
Siamo abituati a pensare che la paura sia un'emozione da reprimere e sconfiggere ma in realtà, avvisandoci della presenza di una minaccia e spronandoci a reagire, essa è garante da sempre della nostra sopravvivenza. Per gli esseri umani, quindi, è naturale, persino sano, provare paura, ed è normale che i più piccoli ne sperimentino alcune specifiche dell'età evolutiva. È purtroppo vero, però, che quando è vissuta in modo esagerato e fuori da un contesto di reale pericolo può diventare un problema, come nel caso delle fobie o degli attacchi di panico. Scopo di questo volume è definire meglio questa dimensione emozionale e suggerire antidoti, rimedi e buone pratiche per un sano vissuto della paura, nella convinzione che una maggiore consapevolezza su cosa siano e a cosa servano paura e coraggio permetterebbe di affrontare più serenamente la complessità del mondo in cui viviamo.
Adolescenza e musica costituiscono da sempre un binomio indissolubile. La ricerca di senso e di un posto nel mondo cammina di pari passo con la ricerca del proprio genere e artista preferiti; il desiderio di libertà, anche nell'atteggiamento religioso, apre le porte a generi di rottura con le generazioni precedenti, come la Trap; il bisogno di narrarsi per comprendersi meglio e crescere passa attraverso l'identificazione con sentimenti e storie ascoltati nelle canzoni. Perfino il rapporto con Dio è filtrato dalla musica, dalle melodie e dalle parole di quegli artisti che lo "tirano in mezzo alle canzoni". Tutti questi aspetti, così tipici di ogni adolescenza, vengono indagati ed esaminati dai due autori che compiono in parallelo un'analisi psicologica, pastorale e musicale del periodo dell'adolescenza, cercando di fornire al lettore una chiave di lettura per comprendere gli adolescenti e affiancarli nella ricerca e scoperta di loro stessi.
La memoria umana, si sa, è labile e la realtà complessa: dopo una pandemia globale, la malattia e la morte vicine, un nuovo clima di guerra, reale e mediatica, che si è instaurato, cosa può significare ancora essere resilienti? Sergio Astori torna a parlare di Resilienza ora che il mondo è cambiato, che la comunicazione è cambiata e questa parola tanto estesa è entrata anche nel linguaggio politico. L'autore fa leva sulle parole che hanno segnato questo cammino, dalla presa di coscienza della vulnerabilità umana alle ferite che ne sono derivate per passare alla cura e alla riparazione. La scommessa della resilienza è quella di cogliere segnali di fiducia, speranza e capacità realizzativa e allora un'attenta rilettura del passato, della sfida, del cambiamento, può segnare, anche nelle parole, il futuro. La testimonianza di Speranza Scappucci, direttore d'orchestra e prima donna a dirigere un'opera al teatro alla Scala di Milano, scrive un nuovo capitolo della resilienza tra cultura, impegno e uguaglianza. Con una conversazione con Speranza Scappucci.
In un tempo in cui il tema educativo è profondamente in crisi e, contemporaneamente, in grande ripensamento, questo libro di Davide Brasca giunge come una ventata d'aria fresca. L'autore, che ha vissuto personalmente e da protagonista l'esperienza scout, e che ancora è impegnato in attività a favore del recupero di ragazzi e giovani in difficoltà anche al di fuori del mondo del roverismo/scoltismo, offre qui una riflessione a tutto tondo sul senso di educare in un mondo che ha smesso di farlo. Se la prospettiva immediata è quella dell'ambito dello scoutismo, la proposta di Brasca vale però per ogni ambito formativo e educativo, offrendosi come uno sguardo di prospettiva per il futuro del lavoro con le nuove generazioni, a partire da un Vangelo e da un cristianesimo che non possono semplicemente evitare il confronto e la "messa in campo-. Un libro ricchissimo di temi, quello di Brasca, che farà discutere e che offrirà spunti a chiunque abbia a cuore la crescita umana e cristiana dei giovani. «Occorre, sempre, guardare e riguardare. Questo libro è una di quelle coseche va guardata e riguardata,meglio se si potesse fare insieme». (Marilina Laforgia)
Il mondo dei giovani è spesso in balia delle proprie pulsioni, agendo frequentemente in modo istintivo e dannoso per se stesso e per la società. Ne derivano situazioni che hanno importanti risvolti psicologici e morali, ma anche conseguenze legali, spesso gravi. Nascondersi dietro la scusa: "Era solo un gioco" non protegge un giovane dall'essere condannato, ad esempio, per maltrattamenti o lesioni personali, così come affermare: "Io guardavo e basta" dall'accusa, ad esempio, di concorso nei reati sessuali. Ecco l'indice degli argomenti: 1. L'abuso di alcool come passatempo e strumento per socializzare 2. L'uso abituale di droghe per sentirsi vivi e per anestetizzare la vita 3. Prestazioni sessuali fra giovanissimi e abusi sessuali di gruppo 4. Le aggressioni a estranei per divertimento e le risse da strada come conferma di aggregazione 5. Il bullismo e il cyberbullismo 6. L'uso irresponsabile dei social: scambio di immagini sensibili e revenge porn 7. Molestie e atti persecutori quando la relazione a due finisce 8. Pornografi a tra giovanissimi e pedopornografia: un bombardamento di genitalità immediata e violenta 9. Condotte di autolesionismo e disprezzo della vita 10. Risvolti psicologici e legali della volontà di cambiare genere Su ciascun tema i due autori, con le loro competenze, spiegano da un lato quali sono le leggi, i reati e le procedure legali e dall'altro quali sono le motivazioni, i problemi e i possibili interventi educativi. Prefazione di Gustavo Pietropolli Charmet.
