
Il libro racconta la terapia condotta con una famiglia adottiva in crisi. Sono state trascritte le parti più signifi cative delle sedute, seguite dal commento dell'autore. Incontro straordinario fra la realtà di due famiglie diverse, quella di origine e quella adottiva, la terapia della famiglia K apre prospettive di grande interesse. Dal punto di vista pratico, per dare risposte effi caci alle diffi coltà di molte famiglie adottive. Dal punto di vista più concettuale, per dimostrare come l'elaborazione del trauma e l'intervento sulle relazioni in corso non solo siano compatibili ma costituiscano ingredienti fondamentali di ogni lavoro terapeutico. In termini culturali, infi ne, per ribadire il valore, l'importanza e la complessità di un passaggio di consegne da chi non ce la fa a esercitare la genitorialità a chi invece aspira a una responsabilità così profondamente umana come amare e crescere un fi glio.
La gestione della classe, il mantenimento della disciplina, i differenti stili di apprendimento degli studenti, la motivazione ad apprendere sono problemi che un insegnante affronta quotidianamente per offrire ai propri alunni una scuola di qualità e che non discrimini nessuno. Il lavoro del docente si situa in un contesto che prevede la presenza di insegnanti con competenze disciplinari diverse, con sensibilità didattiche ed esperienze differenti, e che devono riuscire a collaborare per rendere il lavoro scolastico effi cace. Per ottenere i risultati migliori, il gruppo dei docenti deve essere unito, obiettivo non sempre facile da raggiungere perché richiede capacità di mediazione e di ascolto dell'altro che non tutti hanno acquisito durante il percorso di formazione. Facendo riferimento alle più recenti ricerche in ambito pedagogico e alle esperienze e buone pratiche tratte dalla quotidiana realtà scolastica, questo testo affronta le tematiche con cui gli insegnanti devono fare i conti a scuola, a partire dal ruolo che essi rivestono in classe e nel gruppo dei colleghi.
Lacerato dal dolore, un uomo, la cui professione è curare le ferite psichiche, arriva sull'orlo del precipizio. Non cade, si sforza di rimettere insieme i pezzi e il racconto di come riesce a farlo si intreccia con quello della rivoluzione nella cura che lo salva come paziente e lo orienta come terapeuta. Nella psicoterapia, il primato della parola ha ceduto il campo: adesso è possibile lavorare anche su corpo, immaginazione e teatralizzazione, e le storie dei pazienti, casi clinici raccontati nello stile di una fiction, rendono conto della "svolta esperienziale" in atto. Nel libro i differenti fili della narrazione si intrecciano e si richiamano l'un l'altro, sfociando in una serie di colpi di scena finali. L'autore, come uomo e come psicoterapeuta, scioglie e riannoda le trame della scoperta scientifica e del dramma e ricorda che, per curare l'animo, bisogna tornare all'attimo prima della "caduta". Cogliere le persone in quell'istante è la chiave di volta della psicoterapia.
2028: veniamo a sapere che un uomo, deceduto nel 1978, è stato risuscitato da un'équipe francese la quale, supportata in segreto dalla presidenza della Repubblica, ha compiuto progressi considerevoli nel campo della criogenizzazione, una tecnica che consente il raffreddamento del cadavere fino a -196°C, e poi la sua "rianimazione". L'eroe di questa storia, un brillante docente universitario nato nel 1940, deve affrontare la sfida di ricominciare la sua vita dopo un'interruzione di mezzo secolo che perturba o azzera le sue relazioni di parentela e di amicizia... "Risuscitato!" è una farsa politico-scientifica, nello stile di "Le tre parole che cambiarono il mondo", che affronta direttamente le questioni della vita, della morte e dell'avvenire dell'umanità.
