizzazione dell'uomo, al di fuori di ogni enfasi retorica, sopravvalutazioni e svalutazioni. Un'opera che completa la teoria dell'imperfezione elaborata da Peter. L'autore ci conduce alla ricerca del fondamento stesso dell'atteggiamento del perfezionismo e lo individua in un fattore di tipo piuttosto filosofico che teologico. Ci dimostra che tale atteggiamento non e dovuto prioritariamente ai processi psicologici della percezione, ma si basa sulla presenza di un a priori razionale che condiziona la percezione stessa, favorendo una lettura disfunzionale della realta e togliendo misura umana e compassione alle nostre esperienze. Cio accade a detrimento di un altro a priori, stavolta di tipo intuitivo, che non riesce ad esprimere e a stimolare emozioni e affetti.
Come relazionarci con la televisione, per noi stessi, per i nostri figli, per i nostri studenti? E' difficilissimo parlare oggi di televisione senza sparare a zero, tale e la potenza di questo straordinario amplificatore dell'informazione e del sapere. La televisione, o meglio il flusso" televisivo, e un fatto ineludibile e sta a noi imparare o meno a non farci travolgere da quest'onda ma piuttosto a planare su di essa come su un surf per sfruttarne cosi ogni potenzialita orientando noi la nostra vita. Lo scopo del volume e appunto quello di navigare all'interno delle derive apocalittiche e integrate, senza pero disprezzarle, ma utilizzandole come elementi di analisi per offrire all'adulto educatore chiavi interpretative differenti da quelle utilizzate a livello di senso comune. "
L'autore parte dalla convinzione che tutte le forme espressive della persona umana hanno il potere di "lasciare tracce nella memoria autobiografica diventando, per questo, configurazioni arricchenti del sé autobiografico e dell'essere persona". Ciò lo porta a ideare, per mezzo della teoria e la pratica dell'analisi transazionale, procedure e interventi terapeutici rivolti soprattutto ai bambini perchè diano vita a nuove "tracce di sé", utili a sviluppare nuove possibilità per autodefinirsi, per scegliere e adottare nuovi comportamenti: in una parola per uscire dal proprio ristretto "copione" comportamentale ed esistenziale e conquistare così una nuova libertà nel sentire, nel decidere, nell'agire. Si tratta di tecniche ideate sulla base di alcuni assunti teorici costantemente richiamati e che consentono al lettore non solo di acquisire una nuova sensibilità e una competenza, ma anche di costruire, a propria volta, altre tecniche e altre possibili modalità di interventi. Obiettivo dell'opera è stimolare nel lettore una propria creatività, quella capacità di "cucire" ogni singolo intervento terapeutico ed educativo su misura della specifica e "unica" persona in terapia.
Dall'Indice: - Stress e lavoro. - Aggressività e conflitti sul luogo di lavoro. - La vessazione morale o mobbing. - Aspetti clinici del burnout. - La vittima sul luogo di lavoro. - La gestione della crisi. - Le risorse umane e la medicina del lavoro. - L'operatore interno e il suo ruolo. - Il ruolo della prevenzione. Nicolas Combalbert è professore incaricato e membro del laboratorio IPSé dell'Università di Parigi X. È impegnato nella ricerca in criminologia, vittimologia e psicopatologia del lavoro. Catherine Riquelme-Sénégou da anni lavora in qualità di consulente presso imprese del settore pubblico e privato.
Un'elaborazione originale e stimolante dei concetti che formano la base dell'arte terapia. Prefazione di Sandro Spinsanti. Mentre le terapie mediche mirano alla salute, quelle creative hanno come obiettivo la salute in un senso più ampio. Il presente lavoro coniuga la vasta esperienza clinica dell'Autrice con gli studi e le riflessioni condotte nel corso del suo lavoro in diversi paesi. La metodologia dell'Autrice conduce ad una visione dell'arteterapia come disciplina autonoma; gli argomenti sono sviluppati con un linguaggio chiaro e sintetico e rimangono aperti ad ulteriori elaborazioni.
Chi ha paura della paura? Guardare dentro la paura fino in fondo, per scoprirci più umani, far pace con le nostre vulnerabilità.
Emozione scomoda è la rabbia: spesso vorremmo evitare di incontrarla dentro e fuori di noi. Emozione vitale è la rabbia. Al suo apparire, specialmente in alcune fasi della nostra vita, ci indica qualcosa, magari che un confine psichico o relazionale - è stato attraversato senza permesso, oppure è giunto il momento per un cambiamento. Temibile impeto distruttore, ma anche preziosa compagna di viaggio capace di sostenere le nostre scelte, è la rabbia.
Silenzi e parole sono momenti topici dell' esperienza umana: anziché escludersi si integrano e gli uni non possono fare a meno delle altre. Chi si appresta a far uso efficace della parola ha bisogno di esplorare silenzi e parole nella relazione interpersonale, nel comportamento affettivo e sociale della persona, nella relazione di aiuto per analizzare il linguaggio comunemente utilizzato così spesso ricco di messaggi ambigui e insidiosi. Imparare a parlare, ma anche imparare a tacere è un invito che ci proviene dall'antica saggezza. La concreta modalità di attuazione di questo adagio chiede però di essere esplorata, analizzata e resa consapevole. DALL'INDICE Il silenzio nella comunicazione La conquista del silenzio Parole per se stessi: il dialogo interno I momenti difficili per trovare le parole FERDINANDO MONTUSCHI, già professore ordinario di Pedagogia speciale nella Università di Roma Tre. Psicologo e psicoterapeuta, si è occupato dei problemi dell'apprendimento, di dinamica di gruppo e del rapporto fra intelligenza e affettività.
Il libro non gioca a rimpiattino con le varie maschere dell'educare e non lascia i protagonisti in balia di se stessi o di vaticini di crisi permanente. Tende a offrire un po' di ricostituente a coscienze che sembrano navigare nell'incertezza, senza bussola. «Boia chi molla», potrebbe essere l'esortazione di chi crede e investe nell'educazione e ancor più nelle risorse di persone, famiglie, istituzioni. Occorre appassionarsi al desiderio di educare e spendersi almeno un po' per trovare ogni giorno quel granello di felicità che prende vita nella relazione d'aiuto e si macera nell'interiorità di ciascuno. GIUSEPPE VICO è professore ordinario di Pedagogia generale e Direttore del Dipartimento di Pedagogia dell'Università Cattolica di Milano.
Queste pagine, che provano a tessere pensieri e racconti attorno a educazione e laicità, continuamente richiamano il costituirsi di ogni donna e di ogni uomo come soggetto morale. E mostrano come ciò avviene quando si coltivano, nel rapporto tra le generazioni, la conoscenza ''razionale'' (che controlla, misura, prevede, interpreta cogliendo il valore e la bellezza propria delle cose) e la conoscenza morale (di ciò che deve e non deve essere). Nel tempo dell'esilio della morale, una prospettiva controvento. DALL'INDICE 1. Coscienza dell'altro e laicità 2. La libertà di pensiero e la laicità della mente 3. Il valore di un'educazione alla laicità IVO LIZZOLA è professore straordinario di Pedagogia Sociale e di Pedagogia della Marginalità e della Devianza. Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Bergamo, dirige il Centro di Ricerca Interdisciplinare Scienze Umane, Salute e Malattia. Ha operato per anni nel campo delle politiche giovanili dedicando l'attività di studio e ricerca alla relazione educativa in condizioni limite e di difficoltà esistenziale di sofferenza e di cura.
Il piacere: un'emozione desiderabile ma che guarda alla profondità della vita.