Le donne di carta della letteratura italiana: grandi personaggi femminili che rivendicano una considerazione diversa, meno stereotipata e meno rassegnata alle formule definitorie a uso scolastico. Beatrice, tradizionalmente vista quale rappresentazione allegorica della grazia divina, o della teologia, in questo nuovo ritratto rivela consistenza caratteriale e intellettuale e una straordinaria personalità: «grazie a una donna, Dante ottiene il permesso di soggiorno in una società anti-patriarcale». Francesca da Rimini, che la critica ci dipinge quale ingenua cultrice di romanzi d'amore, si impone invece come una donna straordinariamente colta, che dialoga alla pari col più grande dei poeti latini, Virgilio, a cui rende ripetuti omaggi letterari, e con Dante, citandone e adottandone i maestri. E poi Laura, carnalmente desiderata da un Petrarca ben più amante di quel che si creda; Fiammetta, che prende in mano la penna per raccontare lei stessa il suo triste romanzo d'amore; Lucrezia, che nella Mandragola conferisce una ben diversa sostanza a quel suo nome tanto impegnativo, sinonimo della più alta virtù muliebre; la sapida Nencia, versione rustica, scaltra e rotondetta delle innamorate eteree; Angelica, costretta alla fuga perenne dalla violenza maschile, bruta - e legittimata - anche nei più gloriosi paladini; Clorinda, fin dalla nascita vittima di successivi, ripetuti mancati riconoscimenti - identitario, di genere, di razza, di religione... -, destino tragico di inappartenenza che la condurrà alla morte; per concludere con la complessa, e in verità irredimibile, straordinariamente moderna figura della strega Armida.
Sono passati più di cinquant'anni dalla pubblicazione di Lettera a una professoressa, ma nessuno ha mai risposto agli studenti che l'hanno scritta a Barbiana. A parte importanti e significativi articoli e saggi, non esiste una lettera di risposta ufficiale e completa. Così Marco Pappalardo ha provato a rispondere in queste pagine: quasi fosse un testo a fronte, dopo ogni paragrafo della lettera originale si trovano le sue riflessioni. Certo, l'autore è figlio di un altro tipo di scuola, ma crede che gli studenti di Barbiana e le loro parole, con gli insegnamenti di don Milani, abbiano moltissimo da dire oggi. Questo lavoro nasce dall'esperienza di ascolto che da anni Pappalardo vive a scuola con gli alunni, dalle loro mille e varie domande, dai tanti temi scritti e letti, dai dialoghi in aula, nei corridoi, sui social. Non sempre si hanno le risposte, sicuramente non quelle pronte o per l'occasione, però si cerca di ascoltare, di dedicare tutto il tempo necessario, di dare a ciascuno lo spazio richiesto, di "essere- scuola tra passione per lo studio e per la vita.
Ripartiamo dall'infanzia. La pandemia di SARS COVID-19 ha messo a dura prova la tenuta psichica degli adulti di riferimento, genitori e insegnanti in primis, obbligati a ristrutturare il loro stile di vita. Diventare ed essere genitori in ambiente traumatico modifica la percezione della realtà, costringe a correggere aspettative e speranze ma consente anche la costruzione di nuove competenze in linea con i cambiamenti ambientali. Madri e padri "sufficientemente buoni" dovranno riconoscere le ricadute traumatiche foriere di nuove paure infanti li che, per poter essere affrontate, richiederanno modelli differenti di educazione emotiva; dovranno gesti re il dolore post traumatico soggettivo per evitare che circoli nella relazione con i bambini deformandone i vissuti intrapsichici. In tempo di crisi, sanitaria, economica e sociale, riemergono linee di forza scomposte, paure irrazionali, traduzione dell'altro come nemico e solitudine profonda. Ma è proprio al bordo di questi stati di crisi che si scorge il processo dinamico del cambiamento. È tempo di nuove fiabe per bambini coraggiosi e di nuovi strumenti di prevenzione per adulti consapevoli del prezzo sociale insito nel trascurare obietti vi più lungimiranti per il benessere delle nuove generazioni.
