
In fondo, la domanda di base della psicoanalisi è la stessa del cinema e del romanzo poliziesco: di chi è la colpa? Dunque, il modo in cui funziona un giallo e quello in cui si dipana un'analisi sono affini e i meccanismi della detective story possono essere a pieno titolo accostati ai metodi dell'indagine psicoanalitica, come fanno, con risultati per nulla scontati, gli autori di questo libro. Si tratta, in entrambi i casi, di una congettura in cui il colpevole non risulta facilmente identificabile. Se il commissario Montalbano o il tenente Colombo procedono guidati da ragione e scienza, sicuri del trionfo della verità, da parte sua l'analista, attento osservatore delle vicende del paziente, è mosso dalla convinzione che il suo intervento interpretativo porterà alla soluzione migliore. Insomma, un testo a più voci che guiderà il lettore in un mondo speciale, dove il modo migliore per conoscere la realtà è mettere in gioco la fantasia.
Qual è lo stato delle professioni psicologiche in Italia? O meglio, quali sono i percorsi e le prospettive di professionalizzazione della psicologia? A che punto è la costruzione sociale delle professioni psicologiche? Quali scenari si preparano? Come governare al meglio un processo di transizione al futuro caratterizzato da forti discontinuità rispetto al presente? Da questi interrogativi parte nel 2008 il progetto di ricerca promosso dal CNOP (Consiglio nazionale degli ordini degli psicologi) di cui questo lavoro rappresenta l'esito conclusivo.
Sin dall'antichità i gemelli sono oggetto della curiosità universale: al centro di speculazioni filosofiche, religiose e astrologiche, di intrecci letterari e di ricerche scientifiche, in Occidente come in Oriente, nel Nord come nel Sud del mondo, il tema del doppio da sempre affascina e inquieta, incanta e spaventa. Unendo aspetti antropologici, medici, psicologici, questo saggio guida il lettore in un viaggio affascinante alla scoperta del modo in cui culture differenti, compresa la nostra, considerano i gemelli. Dal Paraguay all'Etiopia, da Papua Nuova Guinea alle Filippine, Alessandra Piontelli tesse la trama di una narrazione avvincente sul ruolo che i gemelli rivestono nelle tradizioni e nelle usanze etniche. Scopriamo che alcune società li venerano e altre li aborrono. Ma soprattutto finiamo con l'imbatterci in aspetti poco indagati della condizione degli uomini, e uno studio sui gemelli si muta presto in una esplorazione dei lati oscuri della natura umana.
L'Occidente capitalista ha prodotto una nuova forma di schiavitù: l'uomo senza desideri, condannato a conseguire un godimento schiacciato sul consumo compulsivo e perennemente insoddisfatto. Era la tesi di "L'uomo senza inconscio": nel nostro tempo il desiderio rischia l'estinzione. Ma quando diciamo "desiderio" che genere di esperienza evochiamo? Qual è il significato di questa "parola" così fondamentale per la realtà umana? Massimo Recalcati indaga qui un tema chiave della dottrina di Lacan: il desiderio e i suoi enigmi. Come in una galleria di ritratti vengono raffigurati i diversi volti del desiderio umano: il desiderio invidioso, il desiderio di riconoscimento, il desiderio di "niente", il desiderio angosciante, il desiderio sessuale, il desiderio d'amore, il desiderio di morte, il desiderio dell'analista... Ne scaturisce una sintesi semplice e avvincente, che può essere considerata l'introduzione più efficace e più leggibile al pensiero di Lacan.
Il volume presenta un modello descrittivo-esplicativo della psicopatologia dello sviluppo dalla prospettiva del cognitivismo contemporaneo, introducendo riferimenti agli aspetti relazionali, alla teoria dell’attaccamento e al processo di costruzione dell’identità personale. In ogni capitolo sono presentati gli indicatori più rilevanti per identificare le problematiche tipiche dell’età evolutiva – disturbi d’ansia, depressione infantile, disturbi del comportamento, disturbi dell’apprendimento – e vengono illustrati eziologia, aspetti relazionali, fattori di rischio, metodi di intervento clinico relativi a tali problematiche.
Gli autori
Maria Grazia Strepparava insegna Psicologia clinica alla facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca.
