
Ventuno riflessioni - una per ogni lettera dell'alfabeto - intrecciano vita vissuta e richiamo alla Parola di Dio offrendo spunti originali per un viaggio alla ricerca delle cose importanti oltre le apparenze.
Il lettore può scegliere di leggere le pagine di seguito oppure di assaporarle un po' alla volta, partendo dalla fine o dall'inizio, aprendo a caso o scegliendo la lettera che più gli piace.
«Ci sono parole che a volte non troviamo, nascoste chissà dove, forse nel cuore o tra il flusso dei pensieri», esordisce Katia Roncalli. «Parole rimaste imbrigliate nelle reti del nostro buon senso, delle mezze misure, addirittura delle correnti d'opinione, quelle che non condividiamo ma che raramente abbiamo il coraggio di contraddire».
Sommario
A come Ascolto. B come Bellezza. C come Corpo. D come Deserto. E come Evangelizzazione. F come Forza. G come Gesù. H come Hierusalem. I come Inquietudine. L come Lavoro. M come Maria. N come Novissimi. O come Ospitalità. P come Perdono. Q come Quaresima. R come Risurrezione. S come Sapienza. T come Tu. U come Umiltà. V come Vita. Z come Zoar.
Note sull'autore
Katia Roncalli, suora francescana alcantarina, è laureata in Pedagogia all'Università Cattolica di Milano e ha conseguito la Licenza in Teologia e Studi Francescani all'Istituto Teologico di Assisi. Impegnata nell'ambito della pastorale giovanile e dell'accompagnamento vocazionale e formativo, è docente all'Istituto Teologico e all'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi.
L'atto di nutrire e ricevere nutrimento è primordiale, originario, segna gli inizi di ogni vita, umana e animale. È un gesto della cura spesso associato a una serie di attenzioni che rendono possibile non solo il venire al mondo, ma anche la successiva sopravvivenza e la crescita, la possibilità di raggiungere fasi ulteriori dell'autonomia e della cura di sé. Il libro prende in esame quattro stadi della vita alla luce dell'esperienza del nutrimento: l'infanzia, che esprime l'apice dell'esigenza di essere nutriti per sopravvivere, l'adolescenza, in cui ci nutriamo da soli, l'età adulta in cui siamo chiamati a nutrire gli altri, e la maturità, in cui dipendiamo nuovamente dagli altri, ma con consapevolezza.
Intuitivamente e nell’uso comune utilizziamo le parole «complessità» e «complesso» per denotare qualcosa di difficilmente comprensibile, di cui non è scontato venirne a capo. Dietro questo concetto stanno in realtà molte idee diverse, formalizzate in matematica, in fisica e nelle scienze sociali. Nei vari ambiti si è cercato di precisare quali fenomeni possano essere definiti «complessi», e come il carattere della complessità possa essere misurato, se non addirittura compreso, individuando alcune «leggi».
Se ci si riferisce in modo specifico ai fenomeni sociali è possibile dare alcune risposte a domande come: Viviamo in un mondo più complesso che nel passato? E, se è così, di quali strumenti dobbiamo dotarci per capire e agire in presenza di questi fenomeni?
Sommario
Introduzione (E. Zaninotto). Abitare la complessità (C. Saraceno). Umanesimo proletario (L. Manicardi).
Note sull'autore
Chiara Saraceno, laureata in Filosofia, fino al 2008 è stata docente di Sociologia della famiglia alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Torino. Dal 2006 al 2011 è stata docente di ricerca al Wissenschaftszentrum für Sozialforschung di Berlino. Attualmente è honorary fellow al Collegio Carlo Alberto di Torino.
Luciano Manicardi, laureato in Lettere classiche all’Università di Bologna, dal 2017 priore della comunità di Bose. Collabora a diverse riviste, tra cui Parola Spirito e Vita. Con EDB ha pubblicato, tra gli altri, La crisi dell’età di mezzo (2015).
Generalmente si è portati ad attribuire un significato positivo al cambiamento. Eppure cambiare il mondo non ha in sé alcun significato di valore. Dentro al cambiamento del mondo stanno i grandi progressi della scienza e della tecnologia, che migliorano il benessere dell'uomo e lo rendono maggiormente cosciente e capace di controllare quanto gli sta intorno; ma ci sono anche disastri ecologici, cambiamenti antropologici devastanti, genocidi consapevoli o inconsapevoli. Cambiare il mondo è un obiettivo o una pulsione fondamentale insita nell'uomo, che dobbiamo imparare a controllare e a indirizzare verso fini comuni? E, se di questo si tratta, abbiamo gli strumenti per capire come indirizzare il cambiamento?
