
La Birmania, oggi conosciuta con il nome di Myanmar - è soggetta a un regime spietato e autoritario. Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace nel 1991, è stata la protagonista assoluta, il leader ideale del partito che ha tentato per lungo tempo di riportare la democrazia e i diritti civili nel paese. Questa donna tenace e coraggiosa ha subito, a causa delle sue idee, profonde umiliazioni, come l'arresto, la detenzione. l'allontanamento dalla famiglia, senza mai arrendersi alla violenza e alla cieca arroganza del potere. Per questo, quando parla della sua terra lo fa con la passione, la malinconia e insieme la lucidità che solo un politico di rango possiede. Lo dimostra questo libro con cui l'autrice consegna un ritratto della Birmania, evocando ora l'avvicendarsi delle stagioni, ora le feste della tradizione, ora gli usi e i costumi più significativi; e ancora, rende onore al coraggio e all'abnegazione di uomini semplici, artisti, intellettuali che, a prezzo di infiniti sacrifici, a volte della stessa vita, hanno sostenuto e sostengono la democrazia. Non solo: Aung San Suu Kyi denuncia con fermezza le penose condizioni di miseria della popolazione, privata dei diritti più elementari come l'istruzione e l'assistenza sanitaria, e si pone davanti ai potenti della Terra come simbolo della speranza in una forza più grande del potere armato.
La felicità sembra essere Io scopo ultimo dell'umanità, eppure la maggior parte della gente la cerca in modo tortuoso. Vuole una casa grande e bella, un'auto costosa, abiti e gioielli, un lavoro di prestigio, tanti amici, ricchezza, potere, fama... Ma se chiedete alle persone perché desiderano queste cose, la risposta è sempre la stessa: sono convinte che se le otterranno allora saranno felici. Secondo Deepak Chopra, quello che vogliono veramente è comprendere il mistero dell'esistenza: Chi sono? Da dove vengo? Qual è il senso della mia vita? Dove andrò quando morirò? Se non diamo risposta a queste domande, per quanti desideri riusciremo ad appagare resteremo sempre scontenti e insoddisfatti, perché se la felicità che sperimentiamo nasce da circostanze esterne siamo alla mercé di ogni situazione e di ogni estraneo che incontriamo. La felicità è uno stato di consapevolezza interiore che determina il modo in cui percepiamo e sperimentiamo il mondo: esiste già dentro di noi, anche se spesso è occultata da distrazioni di vario tipo. Quando la nostra vita esprime energia positiva, scopriamo di avere un'immensa risorsa cui attingere per liberarci dalla paura e dalle limitazioni e realizzare quello che vogliamo. Comprendere ciò che siamo ci dà il potere di tradurlo in pratica, la libertà di una consapevolezza illimitata e la possibilità di vivere nella grazia.
"Vendicare piazzale Loreto": la storia del neofascismo armato comincia così, con la missione (fallita) per uccidere l'assassino del duce. Dall'immediato dopoguerra fino agli anni Settanta si affacceranno nuove generazioni di estremisti, si assisterà a scissioni, deviazioni, processi e regolamenti di conti. A destra non c'è una rivoluzione da preparare, ma presto, per centinaia di militanti, la violenza diventerà l'unica via praticabile. Violenza d'attacco per costruire un nuovo ordine attraverso il caos (e forse qualcosa di più tragico), e di difesa, per garantirsi il diritto a esistere. Nicola Rao ha ricostruito misteri e retroscena del terrorismo nero, consultando migliaia di carte processuali, articoli dell'epoca e libri. Ma soprattutto ha ascoltato decine di testimoni e protagonisti, raccogliendo rivelazioni inedite, spesso clamorose, sulle stragi e sui tentati golpe. È un viaggio nel profondo della galassia nera che nessuno aveva tentato prima. Parafrasando le parole del fotografo Robert Capa: non esistono storie belle o brutte, ci sono soltanto storie raccontate da più o meno vicino.
Gli specchi di Galeano, proprio come quello di Alice tornata dal Paese delle Meraviglie, sono capaci di mostrarci non solo il mondo alla rovescia, ma proprio tutto un altro mondo. Dalle guerre romane a Cristoforo Colombo, dalla "fondazione" del machismo all'invenzione della democrazia, questo racconto offre una ricostruzione della storia dell'umanità impossibile da trovare nei libri o sui giornali, dove di solito si legge la versione dei vincitori.