Emanuela Iacchia insegna Psicopatologia dello sviluppo in numerose Scuole di specializzazione in Psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Lo sviluppo dell'amore romantico, l'evoluzione delle cucine nazionali e regionali, la "globalizzazione" del cibo cinese, la storia degli svariati tabù relativi a determinati tipi di alimenti e di bevande, l'unicità della famiglia europea: sono questi i temi differenti e affascinanti affrontati da Goody, nel suo muoversi liberamente tra Europa, Asia e Africa. Partendo da una serrata analisi del dibattito sullo sviluppo sociale nelle teorie classiche ma anche nel pensiero degli autori contemporanei, Goody applica le sue competenze di antropologo e sociologo comparatista nel dipanare i processi storici generali che si annidano fin nei recessi più intimi della nostra esistenza. Nella parte finale del volume, sfidando il relativismo dominante, prende in esame la complessità di un'analisi transculturale e punta il dito sulle incertezze implicate nel processo stesso di rappresentazione e comunicazione simbolica
Questo volume nasce dalla collaborazione tra il gruppo di ricerca italiano e il Centre d'Etude de la Famille di Losanna, iniziata nel 2001 con la professoressa Fivaz-Depeursinge, che ha ideato e diffuso nel mondo la prospettiva teorica e metodologica del Lausanne Trilogue Play (ITP). In questi anni, la visione triadica concettualizzata da Fivaz-Depeursinge e Corboz-Warnery nel volume "Il triangolo primario" si è diffusa e perfezionata. La collaborazione con i ricercatori di Losanna fa di questo volume l'ideale prosecuzione e ampliamento del primo, e rende possibile fornire al pubblico italiano un aggiornamento del movimento di pensiero e di ricerca connesso con questa linea innovativa diffusasi in ambito internazionale. La triade primaria madre-padre-bambino viene riletta come matrice interattiva di base dell'individuo non successiva all'esperienza diadica, ma parallela e parzialmente indipendente da essa, rivoluzionando per certi aspetti un sistema di pensiero e di indagine su basi diadiche. Il metodo di osservazione che gli autori propongono si pone quindi come un'interessante possibilità da affiancare alle valutazioni già conosciute e sperimentate nel tentativo di comprendere le complesse dinamiche che caratterizzano lo sviluppo interattivo precoce. Il testo si rivolge a ricercatori, psicologi clinici e dello sviluppo, educatori e a tutte le figure professionali che si occupano di osservazione, valutazione e intervento in età evolutiva
Nel corso dello sviluppo, che ruolo gioca il fattore tempo nella decisione? Per esempio, come vengono gestite le emozioni negative, come il rammarico, conseguenti a una scelta sbagliata? Quali sono gli elementi coinvolti nella capacità di differire la gratificazione per conseguire un vantaggio maggiore in futuro? E quanto incide sulla valutazione di una decisione passata la conoscenza dei suoi effetti? Le autrici rispondono a queste domande, a partire dai classici studi sullo sviluppo delle concezioni economiche in età evolutiva fino alle ricerche più recenti condotte su questi temi dall'infanzia fino all'età adulta
Il volume copre le principali aree di studio della psicologia generale presentando le teorie classiche, ma soprattutto evidenziando i risultati, i modelli e le prospettive più recenti. Ogni concetto, per quanto complesso, è introdotto con esempi semplici e grande chiarezza espositiva. Il testo è integrato da numerose immagini e box di approfondimento su tematiche specifiche.
Quali sono i criteri con cui la crudeltà, ampiamente mostrata dai media vecchi e nuovi, è occasione di sdegno o di intervento "umanitario"? La risposta è che lo sdegno dipende da un complesso di circostanze, tra cui gli interessi materiali in gioco e la fondamentale indifferenza delle opinioni pubbliche occidentali. Come si è determinata questa strana mescolanza di insensibilità e moralismo? Riprendendo il tema della crudeltà nel mondo classico e moderno, come si manifesta soprattutto nella letteratura e nella cultura di massa, il saggio analizza la complessità dello "sguardo" come ottica culturale: non è la crudeltà a essere finita ma il nostro sguardo culturale a non vederla più. È così che dalla fine della guerra fredda, ormai da quasi venticinque anni, l'Occidente combatte guerre in mezzo mondo senza che la sua vita quotidiana sia alterata e in un'indifferenza appena venata di voyeurismo.
Indicatori di costo e di performance della giustizia, controllo dei flussi, valutazioni di professionalità dei magistrati ancorate ai rendimenti, trattamento telematico dei procedimenti, mediazione e patteggiamento quali generali alternative alla decisione del giudice: non si tratta di una moda passeggera, ma di un nuovo modello di giustizia, la giustizia neoliberale.
Nella prospettiva della funzione giurisdizionale, Antoine Garapon analizza in profondità quella che Foucault ha chiamato governamentalità neoliberale, la quale estende il ragionamento economico e lo strumento della negoziazione a tutti i settori (in particolare, oltre che alla giustizia, all'istruzione, alla ricerca e alla sanità). Per Garapon, rifiutare in blocco il neoliberismo nel nome dell'idea democratica è sintomo di pigrizia intellettuale. Piuttosto, l'aggravarsi dell'ingiustizia sociale, della violenza, della solitudine individuale nella fase attuale dello sviluppo dovrebbe indurci a prendere coscienza tanto degli errori quanto degli aspetti positivi della modernità neoliberale, per assegnarle nuovi fini da decidere insieme, in modo democratico.
Negli ultimi quarant'anni circa si è assistito a un periodo di grande fermento all'interno della psicoanalisi. Sono comparse nuove teorie che sembrano distaccarsi radicalmente dalla teoria classica. Qual è la natura degli sviluppi che si sono verificati in questo periodo e come vanno interpretati? Quali concettualizzazioni e posizioni alternative vengono proposte dalle teorie contemporanee? Vi è spazio per un'integrazione, almeno parziale, tra la teoria classica e le teorie contemporanee, e tra gli orientamenti attuali? Queste sono alcune delle domande che vengono affrontate e discusse dall'autore.
Il volume offre un'analisi obiettiva e approfondita dei punti di convergenza e divergenza, rispetto alla teoria classica, delle teoria psicoanalitiche contemporanee, in riferimento alla concezione della mente, alle relazioni oggettuali, alla psicopatologia e al trattamento.
Ne risulta una panoramica sull'opera freudiana straordinariamente lucida ed equilibrata, una lettura fondamentale per chiunque voglia comprendere a fondo il fermento che percorre la psicoanalisi e le posizioni teoriche che si affrontano entro i suoi confini.