
Ex magistrato di Cassazione, ex presidente della Corte di Assise di Torino ed ex componente del Consiglio Superiore della Magistratura, Elvio Fassone è stato dieci anni in Senato.
A partire da piccoli aneddoti emblematici, da "disadattato alla politica", come ama definirsi, in questo libro ricostruisce dall'interno tessere eloquenti di una politica spesso dimentica di equità, senso delle istituzioni, etica, spirito di servizio e competenza.
Vengono così alla luce le vere regole del gioco, dall’impreparazione, la faziosità e la mentalità predatoria ai conflitti con la magistratura e ai tentativi di fare del Parlamento un organo di ratifica dell’esecutivo.
È possibile far andare le cose diversamente? E se è possibile, perché non accade?
Elvio Fassone
In questo volume Giorgio Bouchard dimostra un fatto sottovalutato, e talvolta addirittura negato, da alcuni studiosi italiani ed europei, ossia che la concezione politica di Barack Obama – primo presidente nero degli Stati Uniti e premio Nobel per la pace a meno di un anno dall’elezione – è fortemente intrecciata al suo pensiero religioso.
Figlio di una protestante secolarizzata e di un musulmano ateo, buon conoscitore del cristianesimo e dell'islam, Obama unisce alla tradizione liberal americana una fede cristiana moderna, aperta e dialogante, riuscendo a parlare in modo convincente sia ai credenti sia ai "laici", e a proporre a tutti una vera e propria rigenerazione morale e civile della società.
Oscuro gentiluomo di campagna e membro del Parlamento senza esperienza militare, Oliver Cromwell ideò quell'esercito di nuova concezione, il New Model Army, che sconfisse re Carlo I, poi giustiziato nel 1649 "per aver dichiarato guerra al suo popolo". Le sue vittorie su Scozia e Irlanda diedero vita a una repubblica unita con un unico Parlamento, a capo del quale c'era lui, in qualità di Lord Protettore, avendo rifiutato la corona offertagli. Fu il più significativo e potente capo di stato della Gran Bretagna: fondò l'esercito, la marina e l'impero, incoraggiò la ricerca scientifica, impose la tolleranza religiosa, richiamò gli ebrei, abolì la Camera dei Lord, i vescovi anglicani e i tribunali feudali, dando al suo Paese gli strumenti per diventare un moderno stato parlamentare e una potenza mondiale.
"Protestante di ascendenze ebraiche e comuniste, insegnante e consigliera comunale, sessantottina e femminista, Francesca Spano, come tutti, non è riassumibile dai suoi pur numerosi scritti, molti dei quali "occasionali". Proprio per questa ragione, che potrebbe apparire diminutiva, i suoi testi stanno invece all'altezza della sua condotta interiore e della sua forma di relazione con il mondo e le persone, che era quella di un organismo elementare noto come spugna. Capace letteralmente di inzupparsi delle altre persone e, a differenze di molti che lì si fermano, a restituire, filtrato, arricchito, rielaborato, il succo di esistenze, affetti, pensieri, visioni. Il lettore e la lettrice di questa raccolta dovranno lasciarsi andare oltre il testo, per cogliere la vibrante e nervosa intelligenza e la pacata e densa affettività che li percorre. E li pregherei di sentirsi il fiato sul collo. Soprattutto quelli che Francesca non l’hanno conosciuta, perché a chi ha avuto questa fortuna ronzano costantemente le orecchie e l’anima".
Claudio Canal
Praticamente coetanei – uno medico e teologo, l'altro scienziato e filosofo, il primo luterano, il secondo ebreo – Albert Schweitzer, premio Nobel per la Pace nel 1952, e Albert Einstein, premio Nobel per la Fisica nel 1921, si incontrarono solo due volte e si scambiarono una serie di lettere, tutte tra il 1948 e il 1955.
Nondimeno entrambi misero in guardia i contemporanei contro i pericoli di un progresso tecnico-scientifico acefalo, facendo pressioni contro i test e le sperimentazioni della bomba atomica – la cui costruzione, in un primo tempo, Einstein aveva appoggiato nel timore che il regime nazista se ne dotasse per primo – e battendosi per il disarmo nucleare e la pace.
Nono presidente della Repubblica italiana e, ininterrottamente, deputato a partire dall'Assemblea Costituente del 1946 e dal primo Parlamento del 1948, nella sua vita politica Oscar Luigi Scalfaro difese sempre con grande coerenza il principio costituzionale della laicità dello Stato. Definito da molti "un cattolico laico", per Scalfaro lo Stato fu sempre "la casa di tutti", un luogo aperto, capace di accogliere diverse sensibilità e diverse tradizioni culturali e religiose. Attraverso alcuni brevi scritti, in parte inediti, e alcune interviste su laicità, pluralismo e libertà religiosa, il volume si concentra in particolare sui rapporti di Scalfaro con il mondo protestante.
Storie di piccoli pazienti e riflessioni sulla sofferenza, la paura e il "prendersi cura" In diretta continuità con "Aiutami a non avere paura" di Cristiana Voglino - dedicato all'esperienza di accompagnare i più piccoli nelle malattie gravi - questo volume - scritto da tre professioniste del mondo educativo, a loro volta madri - riflette sulla realtà della malattia e della morte dei bambini, figli o pazienti, sul prendersi cura, sul "supportare" e "sopportare" la sofferenza, accrescendo la propria capacità di reagire. Prefazione di Duccio Demetrio. Postfazione di Rossana Becarelli.
Adulti e bambini di fronte a lutti, separazioni e distacchi in famiglia.
Se la morte del grande poeta cileno Pablo Neruda, di cui ricorre il 40° anniversario, fu naturale o indotta saranno a breve i risultati delle analisi sui suoi resti a svelarlo. Ma è storia che, a una manciata di giorni dal golpe militare, il suo funerale raccolse, nonostante il coprifuoco, una folla sterminata, trasformandolo da atto d'amore e stima per il cantore della cultura latinoamericana nell'unica manifestazione di massa di quei giorni contro il regime.