
Come porre limiti e regole senza inasprire i conflitti ma rafforzando il legame con il bambino e favorendo il suo sviluppo mentale. Daniel Siegel e Tina Payne Bryson, autori di "12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino", si occupano ora, con la stessa competenza e lo stesso approccio innovativo, della sfida più importante per chi cresce un figlio: la disciplina. Il testo chiarisce il rapporto tra lo sviluppo cerebrale del bambino e il modo dei genitori di reagire ai suoi cattivi comportamenti, offrendo un valido piano d'azione per affrontare, senza violenza ma con comprensione, tensioni e crisi di collera. Partendo dal reale significato del termine "disciplina" (istruire e insegnare, non rimproverare), gli autori mostrano come entrare in sintonia con il bambino e incanalare le sue emozioni per trasformare una crisi di rabbia o di pianto in un'opportunità di crescita. Così si potrà spezzare il circolo vizioso di capricci del bambino e punizioni del genitore, sostituendolo con strategie più efficaci e adeguate a ogni fase dello sviluppo. Grazie alle spiegazioni semplici e chiare, ai consigli pratici, ai fumetti e ai disegni accattivanti che chiariscono con immediatezza le indicazioni degli autori, questo libro costituisce una grande risorsa per ogni famiglia.
Che delizia, quando arriva la notte, rifugiarsi sotto le coperte. Se poi si è in due... Eppure, passato il tempo della passione, chi ogni sera si stende al nostro fianco può rivelarsi qualcuno che russa terribilmente, un subdolo lottatore che tira continuamente la coperta dalla sua parte o, peggio ancora, un mostro dai piedi freddi. Il letto rivela oggi le nostre aspettative contraddittorie: si aspira al confort personale ma non si vuole rinunciare all'amore fusionale. Come trovare la giusta distanza? Come leggere o alzarsi senza infastidire l'altro? E cosa rappresenta invece il letto per i molti o le molte che, più o meno per scelta, vivono da single? A partire da numerose testimonianze, Jean-Claude Kaufmann fruga nei segreti delle stanze da letto per rispondere a questi interrogativi e, attraverso la tenera guerra che si gioca tra le lenzuola, disegna le nuove aspirazioni della coppia e quelle della società. Un'inchiesta divertente e istruttiva su uno degli aspetti essenziali della nostra vita.
Il delirio di gelosia mette a nudo un soggetto ferito, che ha perso il controllo di sé e del mondo che lo circonda. A tale fenomeno patologico è dedicato questo scritto di Jaspers, pubblicato qui per la prima volta in italiano. Concentrando la propria attenzione sulla vita dei pazienti, attraverso analisi lunghe e minuziose, Jaspers ci consente di entrare nella vita di soggetti deliranti, uomini e donne presi in scacco dalla propria ossessione. La domanda che attraversa il saggio riguarda la possibilità o meno di "comprendere" questi mondi, queste vite, questi deliri. Cercando di distinguere tra la gelosia generata nello sviluppo della personalità e quella connessa a un mutamento fisiologico del cervello, obiettivo di Jaspers è capire fin dove, quando è vittima di spettri spaventosi che ne offuscano la ragione, l'uomo agisce ancora come soggetto libero e dove diventa mera espressione di un corpo malato.
Sono prese in esame le applicazioni del colloquio-intervista nel mondo del lavoro contemporaneo, considerando gli aspetti teorici e le caratteristiche metodologiche, tecniche e operative. L'autore analizza i principali contributi offerti dalle discipline psicologiche sullo sfondo delle questioni più significative dibattute a livello internazionale. Lo svolgimento del colloquio-intervista è analizzato nelle tre dimensioni-base della struttura, del processo e della dinamica, dando spazio a ciò che accade nella mente dell'intervistatore e nel qui-e-ora della relazione tra intervistatore e intervistato. Il testo è utile per chi affronta responsabilità gestionali nell'ambito delle quali i format classici di intervista convivono con il colloquio di counseling e coaching, di socializzazione al lavoro, di valutazione del potenziale e di empowerment delle risorse umane. La metodologia è declinata sulla base delle due grandi impostazioni teorico-applicative: i format strutturati e semistrutturati e l'intervista libera o parzialmente strutturata.
