
Gli scritti che compongono il quarto volume delle Opere di Sándor Ferenczi sono i più originali, quelli in cui si avverte la singolarità delle riflessioni dell'ultimo periodo della sua vita: per esempio, l'appassionata ricerca del bambino che c'è in ogni paziente e l'importanza fondamentale del trauma infantile. Quando furono elaborate, queste teorie sconcertarono gli psicoanalisti di stretta osservanza freudiana. Adesso appaiono a molti come il nucleo essenziale della psicoanalisi, e si potrebbe affermare che i suoi sviluppi più promettenti si basano sulle idee espresse da Ferenczi oltre settant'anni fa.
In questo libro David Barash e Judith Lipton fanno a pezzi l'ideale della monogamia sulla base delle molte evidenze che provengono dalle scienze dell'uomo ma anche dalle ricerche di zoologia comparata. Proprio nelle specie animali abitualmente ritenute monogamiche lo scambio dei partner è la regola, non l'eccezione. Ma allora, se la poligamia è la norma e la monogamia quasi un'aberrazione, com'è che grandi tradizioni e culture hanno potuto sviluppare questa bizzarra tendenza? Com'è che sofisticate filosofie hanno potuto presentare come "naturale" l'unicità del partner sessuale? Tra natura e cultura la sfida è ancora aperta.
Un singolare volume sul destino delle nostre università in un momento in cui l'idea di università appare snaturata. Il nucleo insopprimibile di questa idea è per Derrida l'"incondizionatezza", la libertà intrinseca alla professione dell'insegnare. Rovatti è d'accordo ma a condizione di guardare con attenzione a quel che accade in casa nostra, dove il fantasma dell'azienda sembra restringere gli spazi e togliere slancio all'università stessa.
Le Scale CBA sono test di autovalutazione che mirano allo studio analitico del singolo paziente. Vengono utilizzate nell'ambito di un approccio complessivo multidimensionale, sia attraverso batterie di test strutturate gerarchicamente sia attraverso l'integrazione dei dati acquisiti con successivi colloqui. Il volume illustra le finalità del test e le modalità di somministrazione ed è rivolto a studenti e operatori dei servizi di psicologia e di strutture ospedaliere.
Il gruppo clinico-dinamico è diventato, sia nella cura che nell'intervento psicosociale, uno dei principali ed effettivi strumenti di lavoro e una delle maggiori potenzialità della psicologia clinica. Il testo, rivolto non solamente agli operatori ma anche agli studenti e agli specializzandi, si pone come guida alla metodologia del lavoro con i gruppi.
Si deve dire la verità? Qual è il modo migliore di comunicare al paziente una cattiva notizia? Buckman propone una riflessione su un tema al quale finora è stata dedicata poca attenzione e, basandosi su anni di esperienza nell'ambito della pratica clinica e dell'insegnamento, fornisce le linee guida per affrontare il problema in modo "positivo". Obiettivo del volume, rivolto a tutti i professionisti della salute (medici, psicologi, assistenti sociali), è delineare strategie e migliorare le capacità comunicative, di grande importanza in questa delicata area della medicina.
La terapia breve si è dimostrata una forma di trattamento efficace per una varietà di problemi psicologici "comuni" come l'ansia, la depressione in forma lieve e le semplici fobie. Ma è possibile utilizzare questo trattamento anche per patologie più complesse. Gli autori, pionieri nel campo della terapia breve, raccolgono qui la loro esperienza clinica di oltre quindici anni (il caso dell'uomo "pedinato dalla CIA", quello della donna sicura di aver "stregato Fidel Castro"), offrendo gli strumenti per risolvere disturbi finora trattati con terapie a lungo termine, come deliri e paranoie, anoressia, alcolismo, comportamenti borderline.
"Ho fatto un sogno folle, non ne uscirò mai." Certi sogni spaventano i pazienti perché sembrano testimoniare un passo indietro nella terapia. Invece sono spesso il segno di un progresso, dato che rivelano la struttura dei fantasmi dell'inconscio alla base del problema del paziente, consegnando le chiavi per la soluzione. Quinodoz li chiama "i sogni che voltano pagina", mettendo in luce la necessità di integrare l'approccio classico all'interpretazione dei sogni e richiamando l'attenzione su uno degli aspetti più importanti della fine dell'analisi.
Risultato di molti anni di lavoro nel campo dell'assistenza medica, psicologica e sociale dell'anziano in stato di grave dipendenza fisica e psichica, il volume segna il passaggio dalla "gerontologia psichiatrica" alla "psicogeriatria", che considera l'anziano come il soggetto ancora attivo della propia condizione, come il padrone della propria vita psichica conscia e inconscia. Da questa prospettiva, molte idee correnti sulle demenze senili vengono sconfessate da Ploton, che si preoccupa costantemente di indicare i possibili percorsi per l'evoluzione e il miglioramento delle cure.