La riflessione generale sull'educazione sembra essersi dissolta e polverizzata in ambiti specialistici di intervento, caratterizzati più da aspetti tecnici che da visioni di sistema: psico-pedagogia, neuropedagogia, psicologia dell'apprendimento, psicologia dell'età evolutiva, pedagogia del gioco, pedagogia dell'eccellenza. Vi sono poi le teorie sulla costruzione della mente, che sembrano superare la dimensione pedagogica o esigerne una radicale rivisitazione, e le esigenze dell'organizzazione economica, che richiede all'apprendimento la certificazione delle competenze e la loro validazione. Tuttavia, come non ci si può sbarazzare facilmente della filosofia, necessaria al respiro della nostra interiorità, così è inevitabile che l'urgenza educativa si faccia sempre più pressante quanto più si avverte lo smarrimento di fronte alla indecifrabilità di un presente così vasto e così complesso da scoraggiare ogni tentativo di comprensione unitaria. Presentazione di Maurizio Viviani.
Descrizione dell'opera
Il filo rosso che percorre il volume è quello della popolare favola di Pollicino, un bambino piccolo come un pollice ma dotato di coraggio e inventiva, grazie ai quali riuscirà a trasformare in forza le sue debolezze. E come Pollicino viene visto l’IRC: una disciplina spesso percepita come ‘piccola’ e dispersa nel ‘bosco’ della pluralità sociale e culturale, dell’incertezza programmatica e delle riforme, della precarietà dei significati e delle parole.
Il volume ha l’obiettivo di fornire una ‘mappa’ che possa aiutare l’insegnante di religione, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di II grado, ad affrontare il compito educativo. A tal fine propone, dopo una breve panoramica sull’IRC, alcune riflessioni sulle modalità con cui si insegna e uno sguardo alla domanda religiosa secondo le varie età, una parte eccezionalmente ricca dedicata a proposte e spunti didattici, suddivisi per età.
Ogni proposta è illustrata in modo molto chiaro, con l’indicazione delle finalità, dei destinatari, dei materiali necessari, dei tempi e degli spazi, e molti materiali di approfondimento. A prescindere dalle indicazioni circa il grado della scuola cui ogni attività è destinata, all’insegnante resta completa libertà di adattamento in base alle competenze e agli interessi di ogni singolo gruppo-classe.
La parte dedicata agli schemi e alla modalità in cui costruirli, nonché il capitolo IRC files - Prontuario, con la citazione di siti internet, film, volumi da utilizzare per ulteriori approfondimenti, ben completano l’insieme.
Il volume è accompagnato da un CD-Rom che raccoglie, in formato PDF di facile consultazione, parte dei materiali del testo e ulteriori contenuti da utilizzare in classe.
Sommario
1. Presentazione: la strategia di Pollicino. 2. IRC in cammino. 2. La bussola. 4. I punti cardinali. 5. Tracce orientative. 6. Facciamo il punto. 7. IRC file - prontuario. 8. Soluzioni di alcune attività proposte.
Note sugli autori
Daniela Panero tiene corsi per la formazione dei docenti. Ha insegnato religione per più di vent’anni nella scuola elementare; dal 2000 è insegnante comandata dal Ministero dell’Istruzione presso il Gruppo Abele di Torino. Psicopedagogista, specializzata nell’insegnamento ad alunni disabili, si occupa della formazione dei docenti e di didattica in campo sociale e pastorale.
Sergio Bocchini da molti anni insegna nelle scuole e si interessa di didattica e di studio della religione. Nel 1983 ha conseguito il dottorato in teologia, perfezionandosi in storia delle religioni all’Università di Torino (1986). È responsabile dell’IRC della diocesi di Ivrea (TO) e tiene corsi di storia delle religioni e didattica all’ISSR di Ivrea. Presso le EDB ha pubblicato numero sesti scolastici, tra cui le Schede tematiche per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola media superiore: 60 schede - Biennio (1999 52006), 90 schede – Triennio (1999 42006), 20 nuove schede – Biennio (2001 32006), 30 nuove schede – Triennio (2001 32004), 70 schede – Biennio (2007) e 105 schede – Triennio (2007); Religione e religioni. Moduli per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola superiore. Biennio (2002 32006), Triennio (2003) e Volume unico (2004 32006).
