
Il testo cerca di accompagnare il lettore all'interno dei diversi percorsi narrativi seguiti da ogni autore, suggerendo, nelle tre parti in cui si articola altrettanti modi per scoprire ed evidenziare le prospettive e i variegati accenti posti sulla tematica trattata. Una prima parte sviluppa alcune riflessioni sul rapporto tra formazione e approccio narrativo. La seconda parte propone chiavi di rilettura in prospettiva narrativa di tradizionali ambiti formativi. La terza parte evidenzia, attraverso il racconto e la ripresa di particolari situazioni di lavoro formativo sul campo, aspetti e coordinate di un approccio narrativo alla formazione-intervento.
Dopo la sconfitta del nazismo e del suo credo nella superiorità della razza ariana, nessuno oggi potrebbe definire il razzismo come una dottrina che si fonda sull'affermazione di una gerarchia tra le razze umane. Si tratta, allora, se si vuole combattere un fenomeno così diffuso, di pensare a una sua ridefinizione. E ciò comporta, contemporaneamente, la necessità di una ridefinizione dell'antirazzismo, il quale si trova di fronte alle nuove forme di razzismo dell'epoca postnazista: la persecuzione delle minoranze, la xenofobia anti-immigrati, le manifestazioni e le guerre etnonazionaliste.
Foulkes, Bion e altri hanno identificato la presenza di strati primitivi di emozioni nei gruppi terapeutici, in cui temi universali collettivi e relazioni precoci dell'infanzia sono rivissuti e ripetuti: vengono liberate energie molto profonde che hanno notevoli implicazioni per il cambiamento e la crescita, purché il terapeuta sia in grado di affrontarle. In questo volume molti autori analizzano le dinamiche della psicoterapia di gruppo e guidano il terapeuta a intervenire in modo efficace.
L'anoressia mentale sta diventando una vera e propria epidemia sociale. In questo volume Mara Palazzoli Selvini, terapeuta di fama internazionale, vuole mettere a disposizione del lettore la sua lunga esperienza e i risultati delle sue ultime ricerche. Lo fa iniziando con il ripercorrere il suo passato: 143 ragazze che sono state in terapia tra il 1971 e il 1987 raccontano come stanno adesso e cosa ricordano della loro esperienza terapeutica. Vengono poi descritte con molti esempi clinici le modalità con cui oggi sono condotte le psicoterapie. Nella parte finale del testo si affrontano i temi più recenti della ricerca: le trasformazioni socioculturali alla base della diffusione dell'anoressia, in particolare la centralità del rapporto madre-figlia.
L'autore considera la psicoanalisi sotto due aspetti: come una forma di letteratura, cioè come un racconto messo in atto da paziente e analista, e come una terapia, cioè come una cura della sofferenza psichica che utilizza come strumento il rendere narrabile e condivisibile quanto prima poteva essere espresso solo attraverso il malessere, i sintomi, la sofferenza. In questo volume vengono trattati argomenti come i nessi tra narrazione e interpretazione all'interno della seduta analitica e lo sviluppo che il concetto di personaggio ha avuto in letteratura e nei diversi modelli psicoanalitici.
Il volume fornisce esempi clinici e chiarimenti teorici sul modo di operare dei più importanti esponenti della prospettiva intersoggettiva. Questo modello propone una pratica clinica assai innovativa che si è rivelata essenziale nella terapia di molte patologie gravi. Alcuni concetti analitici fondamentali vengono trasformati o superati nella ricerca di un metodo sempre più vicino all’esperienza del paziente e alla realtà affettiva dell’incontro tra paziente e analista.
Da tempo sociologi, linguisti e psicologi ritengono che l'interazione verbale costituisca un campo di indagine privilegiato per studiare i rapporti tra individuo e mondo sociale: il volume intende fare il punto su questo insieme di ricerche, fornendo un'introduzione aggiornata. Nella prima parte vengono discusse diverse prospettive di analisi della conversazione, come l'etnometodologia, la sociologia dell'interazione, la teoria degli atti linguistici, la pragmatica interculturale. Si tratta di un testo a carattere introduttivo-manualistico, che si rivolge in particolare a studenti di corsi di comunicazione, psicologia, sociologia e linguistica.
Il tema centrale di quest'opera sono i fenomeni regressivi che si verificano all'interno dei gruppi e la possibilità di contrastarne le pericolose conseguenze grazie a una leadership e a una struttura organizzativa razionali. La natura della leadership, il gioco degli impulsi aggressivi nelle interazioni gruppali, la dinamica del potere, sono presentati in un modello integrato il cui potenziale esplicativo viene illustrato in contesti diversi, dalle psicoterapie di gruppo alle comunità terapeutiche, fino alle medie e grandi organizzazioni.