Il volume illustra il modello postbioniano del campo analitico, che sta emergendo internazionalmente come un nuovo paradigma in psicoanalisi. Fra i temi trattati, la metafora, la confrontazione, l'influsso di Merleau-Ponty sulla psicoanalisi, la figura di Grotstein, la componente artistica del lavoro dell'analista. Il modello del campo analitico rifiuta di immobilizzare rigidamente i fatti dell'analisi all'interno di un quadro storico o di una visione esclusivamente intrapsichica del soggetto. L'intenzione è invece far emergere la storicità del presente, il modo in cui il campo emotivo inconscio determinato dall'incontro fra analista e paziente prende forma istante per istante. A partire da un sottile gioco di identità e di differenza, analista e paziente sono visti come impegnati in una sorta di "sognare assieme": che dà un senso all'esperienza e fa crescere la mente di entrambi.
La terapia dialettico-comportamentale (Dialectical Behavior Therapy, DBT), concepita inizialmente per il disturbo borderline, si è evoluta verso forme adattate per altre condizioni psicopatologiche (disturbi alimentari, dipendenze da sostanze, comportamento suicidano e disregolazione emotiva nell'adolescenza, depressione resistente al trattamento), fondandosi sempre su una solida base di ricerca empirica. Marsha Linehan, che ha ideato la DBT, propone qui la versione più aggiornata del proprio metodo terapeutico, che rende conto degli importanti progressi nella clinica e nella ricerca. Il primo volume offre indicazioni complete per orientare alla DBT persone con una vasta gamma di problemi e per insegnare loro strategie di mindfulness e modalità per implementare l'efficacia interpersonale, la regolazione emotiva e la tolleranza della sofferenza. Il secondo volume include tutte le schede e i fogli di lavoro esposti nel manuale, insieme a brevi introduzioni a ciascun modulo scritte espressamente per i pazienti. La usb card allegata contiene le schede e i fogli di lavoro proposti, da stampare e utilizzare secondo le istruzioni.
Si parla sempre più spesso dell'importanza di imparare a pensare, cioè a ragionare in modo corretto per risolvere problemi anche semplici ma non intuitivi. È questa la condizione che rende davvero "buona" la scuola, perché consente di trasmettere non solo conoscenze ma anche strategie, che funzionano indipendentemente dai contenuti e sono dunque applicabili a contesti diversi. L'obiettivo degli autori è risvegliare la nostra capacità di riflettere in modo non automatico, allineando in una cassetta degli attrezzi i meccanismi del pensiero che sono alla base di tale capacità. Ideato come un'agile guida per chiunque voglia apprendere come argomentare in modo critico, il libro è rivolto anche a quanti devono affrontare un test di selezione, essendo focalizzato sulle strategie mentali con cui risolvere gli esercizi di logica proposti nei test.
La disuguaglianza è uno dei problemi più urgenti con cui ci confrontiamo oggi. Conosciamo la dimensione del problema, il discorso su un 99% contrapposto all'1% fa ormai parte del dibattito pubblico, ma poco si è discusso di che cosa si possa fare al riguardo, a parte disperare. Secondo l'illustre economista Anthony Atkinson, possiamo fare molto più di quanto immaginano gli scettici. Il punto non è semplicemente che i ricchi stanno diventando più ricchi, ma che non riusciamo a contrastare la povertà e che la rapida trasformazione dell'economia sta lasciando indietro la maggioranza delle persone. Se si vuole ridurre la disuguaglianza, non bastano le proposte di nuove tasse sui più abbienti per finanziare programmi già esistenti. Occorrono idee originali. Atkinson raccomanda politiche innovative in cinque campi: la tecnologia, l'occupazione, i sistemi di sicurezza sociale, la condivisione del capitale e la tassazione. E difende la validità di tali politiche a fronte degli usuali argomenti contrari e delle scuse addotte per l'inazione, ossia che un simile intervento farà contrarre l'economia, che la globalizzazione rende impossibile agire e che i costi per metterle in atto sono troppo alti. Più che un semplice programma per il cambiamento, questo libro è una voce di speranza e di consapevole ottimismo sulle possibilità dell'azione politica. Prefazione di Chiara Saraceno.