Insieme a Paola Buttignol e Pierluigi Cabri, i due autori hanno pubblicato Religione perché? Le domande dei ragazzi. Moduli per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola secondaria di primo grado (2006).
I nostri ragazzi comunicano tra loro con Messenger, guardano i video su Youtube, aprono uno spazio su Myspace e aggiornano il proprio profilo su Facebook, cominciano fin da bambini a scrivere nei blog, a elaborare immagini e scaricare musica, giocano con la Wii o la Playstation e lo fanno simultaneamente, tanto che si parla di generazione multitasking. I giovani parlano questi linguaggi, che noi lo vogliamo o no.
Da qualche anno anche Internet è cambiato: non è più soltanto una grande banca dati con materiali generati da webmaster, ma uno spazio in cui ogni utente può essere protagonista, alimentandolo con contenuti propri da condividere con il resto del mondo: è il web 2.0.
Siamo così di fronte a una rivoluzione epocale, che non può essere semplicisticamente demonizzata. La scuola e la Chiesa hanno già iniziato a coglierla come un'opportunità da valorizzare. E la sfida è ora lanciata soprattutto al mondo degli adulti, agli insegnanti e agli operatori pastorali che hanno più che mai bisogno di essere introdotti a questi nuovi percorsi per veicolare contenuti. Il volume, nato dall'esperienza sul campo, si propone come strumento concreto di accompagnamento per chi non vuole restare tagliato fuori dall'era digitale e così perdere il contatto con le nuove generazioni.
Sommario
PREFAZIONE. Di fronte a una «nuova scena comunicativa» (P.C. Rivoltella). INTRODUZIONE. L'evoluzione sociale del web. APPLICAZIONI. 0. Gli smartphone nella didattica. 1. Rss. 2. Il codice Embed. 3. Il blog. 4. Le mappe geografiche. 5. Timelines interattive. 6. Mondi virtuali e 3D. 7. Calendari interattivi. 8. Document sharing. 9. Tag cloud e mappe concettuali. 10. La Realtà aumentata. 11. Fumetti digitali. 12. Wiki. 13. Podcasting. 14. QrCode. 15. Social networking. 16. Quiz e giochi per la verifica degli apprendimenti.
CONCLUSIONE. Progettare un percorso didattico con le nuove tecnologie. APPENDICE. Applicazioni web 2.0 utili per la didattica e nei gruppi. GLOSSARIO.
Note sull'autore
LUCA PAOLINI (Livorno, 1963) si è diplomato all'ISSR "Italo Mancini" di Urbino e all'ISSR "Ecclesia Mater" della Pontificia Università Lateranense (Roma). Docente di religione nella diocesi di Livorno dal 1986, è curatore del blog "Religione 2.0" (http://www.religione20.net), che nel 2007 ha ricevuto da We.Ca. (Associazione Webmaster Cattolici Italiani) il premio "Miglior sito web cattolico" nella categoria "Siti personali". Nell'anno accademico 2009/2010 ha insegnato presso l'ISSR "Beato Niccolò Stenone" di Pisa con un laboratorio dal titolo "L'insegnamento della religione cattolica e la pastorale parrocchiale con i nuovi media e il web 2.0".