In che cosa consiste esattamente il buddismo? Perché fa tanti adepti e suscita tanta curiosità anche da noi? È possibile metterlo a confronto con il pensiero occidentale? Nella quiete di un eremitaggio in Nepal, un padre e un figlio ne discutono appassionatamente, con la forza, l'incisività e la chiarezza che solo le grandi menti possono offrire. Perché il padre è Jean-Francois Revel, filosofo, saggista e personalità di spicco del panorama intellettuale francese; mentre il figlio è Matthieu Ricard, brillante neurobiologo che a ventisei anni, nel 1972, si è trasferito in Oriente per farsi monaco buddista, intraprendendo un cammino che l'ha reso uno dei più importanti esponenti di questa disciplina spirituale, nonché uno dei suoi più noti ambasciatori presso l'Occidente. Per il primo, l'unica fede è l'esercizio della ragione; per il secondo, l'unico sapere valido è quello che porta alla saggezza. Capitolo dopo capitolo, ciascuno articolato intorno a un tema specifico e di attualità, i due uomini si interrogano sul senso dell'agire, il potere della mente, i fondamenti della scienza, i meccanismi della felicità e del dolore, la funzione della religione, lo scopo ultimo della conoscenza di sé, fino alle conclusioni in cui, separatamente, esprimono il loro punto di vista sulla posizione dell'interlocutore alla luce della lunga e profonda disamina.
Ogni giorno in vari punti del globo vengono lanciati programmi di innovazione - spesso complessi e costosi - allo scopo di migliorare lo status quo dell'una o dell'altra azienda. Il 70 per cento di queste iniziative fallisce; alcune muoiono all'istante, altre agonizzano a lungo, privando l'organizzazione di risorse, energie e vitalità. Perché? Dove sta l'errore? CHI HA UCCISO IL CAMBIAMENTO?
È ciò che scopriremo in questo giallo. Protagonista della vicenda è l'agente Mike McNally, un detective alla Colombo, con l'inseparabile sigaro, incaricato di condurre le indagini sull'assassinio di un ennesimo Cambiamento. Uno dopo l'altro passano sotto il torchio del suo interrogatorio i tredici principali sospetti, individui alquanto discutibili che incarnano vizi e difetti di una gestione aziendale in declino: Victoria Visione, una leader miope perennemente intenta a pulirsi gli occhiali; il manager Ernest Urgenza, ritardatario cronico; l'executive Clair Comunicazione, affetta da una laringite che ne rende indecifrabili i messaggi, e altri loschi personaggi.
Al termine del libro, una guida chiara e concisa spiega come applicare nel mondo reale gli utili insegnamenti tratti dall'invenzione narrativa degli autori. La completano brevi questionari per valutare lo stato di salute delle iniziative di cambiamento nella propria azienda e confrontarlo con le best practice del caso.
Nell'era di Google, degli smartphone e dei computer serve ancora avere una buona memoria? Ebbene sì, rivela questo libro, perché allenarla è uno dei pochi metodi conosciuti dalla scienza per aumentare a tutte le età la capacità di ragionamento, e quindi l'intelligenza. Gianni Golfera, famosissimo mnemonista diventato oggetto di studio alla NASA per le sue eccezionali facoltà, svela, con l'aiuto di Pierangelo Garzia e Edoardo Rosati, tecniche, segreti, trucchi per potenziare l'abilità di ricordare, di elaborare l'infinito numero di notizie che riceviamo, di migliorare le doti di problem solving.
Il Metodo Golfera è rivoluzionario e coinvolgente: associando un'emozione a ciò che vogliamo memorizzare, stabiliamo legami indissolubili che fisseranno per sempre nella nostra mente le informazioni che abbiamo bisogno di conservare (e solo quelle). Diventerà quindi facile per tutti - anche per gli smemorati cronici - ricordare qualsiasi cosa torni utile nel lavoro e nello studio: numeri, nomi, visi, parole straniere, grafici, date e dati, testi lunghi e brevi parola per parola, formule, articoli di legge¿ Inoltre, esercitare la memoria garantisce longevità e salute al cervello: è l'essenza del brain training, la ginnastica della mente che va tanto di moda.
Completo di esercizi, test, consigli e soluzioni per tutti - dagli studenti ai manager, dalle mamme indaffarate ai collezionisti, dagli insegnanti ai creativi -, e arricchito da un prezioso libriccino staccabile con le pillole del Metodo Golfera, Il grande libro della memoria è uno strumento indispensabile. Tenetelo a mente.
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"Dove allignano le cose oscure" Così inizia Carrie, il romanzo che lanciò Stephen King nel panorama mondiale degli autori bestseller. Grazie alle migliaia di pagine terrificanti pubblicate da quel lontano 1974, e alle sue storie avvincenti e intramontabili, lo scrittore del Maine è ora universalmente riconosciuto come acclamato genio della letteratura internazionale. Questo libro rivede le sue opere più significative per rivelare le influenze e i demoni personali che lo hanno ispirato, lasciandoci letteralmente spiare tra le righe. Letteralmente perché il volume contiene foto di famiglia e documenti inediti, note di suo pugno ai manoscritti, prime stesure, annotazioni personali, disegni per il giornale universitario: un vero tesoro da gustare con gli occhi e toccare con mano. Ricco di affascinanti particolari biografici, interpretazioni letterarie e cimeli fedelmente riprodotti, Tutto su Stephen King è un repertorio formidabile, una meravigliosa fonte di curiosità, la chicca che non può mancare nella biblioteca di un vero fan.