In questi tempi di incertezza e solitudine, ci sentiamo smarriti e cerchiamo di capire quel che sta accadendo intorno a noi. Cos'hanno da dirci Virgilio e Lucrezio, Seneca e Agostino, che affrontano questioni e interrogativi dibattuti già duemila anni fa ad Atene e Roma? Ci sono voci che, resistendo al tempo, aiutano ad alimentare una nuova speranza nonostante la crisi. Questo libro compie un viaggio, in più tappe e con brevi percorsi, tra passato e presente, tra antichi e moderni. Il punto di partenza è occasionale: una parola tradita, che reclama la restituzione del proprio volto, un episodio di cronaca, un dibattito su politica, scuola, lavoro, una rifl essione su tragedie improvvise che possono colpire l'umanità. Piccoli pensieri sulla nostra identità e sul nostro futuro, formulati da altri viaggiatori prima di noi, da altri compagni di viaggio. Alla ricerca di una risposta alla domanda di Agostino: "Tu chi sei?" (Tu quis es?). La domanda di ognuno di noi.Prefazione di Gianfranco Ravasi.
La meteorologia è la base della nostra vita quotidiana. Come argomento di conversazione o come applicazione sul nostro smartphone, il tempo è spesso la prima cosa di cui ci occupiamo appena svegli. Eppure, dietro semplici gesti quotidiani si nasconde uno dei più grandi apparati che l'umanità abbia mai predisposto, un trionfo di scienza, tecnologia e cooperazione globale. Ma che cos'è la "macchina del tempo" e chi l'ha costruita? Andrew Blum ci guida in un viaggio attraverso questo prodigio d'uso comune. Per scoprire come funzionano le previsioni del tempo, l'autore ci porta a visitare i luoghi di osservazione degli inizi e ad assistere al lancio di satelliti modernissimi. Entra nei laboratori, negli uffici, ci racconta le intuizioni scientifiche, le osservazioni e la perfetta organizzazione che consente l'incredibile scambio di informazioni a livello globale. Infine scopriamo che la meteorologia sta vivendo un periodo d'oro, poiché gli strumenti attuali permettono di prevedere il tempo più accuratamente di quanto sia mai accaduto. Chiaro e ricco di informazioni il libro apre uno scorcio su un aspetto poliedrico della vita quotidiana, rivelando i nostri rapporti con la tecnologia, il pianeta e la comunità globale.
Il noto neuroscienziato Joseph LeDoux ricostruisce la storia naturale della vita sulla Terra per fornire una nuova prospettiva sulle somiglianze fra noi e i nostri antenati vissuti nel più lontano passato. Il coinvolgente resoconto dell'intera evoluzione della vita sul pianeta getta nuova luce sul modo in cui si è evoluto il sistema nervoso negli animali e si è sviluppato il cervello, e su cosa signifi ca essere umani. LeDoux sostiene qui che la chiave per comprendere importanti aspetti del comportamento umano si trova nello studio dell'evoluzione fi n dai primi organismi viventi. Ripercorrendo la catena della linea temporale evolutiva mostra come anche i più antichi organismi unicellulari dovessero risolvere problemi simili a quelli che incontriamo ogni giorno noi e le nostre cellule. In questo percorso LeDoux esplora il nostro posto nella natura, come l'evoluzione del sistema nervoso abbia potenziato la capacità degli organismi di sopravvivere e prosperare e in che modo l'emergere di ciò che noi umani indichiamo come coscienza abbia permesso alla nostra specie di ottenere sia i risultati più grandosi sia quelli più terribili.
Come si diventa ricercatori? Attraverso una molteplicità di incontri, sembra questa la preziosa risposta che il libro propone e che cerca di indicare come via d'iniziazione alla pratica della ricerca in educazione. Micropedagogia vuole dare legittimità scientifica agli effetti di questi incontri. Il libro si prefigge di mostrare che la ricerca qualitativa in educazione non può ignorare che la crescita di adulti e professionisti vive in spazi relazionali e quotidiani, abitati da cose e persone la cui singolarità, irripetibilità, unicità sono fertile campo di studio. Il metodo biografico, l'osservazione partecipante, il metodo clinico e quello etnografico, la ricerca-azione sono soltanto alcune delle proposte qui raccolte. Il lavoro educativo e formativo oggi, con i nuovi corsi di Scienze dell'educazione e Scienze pedagogiche, è diventato una grande risorsa per la ricerca, anche grazie al contributo di figure come quella di Duccio Demetrio. La prefazione di Francesco Cappa alla nuova edizione evidenzia che questo libro è ancora uno dei migliori viatici per il ricercatore inesperto, poiché oggi abbiamo bisogno di testi che riescano a metterci in contatto con un sapere incarnato che vuole comprendere la realtà per trasformarla.