Con l’assalto al giornale satirico Charlie Hebdo, il fondamentalismo islamico dichiara guerra alla laicità e alla democrazia. È il primo di una serie di attentati ai luoghi in cui si esprime la cultura libera ed “empia” degli “idolatri”, che devono essere puniti. Sotto attacco sono cinque secoli di civiltà occidentale, ma lo scontro non è tra islam e cristianesimo bensì tra il Sacro, che vuole imporre il dominio di Dio, e la libertà dell’uomo, che vuole darsi da sé le regole della convivenza. In questa guerra cui è illusorio sottrarsi, la scelta è tra l’universalismo laicista accompagnato dall’applicazione rigorosa e intransigente dei principi di giustizia sociale, proclamati nelle Costituzioni ma spesso disattesi, e un multiculturalismo ghettizzante che lascia ai margini, consegnandoli alla sharia delle comunità tradizionali, i milioni di persone in fuga dall’integralismo religioso, dalle dittature militari, dalle carestie. Il sonno della ragione anestetizza le democrazie. Se l’Europa non sceglierà la strada della laicità libertaria, corroborata dall’impegno instancabile per l’eguaglianza sociale, non potrà salvarsi dal fanatismo, né dalla barbarie morale razzista.
L'autore
Paolo Flores d’Arcais, filosofo e direttore di MicroMega, ha sempre unito lavoro teorico e impegno civile. Ha pubblicato numerosi saggi di filosofia morale e politica in una prospettiva di “materialismo esistenziale” egualitario e libertario, oltre a monografie su Hannah Arendt e Albert Camus.
In una prospettiva antropologica, il libro smonta stereotipi e luoghi comuni sul Medio Oriente e sulla vita delle sue popolazioni, per cogliere quanto di più specifico vi è nei sistemi culturali di quest'area. In che senso si può parlare di identità islamica? Esiste un nesso tra politica e religione? Quali sono le dinamiche sociali prevalenti? A quali cambiamenti la regione è andata incontro con la creazione degli stati nazionali e, a partire dal secondo dopoguerra, con l'egemonia acquisita da alcuni paesi rispetto ad altri? E qual è, oggi, il ruolo dell'Arabia Saudita nel successo del fondamentalismo islamico? A partire anche dall'esperienza personale, Ugo Fabietti evidenzia le profonde tensioni che percorrono il Medio Oriente, in bilico tra passato e presente, autoritarismo e democrazia, tradizione e modernità, introducendo il lettore alla realtà complessa di questa regione, dai confini fluidi e incerti, politicamente instabile e tuttavia più che mai presente sulla scena del mondo contemporaneo.
La ricerca scientifica è basata sulle evidenze? Cosa costituisce evidenza per la pratica evidence-based? La misurazione sociale è possibile e necessaria? Quali criteri di valutazione adottare per la ricerca qualitativa? Per rispondere a questi interrogativi, l’autore analizza la complessa relazione esistente tra ricerca, policymaking e pratiche, alla luce del movimento per la pratica evidence-based. Si propone una riflessione approfondita sulle implicazioni dell’idea che la ricerca sociale possa essere di diretta utilità per il policymaking e le pratiche. Il testo affronta inoltre i temi della necessità della ricerca-azione, della natura delle revisioni sistematiche, delle proposte per le revisioni interpretative e del processo della sintesi qualitativa.
L'autore
Martyn Hammersley insegna Educational and Social Research presso la Open University. Ha svolto ricerche sulla sociologia dell’educazione e sulla sociologia dei media. Si è inoltre occupato di metodologia applicata agli studi sociali. È autore di diversi libri, tra cui Methodology: Who Needs It? (Sage, 2011).
Mirando a rifondare teoricamente la clinica, André Green ritorna qui sugli assi principali della pratica psicoanalitica e rivisita le basi stesse del metodo analitico. Traccia una nuova cartografia del campo psicoanalitico, ridefinito ormai dalla predominanza delle strutture non nevrotiche. Dopo il modello tecnico freudiano centrato sulla nozione di transfert e il modello post-freudiano che privilegia il controtransfert, l'autore propone un pensiero clinico contemporaneo informato dal setting analitico e dalle sue variazioni, introducendo in particolare il concetto di setting interno dell'analista. In questa prospettiva innovatrice, Green distingue i miti dalle realtà del processo analitico, interroga l'estensione del concetto di controtransfert, rivaluta le articolazioni tecniche dell'interpretazione e della costruzione, riformula le relazioni tra ripetizione, ricordo ed elaborazione. Il volume si chiude con tre saggi sui funzionamenti al limite dell'analizzabilità, tra cui il notevole studio teorico-clinico "La sessualità nelle strutture non nevrotiche ieri e oggi".