LA NOSTRA RECENSIONE (di Francesco Bonomo)
Roberto Vecchioni in un un suo romanzo dedicato ai libri ed alla lettura, Il libraio di Selinunte, fa esordire il suo protagonista Nicolino con un discorso che fa riflettere: “Perché qui sta il problema essenziale: abbiamo perso tutte le sfumature. E con le sfumature i sentimenti che le accompagnano e le provocano”. Il discorso nel suo elaborarsi e comunicarsi con l'interlocutore, la persona o le persone che abbiamo di fronte, possiede delle sfumature che solo l'uomo nella sua concreta esistenza può cogliere: sfumature di voce, di espressione, di tono etc... La principale espressione del comunicare diventa certamente il dialogo, dià-logos, ed il mondo, dalla primeva esperienza dialogica di Platone, ha vissuto numerosi cambiamenti in proposito. La modernità infatti registra un mutamento forte costituito dalla presenza massiccia di Internet nelle nostre vite e nella mutata maniera di comunicare e condividere data dalle piattaforme sociali. Ricordando Nicolino si provano sentimenti di sconforto per una continua eliminazione delle sfumature della comunicazione dovute a queste nuove forme di sharing. Ma l'incontro con Nuovi Media e web 2.0 di Luca Paolini, docente di religione nelle scuole e destinatario del premio per il miglior sito cattolico, Religione 2.0, ha permesso di osservare con occhio critico che anche il Nostro percepisce e mette in guardia dai rischi dell'interrete sulle giovani generazioni affrontando però il problema dal punto di vista positivo. Egli infatti ha contribuito con il suo libro alla conoscenza delle potenzialità di Google e del suo universo, non nella sua ontologia ma nelle sue finalità. Conoscere internet significa allora per l'autore accedere ad una serie di opportunità per entrare nel mondo dei nostri giovani, che conoscono il computer meglio di ogni altro adulto; su questo piano si inserisce una proposta formativa di educazione e di formazione in cui Internet è 2.0, ovvero contenuti mediatici non solo trasmessi ma elaborati in collaborazione, in un rapporto tra docente e discente in cui, da una parte esiste un'ottima preparazione unita all'interesse ed alla creatività applicata al mondo virtuale e dall'altra c'è l'originalità e la curiosità dei ragazzi che possono apprendere in modo dinamico, corrispondente al loro livello di sperimentazione e conoscenza della realtà proprio tramite il computer. I rischi legati ad Internet non possono contribuire ad un'univoca espressione di giudizi negativi, demonizzanti ed inibenti di una risorsa eccezionale e nuova ma devono spronare ad un suo utilizzo al meglio e per il meglio. La correttezza dell'Autore sta proprio qui, nel fornire esempi e guide di applicazione affinché la scuola od i gruppi, le parrocchie e le diocesi, siano in grado di arrivare sempre di più ai propri interlocutori. Metodi, quelli di Paolini, che a nostro personalissimo avviso, permettono in un certo qual modo di preservare le sfumature di cui sopra, perché i ragazzi sappiano utilizzare il computer come un mezzo per arricchire le proprie conoscenze ed esperienze senza dimenticare il mondo che circonda il computer.
Come utilizzarli a scuola e nei gruppi: l'essenzialità del libro è proprio qui, nel proporre consigli su larga scala perché internet divenga un valido aiuto e strumento didattico. L'esperienza di Paolini in questo senso è preponderante, così almeno se si consultano le sue attività “esterne” al libro: Religione 2.0 con la possibilità di approfondire il discorso della religione cattolica ma anche delle altre religioni del mondo; Flickr, per esempio, in cui si trovano foto dei viaggi e delle classi di Luca ed i suoi utili aggiornamenti di Facebook.
Il linguaggio di questo libro è immediato: capitoli brevi, spiegazioni chiare, condivisione di rischi e potenzialità delle proposte fatte.
La struttura del libro è molto comoda: ad ogni capitolo con la sua trattazione, essenziale, seguono le applicazioni concrete. I destinatari degli esempi di realizzazione a livello didattico delle tecnologie in ascesa sono principalmente due: le scuole e le parrocchie o le Diocesi. Dalla lettura di Nuovi media e web 2.0 si percepisce come le nostre parrocchie ed i siti di alcune diocesi siano ancora indietro sulla strada di una pastorale che cerca di abbracciare il maggior numero possibile di visitatori. Si nota, en passant, quante differenti occasioni esistono per rendere più avvincenti e partecipate le lezioni frontali per l'educazione alla fede dei più piccoli e dei giovani, in un periodo in cui la scristianizzazione e la cristianofobia si aggirano principalmente per via telematica, con accuse e recriminazioni che spesso non trovano una corrispondente capacità di argomentare in positivo ma che oggi più che in passato richiedono un'attitudine abituale ad essere “sempre pronti alla difesa di fronte a chiunque vi chieda la ragione della speranza che è dentro di voi” (1Pt 3, 15)
Descrizione dell'opera
«Porsi sulla via del simbolo non significa estraniarsi dalla realtà, ma riaprire gli occhi su se stessi e sul mondo in cui si vive per ristabilire un contatto, non banale, che sappia andare oltre la superficie dei fenomeni» (dalla Premessa).