Non riuscendo a dare un senso alla pandemia, impariamo da essa per il futuro. Un minuscolo virus in una città molto lontana della Cina ha scatenato lo sconvolgimento del mondo. L'elettroshock sarà suffi ciente per rendere fi nalmente tutti gli umani consapevoli di una comunità di destino? Per rallentare la corsa frenetica allo sviluppo tecnico ed economico? Siamo entrati nell'era delle grandi incertezze. Il futuro imprevedibile è in gestazione oggi. Assicuriamoci che tenda a una rigenerazione della politica, alla protezione del pianeta e a un'umanizzazione della società: è tempo di cambiare strada.
La maleducazione oggi non è più considerabile come assenza o insufficienza di "buona educazione". A differenza di quella del passato, non è espressione di subculture definibili devianti, artistiche, antagoniste, ma manifestazione, pur se in forme ed espressioni variegate, di culture anche maggioritarie e socialmente legittimate. Non è lo scarto, la zona d'ombra della "beneducazione", ha vita e autonomia proprie, costituisce anche uno dei segni della profonda crisi, o del definitivo esaurimento, dei comportamenti e dei vincoli relazionali auspicati dalle "narrazioni" riconducibili al cristianesimo, al marxismo, al liberalismo democratico. Il libro colloca la maleducazione (le maleducazioni) sul piano che più dovrebbe esserle proprio, quello pedagogico-educativo, per indagarne le forme e le manifestazioni, le cause, i vantaggi e gli svantaggi che procura, i processi che l'hanno generata, le esperienze che inducono le persone a essere maleducate.
"Nasce finalmente una democrazia di donne e di uomini": così Teresa Mattei, la più giovane costituente italiana, celebrava l'approvazione del principio di eguaglianza nella Costituzione. Ma oggi è davvero così? Marilisa D'Amico ripercorre le tappe del cammino per raggiungere la parità nel nostro Stato costituzionale, muovendo dalle origini antichissime degli stereotipi di genere che ancora ostacolano l'uguaglianza e danno vita a una "parità ambigua". Questa ambiguità si riflette nei molti temi affrontati dall'autrice: i diritti riproduttivi, lo squilibrio di genere ai vertici delle istituzioni, la difficoltà di conciliare il tempo dedicato alla famiglia e al lavoro, l'odio sessista, il dramma della violenza di genere. L'attenzione si sposta infine sull'emergenza sanitaria attuale, che moltiplica le fragilità e amplifica le discriminazioni. Il libro si rivolge a tutti i lettori, nella convinzione che la "democrazia paritaria" sia una conquista non solo per le donne ma per la società intera e nella consapevolezza che il cambiamento debba essere soprattutto culturale e che il diritto possa solo introdurre strumenti che lo facilitino.
L'adolescenza è una fase del ciclo di vita che richiede approcci diagnostici, valutativi e clinici specifici. La fluidità di un'epoca della vita caratterizzata da instabilità psichica, corporea e relazionale costringe psicologi e psicoterapeuti a muoversi con cautela rispetto al riconoscimento delle situazioni a rischio e psicopatologiche. Questo libro presenta un modello di presa in carico dell'adolescente che coniuga teoria psicoanalitica e teoria evolutiva. Un intervento clinico che guarda alla crisi del giovane paziente come segnale di un blocco nella realizzazione dei compiti evolutivi fase-specifici. Attraverso la presentazione di diverse manifestazioni sintomatiche (ansia, gesti autolesivi, problematiche alimentari, aggressività e antisocialità, insuccesso scolastico e ritiro sociale, dipendenze da sostanze e da internet) emergono il modello teorico, che sostiene l'intervento di psicoterapia psicoanalitica in una prospettiva evolutiva, e la metodologia applicata di un lavoro clinico che prevede anche il coinvolgimento dei genitori del giovane paziente.