Stare accanto al malato nell'ultimo tratto della sua esistenza; esserci, per alleviarne la sofferenza fisica, psichica e per dare ascolto ai suoi bisogni spirituali; accompagnarlo con umanità, sapendo che è l'unica risposta possibile alla concezione vitalista, giovanilista e salutista che si sta incuneando nella nostra cultura, con il rischio di tentazioni eutanasiche. Esiste una via della dignità, per i malati, che è l'accompagnamento palliativo. Questo libro lo afferma attraverso la testimonianza di un medico geriatra e palliativista. Alcune riflessioni teoriche e molte storie concrete, toccanti, vissute a casa con malati terminali e con le loro famiglie.
Un libro che offre chiavi di approfondimento sui temi dell'identità sessuale per fornire al lettore una riflessione scevra da condizionamenti ideologici nell'ambito del dibattito sulla teoria del gender. Basandosi su un enorme lavoro d'indagine tra centinaia di riferimenti bibliografici di neuropsicologia e biologia umana, René Écochard, medico ed esperto di ecologia umana integrale, spiega come, dal concepimento all'età adulta, ciascun essere umano abbia costruito nel proprio corpo, nella propria psicologia e nella relazione con gli altri la propria dimensione sessuata. L'opera propone uno scenario di modi di vivere il rapporto tra uomo e donna come un'armoniosa complementarità. Un libro accessibile a tutti, con un linguaggio chiaro e senza tecnicismi, che fornisce i punti di riferimento essenziali e un approccio molto pratico che ogni genitore o educatore dovrebbe conoscere.
La figura di Franco Battiato ha rappresentato un unicum. Non esiste un precedente simile nella storia dello spettacolo contemporaneo in Occidente. Il cantautore siciliano possedeva e trasmetteva agli ascoltatori "la percezione del divino e della sua eterna assenza". In queste pagine Massimo Granieri vuol ricordare l'amico e soprattutto il maestro di parole e musica. Un artista, Battiato, proiettato alla continua ricerca dell'infinito. La canzone Centro di gravità permanente ad esempio è forse una delle esperienze più profonde che il maestro ci ha consegnato, una preghiera laica da ascoltare restando accovacciati nel silenzio della sera. Attraverso la rilettura delle canzoni più famose, i ricordi della loro amicizia e il racconto di come la musica di Battiato abbia influenzato la sua vita, così come quella di milioni di italiani, Granieri traccia un ritratto a tutto tondo del grande artista. Il volume è arricchito da interviste ad artisti e giornalisti che hanno intrattenuto un rapporto speciale con Battiato e la sua musica. Prefazione di padre Antonio Spadaro Sj. Postfazione di Cristiano Massimo Parisi. Con un saggio di Gianluca Veltri.
Ogni volta che la politica italiana affronta tematiche sensibili a proposito dell'etica personale, familiare, sociale e a proposito della cultura nel nostro Paese, il dialogo con la Chiesa cattolica è inevitabile e indispensabile. Ma l'Italia, da questo punto di vista, è un caso davvero unico: essa ospita, nel cuore della sua capitale, un piccolo Stato di enorme importanza internazionale: la Città del Vaticano e il Sommo Pontefice, che è il punto di riferimento per milioni di cattolici. Questo libro, opera di uno dei più esperti giornalisti italiani nel campo della politica e delle istituzioni, racconta al lettore le svolte, in certi momenti drammatiche, di questo impegnativo rapporto. Il rispetto, il dialogo, l'aperta collaborazione per il bene comune non sono venuti mai meno, ma non tutti i Governi, non tutti i Parlamenti e non tutti gli inquilini del Quirinale hanno avuto sempre lo stesso tipo di confronto. E alcune stagioni sono state particolarmente difficili: i referendum sul divorzio e sull'aborto, gli anni del terrorismo, il dibattito sulla famiglia, sull'immigrazione, sulle grandi scelte morali. Una storia affascinante, che ci riguarda tutti e che continua ancora oggi, perché il rapporto tra le due sponde del Tevere è parte integrante della storia della Repubblica.