"Questa è la storia di un Paese unico al mondo. Un Paese bellissimo che si è fatto improvvisamente crudele, che divora se stesso e i suoi figli, che costringe i giovani a vivere con la paghetta dei nonni, che mette all'asta la prospettiva del futuro e demolisce le certezze del passato." Nel suo libro più arrabbiato, Luca Telese raccoglie la sfida di raccontare l'Italia ai tempi della crisi, e lo fa intrecciando la propria passione professionale, quella di un "giovane quarantenne" che ha firmato il primo vero contratto dodici anni dopo aver iniziato a lavorare, con le storie raccolte da un osservatorio privilegiato quale è quello del cronista. Ci guida nella terra dei precari, del popolo "viola" speranzoso e deluso, di quello "black" furioso e iconoclasta, di talenti e fuoriclasse, di creativi cassintegrati e di operai sbeffeggiati. Questo libro comincia con la sfida tra Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci, che è il primo grande confronto fra l'integralismo e l'informazione, l'anno zero della modernità e anche del giornalismo. Prosegue con un lungo viaggio, che conduce dai caratteri al piombo a Internet, la lingua del nostro tempo. Attraverso volti e narrazioni, delinea una ricetta, che è quasi un manifesto generazionale: oggi, non domani, è il momento giusto, per i giovani italiani, di tirare fuori l'amore (per quello che si fa, per quello che si è) e la rabbia, che non significa distruzione cieca, ma coraggio di volere il cambiamento. Solo così la speranza può tornare a vincere.
Muoiono di mafia non solo le vittime della delinquenza organizzata, ma tutti coloro che si rassegnano a vivere nell'illegalità e nell'ingiustizia: chi chiude gli occhi di fronte ai reati; chi fa affari eludendo la legge; chi cerca i favori dei potenti; chi accetta il clientelismo e il compromesso per ottenere un beneficio. La mafia infatti non è solo un fenomeno criminale, ma un sistema sociale e culturale ben radicato, che sembra offrire a chi ne fa parte protezione, aiuto economico e senso di appartenenza, come hanno spiegato boss di peso diventati collaboratori di giustizia. Per questo, ammette Pietro Grasso, per i giovani privi di prospettive di impiego e le persone abbandonate dalle istituzioni a volte è più facile stare dalla parte della mafia piuttosto che contro di essa. In questa testimonianza, che è anche un bilancio del proprio impegno contro il crimine, il procuratore nazionale antimafia dipinge il vero volto dell'organizzazione, rivelandone le origini, i metodi e le regole segrete. E spiega, in un appello appassionato rivolto soprattutto ai giovani, come attraverso la cultura della legalità e un progetto democratico di sviluppo economico si può sperare di riscattarsi dalla violenza che domina dove il potere delle cosche è più forte. Un sogno, obietta qualcuno, un compito impossibile. Forse. Ma un compito affrontato ancora, dopo quarant'anni di lavoro, con l'entusiasmo del bambino che, giocando a nascondino, correva forte per gridare: "Liberi tutti!".
Quando hai riso di cuore l'ultima volta? Se sei nella media è probabile che non te lo ricordi, mentre è possibile che tu sappia indicare con precisione quando ti sei arrabbiato o sei rimasto deluso. Spesso, troppo spesso, la mente si concentra sulle esperienze negative e noi, nonostante tutti i tentativi e i buoni propositi, non riusciamo a introdurre nella nostra vita qualche efficace cambiamento per superarle. Ma c'è un modo per sbloccare le infinite risorse che sono dentro di noi. Per esempio proporsi di essere semplicemente felici, un traguardo cui tutti aspirano e che - come dimostra Luca Lorenzoni - è una meta raggiungibile. Non stiamo parlando di doti che qualcuno possiede e qualcun altro no, ma di tecniche e suggerimenti che insegnano a gestire le emozioni, a condizionare gli stati d'animo per migliorare il benessere psicofisico e conducono verso un'esistenza ricca di entusiasmo, passione, fiducia e gioia. Questo libro, attraverso strumenti pratici che consentono di individuare gli errori e ridisegnare desideri e obiettivi, fornisce la chiave per accedere alla felicità: l'ingrediente necessario per trasformare la vita nel tuo capolavoro personale.
Parole per il mondo è il libro definitivo delle citazioni di uno dei più grandi leader del nostro tempo. Questa collezione - resa possibile dall'accesso privilegiato al vasto archivio di documenti privati, discorsi, corrispondenza e registrazioni di Mandela - contiene più di trecento frasi raccolte nell'arco di oltre sessant'anni ed è arricchita dal suo discorso di accettazione del Premio Nobel per la pace.
I suoi pensieri - organizzati in quattro sezioni: Lotta, Vittoria, Saggezza e Futuro - hanno un valore universale e insieme offrono l'occasione di osservare nel profondo il Mandela più intimo e meno conosciuto. Rivelano il suo straordinario senso dell'umorismo, la solitudine e la disperazione, ma anche le sue opinioni sull'essere padre, e ci mostrano il vero volto dell'uomo che è diventato un grande leader suo malgrado, quando la Storia gli ha chiesto di farlo.