La sfida educativa sollecita tutti gli educatori - ivi compresi gli insegnanti di religione (Idr) - a ricercare nuove strade per incontrare bambini e ragazzi nelle loro effettive esperienze di vita. L'autrice ritiene che una di queste possa essere il simbolo, sia perché il mondo del bambino e dell'adolescente ne è straordinariamente ricco, sia per la valenza che il simbolo possiede nel cristianesimo e nelle varie tradizioni religiose.
Lavorare con i simboli significa guidare gli studenti a sviluppare una modalità diversa di vedere se stessi e il mondo, a suscitare una capacità percettiva in grado di cogliere non solo «i paesaggi esteriori» dei fatti, ma anche quelli «interiori » dei significati.
Il testo offre riflessioni e spunti per lo sviluppo di itinerari didattici e percorsi interdisciplinari - dalla scuola dell'infanzia a quella secondaria di secondo grado -, che integrino la programmazione del docente e gli permettano di sperimentare la ricchezza della didattica del simbolo.
Sommario
I. SULLA VIA DEL SIMBOLO. Premessa. Andar per simboli… una strada ancora percorribile? Il linguaggio segreto delle cose. Alle radici di una parola… Un nuovo modo di conoscere. Il simbolo nella storia delle religioni. Simboli religiosi e società laiche. Simboli e sacramenti. II. PERCORSI DI DIDATTICA DEL SIMBOLO. Il simbolo nell'educazione religiosa: la didattica del simbolo. 1. SCUOLA DELL'INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA. Criteri per una didattica del simbolo con i bambini. Racconti che introducono nella dimensione simbolica. Percorsi simbolici a partire dagli elementi naturali. Il corpo come simbolo. Dai segni al simbolo distintivo dei cristiani: la croce. Imparare a vivere insieme: un mondo di colori. 2. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. Guidati dai simboli alla scoperta della propria identità. I simboli nelle realtà create dagli uomini. Quando i simboli fanno vivere. 3. SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO. Introduzione al simbolo e al linguaggio simbolico. Conoscersi con l'aiuto dei simboli. «La vita è per me come…». Legami e libertà. La vita: un'insanabile passione. Simboli religiosi in una società laica?
Note sull'autrice
FRANCA FELIZIANI KANNHEISER è stata docente IRC prima in Germania e poi in Italia in diversi ordini di scuola. Attualmente è docente di pedagogia della religione presso alcune facoltà teologiche del Piemonte e si dedica alla formazione degli Idr. È psicologa di indirizzo psicodinamico, esperta in problematiche dell'infanzia e dell'adolescenza. Ha studiato didattica del simbolo presso l'Università di Monaco con i maggiori esponenti di questa disciplina, tra cui K. Tilmann, H. Halbfas, F. Oser. È autrice di numerosi testi scolastici per l'IRC e di un gran numero di articoli in cui vengono applicati i criteri della didattica del simbolo.
Il testo presenta alcuni episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento accompagnando il lettore a compiere un percorso che trova nella Bibbia la radice per la costruzione di un mondo fondato sull’armonia e sul rispetto.
Ogni tappa è accompagnata da preghiere ispirate dal libro dei Proverbi, fonte di saggezza universale.
Sommario
Prefazione (P. Parolin). Presentazione (C.R.M. Redaelli). Istruzioni per l’uso. I. ANTICO TESTAMENTO. 1. La creazione. 2. La torre di Babele. 3. Il Mar Rosso. 4. Finalmente a casa. 5. La voce di un profeta. II. NUOVO TESTAMENTO. Introduzione. 1. Giuseppe e Maria. 2. Pastori, artigiani e re stranieri. 3. Giovanni il Battista. 4. Gesù e i bambini. 5. Gesù ha compassione. 6. Gli scribi e i farisei. 7. Le beatitudini. 8. Paolo di Tarso. Fantasia per contrastare il bullismo. Un racconto di Silvana Valente.
Note sull'autore
Carmelo Rigobello è stato direttore generale di varie strutture sanitarie di Vicenza e ha ricoperto, tra gli altri, l’incarico di Segretario nazionale Confartigianato Persone. Collabora con il Festival Biblico di Vicenza.
Immaginate Cenerentola che si scatena in discoteca, Cappuccetto rosso che fa amicizia con il lupo e una Biancanana con sette giganti. Questo libro spiega come le storie si possono leggere, anche ad alta voce, inventare, stravolgere. E svela la magia che aiuta i bambini a crescere e gli adulti a non dimenticare i sogni dell’infanzia.