
Chi controlla il tuo immaginario controlla la tua volontà. I grandi cambiamenti culturali che l'umanità affronta da decenni non sono né spontanei né casuali ma sapientemente "fabbricati" dai poteri forti. Dopo il successo di Governo Globale, gli autori Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta tornano ad approfondire le tappe ideologiche del mondialismo, spiegando gli influssi e le tecniche di condizionamento utilizzate dai Poteri Forti per costruire mode e tendenze volte a influenzare e pilotare la mentalità delle masse. Dai primi esperimenti di manipolazione mentale del dopoguerra alla "rivoluzione culturale" degli anni '60; dalla "nuova morale sessuale" all'ideologia di genere; dalla nascita dell'arte contemporanea alla genesi delle rivoluzioni "democratiche" nei paesi dell'est europeo e del Medio Oriente; dal sorgere della "nuova spiritualità" allo sviluppo dei Fondamentalismi Religiosi, questo saggio ripercorre una "storia altra" dell'età contemporanea, tanto misconosciuta quanto inquietante.
Una società liberale è una società in cui dominano la supremazia dell'individuo isolato, l'ideologia del progresso e dei diritti dell'uomo, l'ossessione della crescita, lo spazio dominante attribuito ai valori mercantili. Il liberalismo è all'origine della mondializzazione, la quale non è altro che la trasformazione del Pianeta in un immenso mercato, e ispira quello che oggi si chiama "pensiero unico". E come ogni ideologia dominante, è anche l'ideologia della classe dominante. Il liberalismo è una dottrina filosofica, economica e politica e deve essere studiato e giudicato in quanto tale. Il vecchio spartiacque destra-sinistra è a questo riguardo inutile, poiché la sinistra dei costumi - dimenticando le ragioni sociali - ha aderito alle logiche del mercato, mentre la destra del denaro - alimentando il capitalismo - distrugge sistematicamente tutto ciò che andrebbe conservato. Questo libro si propone di andare all'essenziale, al cuore dell'ideologia dell'Homo oeconomicus, criticandone i fondamenti antropologici: l'individualismo e il materialismo pratico.
Frutto di una ricerca durata quattro anni, il saggio si propone di comprendere e analizzare le cause di un disturbo molto comune tra le nuove generazioni, ossia quello della cosiddetta "iperattività" e "disattenzione" nei bambini: l'adhd (acronimo inglese per Attention Deficit Hyperactivity Disorder). Il quesito di base è se l'adhd sia un disturbo medico - quindi da trattare con i farmaci - o derivato da fattori di carattere educativo. Grazie alla vastissima mole di studi scientifici compulsati, ai pareri raccolti da luminari del campo - in Italia, Spagna, Regno Unito, Brasile etc. -, alle interviste e agli approfondimenti, l'autore delinea in modo chiaro e preciso quale sia stata l'evoluzione di questa "sindrome", ne ipotizza le insorgenze, tratta i rimedi che potrebbero certamente alleviare il disagio. Un volume completo che analizza a fondo il tema, proponendo un punto di vista innovativo e che richiama l'attenzione sui possibili interventi che possano attenuare quello che diviene sempre più un "problema sociale". Un libro rivolto non solo agli esperti del settore ma a chiunque - genitori, insegnanti - voglia capire in modo più preciso l'adhd.
Questo breve "manuale di sopravvivenza" si rivolge in particolar modo, ma non esclusivamente, ai giovani, a coloro che si affacciano nel grande mare delle relazioni interpersonali e affettive. Partendo dal presupposto che il sistema di attaccamento ha un'importanza cruciale nei rapporti tra le persone, soprattutto quando disfunzionale, il manuale intende fornire delle semplici "regole" per far sì che quel tipo di relazioni prenda la giusta direzione. In questo modo si evitano le connessioni in cui un bad boyfriend e una bad girlfriend distruggono progressivamente la base di affettività, inaridendo il rapporto. Il manuale è inoltre utile a tutti coloro che desiderano conoscere la natura del comportamento e attaccamento di ognuno di noi e quella del rispettivo partner; Dellacà insegna a esplorare le zone d'ombra del proprio stile di legame, come metterle in luce e farle diventare una risorsa per un profondo cambiamento interiore.
Dopo la “Primavera araba” una ventata di falso ottimismo ha percorso il Medio Oriente e il Maghreb. Ma i regimi dispostici rovesciati hanno lasciato il campo libero a movimenti che nulla hanno a che fare con la democrazia: al-Qaida, salafiti, terroristi di ogni genere si sono accaparrati spazio e potere. Il caso della Siria è emblematico. Qui, da due anni, si combatte una guerra che vuole rovesciare Assad. Arabia Saudita, Qatar, Stati Uniti ed Europa però non sembrano rendersi conto che il legittimo governo siriano è l’unico in grado di garantire equità, pace e protezione al popolo. Ma cosa accade realmente in Siria? Quali sono le dinamiche di un conflitto che pare avviarsi sempre più verso una guerra civile? Chi ne trarrà vantaggio? E a danno di chi? E come interpretare la toccante vicenda della deputata siriana cristiana Maria Sadeeh, ampiamente trattata nel libro, alla quale la miope politica di casa nostra ha impedito di esprimere il suo legittimo punto di vista? Un saggio che si legge come un reportage, che analizza in modo preciso gli antefatti e gli sviluppi di una vicenda che i mass media occidentali, supportati dalle testate giornalistiche del Golfo Persico, mistificano e trasmettono in modo distorto.
Può una religione diventare fonte di odio e di morte? Esiste, tra le varie fedi della terra, una più propensa rispetto ad altre a connotarsi in maniera fondamentalista? In questo saggio di facile e veloce lettura, l'autore prende in esame le più grandi religioni del pianeta interpretandole dal punto di vista psicologico per comprendere quali siano i meccanismi di trasformazione e come un messaggio, che dovrebbe essere di pace e amore, possa deviare dal suo cammino e produrre effetti a volte devastanti. Basandosi sulle vicende internazionali degli ultimi decenni, prendendo spunto dalle lunghe interviste con esponenti di diversa matrice religiosa, l'autore ricostruisce un quadro lineare ed esaustivo, arrivando alla conclusione che nessuna fede, di per sé, è fondamentalista. Sono gli uomini che vi aderiscono a determinarne sempre, per i più svariati motivi, le derive che conducono a massacri, guerre, attentati, discriminazioni, persecuzioni. Christian Zanon, in modo lucido e senza pregiudizi, delimita gli ambiti in cui si coltiva l'humus di questo grave problema che affligge l'umanità.
Basterebbe pronunciare "i media" e si spiegherebbe tutto sul potere, se non addirittura sulle nefandezze di una forza quanto meno singolare ed anonima. Eppure, nella maggior parte dei casi, il termine rimane vago e ambiguo. "Cosa sono i media?" A questa domanda cerca di dare risposta il presente saggio, scritto da una dei maggiori studiosi a livello mondiale di questo fenomeno che ha cambiato radicalmente la nostra società, nei suoi modi, nei suoi costumi nel suo modo di pensare.

